Perché abbiamo fede... nella Parola di Dio

Perché abbiamo fede... nella Parola di Dio

La Bibbia > Luoghi, cose e persone

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La Bibbia è un libro basato su fatti. Parla di persone realmente esistite, di fatti storici realmente accaduti e di luoghi reali. Le prove archeologiche dimostrano che sono esistite almeno 53 persone menzionate nelle Scritture Ebraiche. Un esempio è il faraone egiziano Sisac. La Bibbia dice che questo faraone invase Giuda e colloca questo avvenimento “nel quinto anno del re [di Giuda] Roboamo”. Per molto tempo l’unica fonte che parlava di questa invasione è stata la Bibbia. Poi sul muro di un tempio che si trova a Karnak, in Egitto, è stato scoperto un bassorilievo che raffigura Sisac con dei prigionieri. Questo bassorilievo riporta anche i nomi delle città israelite conquistate, molte delle quali sono menzionate nella Bibbia. Inoltre, menziona il “Campo di Abramo”, e questo è il più antico riferimento al patriarca Abraamo in documenti egiziani. Questo rafforza la nostra fiducia e la nostra fede nel fatto che la Bibbia è la Parola di Dio. 

La Bibbia è stata scritta su materiali deperibili, come il papiro e la pergamena. Non risulta che oggi esistano i testi originali, ma il numero di copie antiche che abbiamo a disposizione è altissimo. Esistono circa 11.000 copie manoscritte ebraiche e greche, più di quante ne esistano per qualsiasi opera letteraria antica. Mettendo a confronto i manoscritti più antichi e più autorevoli, gli studiosi sono in grado di identificare imprecisioni ed errori nei manoscritti più recenti. Ma la stragrande maggioranza delle differenze non cambia affatto il significato. Un esempio si trova in Luca 4:17, dove si dice che Gesù “aprì” il rotolo del profeta Isaia. Alcuni manoscritti però dicono che lui “srotolò” il rotolo. Ma il significato non è lo stesso? Il messaggio di Dio non è cambiato anche se è stato tradotto in diverse lingue. Gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane citavano le Scritture Ebraiche usando spesso il testo della Settanta, che è scritto in greco. A volte parafrasavano queste citazioni usando parole leggermente diverse, ma il messaggio era sempre lo stesso. E la maggior parte delle parole di Gesù, probabilmente pronunciate nell’ebraico del I secolo, venne scritta in greco. Comunque il messaggio non è cambiato. Oggi almeno alcune parti della Parola di Dio possono essere lette in più di 3.000 lingue. 

La storia della Bibbia rivela un interessante paradosso. Nel corso dei secoli alcune persone sono state disposte a morire per preservare la Bibbia e per renderla disponibile a tutti. Altri invece sono stati disposti a uccidere per impedire che venisse letta e per distruggerla. Perché? Per il suo contenuto. “La parola di Dio è viva” ed è “potente”. Può cambiare la vita delle persone in modi che alcuni accettano, ma che altri rifiutano, certe volte con violenza. Per esempio, in risposta all’editto dell’imperatore romano Diocleziano del 303 E.V. che ordinava di distruggere le Sacre Scritture nel fuoco, il vescovo di Tibiuca, Felice, disse: “Preferisco bruciare io piuttosto che bruciare le Sacre Scritture”. Si rifiutò di ubbidire, e per questo pagò con la morte. Anche oggi alcuni stanno cercando di distruggere il messaggio di Dio, “ma la parola del nostro Dio dura in eterno”.

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