ORFANO DI PATRIA

ORFANO DI PATRIA

LIBERTÀ E DEMOCRAZIA

🔹️ Scrisse Ennio Flaiano nel 1957 che in Italia vi sono due tipi di fascisti: quelli propriamente detti e gli antifascisti. Sembra ieri e sono passati quasi settant’anni. Lo scrivano balbettava le prime parole ed è ancora orfano di Patria.


🔹️Fascismo è una parola buona per tutti gli usi e per tutti i tempi. Monopolizzata dalla sinistra, evitata con tremore dalla palude moderata, temutissima dalla destra che ne è l’obiettivo, si adatta a ogni situazione sgradita e definisce ogni male.


🔹️ L’accusa di fascismo è la scomunica scagliata come una freccia avvelenata contro qualsiasi cosa, idea, persona, circostanza che non piace alla gente che si piace. In Italia, a ottant’anni dalla fine del fascismo, si continua a pretendere da chiunque professione di antifascismo, analisi del sangue che certifichi l’inesistenza di globuli neri.


🔹️ La polemica del 2024 coinvolge Antonio Scurati, scrittore napoletano vincitore del premio Strega nel 2019 per il primo volume di una trilogia dedicata a M., ovvero Mussolini, “il figlio del secolo”. Il Ventesimo, anche se è trascorso già un quarto del Ventunesimo.


🔹️ Al di là delle carriere di docente e letterato, Scurati è un antifascista professionale, con il conto corrente alimentato dalle vendite del suo best seller. Nella circostanza, un breve e ben retribuito monologo sulle malefatte dell’esecrato regime morto tre generazioni or sono, l’illustre intellettuale si atteggia a martire della censura di un governo criptofascista.


🔹️ Ci sarebbe da ridere di gusto, se non fosse la realtà permanente di un paese (lettera minuscola) che ha cessato da tempo di essere Patria. Sull’evidenza liberale, atlantica, filoamericana dell’esecutivo parlano la cronaca, i fatti, le decisioni.


🔹️Il fascismo eterno, però, è immortale; la fiamma è alimentata dagli antifascisti di mestiere, diventati gerarchi di un grottesco fascismo capovolto, con il suo Minculpop (il Ministero della Cultura Popolare) i suoi sacerdoti (uno è Scurati stesso, un’altra fu la defunta Michela Murgia, che inventò il fascistometro).


🔹️Aggiungiamo i suoi ultras (Christian Raimo, l’insegnante che esorta a picchiare l’Uomo Nero) i suoi riti (le manifestazioni del 25 aprile, con annesso dibattito sull’ammissione degli eredi della brigata partigiana ebraica e dei politici di centrodestra) e le sue leggi (la XII disposizione transitoria e finale della costituzione che vieta la rifondazione del “ disciolto partito fascista”).


🔹️ La costituzione è brandita come arma, definita la più bella del mondo, mentre fu un onesto compromesso tra le culture politiche del suo tempo, comunismo, socialismo, cattolicesimo sociale, qualche spruzzata di liberalismo. Lo scrisse sinceramente Piero Calamandrei, del cui antifascismo non si può dubitare



Roberto Pecchioli


Articolo integrale ⤵️

https://www.ereticamente.net/orfano-di-patria-roberto-pecchioli/

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