“Non amate il mondo” (1 Giov. 2:15)

“Non amate il mondo” (1 Giov. 2:15)

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Robert Luccioni

1 Giovanni 2:15

"Non amate il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui".


L’avvertimento che troviamo in 1 Giovanni 2:15 è chiaro, e i fratelli che hanno commentato lo hanno messo in evidenza. Apriamo la Bibbia in 1 Giovanni 2:15: “Non amate il mondo ne le cose del mondo”. È interessante notare che il versetto fa una distinzione fra l’amare “il mondo” e l’amare “le cose del mondo”. Ora, perché è importante riflettere su questo aspetto? Il commento stampato ci ricorda che il cuore è ingannevole. Perciò, potremmo non renderci conto fino in fondo di quanto le cose del mondo ci stiano influenzando. Ovviamente, nessuno di noi ama il mondo. Le ingiustizie, l’immoralità, le guerre, la criminalità, la corruzione e l’oppressione delle persone innocenti ci ripugnano. Aspettiamo con ansia il giorno in cui Geova eliminerà tutto questo. Noi non amiamo il mondo. Ma, anche se non amiamo il mondo, potremmo in qualche modo iniziare ad amare “le cose del mondo”? Riflettere sulla differenza fra amare il mondo e amare “le cose del mondo” ci fa pensare a Lot e alla sua storia, riportata in Genesi. Incontriamo Lot per la prima volta nel capitolo 11. Abraamo, all’epoca Abramo, sua moglie Sarai, e suo nipote Lot, stanno lasciando Ur per andare ad Haran. Tera, il padre di Abraamo, in seguito muore e Lot fedelmente segue Abraamo e Sarai quando lasciano Haran. Senza dubbio lo fa perché ha fede nella promessa di Geova di benedire tutte le nazioni della terra per mezzo di Abraamo. Se guardiamo la cartina in fondo alla Bibbia, vedremo che Lot segue Abraamo e Sarai per tutto il tragitto verso sud, fino a quella che poi sarebbe diventata la nazione di Israele. In seguito dovettero andare in Egitto per una carestia, poi tornarono indietro. A questo punto, come dice Genesi capitolo 13, data la grande quantità dei loro beni, delle loro greggi, dei loro mandriani, il territorio risulta insufficiente. Ne nasce una lite. E Abraamo, per porvi fine, suggerisce a Lot di separarsi. Dà al nipote la possibilità di scegliere per primo. Seguiamo ora il racconto dalla Bibbia. Leggiamo Genesi 13:11-13: “Quindi Lot si scelse l’intero distretto del Giordano, e Lot trasferì il suo campo verso oriente. Si separarono dunque l’uno dall’altro. Abramo dimorò nel paese di Canaan, ma Lot dimorò fra le città del Distretto. Infine piantò la tenda vicino a Sodoma. E gli uomini Sodoma erano cattivi ed erano grandi peccatori contro Geova”. Qui viene detto che Lot con tutte le sue mandrie e le sue greggi andò a verso oriente. Poi viene detto che all’inizio dimorò fra le città del distretto e infine pianto la tenda vicino a Sodoma. Qualche tempo dopo i re di quella regione fece la guerra contro i re di Elam e altri. Vediamo adesso dove si trova Lot. Leggiamo il capitolo 14:11, 12: “Quindi i vincitori presero tutti i beni di Sodoma e Gomorra e tutti i loro viveri e se ne andarono. Presero anche Lot figlio del fratello di Abramo, e i suoi beni, e proseguiranno per la loro via. Egli dimorava allora a Sodoma”. Quindi dove si trovava? Viveva a Sodoma. In Genesi capitolo 19 c’è il racconto degli angeli che ispezionano Sodoma. Leggiamo il versetto 3: “Egli fu molto insistente con loro,‏ tanto che si volsero verso di lui ed entrarono nella sua casa”. Lot quindi aveva una casa a Sodoma. In Genesi 19:9 gli uomini malvagi dissero: “Quest’uomo solitario venne qui per risiedere”. Uomo solitario? Che fine hanno fatto le greggi e i mandriani? In Luca 17:28 si legge che ai giorni di Lot “mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, edificavano”. Potrebbe darsi che Lot abbia lasciato perdere la pastorizia per dedicarsi al commercio a Sodoma? In Genesi 19:12 notate la domanda degli angeli: “Hai qualcun altro qui? Fa uscire dal luogo il genero e i tuoi figli e le tue figlie e tutti quelli che sono tuoi nella città”. Il racconto ci dice che andò soltanto dai generi, non viene menzionato nessun altro. E quindi, vedete? Lot prima ha molto bestiame e sta con Abramo, poi si trasferisce fra le città del distretto, pianta la tenda vicino a Sodoma, e alla fine ha una casa a Sodoma. Cosa è successo? Lot non diventò mai come gli abitanti di Sodoma. Infatti sotto ispirazione l’apostolo Pietro, in 2 Pietro 2:8, lo definisce “giusto”. Ci dice che “a causa di ciò che vedeva e udiva mentre dimorava fra loro, si tormentava di giorno in giorno l’anima giusta a causa delle loro opere illegali”. Lot non amava il mondo. Era angustiato a causa del mondo. Non abbiamo altri dettagli, per cui non possiamo trarre delle conclusioni certe. Ma ci sorge la domanda se Lot non abbia amato le cose del mondo. Lui o i suoi familiari potrebbero essere stati sviati dalle cose del mondo? Lot riuscì a superare questa situazione. Infatti Geova lo considerò un uomo giusto. Ma quante sofferenze dovette patire: perse la moglie, probabilmente perse anche tutti i beni, e l’ultima volta che viene menzionato lo troviamo sulle montagne che vive in una caverna con le 2 figlie. Che differenza con Abraamo, che mantenne le distanze dai cananei e dalle loro città, e per questo ricevette molte benedizioni da Geova. Quale lezione impariamo? Non conosciamo bene le circostanze che portarono Lot a fare quelle scelte, ma questo racconto ci induce a considerare le scelte che stiamo facendo noi. Noi non amiamo affatto il mondo. Ma potrebbe essere che le nostre scelte indichino che amiamo “le cose del mondo”? O che ci stiamo pian piano avvicinando sempre più alle “cose del mondo”? Amare il mondo o “le cose del mondo” può causarci molte sofferenze. Quindi è importante, come sottolinea il commento stampato, riflettere su che tipo di persona dovremmo essere. Ritorniamo in 1 Giovanni 2:15. 1 Giovanni 2:15: “Non amate il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui”. E il versetto 17 ci dice quanto è importante farlo: “Inoltre, il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”.

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