“Medita su queste cose” (1 Tim. 4:15) 

“Medita su queste cose” (1 Tim. 4:15) 

Discorsi ed eventi > Adorazione mattutina

🔙 INDICE 🎬 VIDEO

Ralph Walls

1 Timoteo 4:15

Medita su queste cose; dèdicati interamente a esse, affinché il tuo progresso sia chiaramente visibile a tutti.


Il commento della scrittura del giorno di oggi è preso dalla Torre di Guardia del novembre 2018, e il tema dell’articolo era: “Abbiamo lo stesso punto di vista di Geova?” Questo è un argomento davvero profondo per noi che siamo esseri umani imperfetti, avere lo stesso punto di vista di Geova. L’articolo si basava su Romani 12:2. Leggiamolo insieme. È un versetto che fa davvero riflettere. Qui l’apostolo Paolo scrisse: “Smettete di farvi modellare da questo sistema di cose, [e notate cosa dice ora] ma siate trasformati rinnovando la vostra mente, così da accertarvi della volontà di Dio, di ciò che è buono, perfetto e gradito a lui”. Cosa vuole dire? Che dovremmo fare in modo che i pensieri di Dio diventino i nostri. È interessante perché, nonostante i grandi progressi che sono stati fatti, ad esempio nella tecnologia o nell’istruzione, pensiamo alla sapienza del mondo e a cosa ha portato, ingiustizie, disordini, sesso illecito, uso di droga, e l’elenco potrebbe continuare. Sono tante le conseguenze disastrose della sapienza del mondo. 1 Corinti 1 dice che “una cosa stolta di Dio è più sapiente degli uomini, e una cosa debole di Dio è più forte degli uomini”. Beh, sicuramente siamo tutti d’accordo con questo principio. Quindi ognuno di noi ha una responsabilità a livello personale, dobbiamo sforzarci di essere trasformati, e dobbiamo combattere per non farci modellare da questo sistema. Il consiglio ispirato dell’apostolo Paolo è molto diretto. Non dice: “Sai una cosa? Forse dovresti fare attenzione e cercare di smetterla”. No, lui ci dice: “Smettetela! Smettete di farvi modellare da questo sistema di cose”. Dobbiamo essere determinati a trasformare il nostro modo di pensare umano nel modo di pensare di Geova. E questo implica riconoscere che, in un modo o nell’altro, siamo tutti influenzati dallo spirito del mondo. Dobbiamo combatterlo. Visto che abbiamo le nostre debolezze, dobbiamo essere determinati. La trasformazione di cui parla Paolo è una trasformazione profonda. Riguarda tutti i nostri pensieri, il nostro modo di pensare, i nostri sentimenti, il nostro essere più profondo; tutte quelle cose che gli altri non possono vedere. Quindi è bene che di tanto in tanto ognuno di noi si chieda: “I cambiamenti che sto facendo riguardano solo cose superficiali che sono visibili agli altri, o cerco di cambiare quello che sono interiormente? Cosa influenza di più il mio modo di pensare, il mio retaggio culturale o il modo di pensare di Geova? I sentimenti che provo sono condizionati dal fatto che sono americano, canadese, russo, inglese, spagnolo, nero, bianco, asiatico, oppure dal fatto che sono testimone di Geova?” Certo, è facile dire: “Io sono testimone di Geova”, ma non è altrettanto facile avere dentro di noi i pensieri e i sentimenti che Geova si aspetta da un suo Testimone. Ovviamente non c’è niente di male se ci piace la nostra cultura o se ci piacciono alcuni usi del posto in cui viviamo. È chiaro che Geova ama la diversità, che è una caratteristica bellissima degli esseri umani. Ma quello che pensiamo e quello che proviamo nei confronti degli altri non deve essere influenzato da queste diversità. E, cosa più importante, la nostra cultura, il nostro retaggio o il modo di pensare di questo sistema non dovrebbero impedirci di pensarla come la pensa Geova. Questa è una cosa a cui ognuno di noi deve fare attenzione. Quando studiamo, sia che siamo cresciuti nella verità oppure no, ci rendiamo conto che dobbiamo eliminare dalla nostra mente dei pensieri sbagliati, ma solo questo non basta. È necessario fare dell’altro. In Matteo capitolo 12 Gesù spiega cosa potrebbe succedere se ci limitassimo semplicemente a eliminare i pensieri sbagliati. Leggiamo insieme Matteo 12:43-45. Vediamo cosa dice: “Quando uno spirito impuro esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi in cerca di un posto in cui riposare, ma non lo trova. Quindi dice: ‘Tornerò nella mia casa, quella da cui sono uscito’. Al suo arrivo non la trova occupata [occupata da cose sbagliate], ma pulita e in ordine”. Notate ora: “Allora va via e prende con sé altri sette spiriti più malvagi di lui, e insieme vi entrano e vi si stabiliscono. Alla fine la situazione di quell’uomo è peggiore di prima”. Interessante. Cosa significa? Ognuno di noi deve continuare a riflettere attentamente, a meditare, a concentrarsi sulle cose spirituali. Altrimenti, come succede al resto del mondo, potremmo farci ingannare anche senza accorgercene. In effetti potremmo trovarci in una situazione davvero pericolosa, quella descritta dall’apostolo Paolo in 1 Timoteo 4:1, dove dice che il mondo presta “attenzione a ingannevoli affermazioni ispirate e a insegnamenti di demòni”. Il mondo si lascia ingannare. Sarete d’accordo anche voi che oggi più che mai siamo bombardati da informazioni che coinvolgono emotivamente, ingannano e distraggono le persone. Accendi la TV ed è piena di notizie che parlano di odio, di proteste e che creano divisioni. Meditare sui pensieri di Geova impedisce che queste notizie influiscano su di noi. Ci protegge da ‘ingannevoli affermazioni ispirate e insegnamenti di demòni’. In un salmo ci viene ricordato quanto è importante meditare sulla Parola di Dio. Prendete il vostro tablet o la vostra Bibbia al Salmo 119, leggeremo i versetti 10 e 11. Qui dice: “Ti ricerco con tutto il cuore. [Con tutto il cuore.] Non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti”. E al versetto 11 ritroviamo il concetto del cuore: “Custodisco le tue parole nel mio cuore per non peccare contro di te”. Ci viene ricordata molto spesso l’importanza di meditare in modo approfondito sulla Parola di Dio. Vi ricordate per esempio l’adunanza in cui abbiamo avuto la parte intitolata “Continuiamo ad ascoltare le esortazioni di Geova” con il video del fratello Jackson “Apprezziamo i rammemoratori di Geova”? Magari potremmo riguardarcelo. Facciamo un’ultima riflessione. Leggiamo insieme una preghiera che forse facciamo tutti noi, in Isaia 64:8. Isaia 64:8 dice: “Ma ora, o Geova, tu sei nostro Padre. [Notate cosa dice ora.] Noi siamo l’argilla e tu sei il nostro Vasaio; siamo tutti opera delle tue mani”. E questo è un grande privilegio. Per realizzare un vaso prezioso un vasaio usa argilla di ottima qualità. E questo siete voi. Perché Geova ha scelto le cose preziose di tutte le nazioni. Riflettiamo su 2 cose che il vasaio deve fare quando lavora l’argilla. Per primo, lava l’argilla per eliminare le impurità e altre sostanze. Dopodiché impasta l’argilla con la giusta quantità di acqua, in modo che mantenga la sua forma dopo che è stata modellata. Quindi l’acqua svolge 2 funzioni. Serve sia per pulire l’argilla che per darle la giusta consistenza. La Parola di Dio ha un effetto simile su di noi. Quando meditiamo, quando riflettiamo attentamente sulla sua Parola, Geova ci modella. La Bibbia ci aiuta a eliminare le impurità che abbiamo dentro di noi e ci trasforma in qualcosa di molto prezioso per Geova. Ed è un grandissimo onore far parte delle cose preziose di Geova! E la famiglia Betel di tutto il mondo è un bellissimo esempio di come Geova sta modellando il suo popolo. Quindi continuiamo a essere determinati a meditare sulla Parola di Dio e a resistere all’influenza di questo mondo. 

Report Page