Per un nuovo ordine mondiale

Per un nuovo ordine mondiale

DOTTOR STRANAMORE

Partito Democratico - La relazione di Emanuele Fiano alla Direzione del 26 giugno 2020

Di seguito alcuni passaggi, seguiti da delle note. Link al documento originale in fondo al telegraph.

"... Dunque possiamo dire che nello scenario mondiale, la forza della Pandemia ha portato alla consapevolezza di una grande fragilità del mondo, ad una grande richiesta di protezione e ad una grande necessità di sviluppo complessivo." 

[ndr: è davvero incredibile quanta "forza" può sorgere da una campagna mediatica orwelliana di fesserie scientiste e terrore diffuso con bollettini di guerra al pangolinovirus; mentre dall'alto scendevano indicazioni di non praticare esami autoptici - gli unici in grado di favorire la comprensione della eziopatogenesi di una malattia. In merito alla illuminante "necessità di sviluppo complessivo", si potrebbe riassumere con "Orbo ad chao" senza tanti giri di parole.]

"... Questa crisi ha quindi anche una sua dimensione antropologica; l’epidemia che ha minacciato la vita e la salute di miliardi di persone, che ha rivoluzionato le abitudini e lo stile dei rapporti sociali, che ha cambiato non in modo passeggero anche le forme del lavoro e dunque anche in parte la natura e la qualità dei diritti da difendere, muterà in senso permanente le forme del nostro stare nel mondo."

[ndr: avevamo intuito che fosse in corso un disegno di ordine antropologico, comunque ringraziamo per il chiarimento. Infondo, anche Jacques Attali sostiene che “La storia ci insegna che l’umanità evolve significativamente soltanto quando ha realmente paura”, e che “La pandemia che sta iniziando (parlava di suina, ndr) potrebbe far scatenare una di queste paure strutturanti...”. E quale migliore occasione per plasmare i rapporti sociali e mutare in modo permanente la concezione del diritto naturale, sino a privare l'uomo dei propri diritti fondamentali.]

"... E, oltre a questo, la sua dimensione economica è risultata particolare: questa volta, rispetto al 2008 per esempio, la crisi colpisce non già solo la dimensione finanziaria quanto piuttosto proprio l’economia reale, modificando quindi nel concreto modelli di vita personale e delle comunità, da quelle piccole a quelle nazionali e sovranazionali.

[ndr: è innegabile che i complottisti lassù stanno lavorando bene e che ci vogliono bene e che andràtuttobbene]

"... Non sono certamente mutati gli effetti di una globalizzazione economica che ha sì meritatamente salvato dalla povertà masse ingenti di popolazione in questi anni, un miliardo di persone si dice, in specie in alcuni grandi paesi, dato che noi non vogliamo affatto dimenticare, ma il risultato di una crescita affidata alla sola competizione totale, continua a risultare drammatico sia per la crescita della diseguaglianza sociale, che della diseguaglianza per aree geografiche, anche per gli effetti della mancanza di regole globali, come ancora per la spinta al protezionismo di intere nazioni."

[ndr: sua maestà LaGlobalizzazione ha fatto il suo tempo. Dobbiamo senz'altro ringraziare i pipistrelli, ma soprattutto i pangolini, per averci dato questa opportunità di redimerci da questa "competizione totale" durata anche troppo, che ha creato queste antipatiche disparità tra lobby oligarchiche sovranazionali - che movimentano miliardi di $ con un click come noi tiriamo fuori 1,10€ per un caffè al bar - mentre operai e impiegati avranno il loro bel UBI, dopo un po' di cassa integrazione, e staranno al bar, appunto, a giocare a carte con gli amici, felici e spensierati con la loro bella mascherina di protezione dai moscerini. Infatti, grazie a nuove regole globali, finalmente nel nuovo ordine mondiale vivranno tutti felici e contenti.. Sotto la supervisione di AI, sarà come una favola colorata, con fatine e folletti, dove i progressisti-materialisti godranno di una sorta di orgasmo prolungato, e potranno cazzeggiare in giro come non mai, sfrecciando per strada sul loro performante monopattino dei Flintstones.]

".. Possiamo dire anche, quindi, che l’esplosione della Pandemia, ed il suo andamento peculiare, nazione per nazione, sia servita da riscontro del tasso di coincidenza tra livello dei diritti umani e democratici in un paese, e capacità di gestione di grandi emergenze sociali. Ancora adesso mentre ne parliamo, la differente capacità di risposta complessiva di sistemi a Democrazia incerta o a rischio, risulta eloquentemente minore rispetto ai paesi governati in piena democrazia."

[ndr: un passaggio abbastanza esilarante; sarebbe interessante capire se l'Italia, ad esempio, possa rientrare nei "sistemi a Democrazia incerta o a rischio".. ad ogni modo, ringraziamo per averci messo di buon umore in un momento così difficile.]

"... La nostra posizione, saldamente ancorata all’Alleanza atlantica e al multilateralismo, come ad una visione aperta dei mercati, dell’economia e del libero scambio, tradizionalmente condivisa dai paesi del G8, così come dal complesso dei paesi europei, non è più per molte forze politiche, oggi alla guida o all’opposizione in molti paesi occidentali, la cifra della loro impostazione politica."

[ndr: al di là della supercazzola del "multilateralismo".. la "visione aperta dei mercati, dell’economia e del libero scambio" starebbe a dire che il pangolino non è stato poi così incisivo, nell'abbattere questa globalizzazione selvaggia? Qualcuno un giorno ci illuminerà su questo punto e, soprattutto, su chi/cosa lassù sarà a supervisione/gestione di questo divertente e appassionante 'circo sociale' verso cui si sta trascinando l'umanità intera.]

"... Populismo, sovranismo, nazionalismo, egoismo, protezionismo, costituiscono un asse di riferimento politico-culturale, che va dagli Usa di Trump all’Ungheria di Orban, e anche l’Italia che disegnerebbero Salvini e Meloni, qualora al governo, rischierebbe una virata radicale in quella direzione."

[ndr: desidero evidenziare che oggi moltisscienziati e filosofi in tutto il mondo, sono concordi nel ritenere che tutti gli -ismi rappresentino ormai una piaga per la nostra società e per la nostra sicurezza. Solo come esempio, ne elenco alcuni che non dovremmo mai sottovalutare: negazionismo, patriottismo, antivaccinismo, empirismo, vampirismo, realismo, radicalismo, dispotismo, ottimismo, pessimismo, scetticismo, fanatismo, disfattismo, ostruzionismo, mutismo, strabismo, alcolismo, scientismo, parallelismo, magnetismo, ciclismo, podismo, arcaismo, tecnicismo, impressionismo, futurismo, cubismo, astrattismo, ermetismo, idealismo, giustizialismo, individualismo, ambientalismo, liberismo, progressismo, globalismo, cinismo, totalitarismo, conformismo, terrapiattismo. Auspichiamo una ferma presa di posizione da parte di ogni forza politica, verso tutti questi suffissi - e altri che dovessero sorgere.]

"... Più in generale il nostro Partito dovrà favorire un’iniziativa politica affinché il PSE esca dalla pura dimensione federativa per assumere quella di vero e proprio Partito sovranazionale, asse portante di una nuova Europa. Ulteriore sforzo andrà fatto, affinché il PSE sia capace di allargare il campo delle proprie alleanze a forze diverse dello schieramento progressista, come gli ambientalisti o altro."

[ndr: si potrebbe anche immaginare una uscita dall'attuale dimensione politica, per entrare in una sorta di iperspazio tecnocratico partitico allargato, all'interno della federazione galattica. Al centro della galassia, come sapete, è già in funzione l'unità centrale di AI, interfacciata con tutti i sistemi planetari della federazione. Le connessioni sono però lente e obsolete; sarebbe sufficiente interconnettere tutti i pianeti via 5G all'unità centrale, per realizzare un network integrato di supercazzole. Nel merito delle possibili alleanze al di fuori dello schieramento progressista, non sarebbe una brutta idea quella di affacciarsi all'ambientalismo, ma teniamo presente che rientra sempre tra questi dannati suffissi, che stiamo cercando di combattere.]

"... L’occasione di questo spunto è utile anche per dire la nostra opinione sull’altro gigante mondiale, la Cina: Il gigante cinese ha lanciato da anni una offensiva geopolitica ..."

[ndr: probabilmente la Cina non sa neppure cosa sia il Pd.. il gigante sta in altre dimensioni. Purtroppo sono i progressisti italiani a sapere molto bene cosa è la Cina e come poter prender spunto dal loro ordinamento sociale per vedere se è adattabile gradualmente allo stivale.]

"... E’ chiaro, tornando alla visione multilaterale, che non potrà esserci nessuna ripresa senza una grande spinta alla cooperazione internazionale e all’integrazione, aumentando risorse e compiti delle istituzioni internazionali, coordinando le attività nel campo sanitario, della ricerca medica, della prevenzione e della cura, condividendo risultati e rimedi, sostenendo la mobilità globale delle persone, delle merci e della conoscenza. Pensate al vaccino di Oxford, come emblema di questa visione, sviluppato in Italia e Gran Bretagna, prodotto dall’azienda anglo-olandese AstraZeneca e distribuita dall’indiana Serum. "

[ndr: noi ci pensiamo eccome al "vaccino di Oxford".. nel senso che da tempo ci domandiamo per quale bizzarra visione del mondo, degli individui possano dedicare attenzione e investimenti di miliardi di € verso un ipotetico vaccino che dovrebbe salvare il mondo da un ipotetico virus-killer, il quale non è ancora stato isolato - mai lo sarà - di cui non si ha idea da dove sia sorto - mai la si avrà - e che ancora non è dimostrato/dimostrabile sia correlato alle patologie Covid-19 e ad alcuno dei decessi definiti Covid-19 di questi mesi. Ecco, in questo senso ci pensiamo, a cosa mai serviranno queste pozioni vaccinali .. ..]

"... Si è parlato negli ultimi anni, in alcune sedi, di fronte alla crescita delle pulsioni isolazioniste, di fine della globalizzazione; a me non pare affatto, credo invece che la sfida che ci attende sia quella di dare una guida democratica e condivisa alla globalizzazione, un ordine al mondo globale, in una direzione di salvaguardia del multilateralismo, come italiani e come europei"

[ndr: al di là della supercazzola del "multilateralismo" (che sempre -ismo è), sembra qui di capire che il 'pangolino no-global' in fin dei conti ha fallito, poiché le spinte global-iste sono irrefrenabili, avendo ormai condizionato la nostra espressione genica, dopo decenni e decenni. Vedremo dunque se un giorno, laddove il pangolino ha fallito, il maialino o il topolino riusciranno a salvarci, grazie a una nuova e più terribile pseudo-pandemia.]

"Per il mantenimento o il raggiungimento della pace serve però anche e sempre, come dicevamo prima, la battaglia per una guida democratica alla globalizzazione, dunque, visione multilaterale, pace, democrazia e diritti, sono ovviamente legati, ed è questa la strada che contrasta anche la vena di chi vorrebbe assenza di regole comuni, ovvero il protezionismo puro e semplice;.."

[ndr: potremmo immaginare anche una 'democratura globalizzante' - e ovviamente multilaterale! - che sostituisca queste desuete democrazie nazionali.. Infondo, queste 'democrazie' hanno fallito, o forse appaiono oggi inadeguate.. e poi quelle vecchie e noiose Costituzioni, non più consultate da nessuno e lasciate in un sottoscala a prender polvere. Abbiamo anche il vantaggio, oggi, di poter automatizzare in modo abbastanza efficiente tutto questo dispositivo infernale, demandando funzioni di governance a sistemi AI, di proprietà di lobby private sovranazionali. Potremo così finalmente mettere on-grid ogni individuo sulla Terra, assieme agli elementi di IoT e agli assistenti virtuali che gli terranno compagnia. Sarà un mondo bellissimo, con bambini a scuola ben distanziati e pre-formati, ma anche monitorati a distanza grazie al tatuaggio quantum-chip, i 'genitori' non avranno nulla da temere, anzi avranno più tempo libero per cazzeggiare in giro con amici progressisti, a cui mostrare le mirabolanti funzionalità dell'ultimo device tatuato sul collo.]

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La relazione di Emanuele Fiano alla Direzione del 26 giugno 2020

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