Liberarsi ora, liberarsi ancora. 25 aprile sempre.

Liberarsi ora, liberarsi ancora. 25 aprile sempre.

Roma Est Antifascista


Dai quartieri della periferia est di Roma un appello alla città per un 25 aprile di lotta. 

Oggi più̀ che mai, a ottant’anni dalla guerra partigiana, la liberazione e la resistenza antifascista non sono solo una questione di memoria storica, ma un impegno quotidiano, urgente e attuale, che ci spinge a proporre una mobilitazione collettiva per il prossimo 25 aprile, ancora una volta nelle strade di Roma Est. 

Liberarsi ora e resistere all’insostenibilità̀ di un presente, in cui l’autoritarismo si afferma come forma matura delle democrazie rappresentative e le frontiere del mondo tornano ad essere fronti bellici. 

Liberarsi ancora e lottare contro un governo che reprime, affama, criminalizza e discrimina. Un governo reazionario che viene da una tradizione stragista ed i cui esponenti non nascondono le loro nostalgie verso quel fascismo, che un secolo fa, ci portò nell’abisso della fame, degli eccidi e della guerra. 

Ad un anno e mezzo dal suo insediamento, conquistando il primato assoluto nell’abuso della decretazione d’urgenza, il governo Meloni ha adottato una serie di provvedimenti che si accaniscono contro chi ha meno, contro chi non riesce ad arrivare a fine mese. Dall’abolizione del reddito di cittadinanza, all’ulteriore precarizzazione del lavoro fino allo smantellamento dei servizi pubblici, tra cui scuola e sanità. 

Questo governo si nutre di una serie di miti, di una serie di slogan, che fomentano politiche di odio, sovraniste e securitarie, di cui subiamo le conseguenze materiali sulla nostra pelle, quotidianamente.

Dal mito della difesa dei confini, a quello della sicurezza nazionale; Dal mito della “famiglia tradizionale”, a quello della pace militarizzata.

Questi miti non sono una prerogativa del governo italiano, ma di molte democrazie d’occidente, di una cultura di destra reazionaria e identitaria, che permea la società̀, annichilisce ogni forma di dissenso, reprime ciò̀ che non è conforme a questo nuovo paradigma. In questo quadro, come già̀ è avvenuto storicamente per la resistenza partigiana, oggi, assistiamo ad una campagna politica e massmediatica di criminalizzazione dei movimenti antifascisti. Già̀ qualche anno fa, il governo Trump provava a dichiarare il movimento antifascista americano un’organizzazione terroristica. In Francia, il governo propone e ottiene lo scioglimento di gruppi e organizzazioni antirazziste, ambientaliste e antifasciste. In Germania, la propaganda politica e mediatica del governo ha reso noto, a livello internazionale, il caso “Antifa Ost”, che coinvolge decine di militanti antifascisti accusati, senza grandi elementi probatori, di associazione terroristica. A quest’ultimo si legano anche le vicende ungheresi che hanno coinvolto Ilaria Salis, detenuta da quasi un anno nel carcere di Budapest in condizioni disumane

A fare da sfondo a tutto ciò c'è una società che corre sempre più velocemente verso la generalizzazione dei conflitti bellici ad oggi in corso come valvola di sfogo della competizione economica su scala globale. Le guerre in Ucraina e Palestina sono il termometro di un sistema che sta vedendo il riarmo sistematico di tutte le principali potenze, tra cui l'Italia, e che rischia di precipitarci nell'ennesimo conflitto combattuto in nome del profitto e pagato con il sangue dei popoli di tutto il mondo. 

In questo scenario è necessario tornare per le strade dei quartieri il 25 aprile, per alimentare le resistenze di oggi e non dimenticare gli insegnamenti di ieri.

L’esempio della lotta partigiana, di chi ha combattuto sfidando la paura della guerra, delle rappresaglie, dello squadrismo e del pensiero unico, ci dà coraggio oggi per lottare contro ogni fascismo e contro ogni guerra. Il 25 aprile è fondamentale stare insieme in strada, in tante e tanti, per fare di questa giornata memoria viva, attuale, quotidiana. È necessario far convergere le resistenze che sono nelle scuole e nelle facoltà̀ occupate, negli scioperi e nei picchetti, nelle piazze contro la violenza patriarcale, nei quartieri popolari, nella solidarietà̀ al popolo palestinese così come a tutti i popoli vittime delle guerre imperialiste e far sì che l’urgenza della liberazione inizi ad essere comportamento collettivo.



📍CORTEO ANTIFASCISTA - ore 10.30 Largo delle Terme Gordiane (Villa Gordiani)

📍FESTA DELLA LIBERAZIONE - ore 14 Parco Modesto di Veglia (Quarticciolo)

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