Perché abbiamo fede...nella Parola di Dio

Perché abbiamo fede...nella Parola di Dio

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Vi è mai capitato di avere problemi economici? Vostro figlio sta lottando per non lasciarsi influenzare dai suoi compagni o da quello che vede su Internet? Vi è stata diagnosticata una malattia molto grave? 

La vita potrebbe sembrarci come un tunnel senza via di uscita. Potremmo sentirci soli, scoraggiati, e non sapere dove trovare aiuto. Quindi è più importante che mai rafforzare la nostra fede nella Parola di Dio. 

Quando lo studio della Bibbia arriva al cuore, la nostra fede in Dio cresce e succede qualcosa di meraviglioso. Vediamo di che si tratta in 1 Tessalonicesi capitolo 2, leggeremo il versetto 13. 1 Tessalonicesi 2:13. Qui dice: “Ed è per questo che non smettiamo di ringraziare Dio, perché quando avete ricevuto la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accettata non come parola di uomini, ma per quello che in effetti è, parola di Dio, che agisce in voi credenti”. Come agisce in noi la Parola di Dio? Per esempio, ci ha già trasformato facendoci diventare fedeli servitori di Geova. Inoltre, ci dà la forza che ci serve per andare avanti nonostante le circostanze difficili. 

Facciamo bene a ricordare queste cose perché oggi ci sono tante persone che seminano dubbi sull’attendibilità della Bibbia. Dicono che è un libro sorpassato e inaccurato. Non vogliamo assolutamente permettere che i modi di pensare sbagliati di questo mondo distruggano la nostra fede nella Bibbia. 

In questo discorso vedremo 3 prove che ci aiutano a rafforzare il nostro amore e la nostra fiducia nella Parola di Dio: 

• le profezie, 

• cosa dice la Bibbia riguardo alla terra 

• e com’è riuscita a sopravvivere all’opposizione. 

1. Partiamo dal primo punto: le profezie della Bibbia. Noi esseri umani non abbiamo la capacità di predire il futuro nel dettaglio. Solo Geova Dio può farlo. Per esempio, la storia ci dice che nell’anno 539 a.E.V un uomo di nome Ciro conquistò Babilonia e permise a migliaia di prigionieri ebrei di tornare in patria e di ristabilire a Gerusalemme la pura adorazione. Anche la Bibbia parla di questi fatti storici, ma c’è una particolare differenza. Mentre gli storici riportarono questi eventi dopo che accaddero, la Bibbia predisse questi stessi eventi prima che accadessero. Ne parlò con circa 200 anni di anticipo. Andiamo a leggere insieme questa profezia. Prendiamo il libro di Isaia al capitolo 44. Isaia capitolo 44 e leggeremo insieme i versetti 27 e 28. Mentre leggiamo questi versetti, facciamo particolare attenzione a quante volte vengono usati i verbi al futuro. “Colui che dice alle acque profonde: ‘Prosciugatevi. Farò seccare tutti i vostri fiumi’; colui che dice di Ciro: ‘È il mio pastore, ed eseguirà completamente il mio volere’; colui che dice di Gerusalemme: ‘Sarà ricostruita’, e del tempio: ‘Le tue fondamenta saranno gettate’”. Qui Geova non stava semplicemente tirando a indovinare quello che sarebbe accaduto in futuro. Aveva deciso cosa sarebbe accaduto e l’avrebbe fatto accadere. 

Ma come poteva la Bibbia predire questi dettagli con circa 200 anni di anticipo? Esiste una sola spiegazione. Andiamo un paio di capitoli più avanti, Isaia capitolo 46, e leggiamo il versetto 10: “Dal principio preannuncio l’esito, e dai tempi antichi le cose che non sono ancora state fatte. Dico: ‘La mia decisione verrà attuata, e farò tutto ciò che desidero’”. L’adempimento di profezie proprio come questa rafforza la nostra fede nella Parola di Dio. 

2. Quello che la Bibbia dice riguardo alla terra è il secondo motivo per cui abbiamo fede in questo libro. Vediamo insieme un esempio. Prendiamo Giobbe capitolo 26 e leggiamo il versetto 7. Giobbe 26:7. Qui dice: “Egli distende il cielo del nord nel vuoto e tiene sospesa la terra sul nulla”. Pensate che queste parole sono state scritte circa 3.500 anni fa. Le parole di Giobbe sarebbero suonate ridicole al filosofo greco Aristotele, che insegnava che un oggetto deve stare appoggiato o attaccato a qualcos’altro per non cadere. È solo nel 1687 che lo scienziato Isaac Newton spiegò che la terra è tenuta in orbita da una forza che è invisibile, e questa forza la fa apparire come se fosse sospesa sul nulla. Come faceva la Bibbia a dire una cosa del genere più di 3.000 anni fa? È chiaro: è la Parola di Dio, e Dio “non può mentire”. 

3. Vediamo il terzo punto per cui possiamo credere nella Bibbia, la sua sopravvivenza. È vero che oggi gli scritti originali non li abbiamo più. Comunque abbiamo a disposizione copie accurate dei manoscritti della Bibbia, nonostante il naturale deterioramento, l’aspra opposizione e la deliberata alterazione del suo messaggio. Isaia 40:8 dice: “La parola del nostro Dio dura in eterno”. La Bibbia non è sopravvissuta semplicemente come un oggetto da museo. Il suo messaggio è sopravvissuto. Il suo messaggio ispirato è stato reso in più di 3.000 lingue. Questa è una prova inconfutabile che la Bibbia è di origine divina. 

Vediamo il seguente video, ci farà vedere altre prove che dimostrano che la Bibbia è la Parola di Dio. Guardiamolo con attenzione. 

(Franz Schredl – Reparto Scrittori della sede mondiale) - La Bibbia è un libro basato su fatti. Parla di persone realmente esistite, di fatti storici realmente accaduti e di luoghi reali. 
Le prove archeologiche dimostrano che sono esistite almeno 53 persone menzionate nelle Scritture Ebraiche. Un esempio è il faraone egiziano Sisac. La Bibbia dice che questo faraone invase Giuda e colloca questo avvenimento “nel quinto anno del re [di Giuda] Roboamo”. Per molto tempo l’unica fonte che parlava di questa invasione è stata la Bibbia. Poi sul muro di un tempio che si trova a Karnak, in Egitto, è stato scoperto un bassorilievo che raffigura Sisac con dei prigionieri. Questo bassorilievo riporta anche i nomi delle città israelite conquistate, molte delle quali sono menzionate nella Bibbia. Inoltre, menziona il “Campo di Abramo”, e questo è il più antico riferimento al patriarca Abraamo in documenti egiziani. Questo rafforza la nostra fiducia e la nostra fede nel fatto che la Bibbia è la Parola di Dio. 
(Jan Akerblom – Reparto Scrittori della sede mondiale) - La Bibbia è stata scritta su materiali deperibili, come il papiro e la pergamena. Non risulta che oggi esistano i testi originali, ma il numero di copie antiche che abbiamo a disposizione è altissimo. Esistono circa 11.000 copie manoscritte ebraiche e greche, più di quante ne esistano per qualsiasi opera letteraria antica. 
Mettendo a confronto i manoscritti più antichi e più autorevoli, gli studiosi sono in grado di identificare imprecisioni ed errori nei manoscritti più recenti. Ma la stragrande maggioranza delle differenze non cambia affatto il significato. Un esempio si trova in Luca 4:17, dove si dice che Gesù aprì il rotolo del profeta Isaia. Alcuni manoscritti però dicono che lui srotolò il rotolo. Ma il significato non è lo stesso? 
Il messaggio di Dio non è cambiato anche se è stato tradotto in diverse lingue. Gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane citavano le Scritture Ebraiche usando spesso il testo della Settanta, che è scritto in greco. A volte parafrasavano queste citazioni usando parole leggermente diverse, ma il messaggio era sempre lo stesso. E la maggior parte delle parole di Gesù, probabilmente pronunciate nell’ebraico del I secolo, venne scritta in greco. Comunque, il messaggio non è cambiato. Oggi almeno alcune parti della Parola di Dio possono essere lette in più di 3.000 lingue. 
(David Vandendriessche – Filiale del Belgio) - La storia della Bibbia rivela un interessante paradosso. Nel corso dei secoli alcune persone sono state disposte a morire per preservare la Bibbia e per renderla disponibile a tutti. 
Altri invece sono stati disposti a uccidere per impedire che venisse letta e per distruggerla. Perché? Per il suo contenuto. “La parola di Dio è viva” ed è potente. Può cambiare la vita delle persone in modi che alcuni accettano, ma che altri rifiutano, certe volte con violenza. Per esempio, in risposta all’editto dell’imperatore romano Diocleziano del 303 E.V. che ordinava di distruggere le Sacre Scritture nel fuoco, il vescovo di Tibiuca, Felice, disse: “Preferisco bruciare io piuttosto che bruciare le Sacre Scritture”. Si rifiutò di ubbidire, e per questo pagò con la morte. Anche oggi alcuni stanno cercando di distruggere il messaggio di Dio, “ma la parola del nostro Dio dura in eterno”. 

Tutte queste prove rendono più forte la nostra fede nel fatto che la Bibbia è la Parola di Dio. Come possiamo rafforzare la nostra fede nella Bibbia? Potremmo fare dei progetti di studio che hanno proprio questo obiettivo. Un progetto interessante da fare potrebbe essere sulla profezia di Genesi 3:15. Forse sappiamo questo versetto a memoria, ma perché non proviamo a tracciare una linea del tempo, elencando le scritture chiave che mostrano come Dio gradualmente ha fatto luce sul significato e sui personaggi di questo versetto? Quando ci prendiamo il tempo per studiare la Bibbia in modo profondo e meditiamo su come i versetti si collegano tra loro, la nostra fede nella Parola di Dio si rafforza. 

Abbiamo dei dubbi su qualcosa? Mettiamoli per iscritto, poi andiamo più a fondo usando la Bibbia per lo studio, JW Library e la BIBLIOTECA ONLINE Watchtower per fare ricerche. Ne varrà la pena. E se siete genitori, aiutate i vostri figli a conoscere e ad amare l’autore della Bibbia, Geova. 

Siamo davvero molto vicini al nuovo mondo. Questo è il momento di rafforzare la nostra fiducia nella Bibbia. Se la nostra fede nella Parola di Dio sarà forte, proveremo gli stessi sentimenti del fratello Ruslan del Turkmenistan, che si trova in prigione per la seconda volta a motivo della sua fede. Ha detto: “Credo fermamente che Geova mi ricompenserà. Dove c’è forte speranza, c’è una gioia immensa. Dove c’è gioia, ci sono forza e perseveranza. E nessuno può far cedere una persona forte”. Anche voi non cederete mai se manterrete forte la vostra fede nella Parola di Dio. 

Il fratello Samuel Herd del Corpo Direttivo pronuncerà il prossimo discorso di questo simposio, “Perché abbiamo fede... nelle norme morali di Dio”. 

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