Neutralità, perché così importante? (Mic. 4:2)

Neutralità, perché così importante? (Mic. 4:2)

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Geoffrey Jackson

Michea 4:2

Molte nazioni verranno e diranno: “Venite, saliamo al monte di Geova e alla casa dell’Iddio di Giacobbe. Egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri”. Da Sìon infatti uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola di Geova.


È vero o no? È così emozionante riflettere su questa profezia di Michea, perché rappresenta ciò che sta accadendo nel popolo di Geova oggi. Sappiamo che nel nuovo mondo il popolo di Geova mostrerà una straordinaria unità ma il capitolo 4 di Michea, in realtà, ritrae ciò che sta accadendo ora e questo coinvolge anche noi. Possiamo affermare questo perché nel versetto 5 leggiamo che quando questa unità sarebbe stata evidente ʻTutti i popoliʼ avrebbero camminato ʻciascuno nel nome del suo dioʼ. Non si sta parlando quindi del nuovo mondo. Si riferisce al tempo in cui stiamo vivendo. Cosa aiuta i testimoni di Geova di tutto il mondo a rimanere così uniti e a non essere coinvolti nei conflitti di questo mondo? Una delle cose che ci aiuta è la neutralità cristiana. Cosa si intende per neutralità? Significa non prendere posizione in questioni politiche. Noi siamo ovviamente dalla parte di Geova e del Regno, e non prendiamo le parti di nessuno nelle controversie politiche del mondo e sui problemi che sollevano. Perché è così importante? Prendiamo la Bibbia in Rivelazione capitolo 13. Rivelazione 13:16,17. Qui leggiamo: “E costringe tutti, piccoli e grandi, e ricchi e poveri, e liberi e schiavi, affinché si dia a questi un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e affinché nessuno possa comprare o vendere se non chi ha il marchio, il nome della bestia selvaggia o il numero del suo nome”. Qual è il punto? Beh, sicuramente iamo curiosi di sapere come questo si svilupperà in futuro e che tipo di pressioni il popolo di Geova dovrà affrontare. Ma questo si applica anche ai nostri giorni, infatti il sistema politico vuole mettere il suo marchio su di noi, mentalmente e fisicamente. Ecco perché qui si fa riferimento alle fronti e alle mani. Abbiamo bisogno di essere totalmente certi di rimanere neutrali nelle controversie politiche del mondo, non essendone coinvolti attivamente ma anche non schierandoci mentalmente. Quali sono alcune cose che potrebbero corrodere la nostra neutralità? Questa mattina ne menzioneremo tre. Una è la propaganda di questo mondo. Abbiamo visto cosa dicono i media sui testimoni di Geova, come sono distorte alcune notizie e come spesso ci presentano in modo negativo. Dovremmo aspettarci allora che siano imparziali su altri eventi di cui parlano, soprattutto quando ci sono conflitti tra due nazioni? I media di un paese potrebbero promuovere alcune idee su un altro paese. E queste potrebbero influenzarci. Potremmo rimanere sorpresi quando, visitando altri paesi, con un diverso sistema politico, ci rendiamo conto di come forse le cose sono leggermente differenti dal quadro che i media del nostro paese ci hanno presentato. Quindi dobbiamo stare attenti a non essere influenzati dalla propaganda di questo mondo, in particolare dalle notizie che i media e altri ci propinano. Qual è un’altra cosa che potrebbe compromettere la nostra neutralità? Gli eventi sportivi. A volte gli eventi sportivi sono in grado di coinvolgere le persone nel nazionalismo. Per esempio, in molti di questi eventi viene suonato l’inno nazionale. Questo mi ricorda quando, molti anni fa, ero in un altro paese e un amico mi chiese di registrargli un evento sportivo. Non ero particolarmente interessato ma dato che lui me lo aveva chiesto, lo registrai. E volevo essere sicuro di registrare anche gli ultimi dieci minuti. Pensai che avrei messo a repentaglio la nostra amicizia se non lo avessi registrato tutto. Quando lo guardai era cosi entusiasmante da inchiodarti alla poltrona. Dopo che il fratello mi restituì il video, pensai che altri fratelli potevano essere interessati a questo evento sportivo e che poteva essere utile tenere il video piuttosto che cancellarlo. Così offrii il video a diversi di loro e ognuno mi disse: "No, grazie. Magari, se avessimo vinto...”. Ora, qual era il problema? Come ho detto loro: “Stavate guardando l’incontro o vi stavate schierando?” Un concetto interessante, dato che due nazioni erano coinvolte. Quindi dobbiamo stare attenti che gli eventi sportivi non suscitino in noi sentimenti nazionalistici che potrebbero spingerci a schierarci da una parte o dall’altra. La terza cosa che potrebbe corrodere la nostra neutralità sono le promesse politiche che vengono fatte, soprattutto in tempo di elezioni. Forse uno dei candidati è del nostro stesso sesso o etnia. Le elezioni politiche oggi sono un vero e proprio show, con musica e intrattenimento. Ma se in cuor nostro pensassimo: “Spero che quell'idiota non vada al potere”, saremmo davvero neutrali? O peggio ancora se pensassimo: “Spero che vinca questo”, beh, dobbiamo davvero fare attenzione, non credete? Mi ricordo quando parecchi anni fa ero un giovane pioniere in Australia. Dovevo affrontare il problema del servizio militare. A quel tempo si stava combattendo la guerra in Vietnam. E in Australia c’erano le elezioni. Il partito che stava cercando di salire al potere, disse che se avesse vinto, avrebbe abolito la leva obbligatoria. Questo mi riguardava da vicino. Ricordo quanto fu difficile stare seduto a guardare i risultati delle elezioni senza dire dentro di me: “Spero che vincano”. E dopo la loro vittoria non dire: “Si!”. Vedete, se alcuni di questi problemi ci riguardano personalmente, potremmo violare la nostra neutralità. Quindi fratelli e sorelle cerchiamo di lavorare sodo per ricordarci che non facciamo parte di questo mondo. Sosteniamo il miglior governo che ci possa essere sulla terra. Facendo questo manterremo la nostra neutralità e unità cristiana.

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