L'erosione costiera e l'innalzamento del mare stanno riducendo sempre di più le spiagge italiane

L'erosione costiera e l'innalzamento del mare stanno riducendo sempre di più le spiagge italiane

Will Media

Negli ultimi 50 anni in Italia sono scomparsi più di 40 milioni di metri quadri di spiagge a causa dell’erosione costiera e dell’incuria. In media, è come se si fossero persi 23 metri di profondità per ognuno dei 1.750 chilometri di litorale a rischio erosione - un fenomeno che interessa tutta l’Italia, ma in particolare la Campania, il Lazio, la Puglia, la Liguria e la Toscana. 

Il problema della graduale scomparsa delle spiagge è legato da un lato alla sabbia, che rappresenta una risorsa preziosissima per la conservazione del litorale e che sta progressivamente diminuendo - in parte perché viene illegalmente sottratta dai privati, e in parte perché i fiumi ne portano sempre di meno attraverso le foci fluviali. Dall’altro lato c’è l’innalzamento del livello del mare causato dal riscaldamento globale, che nel tempo sta sommergendo le coste.

In Liguria, per rimpolpare le spiagge durante la stagione estiva, viene spesso prelevata la sabbia dalle cave sotto i porti, mentre in Campania la situazione è complicata dalla fragilità della costiera Amalfitana, particolarmente esposta al rischio di frane (come quella ad Ischia dello scorso novembre). Nel Lazio oltre il 50% della costa è a rischio erosione: solo a Ostia negli ultimi mesi sono stati persi tra i 15mila e i 20mila metri quadrati di spiaggia.

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