Morte e aldilà in Dragon Ball: sono davvero insensate?

Morte e aldilà in Dragon Ball: sono davvero insensate?

Staff di Dragon Ball Legacy.

La morte, in Dragon Ball, viene spesso considerata inutile perché "tanto esistono le sfere del drago a risolvere tutti i problemi".

Per quanto sicuramente abbia un suo fondamento quest'affermazione non è del tutto precisa ma nasce anzi da un fraintendimento (dovuto anche alla poca chiarezza dell'opera, su questi temi) del funzionamento delle sfere del drago e dell'aldilà stesso.

La prima volta che, nel manga, ci viene mostrato Shenlong (letteralmente Dio Drago)

Le sfere del drago possono resuscitare SOLO persone morte per cause artificiali (es. omicidio) e soprattutto non possono esaudire due volte di fila lo stesso desiderio.

Tuttavia è possibile esprimere nuovamente lo stesso desiderio utilizzando sfere differenti.

Oltretutto le persone morte da più di un anno non possono essere resuscitate, anche se quest'ultima regola è un pochetto flessibile, visto che Freezer viene resuscitato nonostante sia passato più di un anno dalla sua morte per mano di Mirai Trunks.

Una delle scene più iconiche di tutto il manga, definirla memorabile è poco!

Questa regola potrebbe però fare riferimento solo alle persone che hanno perso il proprio corpo una volta morti e non a chi ha avuto la possibilità di mantenerlo nell'aldilà, o ancora a gruppi di persone e non a singoli individui. Purtroppo Toriyama non ha mai offerto delucidazioni precise sul come interpretare i vincoli dell'utilizzo delle sfere del drago e con la recente saga di Granola si è creata, nel bene e nel male, ulteriore confusione.


Crilin viene resuscitato prima da Shenlong e poi da Polunga.
La terza volta viene resuscitato tramite le sfere modificate da Dende, che è diventato il nuovo Kami.

Assodato, quindi, che le sfere del Drago abbiano delle limitazioni andiamo ad analizzare cosa sia, precisamente, la morte in Dragon Ball.

Il concetto di morte è abbastanza particolare, perché distingue tra vita terrena e aldilà, nel quale solamente alcuni individui mantengono il corpo in quanto la maggioranza viene sottoposta a giudizio di Re Enma, che decide se reincarnarli o mandarli all'inferno dove le anime verranno prima purificate e solo poi reincarnate.

A differenza dell'anime l'inferno non è un posto "fisico" in cui i cattivi mantengono il corpo, bensì è un luogo di purificazione.

Come avvenga precisamente questa purificazione non ci è dato saperlo.

Freezer è una delle poche eccezioni che mantengono il corpo all'inferno, probabilmente è talmente "malvagio" da non poter essere purificato e quindi viene sottoposto ad un'infinita tortura.

Morire in Dragon Ball significa quindi reincarnarsi, non "scomparire per sempre", mentre poche eccezioni possono godere del privilegio di mantenere il corpo dopo la morte, vivendo nell'aldilà assieme a Enma, gli Oni e i Kaioh.

Vi è la possibilità, per chi mantiene il corpo, di tornare temporaneamente alla vita terrena fino ad un massimo di 24 ore (apparendo con un'aureola in testa), tuttavia non è sicuro se sia una sola chance o se si possa tornare sulla terra più volte a distanza di tempo.

Nonno Gohan e Goku si rivedono dopo tantissimo tempo.

Vi è però un dettaglio che spesso non viene quasi mai considerato, nelle discussioni, ma che rappresenta un tassello più che fondamentalmente per far luce sull'argomento.

Nel capitolo 512 Vegeta inizia a tenere occupato Kid Bu mentre Goku raccoglie l'energia per la Genkidama.

A proporre questa strategia fu Vegeta stesso, che però verrà messo in guardia da Goku, che gli fa notare come una persona già morta (con l'aureola, quindi) possa comunque morire una seconda volta e che, in tal caso, questa persona smetterebbe di esistere.

Vegeta avrebbe potuto cancellare Goku dall'esistenza, se avesse approfittato del momento.

Ringrazio OcelotMDB per la sua gentilezza nel tradurmi dal giapponese la vignetta in cui Goku fa presente questo aspetto, fornendomi anche la foto della stessa.

Vi invito a dare un'occhiata ai suoi contenuti a tema Dragon Ball e non solo.

Grazie OcelotMDB per la disponibilità e la gentilezza dimostrata!

Vediamo quindi come Dragon Ball prenda "alla leggera" la morte solo perché non è mai una vera morte, ma solo una reincarnazione o, in alcuni casi, una seconda vita nell'aldilà.

Culturalmente a noi sembra un banalizzare un avvenimento irreversibile, ma non dimentichiamoci che Dragon Ball è un'opera orientale, non occidentale, quindi si basa su una cultura distante dalla nostra.

Morire da "morti" significa scomparire definitivamente, ed ecco che Majin Vegeta, quando minaccia Goku di eliminarlo, non sta commettendo un errore logico, come a molti sembra, bensì sta minacciando Goku di eliminarlo dall'esistenza stessa, quasi a voler sradicare una sua ossessione che lo tormenta fin dal primo scontro con Goku.

L'ossessione del principe lo accompagna fino alla fine del manga, quasi!

Ma quindi, che ne pensate del concetto di morte in Dragon Ball? Continuate a trovarlo "insensato" o, come me, lo ritenente molto affascinante?

Vi invito a seguire Dragon Ball Legacy per altre discussioni interessanti!

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