Non imitiamo i codardi, ma imitiamo i coraggiosi!

Non imitiamo i codardi, ma imitiamo i coraggiosi!

Ragazzi > Progresso spirituale

🏠 HOME 🎬 VIDEO

Pensavo che saremmo tornati a casa e invece volevano andare tutti a un'altra festa. Ho spiegato che la mattina dopo volevo uscire in servizio. Speravo di cominciare uno studio biblico con una persona che mi era sembrata interessata e mi serviva un pò di tempo per prepararmi. Loro però non l'hanno presa bene. Hanno cominciato a insistere e mi hanno detto: "E se poi non la trovi? A che serve tanto impegno per niente?" Addirittura sono arrivati a dirmi: "Ma non ci andare". "Dai Tyler non costringerci a accompagnarci fino a casa. Vieni e basta". Ce li avevo tutti contro. Non sapevo proprio cosa fare. Allora mi è venuta in mente un'adorazione in famiglia in cui avevamo parlato di Caleb. Cosa gli aveva dato il coraggio di essere diverso dagli altri? Caleb aveva detto: "Con noi c'è Geova". Questo mi ha aiutato a ricordare che Geova è anche con me. Ho spiegato che mi sarebbe piaciuto andare con loro ma se questo significava perdere uno studio biblico non ne valeva la pena. Così ho detto che avrei chiesto a qualcun altro di accompagnarmi a casa.

Stava andando tutto bene ma poi il prof di biologia ha iniziato a parlare dell'evoluzione. Ha detto che la grande varietà di forme di vita esistenti sulla Terra è frutto di un processo evolutivo e che tutti gli esseri viventi, compresi noi, discendono da un antenato comune. La maggior parte dei miei compagni era d'accordo ma gli altri ragazzi testimoni hanno preferito rimanere in silenzio. Volevo essere coraggiosa e dire quello che pensavo proprio come aveva fatto Tyler, ma avevo paura. Poi mi sono ricordata che la settimana prima, durante lo studio, avevamo parlato di Iael. Forse anche lei ebbe paura di fronte al terribile Sisera ma usò gli strumenti che aveva a disposizione per fare qualcosa per Geova, e Geova la benedisse. Così mi sono chiesta quali strumenti avevo io a disposizione. Penso che ci sono valide ragioni per credere che Dio abbia creato tutti gli esseri viventi. Nel mio telefono ci sono molti dati, contatti, mail, foto. Ma non ci sono arrivati da soli, ce li ho messi io. E si tratta solo di un telefono. Che dire allora delle informazioni contenute in questa pianta: da dove vengono? Sono contenta di aver avuto il coraggio di spiegare quello in cui credo e poi questo mi ha permesso di dare testimonianza.

Di recente all'uscita da scuola ho visto Tomico che dava testimonianza; ha anche iniziato uno studio biblico. Quello che ha detto però non è piaciuto a tutti, soprattutto a questi tre. La settimana scorsa mi hanno visto mentre ero in servizio. Mi hanno detto: "Nessuno vuole leggere la vostra spazzatura. Perché cerchi sempre di convincere le persone ad accettare le tue idee? Ti obbligano i tuoi?" In quel momento avrei dato qualsiasi cosa perché mi lasciassero in pace. Ma la settimana prima durante l'adorazione in famiglia avevamo parlato del profeta Micaia. Avrebbe potuto tranquillamente mentire al re. E invece decise di dire la verità. Geova fu orgoglioso di lui. Volevo che Geova fosse orgoglioso anche di me. Ho risposto: "Volete sapere la verità? Nessuno mi costringe a parlare agli altri di quello in cui credo. È una cosa che voglio fare io. Noi testimoni di Geova amiamo le persone e vogliamo far conoscere le cose belle che insegna la Bibbia. Uno di loro mi ha detto in tono minaccioso: "Risposta sbagliata!" Secondo me invece era proprio la risposta giusta. Fino a quel momento io e Kevin avevamo passato una bella mattinata. Avevamo parlato con un sacco di persone gentili. Poi però sono arrivati quei ragazzi della nostra scuola. Kevin ha detto che era meglio andare via per non avere problemi. In quel momento hanno cominciato a sudarmi le mani. Sapevo che prima o poi comunque li avrei dovuto affrontare. Mi è venuto in mente Geremia. Di recente ho fatto qualche ricerca su di lui durante il mio studio personale. Quando fu minacciato dai suoi nemici rispose con coraggio: "Sono nelle vostre mani". Geremia non cedette. Volevo essere coraggioso come lui. Hanno detto: "Tu non hai capito niente! Devi smetterla di costringere le persone ad ascoltare le tue stupide idee". Ma io ho risposto che non mi sarei mosso da lì. A quel punto uno di loro si è messo a ridere e ha detto che non valeva la pena di perdere tempo con me.

CINQUE ANNI DOPO

Il mio capo mi aveva chiamato nel suo ufficio e mi aveva offerto una promozione. Avrei dovuto lavorare full time e avrei guadagnato un sacco di soldi in più.

Durante una riunione mi avevano detto di essere molto contenti di me e del mio lavoro. E poi tutto a un tratto si erano offerti di pagarmi un corso di studi che mi avrebbe permesso di fare carriera.

Mio zio mi aveva detto che se avessi voluto smettere di lavorare per lui e avviare un'impresa edile tutta mia mi avrebbe aiutato economicamente.

Qualche settimana dopo ero all'assemblea di circoscrizione. Durante il suo discorso un fratello ha letto in Marco 10:21 quello che Gesù disse al giovane capo ricco: “C’è una cosa che ti manca: va’, vendi ciò che hai e da’ il ricavato ai poveri, e allora avrai un tesoro in cielo; e vieni, sii mio discepolo”.

Poi ha spiegato il punto.

Invece di cogliere l'opportunità unica di servire Geova quel giovane se l'era lasciata sfuggire. Poi il fratello ha chiesto nella vostra vita c'è qualcosa che vi manca.

Aveva ragione mi mancava qualcosa.

Ero battezzata. Ma stavo davvero dando a Geova tutto quello che potevo?

Mi sono chiesto: posso fare di più?

SEI MESI DOPO

Ero determinato a non lasciarmi sfuggire un'opportunità come il servizio a tempo pieno. Il coraggio non serve solo quando le cose vanno male.

Ci vuole coraggio anche quando si tratta di fare sacrifici.

E se cogli l'opportunità non te ne pentirai. Nella tua vita non mancherà più nulla.

Report Page