Percorriamo la strada che porta alla pace in famiglia... migliorando il dialogo

Percorriamo la strada che porta alla pace in famiglia... migliorando il dialogo

Robert Luccioni

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Il discorso che mi ha preceduto ci ha ricordato che è possibile che in famiglia ci sia vera pace, ma questo richiede impegno. Vediamo ora un’altra cosa che può aiutarci a percorrere la strada che porta alla pace, e cioè un buon dialogo. In famiglia si promuove la pace quando tutti quanti comunicano fra loro con calma, in modo aperto e sincero. Ma perché diciamo che il dialogo favorisce la pace? Beh, se in famiglia si parla regolarmente, i legami si rafforzano. Il dialogo permette di riconoscere e affrontare i problemi prima che diventino così seri da togliere la pace. Sembra una cosa scontata, ma non trovate anche voi che tra lavoro, scuola, adunanze, ministero, svago, insomma le cose normali della vita, è difficile trovare il tempo per comunicare davvero? Succede anche nella vostra famiglia? Nel video che andremo a vedere ora, notate quali abitudini sono d’ostacolo a una buona comunicazione in famiglia. Ciao, Steve. Hai ragione, sono arrivato tardi all’adunanza. Dovevo arrivare prima per dare una mano nel reparto. Sì, abbiamo fatto tardi. Siamo in ritardo! Andiamo, ragazzi! Arriviamo! Scusa tanto. Sì, in famiglia tutti stiamo bene. Piano piano stiamo prendendo il ritmo. Qualcuno ha visto i miei occhiali? Nessuno? È vero, dobbiamo trovare ancora un po’ di sintonia ma in fondo in ogni famiglia c’è qualcosa da sistemare, no? Esci vestita così? Mm-hmm. Bene, grazie tante per la telefonata. Ok, benissimo. Alla prossima, ciao. Avete notato quali sono alcune abitudini che rendono difficile il dialogo? Nel caso della famiglia del video erano i dispositivi elettronici a ostacolare la comunicazione. E invece c’erano alcuni argomenti che dovevano essere affrontati, come la puntualità o l’abbigliamento, ma non c’era modo di farlo. Certo, le scene in cui tutti hanno gli occhi sul telefonino e non si guardano neanche in faccia vi avranno fatto un po’ sorridere. Ma non è quello che succede a volte anche nella nostra famiglia? Non vogliamo assolutamente che a causa della tecnologia la nostra famiglia venga privata del nostro tempo e delle attenzioni che merita. Quindi come si fa ad avere un buon dialogo in famiglia? Quali sono alcune cose che possiamo fare? Vediamo ora il secondo principio biblico di questo simposio. Prendete insieme a me il capitolo 5 del libro di Efesini. Leggeremo i versetti 15 e 16. Efesini 5:15, 16: “Fate dunque molta attenzione a non comportarvi da insensati ma da saggi, usando al meglio il vostro tempo, perché i giorni sono malvagi”. Vediamo 2 modi in cui questo principio biblico può aiutarci. Primo, è importante trovare il tempo per comunicare in modo significativo. Avete notato le parole del versetto 16? Qui viene detto “usando al meglio il vostro tempo”. La nota in calce a questa espressione ci fa capire che per le cose importanti bisogna ‘riscattare il tempo’ da altre attività. Quindi questo come si può applicare al dialogo in famiglia? Per esempio, potremmo stabilire un momento specifico della giornata in cui la famiglia passa un po’ di tempo insieme per parlare. E in quel momento potremmo limitare l’uso dei nostri dispositivi elettronici, così che non ostacolino la conversazione. Magari lo si può fare la sera oppure quando si mangia insieme. Un fratello che si chiama Aaron dice: “Ogni sera mangiamo tutti insieme e questo ci permette di parlare e anche di capire cosa succede nella vita di ognuno”. E aggiunge: “Io e mia moglie ci siamo organizzati per portare i ragazzi a scuola e andarli a riprendere. Così riusciamo a passare un po’ più di tempo con loro”. E poi dice: “Io e mia moglie usciamo sempre a camminare insieme e parliamo delle cose che ci preoccupano”. Che cosa impariamo? Beh, questa famiglia sta usando bene il tempo, ma per ottenere questo risultato ha dovuto riscattarlo da altre attività. Ci vuole un programma, bisogna organizzarsi. Quindi qual è il momento della giornata che avete stabilito per parlare, per avere un dialogo significativo con la vostra famiglia? Non lo avete ancora stabilito? Perché non farlo adesso? Vediamo ora un secondo modo in cui questo principio biblico può aiutarci, e cioè quando dobbiamo decidere quando e come affrontare i problemi man mano che si presentano. Avrete notato che il versetto 15 di Efesini capitolo 5 dice che dovremmo ‘comportarci da saggi’. Questo significa scegliere bene cosa fare, quando parlare, quando non parlare, quando affrontare la cosa in modo diverso. Come ci aiuta questo quando sorge un problema? Beh, in genere una persona saggia sa quando è il momento giusto e quando è il momento sbagliato per affrontare un certo argomento. Per esempio, lo sappiamo tutti che quando l’atmosfera è molto tesa quello non è sicuramente il momento migliore per affrontare un problema. Un padre di famiglia dice: “A volte dobbiamo aspettare e lasciare raffreddare gli animi. Spesso far passare la notte e pregare cambia moltissimo il modo in cui il giorno dopo si affronta il problema”. Questo è un padre saggio. Chi è saggio fa un’altra cosa, ascolta. Giacomo 1:19 ci ricorda di essere ‘pronti ad ascoltare, lenti a parlare e lenti ad adirarci’. Possiamo rivolgerci a Geova in preghiera e chiedergli di aiutarci ad ascoltare davvero, a rimanere calmi e a mostrare umiltà. Una sorella che si chiama Dawn dice: “Quando c’è un problema in famiglia, la prima cosa che faccio è chiedere a Geova in preghiera di aiutarmi a risolverlo con calma”. E continua: “Poi parlo con il diretto interessato in privato e lo ascolto con l’obiettivo di capire il suo punto di vista”. Questa è una sorella saggia. Chi è saggio si preoccupa anche dei modi e delle parole che usa quando deve parlare con un familiare. Per esempio, anziché accusarlo quando sorge un problema, possiamo cambiare approccio dicendogli che è qualcosa su cui dobbiamo lavorare tutti? Rassicuriamo i nostri familiari dicendo che gli vogliamo molto bene e che vogliamo veramente capire il loro punto di vista sulla questione? In questo modo non stiamo puntando il dito contro gli altri, stiamo cercando di risolvere il problema tutti insieme. Quindi abbiamo visto come applicare questo principio biblico al modo in cui comunichiamo in famiglia. Ricordiamo i punti trattati. Punto primo, usare al meglio il tempo. E secondo, comportarsi non da insensati ma da saggi. Ci vuole un impegno costante per migliorare la comunicazione, ma ne vale davvero la pena. Questo infatti può fare tanto per favorire la pace in famiglia. Vediamo ora come continua il nostro video e notiamo come buone abitudini che favoriscono il dialogo hanno effetti positivi su questa famiglia. Non lo so. Tu cosa ne pensi? È un problema che abbiamo tutti quanti. Anch’io devo migliorare. Perché non ne parliamo così con i ragazzi, cercando di essere onesti con loro? Hai ragione, mi sembra davvero un’ottima idea. Ok, ragazzi. Allora, io e Irene abbiamo parlato di come possiamo migliorare il dialogo nella nostra famiglia. Parliamo di come usiamo i cellulari e altri dispositivi. Non è che vi riferite a me, vero? Non potete farmi questo. Lo so, possiamo sempre migliorare, ma... Scherzate? Il problema è il loro. - Non potete toglierceli. - Io non ho fatto niente di male. - Mi serve per tante cose. - Calma. Anche tu hai sempre il telefono in mano. - È vero. - Ok. Intanto cerchiamo solo di parlarne, va bene? Susy, per piacere, ti va di leggerci Efesini 5:15, 16? Grazie tante. “Fate dunque molta attenzione a non comportarvi da insensati ma da saggi, usando al meglio il vostro tempo, perché i giorni sono malvagi”. Quindi secondo voi come ce la stiamo cavando con telefonini e altri dispositivi? Non è che con i vostri dispositivi fate qualcosa di sbagliato. Esatto. Ma magari stanno sottraendo tempo ad altre attività importanti come parlare tra di noi. Stanno influendo anche sul modo in cui parliamo tra di noi. Già. Penso sia una buona idea stabilire qualche limite. Sì, va bene. Ok. Ottimo. Allora parliamo di come possiamo farlo. Ehi! Ciao, Olivia. Ciao. Come vedi, non sono ancora riuscito a parlarle per la questione dei pantaloni. Ho bisogno del tuo aiuto. Certo, ci penso io. Lo so, questi pantaloni ti piacciono, ma questa scelta ha a che fare con la spiritualità. Secondo te questo stile riflette il punto di vista di Geova su ciò che è “decoroso”? Sono sicura che farai la cosa giusta. Ok. Ehi, Gabriel, puoi darci un passaggio? Sì, certo. Visto che siamo tutti qui, so che abbiamo tutti punti di vista diversi sulla puntualità, ma ho davvero bisogno del vostro aiuto per riuscire ad assolvere le mie responsabilità. Pensate che possiamo venirci incontro? - Ok. - Sì, va bene. Molto bene, grazie. In questo simposio stiamo prendendo in considerazione 4 princìpi della Bibbia che aiutano le famiglie ad avere pace. Il fratello Dellinger ha analizzato il primo, il principio di Romani 12:10. E in questa parte abbiamo esaminato Efesini 5:15, 16. Avete notato come questo principio ha aiutato la famiglia del video? In fondo lo sapevano che non stavano usando al meglio il tempo, come si capisce dal video, ma hanno fatto dei cambiamenti. Si sono resi conto che dovevano stabilire dei limiti se volevano avere un dialogo migliore. Abbiamo anche visto che i genitori si sono dimostrati persone sagge. Come? Scegliendo bene come e quando parlare di alcuni problemi che dovevano essere affrontati, come l’uso dei dispositivi elettronici, il modo di vestire e la puntualità. In che modo questo principio può aiutare le famiglie, la nostra famiglia, a migliorare il modo di comunicare? Che ne dite di includere questo passo biblico nella vostra prossima adorazione in famiglia? Per imparare a comunicare bene all’interno della famiglia ci vuole tempo. Ma vale la pena di fare questo sforzo. Perché? Se ci impegniamo ogni giorno per avere un buon dialogo, la comunicazione risulterà molto più facile quando sorgeranno dei problemi. Quindi siate decisi a fare tutto il possibile per comunicare meglio con i vostri familiari. Se farete questo sforzo senza mai arrendervi, riuscirete a percorrere la strada che porta alla pace in famiglia.

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