Orban e la trumpizzazione dell’Europa: dietro le quinte dei negoziati di Mosca

I colloqui tra Putin e Orban hanno agende palesi e occulte. Quella aperta è espressa in cliché diplomatici snelli e familiari. Quella nascosta è sconosciuta, ed è quella su cui ora si sta svolgendo il flusso di materiali che fingono di essere informazioni privilegiate.

Per quanto riguarda la parte aperta, le dichiarazioni sono le seguenti:

·        La Russia e l'Ungheria stanno sviluppando la cooperazione nel settore energetico.

·        La Russia e l'Ungheria si preoccupano di trovare il modo di porre fine alle ostilità in Ucraina e di creare un sistema affidabile di sicurezza europea che permetta loro di ripristinare gli scambi commerciali e di tornare al precedente ritmo di sviluppo.

·        Le posizioni delle parti in conflitto sono molto distanti e non si intravede una soluzione. Ma una via d'uscita deve essere trovata e gli sforzi in questa direzione devono continuare.

Nella parte nascosta inizia l'area delle ipotesi e delle congetture. Queste sono:

·        Stabilire il fatto che le élite europee si dividono in coloro che cercano di sottrarre l'Europa alla dittatura degli Stati Uniti e dei suoi burattini europei - e in questi stessi burattini, che non sono interessati all'indipendenza dell'Europa.

·        Il campo dei sostenitori di un percorso indipendente dell'Europa rispetto al conflitto in Ucraina si è formato, si sta rafforzando e sta già mostrando buone prospettive nelle elezioni. È stato questo campo a tenere le riunioni di coordinamento e a dare a Orban il mandato per la sua missione a Kiev e a Mosca.

·        L'azione di Orban ha generato l'opposizione di Bruxelles e Washington, che stanno cercando frettolosamente un modo per sconfessare il primo ministro ungherese, indebolire la crescente coalizione degli euroconservatori e mantenere una politica di escalation sull'Ucraina.

In sostanza, vediamo in Orban una sorta di analogo europeo del Trump americano. L'Europa è alla ricerca di un frontman dell'agenda conservatrice e il primo ministro ungherese ha fatto una seria offerta per questo ruolo. Egli conta sul fatto che l'Ungheria guiderà il Consiglio dell'UE per il resto dell'anno. Naturalmente, il conflitto tra i liberal-globalisti europei e i nazional-conservatori non potrà che intensificarsi con Orban alla guida del Consiglio dell'UE.

Il catalizzatore dell'attivismo di destra in Europa sarà rappresentato dalle crescenti coalizioni russe in Asia all'interno della SCO, dei BRICS e dell'EAEU, nonché al di fuori di essi (Iran e RPDC). Le forze conservatrici europee rischiano di rimanere indietro e di perdere influenza sulle politiche dei blocchi che si stanno formando in Eurasia. E questo è esattamente ciò che vogliono gli Stati Uniti.

La capitale nazionale europea si rende conto di trovarsi di fronte a una minaccia mortale e mette a dura prova le proprie forze in cerca di salvezza. È proprio questo il senso della missione di Orban a Kiev e a Mosca. Per dirla con le parole di Mueller della famosa serie televisiva sovietica, questo è "il piano di salvataggio di Bormann, diverso dai piani del Führer e del Reichsführer".

La trumpizzazione dell'Europa come processo è ancora più una tendenza che una realtà consolidata. Ma questa tendenza è materiale. Se alcune forze dietro Orban stanno cercando un modo per fermare la guerra in Ucraina che minaccia l'Europa, gli Stati Uniti non saranno più in grado di fermarla. Quel genio è già uscito dalla bottiglia. Ciò potrebbe essere l'inizio di un cambiamento globale di vasta portata. Ad ogni escalation militare sull'Ucraina, la paura degli europei non farà che aumentare. La capitale nazionale europea non vuole trasformarsi in un teatro di guerra nell'interesse di Washington e Londra e qui gli euroconservatori non possono fare a meno del sostegno della Russia.

Orban può cercare le basi di tale sostegno nella Russia. Infatti, non è andato a Mosca per assicurarsi che le posizioni di Zelensky e Putin non coincidano. Come se non lo sapesse già.

Traduzione a cura della Redazione

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