Nei momenti difficili possiamo sempre contare sul conforto di Geova

Nei momenti difficili possiamo sempre contare sul conforto di Geova

JW Broadcasting > Discorsi

🏠 HOME 🎬 VIDEO

Ralph Walls

Non c’è dubbio che quelli in cui stiamo vivendo sono davvero tempi difficili, come aveva predetto l’apostolo Paolo nella sua seconda lettera a Timoteo al capitolo 3 versetto 1. Chissà quante volte avremo letto Matteo capitolo 24, Marco capitolo 13, Luca capitolo 21 o Rivelazione capitolo 6. Ma chi avrebbe mai immaginato quanto profondamente una pandemia, la criminalità, i disastri naturali o i disordini civili avrebbero influito su di noi economicamente, fisicamente e perfino emotivamente? Sappiamo che molti di voi stanno soffrendo terribilmente. Molti hanno affrontato la perdita di una persona cara, la prigione, violenze, problemi economici oppure malattie, e magari hanno affrontato alcune di queste difficoltà o tutte quante queste difficoltà allo stesso tempo. Fratelli, sorelle, sappiate che preghiamo per voi. Ecco perché il tema che abbiamo scelto per questo programma è: “Nei momenti difficili possiamo sempre contare sul conforto di Geova”. Un passo della Bibbia che i servitori di Geova conoscono bene è 2 Corinti 1:3, 4 che dice: Sia lodato l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della tenera misericordia e l’Iddio di ogni conforto, che ci conforta in tutte le nostre prove, così che noi possiamo confortare chi affronta ogni tipo di prova con il conforto che riceviamo da Dio". L’approfondimento della Bibbia per lo studio, riguardo all’espressione “il Padre della tenera misericordia”, dice: “Il sostantivo greco reso tenera misericordia è qui usato per descrivere la compassione o pietà che si prova verso gli altri. Dio è definito ‘il Padre o la fonte della tenera misericordia’ perché la compassione è un sentimento che ha origine da lui ed è parte della sua natura. Lo spinge quindi ad agire con tenera misericordia nei confronti dei suoi fedeli servitori che soffrono a causa di varie prove”. Riguardo all’espressione “l’Iddio di ogni conforto” aggiunge: “Il sostantivo greco reso ‘conforto’ è affine a un verbo che letteralmente significa ‘chiamare a sé’ e che trasmette l’idea di stare vicino a qualcuno per aiutarlo e incoraggiarlo quando affronta delle prove o si sente avvilito. Dio usa la sua potente forza attiva per dare conforto e aiuto in situazioni che da un punto di vista umano sembrano senza via d’uscita”. Pensate a cosa significa per noi. Geova vuole farci sapere che in qualsiasi situazione lui sarà al nostro fianco e che ci aiuterà ad affrontare qualsiasi prova. È vero, non ha promesso di eliminare tutte le nostre prove. Però ha promesso che quando affrontiamo una difficoltà allevierà il nostro dolore. Queste bellissime parole ci aiutano a vedere Geova proprio lì vicino a noi, soprattutto quando la situazione sembra disperata. Perché non provate ad approfondire questo argomento? Nel vostro studio personale potreste cercare la parola “conforto” nella Guida alle ricerche per i Testimoni di Geova o nella Biblioteca online Watchtower. Vi sentirete ancora più vicini a Geova e capirete quanto siano grandi il suo desiderio e la sua capacità di dare conforto. Sotto ispirazione Paolo parlò anche del modo in cui Geova ci conforta e ci sta vicino. Leggiamo insieme Romani 15:4. Qui dice: “Il conforto delle Scritture”. In questo discorso non abbiamo il tempo di descrivere tutti i modi in cui la Bibbia ci dà conforto, ma vediamo giusto qualche esempio. C’è un passo della Bibbia su cui ultimamente abbiamo riflettuto spesso. Si trova nel libro di Geremia al capitolo 29. Quando Geova ispirò Geremia a scrivere queste parole profetiche, gli ebrei erano stati fatti prigionieri a Gerusalemme e poi deportati in Babilonia. Ovviamente erano scoraggiati ma, anche se si trovavano in esilio, Geova riuscì a trovare il modo di dargli conforto. Notate quello che disse in Geremia 29:10: “Questo infatti è ciò che Geova dice: ‘Quando saranno passati i 70 anni in Babilonia, vi rivolgerò la mia attenzione e manterrò la mia promessa riportandovi in questo luogo’". Geova disse a questi ebrei che sarebbero rimasti in esilio per un periodo di tempo davvero molto lungo, ma gli fece anche capire chiaramente che aveva in mente un futuro diverso per loro. Infatti la seconda parte del versetto dice: Poi al versetto 11 aggiunge: Dio disse agli israeliti che li aspettava un futuro meraviglioso e come sappiamo Geova mantenne quella promessa. Riferendosi proprio a Geremia 29:11 un commentario dice questo: “Nelle Scritture è difficile trovare una promessa rivolta agli ebrei in esilio che esprima in modo così meraviglioso la tenera compassione di Jahve [cioè Geova] e che offra a quegli ebrei una vera ragione per essere ottimisti riguardo al futuro e avere una speranza certa”. Questa promessa infuse coraggio e forza a uomini come Geremia, Ezechiele e Daniele. E Geova rassicurò gli ebrei riconfermando la sua promessa in Geremia 31:17 che dice: “C’è una speranza per il tuo futuro: i tuoi figli torneranno nella loro terra”. E infatti, proprio come Geova aveva predetto, Babilonia venne conquistata dal re persiano Ciro, che poi permise agli ebrei in esilio di tornare in Israele. Dopo 70 anni passati in esilio erano di nuovo a Gerusalemme. Geova mantenne la promessa che aveva fatto al suo popolo. E perché questo ci è di conforto? Pensateci. Geova ha già adempiuto delle promesse, e questo ci rassicura perché adempirà anche quelle che ha fatto a noi, indipendentemente dalle circostanze. Geova ha detto: “Io manterrò la mia promessa”. Non è confortante saperlo? Comunque, la più grande espressione del conforto di Geova è suo Figlio Gesù. Mentre Gesù svolgeva il suo ministero qui sulla terra, diede speranza alle persone, compì opere straordinarie, guarì i malati, fece miracoli potenti e soprattutto insegnò alle persone la verità riguardo al Regno di Dio. E naturalmente il gesto più straordinario che Geova ha fatto per darci speranza è stato sacrificare la vita di suo Figlio. Leggendo la sua Parola ci rendiamo conto che Geova ha cura di noi e che non solo capisce bene quello che stiamo passando, ma desidera anche consolarci e rafforzarci. Il nostro Padre celeste ha specialmente a cuore tutti quelli che si sforzano di fare la sua volontà. Ma visto che è un Dio misericordioso, attira a sé anche le persone sincere che ancora non lo conoscono. Molti si sono avvicinati alla verità quando stavano passando un momento difficile. Hanno conosciuto Geova proprio al momento giusto. È capitato anche a voi? Quella non è stata una coincidenza, è stata la dimostrazione dell’amore di Geova e del suo desiderio di confortarci dandoci una speranza. Cari fratelli e sorelle, ci stiamo avvicinando alla grande tribolazione. Quindi le nostre difficoltà aumenteranno. E durante la grande tribolazione la nostra fiducia in Geova dovrà essere assoluta. Impariamo a riconoscere e accettare i modi in cui Geova ci conforta e ci rafforza. Ricordiamo sempre quello che disse Paolo in 2 Corinti 1:4, magari impariamolo a memoria. Geova è un Dio “che ci conforta in tutte le nostre prove”. Tempo fa abbiamo intervistato 2 fratelli che sono nella famiglia Betel da molti anni, il fratello Gerald Grizzle, un assistente del Comitato del Personale, e il fratello Sam Roberson. Entrambi hanno servito a lungo come sorveglianti prima di trasferirsi qui alla Betel. Il fratello Grizzle serve alla Betel dal 1978 e il fratello Roberson serve qui da quasi 20 anni. Ora assistono il Corpo Direttivo nel fare visite pastorali ai componenti della famiglia Betel degli Stati Uniti. “Visite pastorali alla famiglia Betel?” potreste chiedervi. “Ma che problemi potranno mai avere i beteliti?” Sentiamo cosa hanno raccontato questi 2 cari fratelli. Fratello Grizzle, quali difficoltà affrontano i componenti della famiglia Betel? I fratelli che servono alla Betel non sono diversi dagli altri fratelli di tutto il mondo. Perciò, proprio come dice 1 Pietro 5:9, stanno affrontando “lo stesso tipo di sofferenze” che affrontano tutti i fratelli e le sorelle nel mondo. Non fanno eccezione. Alcuni devono fare i conti con gravi problemi di salute, ma continuano a servire qui alla Betel. Altri invece sono preoccupati per i loro genitori che stanno invecchiando e alcuni di loro sono costretti a lasciare il servizio qui alla Betel per prendersene cura. Altri ancora si trovano ad affrontare momenti di depressione. Ma l’atteggiamento di questi nostri cari fratelli e sorelle è davvero straordinario, perché sono decisi a non permettere ai loro problemi di dominarli. Anzi, la fede che hanno in Geova li spinge a concentrarsi ancora di più sul loro incarico. Grazie per quello che ci hai raccontato. Fratello Roberson, in che modo riuscite ad aiutare questi fratelli? Quando un betelita affronta un momento particolarmente difficile, ci sono 4 cose che facciamo. Primo, preghiamo in maniera specifica per lui e facciamo delle ricerche per trovare dei versetti che fanno proprio al caso suo. E questo prima di visitarlo. Secondo, quando gli facciamo visita lo ascoltiamo davvero. Intendo dire non solo con le orecchie, cerchiamo di ascoltarlo col cuore. Proviamo a sentire quello che sente lui, a immedesimarci in quello che prova. La terza cosa che facciamo è usare la Parola di Dio per ricordargli che non sta affrontando quel momento difficile da solo, e questo è molto efficace. Per esempio recentemente abbiamo fatto visita a un fratello che stava affrontando un problema serio e tra le altre cose abbiamo letto insieme Esodo 3:7, 12. Vi leggo cosa dicono: “Ho visto le sofferenze del mio popolo in Egitto, e ho udito il grido che alza a causa di quelli che lo costringono ai lavori forzati”. E poi qui dice una cosa toccante, davvero molto bella. Geova non dice ‘conosco le pene che soffre il mio popolo’, ma dice “conosco bene le pene che soffre” il mio popolo. E nella prima parte del versetto 12 leggiamo che, per rassicurare Mosè che aveva paura di presentarsi davanti al faraone, Dio gli rispose: “Io dimostrerò di essere con te”. Poche parole ma molto significative, perché qui Geova sta promettendo che gli avrebbe dato prove inequivocabili del suo sostegno e che non li avrebbe mai lasciati soli, nemmeno per un attimo. E queste parole confortano anche noi. La quarta cosa è concludere la nostra visita con una preghiera, e nella preghiera menzioniamo il fratello o la sorella per nome. E in questo modo sente che il conforto viene direttamente da Geova, il Grande Pastore. In 1 Tessalonicesi 5:14 Paolo dice: “Fratelli, vi esortiamo […] a confortare chi è depresso, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti”. Ed è proprio quello che stiamo cercando di fare. Grazie per averci raccontato tutto quello che fate. Fratello Grizzle e fratello Roberson, che effetto ha avuto su di voi confortare altri? Prego, fratello Grizzle. In questi tempi così particolari sento l’amore che Geova prova per il suo popolo. Nel corso degli anni posso dire di aver sperimentato di persona quanto Geova si sia preso cura di me nelle difficoltà. Alcuni anni fa morirono mia madre, mio fratello e anche mio padre, e tutto questo nel giro di un solo anno. E nel 2017 persi anche la mia cara moglie, Bonnie. Avevamo servito Geova insieme per quasi 65 anni. Ma con l’aiuto della preghiera, dello studio personale e con l’amore dei fratelli Geova mi ha davvero confortato. E ora, grazie a questo, riesco a mia volta a incoraggiare gli altri. Molto toccante, grazie fratello Grizzle. Fratello Roberson, e su di te che effetto ha avuto confortare altri? Posso raccontarti un episodio che non dimenticherò mai. Anni fa, mentre io e mia moglie Linda servivamo nella circoscrizione, persi completamente la voce. Dovetti sottopormi ad un intervento alle corde vocali e per 6 settimane non fui in grado di parlare. E per un sorvegliante di circoscrizione è come essere un uccello che non può volare. Ho scritto più in quelle 6 settimane che in tutto il resto della mia vita. Ma in questa situazione e in altri momenti dolorosi simili a quelli che ha raccontato Gerald, Geova ci è sempre stato vicino. Ed è stato bello trasmettere a molti altri fratelli il conforto che abbiamo ricevuto. Vediamo in prima persona quanto i fratelli del Corpo Direttivo abbiano a cuore tutti i servitori di Geova, incluso chi ha grandi responsabilità. Riflettono proprio i sentimenti di Geova, che è “l’Iddio di ogni conforto”. Grazie mille fratelli, le vostre bellissime parole ci hanno incoraggiato. Grazie per l’opera pastorale che svolgete, ma soprattutto per il vostro esempio di perseveranza, e per averci raccontato di come Geova vi ha confortato e di come confortate altri. Grazie di cuore. Il Corpo Direttivo ha disposto che un’opera pastorale come questa sia svolta nelle filiali di tutto il mondo. Ora vorremmo rivolgerci ad alcuni di voi in modo particolare. A causa di preoccupazioni o delusioni, o perché si sono sentiti feriti da altri fratelli, alcuni di voi hanno smesso di associarsi alla congregazione. Altri invece sono stati allontanati dalla congregazione, ma magari ora desiderano ritornare. A tutti voi diciamo: “Permettete a Geova di confortarvi e rafforzarvi. Geova vuole che vi riavviciniate a lui e vi darà il suo aiuto”. Giacomo 4:8 dice: “Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi”. Ricordate che Geova vi vuole molto bene. Sentite quello che ci dice in Ezechiele 34:16: “Cercherò quella smarrita, ricondurrò quella dispersa, fascerò quella ferita e rafforzerò quella debole, ma annienterò quella grassa e quella forte. La pascerò con il giudizio”. Per alcuni che si sono riavvicinati a Geova, la cosa più difficile in assoluto è stata varcare la soglia della Sala del Regno. Ricordate però che sarà Geova a prendersi cura di voi, siete le sue pecore, guarirà le vostre ferite. Infatti nello stesso capitolo al versetto 12 Geova dice: Avrò cura delle mie pecore come fa un pastore che, trovate le sue pecore disperse, le pasce. Le libererò da tutti i luoghi nei quali erano disperse in un giorno di nuvole e di fitta oscurità". Non siete una causa persa, ma solo una pecora che ha perso la strada. Ed è questo che lo schiavo fedele e saggio pensa di voi. Non dimenticatelo mai. Fratelli, sorelle, ricordiamo che a prescindere da quanto sia difficile la nostra situazione possiamo sempre contare sul conforto di Geova.

Report Page