PNO

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Gianandrea Piccinini


Siamo esploratori, in un mare magnum di competenze, pronti a salpare per oceani esotici ancora ricchi di mistero e a cui non vediamo l’ora di dare un nome. Siamo curiosi e palpitanti, in perenne attesa della prossima spedizione.

Andremo incontro a tante difficoltà ma la nostra ciurma - la nostra intelligenza collettiva - saprà sempre aiutarci a trovare la giusta rotta e chiarirci de idee. Commetteremo errori, faticheremo, a volte confondendo la sete di sapere con la brama di avventura, ma sapremo resistere e, all’occorrenza, desisteremo dalla tentazione di fare i cosmonauti e i palombari senza per questo smettere di guardare agli abissi - siano essi cosmici, marini o ancora sconosciuti -.

Siamo armatori, ammiragli e capitani. Non siamo mozzi - lavoriamo di sestante - ma per necessità saremo abili a remare, issare e lavorare di corvée; saremo capaci di manovre ardite e pronti a collaborare a cambi di rotta improvvisi.

Recluteremo buoni marinai e daremo il nostro contributo per formarne di nuovi, senza distinzione di genere alcuno.

Navigare in cattive acque non sarà facile ma le sfide ci entusiasmano, perché siamo avventurieri, spregiudicati quanto basta per superare le Colonne d’Ercole ma misurati nel giudizio per controllare le derive.

Qualche nave affonderà e qualche spedizione non arriverà mai in porto ma ogni ciurma potrà sempre contare su una flotta coesa che farà il possibile per recuperare i naufraghi.

Ci ammutineremo? Difficile ma non impossibile: saremo sempre mossi dall’opportunità e non dall’opportunismo, dal rispetto e dalla cura per l’altro ma rifuggiremo da ogni forma di autoritarismo per favorire gli autorevoli.
Ascolteremo tutti, crederemo a qualcuno, zittiremo molti, perché non è più tempo di filibustieri, è tempo di esploratori. Non é più tempo dei Barbanera è tempo dei Magellano.

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