Messa nelle esequie di Mario Missiti - giovedì 18 aprile 2024 - ore 16:30

Messa nelle esequie di Mario Missiti - giovedì 18 aprile 2024 - ore 16:30

Segreteria Parrocchia Botricello
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

RITI DI INTRODUZIONE

Lettore (prima del canto)

Benvenuti fratelli e sorelle a questa celebrazione eucaristica: siamo stati convocati da Battezzati, come Sacerdoti e Sacerdotesse, dell’unico Popolo Santo di Dio.

La parrocchia vi offre la possibilità di seguire la liturgia in tutte le sue parti sul vostro smartphone, scansionando il QR che trovate sui banchi.

E’ un modo intelligente, senza spreco di carta, per partecipare insieme alla liturgia del Sacrificio del Signore. 

Buona concelebrazione a tutti.


Canto di ingresso




Il popolo risponde: Amen.


(Quindi il sacerdote rivolge il Saluto al popolo,
allargando le braccia e dicendo):

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo
siano con tutti voi.

(Il popolo risponde)

E con il tuo spirito.

(Segue l’atto penitenziale introdotto dal sacerdote
con queste parole
)

Fratelli e sorelle,
per celebrare degnamente i santi misteri,
riconosciamo i nostri peccati.

(segue una breve pausa di silenzio)
(poi tutti insieme pronunciano la formula della confessione generale)

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle,
che ho molto peccato
in pensieri, parole, opere e omissioni,
(e battendosi il petto dicono)
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
E supplico la beata sempre Vergine Maria,
gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle
di pregare per me il Signore Dio nostro.

(segue l’assoluzione del sacerdote):

Dio Onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati
e ci conduca alla vita eterna.

Amen

(Poi il sacerdote dice)

Kyrie, eléison
(R/). Kyrie, eléison

Christe, Eléison
(R/). Christe, Eléison

Kyire, Eléison
(R/). Kyrie, Eléison


Colletta

Il sacerdote, a mani giunte, dice:

Preghiamo
Dio, Padre Onnipotente,
la nostra fede confessa che il tuo Figlio è morto ed è risorto:
per questo mistero, concedi al nostro fratello Mario
che si è addormentato in Cristo,
la gioia di risorgere per mezzo di lui.
Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Amen



At 8,26-40
Ecco, qui c'è dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa.

Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.

Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:“Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita”.

Rivolgendosi a Filippo, l’eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù.

Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunùco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunùco, ed egli lo battezzò.

Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.

Parola di Dio 
Rendiamo grazie a Dio

Sal 65

Rit: Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Popoli, benedite il nostro Dio,
fate risuonare la voce della sua lode;
è lui che ci mantiene fra i viventi
e non ha lasciato vacillare i nostri piedi.


Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui gridai con la mia bocca,
lo esaltai con la mia lingua.


Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

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Canto al Vangelo (Gv 6,51)

Alleluia, alleluia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

Alleluia



Gv 6,44-51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù alla folla:

«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Parola del Signore 
Lode a te o Cristo



Omelia

PREGHIERA DEI FEDELI

Nell'eucaristia, Gesù si dona a noi come la carne immolata per la vita del mondo. Con la fede in questo mistero di redenzione, preghiamo dicendo:

Attiraci verso il tuo Figlio, o Padre.

- Padre misericordioso, che chiami alla salvezza mediante la partecipazione al mistero di morte e di vita di Cristo, dona ai battezzati di riscoprire il significato e il valore del loro battesimo come sigillo della fede. Preghiamo.

- Padre buono, che hai stabilito Gesù come Salvatore di tutti gli uomini, concedi che la sua bontà novella superi le barriere razziali, culturali e religiose. Preghiamo.

- Padre santo, che continui a donarci la Parola che illumina, dà alla tua Chiesa di ispirare la catechesi alle pure sorgenti della Scrittura e dell'insegnamento apostolico. Preghiamo.

- Padre giusto, che attendi con ansia il ritorno di coloro che si sono allontanati da te, rendici solleciti verso le situazioni di peccato e di ingiustizia del nostro ambiente. Preghiamo.

- Padre nostro, che ci raduni attorno alla mensa del tuo Figlio, concedici di fare delle nostre eucarestie, soprattutto festive, una comunione di vita con il Cristo, feconda di sacrificio per il progresso del mondo. Preghiamo.

- Per coloro che stanno approfondendo la loro fede. Preghiamo.

- Per la stampa cattolica. Preghiamo.

O Padre, che continui ad attrarre al tuo Figlio coloro che si lasciano ammaestrare direttamente da te e dalla tua Parola, fa' che nessun ostacolo c'impedisca di partecipare pienamente al dono di comunione eucaristica offerto per la vita del mondo. Per Cristo nostro Signore.

Amen.



LITURGIA EUCARISTICA

Canto di Offertorio




Mentre si esegue il canto di offertorio, il sacerdote, stando all'altare, prende la patena con il pane e, tenendola con entrambe le mani un pò sollevata sull'altare, dice sottovoce (se c'è il canto):

Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo:
dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane,
frutto della terra e del lavoro dell'uomo;
lo presentiamo a te,
perché diventi per noi cibo di vita eterna.

Quindi depone sul corporale la patena con il pane e il popolo acclama:

Tutti: Benedetto nei secoli il Signore.

Il sacerdote versa nel calice il vino, con un pò d'acqua, dicendo sottovoce:

L'acqua unita al vino
sia segno della nostra unione
con la vita divina di colui che ha voluto assumere
la nostra natura umana.

Il sacerdote, prende il calice, e tenendolo con entrambe le mani un pò sollevate sull'altare, dice sottovoce (se c'è il canto):

Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo:
dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino,
frutto della vite e del lavoro dell'uomo;
lo presentiamo a te,
perché diventi per noi bevanda di salvezza.

Quindi depone il calice sul corporale e il popolo acclama:

Benedetto nei secoli il Signore.

Il sacerdote, inchinandosi profondamente, dice sottovoce:

Umili e pentiti accoglici, o Signore:
ti sia gradito il nostro sacrificio
che oggi si compie dinanzi a te.

Il sacerdote, stando a lato dell'altare, si lava le mani dicendo sottovoce:

Lavami, o Signore, dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Il sacerdote, ritornato al centro dell'altare, allargando e ricongiungendo le mani, rivolto al popolo dice:

Pregate, fratelli e sorelle, perché il mio e
vostro sacrificio
sia gradito a Dio Padre onnipotente.

Il popolo risponde

Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio
a lode e gloria del suo nome,
per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

(il popolo si alza e il sacerdote, con le braccia allargate, dice l’ORAZIONE SULLE OFFERTE)


Preghiera sulle offerte

Ti offriamo, o Padre, questo sacrificio
per la salvezza del nostro fratello,
e supplichiamo la tua clemenza
perché possa incontrare come giudice misericordioso
il tuo Figlio, che nella fede ha riconosciuto suo salvatore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen


PREFAZIO DEI DEFUNTI I

La Speranza della risurrezione in Cristo

CP - V/. Il Signore sia con voi.
(R/). E con il tuo spirito.

(V/). In alto i nostri cuori.
(R/). Sono rivolti al Signore.

(V/). Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
( R/). È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.

In lui rifulge a noi
la speranza della beata risurrezione
e, se ci rattrista la certezza di dover morire
ci consola la promessa dell'immortalità futura.

Ai tuoi fedeli, o Signore,
la vita non è tolta, ma trasformata;
e mentre si distrugge la dimora
di questo esilio terreno,
viene preparata un'abitazione eterna nel cielo.

Per questo mistero di salvezza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine delle schiere celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria:


Canto Il Santo

Santo, santo, santo il Signore
Santo il Signore Dio dell'universo
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria

Osanna, osanna nell'alto dei cieli
Osanna, osanna nell'alto dei cieli

Benedetto colui che viene
Nel nome del Signore

Osanna, osanna nell'alto dei cieli
Osanna, osanna nell'alto dei cieli


(Il sacerdote, con le braccia allargate, dice):

CP - Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità

(Congiunge le mani e, tenendole stese sulle offerte, dice):

CC - Ti preghiamo:
santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito

(congiunge le mani e traccia un unico segno di croce sul pane e sul calice, dicendo):

perché diventino per noi
il Corpo e il Sangue
del Signore nostro Gesù Cristo,

(congiunge le mani),
(nelle formule seguenti, le parole del Signore si pronuncino con voce chiara e distinta, come è richiesto dalla loro natura.)

Egli, consegnandosi volontariamente alla sua passione,

(prende il pane e, tendendolo leggermente sollevato sull’altare, prosegue):

prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:

( si inchina leggermente)
(Presenta al popolo l’ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione.)
(Poi prosegue):

Allo stesso modo,
dopo aver cenato,

(prende il calice e tenendolo leggermente sollevato sull’altare, prosegue):

prese il calice, di nuovo ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:

(si inchina leggermente),
(Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione).
(Quindi, il sacerdote canta o dice):

CP - Mistero della fede.

(Il popolo prosegue acclamando):

Annunciamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta.

(Quindi, con le braccia allargate, il sacerdote dice):

- CC -
Celebrando il memoriale
della morte e risurrezione del tuo Figlio,
ti offriamo, o Padre
il pane della vita e il calice della salvezza,
e ti rendiamo grazie
perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza
a compiere il servizio sacerdotale.

Ti preghiamo umilmente:
per la comunione
al Corpo e al Sangue di Cristo,
lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.

- 1C -
Ricordati, Padre, della tua Chiesa
diffusa su tutta la terra:
rendila perfetta nell’amore
in unione con il nostro papa Francesco
il nostro vescovo Angelo
i presbiteri e i diaconi.

- 2C -
Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle
che si sono addormentati
nella speranza della risurrezione


1) Ricordati di Mario nel giorno del suo funerale


e, nella tua misericordia, di tutti i defunti,
(in particolare dei dimenticati):
ammettili alla luce del tuo volto.

Di noi tutti abbi misericordia,
donaci di aver parte alla vita eterna,
insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,
San Giuseppe, suo sposo,
gli apostoli,
e tutti i santi
che in ogni tempo ti furono graditi,

(congiunge le mani)

e in Gesù Cristo tuo Figlio
canteremo la tua lode e la tua gloria.

(Prende sia la patena con l’ostia sia il calice ed elevandoli insieme canta o dice):

- CP o CC -
Per Cristo, con Cristo e in Cristo,
a te, Dio Padre onnipotente,
nell’unità dello Spirito Santo,
ogni onore e gloria
per tutti i secoli dei secoli.

(Il popolo acclama):

Amen.


RITI DI COMUNIONE

Il sacerdote, deposti il calice e la patena, a mani giunte, canta o dice:

Il Signore ci ha donato il suo Spirito.
Con la fiducia e la libertà dei figli
preghiamo insieme:

PADRE NOSTRO

(Il sacerdote, con le braccia allargate, e tutti i presenti continuano):

Sac. Liberaci, o Signore, da tutti i mali, 
concedi la pace ai nostri giorni; 
e con l'aiuto della tua misericordia, 
vivremo sempre liberi dal peccato
e sicuri da ogni turbamento,
nell'attesa che si compia la beata speranza,
e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.
Ass.
 : Tuo é il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.


Rito della pace

Sac. Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: 
"Vi lascio la pace, vi do la mia pace", 
non guardare ai nostri peccati, 
ma alla fede della tua Chiesa, 
e donale unità e pace secondo la tua volontà. 
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Ass.
 : Amen.


Sac
.    La pace del Signore sia sempre con voi.
Ass.
    E con il tuo spirito.
Sac. 
  Come figli del Dio della pace,
scambiatevi un gesto di comunione fraterna.


Frazione del Pane

Ass.   Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.


Comunione dell’assemblea

Sac.    Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati
alla cena dell’Agnello.

Ass.    O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa
ma dì soltanto una parola e io sarò salvato.


Prima della Comunione (il lettore).

Dal giorno del mio battesimo 
il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo inabitano in me.
Tutti e tre sono la grande Armonia del mio cuore.
Agiscono in me, per farmi vivere felice.
Si prendono cura della mia esistenza
e mi insegnano ad Amare senza confini.

Il Padre, Ama.
Mi educa lungo la mia storia.
Lui è il pedagogo della mia anima.
Instancabilmente crede nella mia bellezza.
Ogni giorno fa sorgere il sole 
per illuminare il mio sguardo 
e far splendere il mio volto.

Il Figlio, Ama.
E’ l'Immenso amico che cammina con me.
Vuole stare in me col suo corpo.
E condivide con me Tutto.
Mi insegna a camminare sulle acque della vita.
Mi trasmette la passione per l'altro.
Mi accompagna per i sentieri difficili dell'esistenza.

Lo Spirito Santo, Ama.
Lui è la Forza.
La Passione pura.
L'Amore che arde.
L'irrefrenabile Potenza.
Il Vento impetuoso intrattenibile.
Colui che spinge in avanti, oltremisura.

Ora Gesù, vengo a nutrirmi di te.
Esalta in me la bellezza della Trinità.
Incantami.
Fammi sussultare il cuore.
Nell'Ottavo giorno, 
come in un pellegrinaggio sacro,
verrò sempre da te 
per dilatare gli spazi dell'Amore.



Canto di Comunione




Preghiera dopo la comunione

Preghiamo

Signore Dio nostro,
il tuo Figlio ci ha lasciato il sacramento del suo Corpo
come viatico nel pellegrinaggio terreno:
concedi benigno che per la sua potenza
il nostro fratello Mario
giunga al convito eterno di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli

Amen


ULTIMA RACCOMANDAZIONE O COMMIATO

Stiamo per compiere il rito cristiano della sepoltura.
Affidando alla terra il corpo mortale
del nostro fratello Mario,
supplichiamo con fede Dio nostro Padre,
nel quale ogni essere vive,
perchè lo risusciti
e accolga la sua anima nella comunione dei Santi
e di coloro che lo hanno fedelmente servito.
Nel giudizio Dio gli apra le braccia
della sua misericordia,
perché redento dalla morte,
assolto da ogni colpa,
riconciliato con il Padre,
e recato sulle spalle dal buon Pastore,
il nostro fratello
partecipi con l'eterno Re alla gloria perenne
e goda della compagnia dei Santi.


Canto di commiato

Io credo: risorgerò.
Questo mio corpo
vedrà il Salvatore!

Prima che io nascessi,
mio Dio, tu mi conosci;
ricordati, Signore,
che l'uomo è come l'erba,
come il fiore del campo.

Ora è nelle tue mani
quest'anima che m'hai data:
accoglila Signore,
da sempre tu l'hai amata,
è preziosa ai tuoi occhi.

Durante il canto si compiono l'aspersione
e l'incensazione del corpo.


Ti raccomandiamo, Signore,
il tuo servo Mario,
perché, lasciato questo mondo, viva in te;
Con il tuo amore infinitamente grande nel perdono,
cancella i peccati che, per la fragilità della carne,
ha commesso in questa vita.
Per Cristo nostro Signore.
Amen


Si comunica ai fedeli che non si possono fare le condoglianze in chiese.


Benedizione finale

Sac.    Il Signore sia con voi
Ass.    E con il tuo Spirito

( Tutti rispondono):

Amen


Saluto finale
In paradiso ti accompagnino gli Angeli, Mario ,
al tuo arrivo ti accolgano i martiri,
e ti conducano nella santa Gerusalemme.

Ti accolga il coro degli Angeli,
e con Lazzaro, povero in terra
tu possa godere il riposo eterno del cielo.

L'eterno riposo donale o Signore
e splenda a lui la luce perpetua.
Riposi in pace.

Amen





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