POCO NOBILI INTENTI.

POCO NOBILI INTENTI.

LIBERTÀ E DEMOCRAZIA

Da molto tempo è in atto nelle nazioni occidentali un’insidiosa ed inesorabile mitridatizzazione cerebrale che, tra i suoi poco nobili intenti, sembra avere anche quello d’avvicinare quante più persone possibili ai 'desiderata' delle grandi società farmaceutiche, col chiaro scopo - ovviamente non dichiarato - di favorirne la sete di lucro. 


Anche fingendo d'ignorare i palesi conflitti d’interesse nel settore medico ospedaliero, sui quali la sconvolgente ed amara vicenda covid ha squarciato il velo, si può dire che una pesante concausa di questa deriva - antitetica alla salute delle persone e deleteria per una ricerca farmacologica corretta - sia da attribuire alla quotidiana, abnorme e fuorviante campagna pubblicitaria su ogni sorta di medicinali, in parte inutili se non dannosi. 


Come pure su una pletora di integratori, pomate, supposte, antibiotici, antisettici, antiacidi, antidolorifici, antistaminici, antiossidanti, misuratori glicemici di dubbia efficacia, rimedi “biologici” ed omeopatici contro qualunque malanno psicofisico che possa turbare il sonno agli ipocondriaci o ipnotizzare la sempre folta schiera di anime candide. 


Non sembri, dunque, una pretesa fuori luogo chiedere che la legge intervenga - come già accaduto col fumo - allo scopo di porre un freno agli slogan televisivi ed alle affissioni pubblicitarie aventi come oggetto quel genere di prodotti. 


È un fatto grave che, ancora oggi, molti non s’accorgano o non vogliano ammettere che la realtà di cui sopra ha creato il substrato, l'humus favorevole allo sviluppo progressivo e maligno della psicosi da virus che, negli ultimi cinque inverni, è servita a sdoganare e giustificare - con l'avallo degli sconcertanti e complici 'silenzi' ecclesiastici - l’imposizione di politiche assurde ed orribilmente liberticide. 


Museruola, tampone, coprifuoco, passaporto sanitario, isolamento coatto, insabbiamenti e brutali atti persecutori; in primis, l'estromissione forzata di milioni di persone dalle attività lavorative e didattiche. Oltre, ovviamente, al siero sperimentale classificato come “vaccino”, accettato se non invocato come àncora di salvezza da gran parte della popolazione, ormai assuefatta all’abuso di… “antidoti” d’ogni genere e persino disposta alla delazione, ai danni di chiunque non fosse d'accordo. 


È sufficiente osservare le file e misurare la durata delle attese davanti alle farmacie, più lunghe di quelle in panetteria, per riconoscere i deleteri effetti di questa forma di devianza mentale; per comprendere come si stia deragliando, più o meno consapevolmente, dai binari della ragione e del libero arbitrio. 


Perciò, è giusto pretendere dal legislatore l'abolizione o, almeno, una rigida regolamentazione della dilagante ‘propaganda’ farmaceutica, specie quella televisiva che più facilmente è in grado di fare presa sull’immaginario popolare, già sedotto dalle lusinghe di mille sirene. L’epoca d’oro del ‘Marlboro country’ è finita, non è proprio il caso di dare altro spazio ai suoi perniciosi facsimile.



Il Rabdomante

Report Page