Perché non esiste un'alternativa a Telegram?
Ennio MartignagoAbbandoniamo per un attimo i Durov a loro destino: d'altronde loro sono ingegneri e non gliene si può fare una colpa, ma neppure pretendere che siano saggi, e i giornalisti sono geneticamente gossippari, figli del peggio di novella 2000.
Soffermiamoci invece su quello che rischiamo di perdere assieme alla complessa e ricca architettura di telegram che è molto più importante per noi dei loro creatori stessi.
Uno degli errori che le notizie che circolano viene fatto più spesso ed è anche uno dei più gravi è quello di considerare telegram come un'app di messaggistica e neppure un semplice social network.
Non è così! Telegram è molto di più che messaggistica. Potremmo considerarla una internet nell'internet, una specie di LAN complessa dentro la quale si trova un apparato di funzioni talmente esteso da essere difficilmente percepibile soprattutto da parte del gregge che è solito utilizzare Whatsapp o strumenti simili.
Proviamo così a descrivere che cos'è telegram in poche parole e consapevoli di stare tralasciando diversi aspetti della piattaforma e vedremo perché non si può trovare niente di simile in circolazione. Nel momento in cui dovessimo perdere telegram avremmo bisogno di combinare fra loro servizi i più disparati e difficilmente integrabili.
Telegram è
- Chat private e criptate
- Chat nascoste e con la possibilità di autodistruggersi
- Gruppi di dimensioni enormi
- Content management system attraverso telegraph
- Memorizzazione dei contenuti dell'account indipendente dal dispossitivo
- Accesso multidispositivo indipendente dal telefono
- Buona configurazione e gestione della privacy
- Disponibilita per pressoché tutte le piattaforme
- Un cloud ufficioso dei materiali contenuti in chat, gruppi e canali con la possibilità di crearne alcuni ad uso esclusivamente personale
- Programmazione interna attraverso i bot
- Un universo di fonti aperte a tutti, soprattutto di canali informativi
- Assenza di censura sui contenuti non lesivi delle persone
- Un sistema di condivisione dei contenuti molto efficiente
- In pratica, volendo, si potrebbe fare, se non proprio tutto, ma di tutto dal proprio dispositivo utilizzando il solo Telegram
- Un apparato parallelo per il pagamento e per gli investimenti
- Messaggi vocali e video
- Organizzazione eventi live
- Programmazione dei nessaggi
- Gestione di podcast
- Modifica foto e video in-app
- Storie
- Traduzione automatica di messaggi da altre lingue
- …
Ci sono molte risorse per la messaggistica e più sicure ed efficienti di Telegram, ma nessuna con i contatti disponibili in Telegram e Whatsapp. Ce ne sono che ci stanno provando, come ad esempio Element oppure Locals ma prima che arrivino anche solo ad avvicinarsi al consolidato pluridecennale di Telegram saranno probabilmente già defunte.
Quello che può fare Telegram per quelli che lo sanno sfruttare fino in fondo e che si sono tolti dalla testa le fesserie dei giornalettari del gossip domenicale da parrucchiera, a partire dal fatto che sia un giocattolo per molestare gli amici di "buongiorno" e "buonanotte", lo può offrire solo lui e per di più a titolo gratuito anche se personalmente mi sento in dovere di rimborsare i loro sforzi con quel minimo di pagamento di 4€/mese.
Non so come andrà a finire con i Durov né quali delle tante porcherie politico-militari stiano alle spalle dell'imboscata a Pavel, ma spero che non si debba rinunciare alla creatura dei Durov, a prescindere dalla sovrastimata sicurezza, perché, per quanto mi riguarda, senza Telegram perdo gran parte delle motivazioni di partecipare alla vita digitale.