Lontano dai riflettori

Lontano dai riflettori

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James Cauthon

Non si può dire che fosse il più straordinario degli apostoli. Per esempio, non camminò sull’acqua. Non ricevette “le chiavi del Regno”. Non era uno dei “figli del tuono”. Non vide la trasfigurazione. Non scrisse alcun libro della Bibbia. Anzi, in totale viene menzionato solo 12 volte nelle Scritture, e la maggior parte delle volte quando vengono elencati tutti gli apostoli. Di chi stiamo parlando? Stiamo parlando di Andrea. Andrea era uno degli apostoli. Era il fratello di Pietro, ed è proprio per questo che lo conosciamo principalmente. Pietro viene menzionato circa 150 volte nelle Scritture. Sembra che Pietro fosse sempre e comunque al centro dell’attenzione, mentre Andrea lo troviamo sempre lontano dai riflettori. Pietro era straordinario; Andrea era ordinario. Proprio come Andrea, molti di noi si considerano persone del tutto ordinarie. Non siamo i primi della classe. Non siamo i migliori oratori. E non siamo nemmeno così brillanti. Siamo lontani dai riflettori. Ma è così che Geova ci vede? È così che vedeva Andrea? Soffermiamoci un attimo su Andrea come persona. Aprite la Bibbia, per favore in Giovanni capitolo 1. Giovanni capitolo 1. Se scorriamo insieme il brano che inizia al versetto 35, noteremo che Andrea era un discepolo di Giovanni Battista. Un giorno, mentre erano insieme, passò di lì Gesù, e Giovanni Battista disse: “Ecco l’Agnello di Dio!” E cos’è che fece immediatamente Andrea? Smise immediatamente di seguire Giovanni Battista e iniziò a seguire Gesù. Ora, non abbiamo molto tempo per approfondire l’argomento, ma qual è il punto? Cosa vide Geova in Andrea? Deve aver visto che Andrea voleva avvicinarsi a Lui ed era disposto ad adattarsi. Era disposto a cambiare per avvicinarsi di più a Geova e per fare la Sua volontà. Geova sicuramente amava Andrea per questo. Andando avanti, nei versetti 38 e 39, viene detto: “Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano”... avete notato cosa chiese Gesù? Chiese: “Cosa cercate?” E come rispose Andrea? Disse forse: “Beh, sai Signore, vorrei avere un incarico migliore, qualcosa che mi dia un po’ più di prestigio, magari qualche riconoscimento e, già che ci siamo, magari una stanza più grande, con una bella vista”? Non disse così. Piuttosto disse: ‘Signore, dove abiti?’ E la Bibbia mostra che Andrea andò con Gesù e rimase con lui più o meno fino alle 4 del pomeriggio. Questo è interessante perché dimostra che per Andrea le cose spirituali erano più importanti di tutto il resto. Ma poi cosa successe? I versetti 40 e 41 dicono che Andrea corse a cercare suo fratello Pietro. E disse poche parole, poche parole che avrebbero cambiato le loro vite per sempre: “Abbiamo trovato il Messia”. “Abbiamo trovato il Messia”. Ma come faceva Andrea a saperlo? Andrea certamente era un uomo che amava la Parola di Dio e quindi la conosceva bene. Perciò in quelle poche ore che trascorse con Gesù, poté mettere a confronto quello che aveva letto nelle Scritture con l’uomo che aveva di fronte, e così giunse a quella conclusione. Era un uomo spirituale. Amava la Parola di Dio. E, come risultato del suo zelo, portò suo fratello Pietro da Gesù. Ora questo è un po’ quello che sappiamo di Andrea come persona. Ma cosa sappiamo di Andrea come apostolo? Prendiamo insieme il capitolo 6 di Giovanni. Giovanni capitolo 6, e leggiamo i versetti 40 e 41. Ah no, scusate, Giovanni 6:5-9. Qui leggiamo di una gran folla di persone che si avvicina per vedere Gesù, e Gesù vuole dar loro da mangiare. Lo ricorderete. E così dice a Filippo: ‘Facciamo mangiare queste persone’. E Filippo: ‘Signore, è impossibile. Non basterebbero 200 denari per farli mangiare!’ Lì c’erano probabilmente più di 5.000 persone. Ma mentre Filippo parla con Gesù e ragiona con lui, cosa fa Andrea? Andrea va in mezzo alla folla e trova un ragazzino che ha del pesce e del pane, e porta quel ragazzino da Gesù. Andrea poteva avere idea di quello che Gesù avrebbe fatto? Non poteva saperlo. Non poteva saperlo in alcun modo. Ma avrà sicuramente riflettuto. Aveva visto abbastanza per sapere che Gesù poteva fare qualcosa, e infatti lo fece. Qual è il punto? Mentre Filippo vedeva il problema, Andrea cercava una soluzione. E possiamo notare che ancora una volta Andrea porta qualcuno da Gesù. Giusto per aprire una parentesi: ma secondo voi quel ragazzino di cosa parlava ancora arrivato alla mia età, dopo aver visto un miracolo del genere? Deve aver avuto un forte impatto su di lui. Ora prendiamo Giovanni capitolo 12. Giovanni capitolo 12. Nei versetti da 20 a 22 si legge di un gruppo di greci che “erano venuti ad adorare alla festa”. “Questi si avvicinarono a Filippo”. E cosa volevano fare? Volevano vedere Gesù. E cosa fa Filippo? Filippo va da Andrea. E cosa fa Andrea? Andrea prende Filippo e insieme vanno da Gesù. Ora, 2 cose. Primo: Andrea riconobbe l’autorità. Non cercò una scorciatoia. Non cercò di prendere decisioni. Riconobbe l’autorità. E secondo, in questa circostanza Andrea si dimostrò un amico e un mentore per Filippo, perché insegnò anche a lui a riconoscere l’autorità. È vero, la Bibbia non dice molto di Andrea, ma da quello che abbiamo visto Andrea non metteva sé stesso al primo posto. Voleva sempre aiutare gli altri. Perciò alla fine di questo breve discorso, possiamo davvero dire che Andrea fosse ordinario? Non agli occhi di Geova. Quindi anche se Andrea non camminò mai sull’acqua e non scrisse nessun libro della Bibbia, non rinnegò neanche mai Cristo, non mandò mai sua madre a chiedere trattamenti di favore, non disse mai: ‘Se non vedo, non credo’, e non venne mai chiamato “Satana”. Aveva una forte influenza positiva su chi gli stava intorno. Ora, ecco gli insegnamenti per la classe. Siate adattabili. Adattatevi alle indicazioni dell’organizzazione di Geova, anche quando non le capite completamente. Numero 2: non lasciatevi prendere dal desiderio di cose meno importanti. Ve la ricordate la domanda che Gesù fece ad Andrea: “Cosa cercate?” Di tanto in tanto dovremmo fermarci e farci questa domanda: cosa cerchiamo? Numero 3: non dimenticate mai che Geova non ha limiti nel risolvere i problemi. Dategli la possibilità di mostrarvi cosa può fare per voi, e scoprirete che a volte la risposta arriva in modi del tutto inaspettati. E infine, dovunque sarete assegnati, non lasciate che le persone apparentemente ordinarie passino inosservate. Cercate gli “Andrea”. Ci sono in tutte le congregazioni. Ci sono in tutte le Betel. Sono come gemme nascoste, tutti intorno a noi. Riconosceteli, incoraggiateli, apprezzate quello che fanno e lodateli. E quelle gemme nascoste cominceranno a venir fuori, e a brillare sotto la luce dell’apprezzamento. Nei giorni a venire, abbiate un’influenza positiva e stabilizzante. Mostrate amore e bontà a tutti. Date a Geova il meglio di voi, date ai fratelli il meglio di voi, e fatelo con amore. Non sarete mai e poi mai lontani dai riflettori per Geova.

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