Missionari sul campo: operai della messe

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Il Corpo Direttivo, analizzando le necessità del campo a livello mondiale, ha compreso che c’è bisogno di più missionari. Il processo per identificare i nuovi missionari sul campo è cambiato. Adesso la riserva da cui attingere i missionari non è più la Scuola di Galaad, ma è la Scuola per evangelizzatori del Regno. Alcuni tra i diplomati serviranno come pionieri speciali temporanei, e ogni anno il Comitato di Filiale valuterà la loro attività. E poi quelli che hanno il potenziale verranno raccomandati al Comitato del Servizio come possibili missionari sul campo. Nell’aprile 2015 è entrata in vigore una nuova disposizione che riguarda l’opera dei missionari sul campo. Prima di questa data i missionari ricevevano l’incarico per un periodo di tempo indefinito o anche per tutta la vita. Il Corpo Direttivo ha approvato una modifica. I missionari sul campo ora vengono inizialmente nominati per 3 anni. Verso la conclusione dell’incarico, se i fratelli desiderano continuare, il Comitato del Servizio prenderà in considerazione la loro richiesta e potrebbero quindi proseguire il servizio missionario. La filiale ci ha inviato una lettera e una domanda per poter servire come missionari. Non siamo andati a Galaad. Quando ho ricevuto l’incarico di 3 anni, mi sono sentita molto rassicurata. Sapevamo che in 3 anni saremmo riusciti a capire se la vita da missionari faceva per noi. Ho conosciuto la verità grazie all’aiuto di 2 sorelle missionarie. Nel passato l’opera cresceva soprattutto grazie al lavoro dei missionari. Da quello che abbiamo visto, i missionari hanno davvero la capacità di rafforzare l’organizzazione in zone in cui ad esempio c’è una crescita notevole, in cui moltissime persone vengono alla verità. Adesso abbiamo bisogno che questi fratelli maturi siano nelle congregazioni per aiutare le persone del territorio, ma che al tempo stesso stiano in prima linea nell’opera di predicazione per aiutare i nuovi a diventare abili proclamatori della buona notizia. I missionari hanno un atteggiamento molto positivo. Sono disposti a lavorare duramente e danno il meglio sia in congregazione che sul territorio. Quello che amo di più del servizio missionario è che posso passare la maggior parte del tempo con i fratelli. Possiamo dedicarci ai fratelli, alle sorelle e a chi studia la Bibbia con noi senza distrazioni. Molte persone sorde si sentono isolate e respinte. Servire come missionario mi ha permesso di aiutare molti sordi a conoscere la verità e a restare sulla strada che conduce alla vita. Molti sorveglianti di circoscrizione hanno ricevuto una qualche forma di addestramento dai missionari. Il loro esempio e il loro lavoro sono di aiuto in tutto il territorio della filiale. Grazie al loro esempio, i giovani adesso vedono il servizio a tempo pieno come il modo migliore di vivere. I missionari addestrano i fratelli con amore e pazienza, e questo ha avuto un forte impatto sull’opera del Regno in Myanmar. Il loro lavoro ha anche contribuito ad aiutare i fratelli del posto ad assolvere maggiori responsabilità nell’organizzazione di Geova. Nel Corpo Direttivo ci sono 3 fratelli che hanno servito nel campo missionario, il fratello Jackson, il fratello Lösch e il fratello Splane. Questi fratelli hanno imparato moltissimo grazie al servizio missionario e adesso servono con grande efficacia nel Corpo Direttivo. Il Corpo Direttivo ama profondamente i missionari. Prendiamo molto sul serio la nostra responsabilità di predicare e sappiamo che quest’opera può essere svolta solo se abbiamo persone capaci, qualificate e zelanti, che amano Geova e che amano davvero i fratelli e le persone del territorio. In questo modo possono dare un contributo alla crescita spirituale e lasciare un esempio da seguire. Tutto questo contribuisce all’adempimento della profezia che riguarda la predicazione della buona notizia in tutta la terra abitata, e i missionari hanno un ruolo davvero importante nell’adempimento di questa profezia.