Manteniamo la parola, riceviamo benedizioni (Sal. 15:4)

Manteniamo la parola, riceviamo benedizioni (Sal. 15:4)

Kenneth Cook

INDICE

Salmo 15:4
"Colui che respinge chi è spregevole, ma onora chi teme Geova; colui che non si rimangia la parola, anche se dovesse rimetterci".

VIDEO

“Non si rimangia la parola”. Questa descrizione dice molto di una persona, vero? Quali personaggi biblici hanno reso felice Geova mantenendo le promesse fatte? E cosa riceveranno coloro che si comportano così anche se dovessero rimetterci? Ovviamente sappiamo che Gesù è il più grande esempio in quanto a mantenere la promessa di fare la volontà di Geova. Ma anche persone imperfette hanno dimostrato la loro lealtà mantenendo la parola data.

Ad esempio, in Giosuè capitolo 9 leggiamo che i gabaoniti ingannarono i capi di Israele, portandoli a concludere un patto di pace con loro. Inconsapevolmente gli israeliti promisero di non distruggere Gabaon. La cosa interessante è che quegli uomini facevano parte della nazione degli ivvei, che costituiva una minaccia per Israele. In Giosuè 10:2 si dice che ‘tutti gli uomini di Gabaon erano guerrieri’. Cosa accadde quando Israele scoprì la verità? Giosuè 9:18 dice: “Gli israeliti non li attaccarono, perché i capi dell’assemblea avevano giurato loro su Geova, l’Iddio d’Israele”. Geova approvò la decisione di non attaccarli? Sì, l’approvò, come dimostrano gli eventi descritti in Giosuè capitolo 10. Ci torneremo tra qualche minuto.

Ecco un altro esempio: Mardocheo esortò Ester a presentarsi al re Assuero per intercedere a favore degli ebrei. Ester sapeva che presentarsi senza essere stata convocata poteva costarle la vita. Mardocheo comunque ragionò con lei sulla questione e sull’importanza di agire, ed Ester promise di farlo. Guardate cosa dice Ester 4:16, nell’ultima parte del versetto. Lei dà la sua parola. Dice: “Anche se è contro la legge, entrerò dal re e, se dovrò morire, morirò”. Sappiamo poi che andò a finire bene per Ester, Mardocheo e i giudei. Ester mantenne la parola, e tutti ricevettero una benedizione per questo. Perché questi personaggi si attennero alla parola data? Perché, tra le altre cose, avevano qualità come la fede, la lealtà, l’amore per Geova e per il prossimo.

I capi di Israele avevano fede: per loro Geova era reale, ed erano consapevoli del valore della promessa fatta ai gabaoniti. A causa della loro fede e della loro lealtà, non si sarebbero rimangiati la promessa fatta.

Ed Ester rischiò la sua vita perché amava il suo popolo e sapeva che così facendo avrebbe potuto aiutarlo. Ritornando alla seconda domanda, cosa riceveranno coloro che mantengono le promesse anche se dovessero rimetterci? Vediamo il principio che si trova in Marco 4:24. Qui Gesù dice: “Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà aggiunto dell’altro”. Qual è il principio? Come si può vedere dal contesto, Gesù parlava di una persona che riceveva informazioni e conoscenza perché ascoltava le sue parole. Ma il fatto che “sarà aggiunto dell’altro” può essere spiegato in molti modi. Ad esempio, quando siamo leali a Geova, lui spesso ci benedice in misura maggiore di quanto ci saremmo aspettati. A volte ci fa anche delle sorprese.

Salmo 84:11 dice: “Geova non tratterrà alcuna cosa buona da quelli che camminano con integrità”. Tornando a Israele e ai gabaoniti, leggiamo in Giosuè capitolo 8 che in una battaglia avvenuta in precedenza contro Ai Geova aveva aiutato Israele con una strategia che aveva portato alla vittoria. Ma il racconto non dice che avesse fatto grandiosi miracoli per ottenere questo risultato. Invece, se leggiamo Giosuè capitolo 10, scopriamo che accadde qualcosa di diverso. Dopo che avevano ingannato i capi di Israele, portandoli a fare un giuramento di pace con loro, i gabaoniti furono minacciati da un’alleanza di 5 re amorrei.

Cosa avrebbero fatto gli israeliti? Come sappiamo, mantennero la loro promessa e uscirono a difendere i gabaoniti. Al versetto 7 del capitolo 10 leggiamo che Giosuè e tutti gli uomini di guerra uscirono per combattere e, dato che stavano mantenendo la loro parola, Geova li benedisse. Al versetto 8, Geova disse: “Non aver paura [...]. Nessuno di loro riuscirà a tenerti testa”. Geova approvò quella decisione, e lo dimostrò in un modo meraviglioso. Giganteschi chicchi di grandine caddero sui nemici, e il sole rimase immobile nel cielo per circa un giorno intero. Il capitolo 10, versetto 14, dice: “Non c’è mai stato, né prima né dopo, un giorno come quello, nel quale Geova ascoltò la voce di un uomo, perché Geova combatteva per Israele”. Geova amava davvero gli israeliti perché avevano mantenuto la promessa. E quando combatterono per Gabaon, Geova li sostenne. Li aiutò in modo straordinario.

Avete mai sentito Geova fare lo stesso per voi quando assolvete un compito difficile o mantenete una promessa? Non è forse vero che, quando lo facciamo, spesso vediamo che Geova ci ha benedetti in modi che non ci saremmo mai aspettati? Potremmo per esempio sorprenderci nel vedere che la nostra fede è cresciuta, che il nostro amore è più profondo, e che gli ostacoli che ci sembravano insormontabili sono adesso gestibili.

Un betelita che ha perseverato nel suo incarico nonostante abbia perso la madre e sia stato trattato male da alcuni ha detto questo: “A volte attraversiamo delle fasi che non abbiamo mai vissuto prima, e forse non capiamo perché Geova non faccia una cosa specifica che gli chiediamo. Ma quando perseveriamo, vediamo: primo, che Geova ha una maggiore comprensione della situazione complessiva; secondo, che desidera che ci affidiamo a lui e che sappiamo che è lì per noi, che non abbiamo perso il suo favore quando affrontiamo un periodo difficile. Mentre Geova ci aiuta, dobbiamo fare quello che Genesi 24:21 dice, cioè ‘fissare stupiti’ il modo in cui risponde alle nostre preghiere”. È un bel pensiero. Forse ci vuole del tempo per ricevere una benedizione, ma sappiamo che Geova sarà lì ad aiutarci al momento giusto.

Questo è ciò che accadde a Giobbe. Una volta disse: “Fino all’ultimo respiro, non rinuncerò alla mia integrità!” E mantenne la parola al punto che, dopo aver sopportato grandi dolori e sofferenze, poté dire: “I miei orecchi avevano sentito parlare di te, ma ora ti vedo davvero con i miei occhi”. La fede di Giobbe era cresciuta. E come sappiamo, Geova infine restituì a Giobbe la salute, raddoppiò i suoi beni e lo benedisse dandogli una bella famiglia.

Questi racconti ci incoraggiano. Come i servitori di Geova del passato, potremmo subire persecuzione, ingiustizie, disastri, un lutto, delusioni o una malattia grave. Inoltre a volte dobbiamo lavorare duramente per mantenere la promessa di essere un buon marito, una buona moglie, o un buon amico nel momento del bisogno. La lista è lunga. Ma nonostante le difficoltà, o a volte perfino il dolore, possiamo farcela. Possiamo imitare la fede di esempi del passato e del presente, e mantenere le nostre promesse, inclusa naturalmente la nostra dedicazione a Geova. Dato che Geova spesso fa per noi più di quanto avremmo potuto aspettarci, abbiamo fiducia nel fatto che quello che ha in serbo per noi è più grande di quello che riusciamo a immaginare adesso. Salmo 31:19, parlando di Geova, dice: “Com’è abbondante la tua bontà! L’hai riservata a quelli che ti temono”.

INDICE


Report Page