Non facciamoci ingannare da una pace che è illusoria

Non facciamoci ingannare da una pace che è illusoria

Anthony Morris. Membro del Corpo Direttivo

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Gesù insegnò che Satana è “padre della menzogna”. Non dimentichiamo che ingannò Eva, una donna perfetta. Mentì, disse una bugia riguardo a Geova. Sicuramente molti di noi sanno cosa dice Rivelazione capitolo 12. Apriamo la Bibbia insieme. Rivelazione capitolo 12. In questo capitolo, in particolare nei versetti 7 e 8, si parla di una ‘guerra che scoppiò in cielo’. Ma notate il versetto 9. Satana fu espulso dal cielo. Leggiamo insieme cosa successe nel versetto 9: “Così il gran dragone, l’antico serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che svia l’intera terra abitata, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e i suoi angeli con lui”. Ma avete notato? Io ho letto quello che dice il versetto e qui, a metà del versetto 9, non dice che Satana sta cercando di sviare l’intera terra abitata. No, il suo non è un tentativo, lo sta facendo. Infatti qui dice che “svia l’intera terra abitata”. È fondamentale capire questo punto in relazione al tema di questo discorso, “Non facciamoci ingannare da una pace che è illusoria”, perché “il governante del mondo” vuole proprio questo. Vuole ingannarci. Al riguardo possiamo trovare un aspetto interessante in 2 Corinti capitolo 11. Prendiamo insieme questo capitolo. Qui viene spiegato in che modo Satana cerca di ingannarci. Sapere queste cose ci aiuta a non abbassare la guardia. C’è un aspetto interessante nel versetto 14 dell’edizione riveduta della Traduzione del Nuovo Mondo. E sicuramente chi era nella verità da prima che questa edizione fosse presentata se lo ricorderà. Prendiamo insieme 2 Corinti capitolo 11 e leggiamo il versetto 14: “E non c’è da meravigliarsene, perché Satana stesso finge di essere un angelo di luce”. Riflettiamo. Nella Traduzione del Nuovo Mondo, prima veniva detto che ‘Satana si trasforma in un angelo di luce’. Beh, la parola “metamorfosi”, termine che utilizziamo di solito per descrivere la trasformazione di un bruco in una bellissima farfalla, in realtà deriva da un termine greco. Ma questa parola greca non c’è qui. Non c’è nel versetto 14. No, perché Satana non può trasformarsi in un angelo di luce, ma può fingere di essere un angelo di luce. E questa è una resa migliore. Lui finge in continuazione e questo lo fa anche per quanto riguarda la pace. Infatti il suo mondo propone quella che sembra essere pace, ma in realtà è una pace illusoria. Invece c’è una pace molto diversa, la pace che viene da Gesù. Apriamo la Bibbia in Giovanni e andiamo al capitolo 14. Vediamo cosa disse lui stesso. Vangelo di Giovanni 14:27: “Vi lascio pace; vi do la mia pace, ma non nel modo in cui lo fa il mondo. Il vostro cuore non sia turbato né si intimorisca”. Quindi Gesù ci dà la sua pace. E la pace che ci dà Gesù è la pace interiore che proviamo quando conosciamo la verità. Questa è la pace che ci dà Gesù. Siamo sicuri che lui ci ama e che anche Geova ci ama. E così siamo loro amici. Abbiamo una coscienza pulita e siamo in pace con loro. Poi aspettiamo con ansia il momento in cui il Regno eliminerà tutte le guerre e la morte. Adesso riflettiamo su un altro punto. Satana vuole che rinunciamo alla pace che viene da Gesù in cambio della sua pace illusoria, quella che promuove il mondo. In questo discorso vedremo 3 cose che non ci danno vera pace, che ci danno una pace illusoria. E vedremo anche perché la pace che viene da Gesù è la migliore. Innanzitutto, parliamo delle cose materiali e della pace illusoria che ne deriva. Soffermiamoci su questo primo aspetto leggendo Matteo capitolo 4. In questo discorso faremo spesso riferimento a questo capitolo per spiegare che non dobbiamo lasciarci ingannare da quella che è una pace illusoria. Quello che leggeremo qui è collegato alle cose materiali e l’esempio di Gesù ci ricorda che queste cose non danno vera pace. Matteo 4, dal versetto 1: “Gesù fu quindi condotto dallo spirito nel deserto per essere tentato dal Diavolo. Dopo aver digiunato per 40 giorni e 40 notti, ebbe fame. E il Tentatore si avvicinò e gli disse: ‘Se tu sei figlio di Dio, comanda a queste pietre di diventare pani’. Ma lui rispose: ‘È scritto: “L’uomo non deve vivere solo di pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Geova”’”. Che risposta magistrale! Gesù si rifiutò di barattare la sua pace per le cose materiali, in questo caso il pane, nonostante avesse fame. Quindi per lui servire Geova era molto più importante delle cose materiali. Nel mondo le persone pensano: “Devo mettere da parte un po’ di soldi prima di andare in pensione”. E sono continuamente concentrate sulle cose materiali. Gesù comunque non la pensava così, sapeva che la pace di Geova è la migliore. Molte persone passano una vita intera a cercare di avere sempre più cose materiali, ma la soddisfazione che provano è solo temporanea. Al contrario, noi possiamo provare vera soddisfazione perché Geova si prende cura di noi. Sicuramente questa è una cosa che molti di voi hanno vissuto in prima persona. Nel video che vedremo ora, notate che cosa ha imparato un nostro fratello riguardo alla pace che promuove questo mondo. Io e la mia famiglia eravamo molto attivi spiritualmente. Facevamo l’adorazione in famiglia, predicavamo e andavamo insieme alle adunanze. A un certo punto iniziammo ad avere problemi economici. A volte non avevamo neanche i soldi per comprare da mangiare. Nella nostra zona molti si stavano trasferendo in Sudafrica per lavorare e mandare il necessario alla famiglia. Decisi anche io di farlo, lasciando mia moglie da sola a prendersi cura dei nostri 7 figli. Questa decisione ebbe conseguenze negative sulla mia spiritualità. Non conoscendo la lingua, non riuscivo a predicare e non capivo molto alle adunanze. E dato che ero lontano da casa, non riuscivo ad assolvere le mie responsabilità di capofamiglia. Quindi anche la mia famiglia si indebolì spiritualmente. Sentivo tanto la loro mancanza e anche io mancavo a loro. Avevo sbagliato a trasferirmi. Iniziai a sentirmi in colpa per la decisione che avevo preso. Poi pensai all’esempio di Baruc e al consiglio che gli fu dato in Geremia 45:5. A quanto pare Baruc si era concentrato sulle cose materiali, come avevo fatto io. Ma dopo quel consiglio tornò sui suoi passi. Decisi di mettere Geova al primo posto e non le cose materiali. Così iniziai a fare i cambiamenti per tornare a casa e aiutare la mia famiglia a riprendersi spiritualmente. Quando lasciai il Sudafrica e raggiunsi il confine con il Malawi, ero felicissimo. Erano 6 mesi che mancavo da casa, mi batteva forte il cuore. Studiare la Bibbia mi ha aiutato tanto. Abbiamo ancora problemi economici. Ma so anche questo, che nel mondo di Satana non troverai mai un posto in cui non ci siano problemi. Ora servo come anziano e la mia famiglia sta facendo ottimi progressi spirituali. Questo mi rende molto felice perché sento che la mia amicizia con Geova è forte. Sì, il fratello ha imparato una cosa importante. È andato in Sudafrica e ne hanno risentito adunanze e predicazione. Poi si è ricordato di Baruc, segretario del profeta Geremia, quindi ha deciso di tornare dalla sua famiglia e di mettere al primo posto il Regno. E siamo grati che ha raccontato quello che ha vissuto in quel periodo. È pace illusoria quella che deriva dalle cose materiali. Ora passiamo a un altro aspetto. È molto interessante. Prestiamo attenzione a questo punto perché potrebbe riguardare qualcuno che sta ascoltando. Il mondo di Satana dice che possiamo ignorare i princìpi biblici e che se lo facciamo possiamo provare pace interiore. Vedremo insieme 2 situazioni in questo discorso. Qualcuno potrebbe pensare che sposare un non Testimone o divorziare dal proprio coniuge per motivi non scritturali gli renderà la vita più facile. Potrebbe iniziare a pensare e a dirsi: “Non voglio fare niente di male. Vorrei solo sposarmi. È vero che non è Testimone, ma è una brava persona”. Il cuore potrebbe ingannarci con questi ragionamenti. Ma di nuovo, vediamo l’esempio del nostro Maestro, Gesù. Leggiamo insieme i versetti da 5 a 7 di Matteo capitolo 4: “Allora il Diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul parapetto del tempio e gli disse: ‘Se tu sei figlio di Dio buttati giù, perché è scritto: “Egli darà ai suoi angeli un comando riguardo a te”, e: “Ti porteranno sulle loro mani, così che il tuo piede non urti contro alcuna pietra”’”. Ora notate il versetto 7: “Gesù gli disse: ‘È scritto anche: “Non devi mettere Geova tuo Dio alla prova”’”. Vedete, Gesù ha risposto in modo molto chiaro. Voleva ubbidire al suo Padre celeste, non aveva dubbi al riguardo e non voleva mettere Geova alla prova, come invece il Diavolo gli aveva detto di fare. Gesù fu ubbidiente. Vedremo come lo fu anche subito dopo. Disse: “È scritto”. Fece riferimento alle Scritture, ai pensieri di Geova e si rifiutò di essere disubbidiente. Adesso chiediamoci: “Perché la pace che viene da Gesù è superiore alle soluzioni non scritturali che potremmo trovare per risolvere i nostri problemi?” Domanda interessante, ripetiamo: “Perché la pace che da Gesù è migliore delle soluzioni non scritturali che potremmo trovare per risolvere i nostri problemi?” Per esempio, sposare un non Testimone. È successo diverse volte che chi ha preso una decisione del genere poi ha sofferto molto di più di quanto non soffrisse prima quando era single. Ho visto questa situazione tante volte nelle diverse congregazioni in cui ho avuto la possibilità di servire. È davvero triste. La seconda situazione di cui parleremo è il divorzio per motivi non scritturali. Questo spesso porta all’immoralità. E senz’altro porta anche ad avere una coscienza sporca, danni emotivi e naturalmente la perdita degli incarichi. È davvero molto importante tenere questo a mente. In effetti, non si può negare che il matrimonio tra 2 persone che sono imperfette porti ad affrontare dei problemi, ad avere delle difficoltà. Ma non dobbiamo mai dimenticare questa cosa: quando affrontiamo delle difficoltà, pensiamo al fatto che il matrimonio è un’istituzione sacra. È stato stabilito da Dio. Le persone del mondo lo hanno completamente dimenticato. Sicuramente Geova vuole che entrambi i coniugi siano felici, che abbiano un matrimonio felice. È importante ricordare questo fatto. Geova vi darà la forza e l’aiuto necessari per far funzionare bene il matrimonio, perché il matrimonio è un’istituzione sacra. E il Diavolo negli ultimi giorni di questo sistema di cose sta attaccando l’unità che c’è in famiglia. E sta intensificando questi attacchi man mano che si avvicina il momento in cui sarà gettato nell’abisso. Adesso vediamo insieme questo video. Ci farà capire cosa succede a chi ricerca una pace che è illusoria. I primi anni di matrimonio possono presentare delle sfide che non ti aspettavi. Ti crei un’idea molto romantica di come sarà la tua vita da sposata e poi scopri che è tutto diverso. Noi non facevamo altro che litigare e a volte non ci parlavamo proprio. Non ci siamo mai rivolti agli anziani, non volevamo disturbarli, pensavamo di dover essere noi a risolvere i nostri problemi. E alla fine decidemmo di vendere la nostra casa e di separarci. Separarci è stata una pessima decisione, per certi versi ha solo peggiorato le cose. I ragazzi ne hanno sofferto molto. Hanno cominciato a comportarsi male e si sono messi nei guai, tanto che una volta è dovuta intervenire la polizia. E poi dovevo fare i conti con la solitudine. In fondo ero sposata, ma non avevo un marito accanto a me, ero sola. Le faccende le dovevo fare lo stesso, cucinare, lavare, stirare, lavorare. Stavo male. Alzarmi dal letto e dover affrontare un’altra giornata diventava sempre più difficile. A quel punto ho capito che avevo bisogno dell’aiuto degli anziani. Io continuavo a chiedere a Geova di guidarmi, ma non vedevo nessuna risposta da parte sua, e mi chiedevo perché. Ripensandoci, il problema era proprio nella nostra separazione. Pensavo che separandoci avremmo risolto i nostri problemi, ma mi sbagliavo. Spesso riflettevo sulla promessa che ci eravamo fatti. A un certo punto mi venne in mente una sorella della nostra congregazione. Suo marito non era Testimone, lei si era battezzata dopo il matrimonio. Lui era molto violento, la picchiava, le bruciava i libri, le bruciava i vestiti e non le permetteva di portare i figli alle adunanze. Ripensai ai problemi tra me e Darrel e mi dissi: “Darrel è gentile, non si è mai comportato in quel modo”. Capii che le cose non potevano andare avanti così. Dovevamo fare in modo che Geova potesse benedire il nostro matrimonio. E per riuscirci dovevamo mettere lui al primo posto. Dovevamo iniziare a mettere in pratica i princìpi della Bibbia. Non si trattava più di quello che volevo io, ma di quello che voleva Geova. Era l’unica cosa da fare. Geova poteva benedirci solo se fossimo tornati insieme. Comunque abbiamo dovuto lavorare molto sul nostro rapporto. Non puoi avere un matrimonio perfetto in questo mondo, ma puoi sempre migliorarlo mettendo Geova al primo posto. È stato bello scoprire una nuova intesa fra noi, mi sentivo molto più vicino a Debbie. Ora sono 48 anni che siamo sposati. La separazione non migliora le cose, non le migliora affatto. Se resta anche solo un briciolo di amore, puoi lavorarci su e farlo crescere in modo che Geova possa benedirlo. E Geova ci ha benedetto davvero tanto, tutti i nostri figli sono molto impegnati nella verità. Geova ci dice: “Gustate e vedete che [sono] buono”, ed è quello che dobbiamo fare. Siamo davvero contenti che questa coppia abbia raccontato quello che ha vissuto. Il marito ha imparato una cosa davvero importante. Loro litigavano sempre, in pratica non facevano altro che litigare, litigare e litigare e questo influì sui figli. Quindi per avere un po’ di pace decisero di separarsi. Pensavano: “Non sono obbligato a stare con lei” e: “Non sono obbligata a stare con lui”. Poi però il marito capì che la sua amicizia con Geova ne stava risentendo e quindi prese una decisione. Andò dagli anziani. Le preghiere che faceva ne stavano risentendo. Non ignorò gli effetti che la separazione stava avendo su di lui. È interessante anche quello che ha detto la moglie. Nell’intervista ha spiegato: “Non si trattava più di quello che volevo io, ma di quello che voleva Geova”. Se anche noi ci rendiamo conto di questo, Geova ci aiuterà ad avere un matrimonio in cui regna la pace ed entrambi i coniugi sono felici. Parliamo ora di un terzo aspetto. Non mi stancherò mai di parlare dei 2 versetti che vedremo ora, devo ammetterlo. Né mi stancherò di leggerli o di sentirli leggere da un fratello che fa un discorso. Ecco, vediamo cosa succederà fra poco. Prendete insieme a me 1 Tessalonicesi capitolo 5. Molti di voi penseranno: “Ah, so già quali versetti sta per leggere”. Questi versetti contengono una delle profezie che devono ancora adempiersi. Vediamo insieme cosa dicono. È molto incoraggiante sapere in anticipo quello che accadrà tra poco. Leggiamo 1 Tessalonicesi 5:2, 3: “Voi stessi sapete molto bene, infatti, che il giorno di Geova verrà proprio come un ladro di notte”. E il versetto 3 continua: “Quando diranno: ‘Pace e sicurezza!’, allora si abbatterà su di loro un’improvvisa distruzione, come le doglie colgono una donna incinta; e non potranno sfuggire in alcun modo”. Avete notato? Qui si parla del “giorno di Geova” e ci si riferisce al periodo che inizia con lo scoppio della grande tribolazione, quando Babilonia la Grande sarà distrutta, e che terminerà ad Armaghedon. Ecco a cosa ci si riferisce qui con il “giorno di Geova”. E quello che accadrà subito prima, è la proclamazione di “pace e sicurezza!” Anche i leader religiosi faranno questa proclamazione? Beh, dato che fanno parte del sistema di Satana, è molto probabile. Ma per saperlo bisogna aspettare. E si tratta di un solo annuncio o di una serie di annunci? Non lo sappiamo. Ma succederà presto. E chi rimane vicino a Geova e prova la pace che viene da lui e da suo figlio Gesù non si lascerà ingannare quando verrà fatta la proclamazione di una finta pace. Una pace che è illusoria. Riprendiamo la Bibbia in Matteo, Matteo capitolo 4. E vedremo in che modo Gesù gestì quest’altra tentazione del Diavolo e cosa possiamo imparare dai versetti da 8 a 11 di Matteo capitolo 4: “Di nuovo il Diavolo lo portò con sé su un monte straordinariamente alto e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria”. Versetto 9: “E gli disse: ‘Ti darò tutte queste cose se ti inginocchi e mi fai un atto di adorazione’. Allora Gesù gli disse [senza nessuna esitazione]: ‘Va’ via, Satana! Perché è scritto: “È Geova tuo Dio che devi adorare, e a lui solo devi rendere sacro servizio”’. Quindi il Diavolo lo lasciò, ed ecco, vennero degli angeli e lo servivano”. Avete notato? Gesù disse per la terza volta: “È scritto”. Lui non voleva accettare l’offerta di tutti i regni. Non voleva avere niente a che fare con una pace che è illusoria. Satana gli offrì gloria e potere. Devo dire che mi ha sempre stupito pensare al fatto che uno che aveva conosciuto così bene Gesù nella sua esistenza preumana, abbia avuto il coraggio di fare a Gesù una richiesta così assurda: inchinarsi e adorarlo. Questo dimostra chiaramente la sua follia. Ricorderete che Gesù reagì in modo simile quando delle persone cercarono di farlo re. Gesù impedì che questo succedesse. Loro pensavano che lui avrebbe portato pace, ma Gesù disse che non può esserci pace senza Geova Dio. E la pace che abbiamo grazie al Regno di Dio è migliore di qualsiasi cosa gli esseri umani possano cercare di fare. La pace che danno loro è illusoria. Perché possiamo dirlo? Pensiamo a questo: Gesù eliminerà il Diavolo, Gesù eliminerà i governi umani, Gesù eliminerà il peccato. In questo modo la pace sulla terra non sarà mai più in pericolo. Mi rende davvero felice pensare che presto risolverà tutti i problemi, che eliminerà tutte le cose che ci procurano sofferenza non solo dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista emotivo. È meraviglioso pensare al futuro, a quando godremo di vera pace, la pace che viene da Geova e da suo figlio Gesù. Adesso guardiamo insieme questo video. Scopriremo cosa ha aiutato una nostra sorella a non credere alle promesse di pace che fa il mondo. Mio padre mi diceva sempre che abbiamo bisogno di Dio per avere la pace. E continuava a farsi una domanda. I cristiani possono andare in guerra? Come può la guerra conciliarsi con gli insegnamenti di Gesù? Ma il pastore non ha mai saputo risponderci. Allora ho iniziato a pensare che avrei dovuto rivolgermi alla politica. E così mi sono unita a uno dei tanti movimenti pacifisti che si stavano formando. Insieme decidevamo dove fare le marce di protesta e quali opuscoli di propaganda distribuire. Una volta che le marce di protesta erano finite, erano tutti così eccitati che iniziavano ad applaudire e ad acclamare i leader della protesta. E così pensavo: “Non è questo quello che voglio. Non voglio esaltare delle persone. Quello che voglio è la pace nel mondo. Ma la situazione è sempre la stessa”. Iniziai a sentirmi davvero sola. E a causa di questo mi sentivo anche poco al sicuro. A quel punto la pace mi sembrava un sogno e pensavo: “Che senso ha la vita?” Un giorno, mentre prendevo un caffè a casa di amici, ho conosciuto un uomo che non avevo mai visto prima. Loro mi dissero che voleva parlarci della Bibbia. Così gli dissi: “Vorrei farle una domanda: i cristiani possono andare in guerra?” Lui mi rispose: “No, non ci vanno, perché la Bibbia dice che dobbiamo amare i nostri nemici”. Questo mi fece tornare alla mente quello che mi diceva sempre mio padre, che abbiamo bisogno di Dio per avere la pace. Poi un giorno si presentò alla mia porta una signora gentile. Aveva in mano un libro arancione intitolato Vera pace e sicurezza. Dopo averlo letto, pensai: “Ci siamo. Ecco l’organizzazione che vuole davvero la pace”. Così decisi di andare da alcuni del movimento pacifista e dissi loro che credevo che Dio avrebbe trasformato questo mondo in una terra straordinaria, dove ci sarebbe stata vera pace. Loro mi guardarono come se avessi detto un’assurdità. Mi piaceva tantissimo la mia nuova vita. Mi sentivo parte di una famiglia dove ognuno si interessava dell’altro e dove tutti volevano la pace. Mi piace molto Isaia 14:7, perché lì Dio promette un mondo in cui regneranno pace e tranquillità. Questa sorella ha imparato qualcosa di importante. Aveva cercato di promuovere la pace nel mondo attraverso la politica e le proteste. Ovviamente i suoi sforzi erano sinceri, ma ha capito che la pace del mondo è illusoria. La vera pace e la vera sicurezza vengono da Geova Dio. Quindi, dopo aver analizzato insieme 3 cose che in realtà danno una pace che è solo illusoria, vogliamo dedicare questi ultimi minuti a incoraggiarvi a fare questo: proteggere la pace che viene da Gesù. Leggiamo Giovanni 14:6. Naturalmente conoscete già questo versetto, ma vorrei soffermarmi su un aspetto in particolare: “Gesù rispose: ‘Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno arriva al Padre se non tramite me’”. Non è straordinario? Soffermiamoci in particolare sul fatto che, come dice qui, Gesù è “la verità”. Possiamo riporre fiducia in tutte le sue promesse. Lui è “la verità”. Lui ci darà vera pace. In realtà lo sta già facendo e lo farà ancora di più nel prossimo futuro. Sì, Gesù Cristo è “la verità”. Lui diede vera pace anche ai cristiani del I secolo. Rimaniamo senza parole pensando a quello che riuscirono ad affrontare. Ripensiamo a quello che vissero l’apostolo Paolo, Pietro e altri, alla persecuzione che dovettero affrontare. Ma riuscirono a perseverare con gioia. È straordinario! Questo tipo di pace può venire solamente da Gesù. E ricordiamo questo fatto, Gesù darà anche a noi tutta la pace di cui abbiamo bisogno per continuare a fare la volontà di Geova e per renderlo felice. Quindi fratelli, per favore, proteggete il prezioso dono della pace che Gesù ha fatto a ognuno di voi. Satana usa questo mondo per farci delle promesse, per offrirci una pace illusoria. Non lasciatevi ingannare! Al contrario, “la pace del Cristo regni nel vostro cuore […] e siate riconoscenti”. Sì, tramite suo Figlio Gesù, Geova ci benedirà dando a tutti noi pace per sempre.

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