Palazzo de Sangro di Casacalenda

Palazzo de Sangro di Casacalenda

Carlo Morelli
Facciata

Costruito e ristrutturato, a partire da una struttura già esistente, tra il 1754 e il 1762 dall’architetto Mario Gioffredo su ordine di Marianna de Sangro,  duchessa di Casacalenda, continuato in seguito da Luigi Vanvitelli.

L'iniziale volontà della duchessa era semplicemente quella di ristrutturare la proprietà, senza perdere definitivamente le vecchie caratteristiche architettoniche del palazzo, come lo scalone interno realizzato da Cosimo Fanzago.

Il Gioffredo invece apportò forti modifiche all'edificio, demolendo l'opera del Fanzago e riutilizzando i materiali rinvenuti nel sottosuolo durante i lavori; proprio in questa occasione vennero alla luce alcuni frammenti archeologici come le mura greche risalenti al IV secolo a.C.

La facciata composta da tre livelli è attribuibile interamente al Gioffredo, il terzo piano venne aggiunto nel XIX secolo.

cortile interno

Luigi Vanvitelli lavorò soprattutto sul cortile, dove costruì un portico con quattro archi a loro volta sorretti da otto colonne in piperno provenienti dalla chiesa di Santa Maria della Rotonda, rinvenuta durante gli scavi e abbattuta nel 1770.

il taglio su via Mezzocannone

Nel 1922 l'allargamento di via Mezzocannone impose il taglio di una campata del palazzo.

Notevoli al suo interno gli affreschi di Fedele Fischetti tra cui il «Sogno di Alessandro» ora al Museo di Capodimonte.

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