Mosquito nets

Mosquito nets

Manlio Amelio
I protagonisti della foto di oggi sembrano tre alieni venuti da un altro mondo. In realtà si tratta di comuni topi da laboratorio ai quali è stata iniettata una soluzione contenente nanoparticelle di un semiconduttore sensibile alla luce ultravioletta.
L’esperimento è stato condotto presso l’Università di Toronto, in Canada, nel corso di uno studio finalizzato al monitoraggio degli accumuli di nanomateriali negli organismi viventi.
Queste particelle, del diametro di pochi nanometri, sono infatti presenti in numerosi prodotti di uso quotidiano, dai cosmetici agli imballaggi e non si conoscono le conseguenze a lungo termine della loro permanenza nel corpo umano.
Fino ad oggi non era nemmeno possibile studiare dove e come si depositano nei tessuti senza distruggerli. La tecnica ai raggi UV messa a punto da Warren Chan e dai suoi colleghi permetterà di approfondire e comprendere i meccanismi di accumulo di queste particelle negli organismi.

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LA PAGINA NON ESISTE PIU' AH AH AH AH...

... "Di fronte ad un panorama così invitante, non mancano, sempre in letteratura, riflessioni più prudenti. L’alto rapporto superficie/massa, le dimensioni “atomiche” e la facilità con cui le nanoparticelle possono assorbire e veicolare altre sostanze: proprio le caratteristiche che rendono attraenti i nanomateriali, suggeriscono anche una certa prudenza nel loro utilizzo in campo biomedico. Infatti, se l’estrema penetrabilità delle nanoparticelle costituisce il segreto delle loro potenzialità, non vanno sottovalutati i rischi connessi alla nano-dimensione, visto che da più parti si sottolinea come non siano ancora chiare le possibili interazioni tra le le nanoparticelle e l'organismo umano. Poco conosciuti, ad oggi, sono gli effetti che materiali delle dimensioni paragonabili a quelle di un atomo hanno sull’organismo umano: e quel poco che si sa, pur essendo estremamente promettente sul piano delle possibili applicazioni, appare non del tutto rassicurante in rapporto alla possibilità di effetti collaterali indesiderati, anche gravi (11)" ... Sono specialmente i nanotubi, e le loro potenziali applicazioni (persino come vere e proprie attrezzature per operare nell’ultrafino), a generare i rischi meno noti e potenzialmente più temibili."

(pag. 6/7 NANOSCIENZE E NANOTECNOLOGIE Approvato nella seduta Plenaria del 9 giugno 2006)

http://www.tankerenemy.com/2015/11/

(11) Sono qui ripresi i risultati emersi dal primo Simposio internazionale sulle implicazioni dei nanomateriali per la salute dei lavoratori, organizzato dall’Health and Safety Executive e dal National Institute for Occupational Safety and Health britannici e tenutosi il 12-14 ottobre 2004 a Buxton, nel Regno Unito.)

Cioè infarti, trombosi, occlusioni oculari, danni al sistema linfatico, al sistema riproduttivo, cardiocircolatorio... etc. etc.

"... Più semplicemente le conoscenze genetiche potranno forse essere utilizzate per identificare capacità, predisposizioni, suscettibilità a contrarre determinate malattie e a resistere a condizioni eccezionali (23)"

(Pag. 25 Presidenza del Consiglio dei Ministri SEGRETARIATO GENERALE Comitato Nazionale per la Bioetica PARERI 2013-2014)

... "Se è possibile ipotizzare il rafforzamento delle barriere immunitarie (mosquito nets) per ridurre l’incidenza delle malattie infettive, è altrettanto possibile ipotizzare l’elaborazione di sistemi opposti che inibiscano le difese immunitarie. Il meccanismo bio-tecnologico della prima operazione è uguale al meccanismo bio-tecnologico della seconda. La stessa tecnologia potrebbe essere utilizzata per attaccare sistemi meccanici o elettronici, bloccando centrali nucleari, centrali elettriche, aeroporti, sistemi di informazione. Le nano–particelle autoreplicanti potrebbero agire con lo stesso sistema di funzionamento del virus di un computer: attivarsi automaticamente e diffondersi fino a distruggere gli elementi basilari per il funzionamento..."

Questi filamenti sembrerebbe siano stati trovati nel sangue di vaccinati con i vaccini anti covid19...

• I filamenti sono impiegati come vettori dei composti chimici, a loro volta usati per creare corridoi elettromagnetici....

• Le fibre, essendo costituite di materiali biocompatibili, si “legano” al D.N.A. degli esseri viventi, favorendone una ridefinizione genetica secondo nuovi parametri biologici, anzi biotecnologici...

By Manlio Amelio in exquisite cadavre avec cavie vaccinate...

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