L’egoismo è la causa dell’inquietudine dell’essere umano

L’egoismo è la causa dell’inquietudine dell’essere umano

Pensiero del Giorno


Parte prima

La pace si ha soltanto quando si pensa a Dio

Incarnazioni dell’Amore!

Bhagavan desidera che voi tutti siate contenti, che viviate a lungo in pace e sicurezza. L’essere umano ha fatto molti progressi nel campo materiale ma non altrettanto nei valori etici e morali; perché? L’egoismo accumulato nella mente attraverso molte vite ne è la ragione fondamentale, l’egoismo è il motivo dominante di tutti i suoi tentativi.

Liberatevi dell’egoismo e della ristrettezza mentale

Oggi, l’individuo è diventato un burattino nelle mani dell’egoismo; l’amore per gli oggetti, e anche quello per gli altri esseri, ha fini puramente egoistici. Egli desidera le cose soltanto per un beneficio egoistico, non fa un passo senza egoismo. In questo mondo ultra moderno, mentre queste peculiarità aumentano, i valori umani declinano. Non pensate che l’egoismo abbia invaso soltanto l’aspetto secolare della vita dell’essere umano, questo demone ha messo piede in tutte le manifestazioni della sua attività compresa l’adorazione. Gli individui non tengono conto di ciò che Dio preferisce, di ciò che vuole che facciano; la ristrettezza mentale ha invaso tutti i campi della vita. Bisogna eliminare l’egoismo e cercar di portare a manifestazione la Divinità orientando la mente verso la spiritualità.

Oggi sono necessari tre cambiamenti e la parola SAI li indica: S sta per cambiamento Spirituale, A indica quello Associativo della vita in comune e I significa il cambiamento Individuale. Quando questi cambiamenti si verificano, anche il Paese cambia.

Il cambiamento nella società non avviene se l’individuo non cambia e i pensieri spirituali non sorgono in noi se non c’è il cambiamento nella società; la società è sulla via sbagliata perché l’individuo è sulla via sbagliata. Noi dovremmo tenere presente la società anche nelle questioni piccole. Ogni individuo è un membro della società; come può l’essere umano vivere senza la società? Eppure oggi egli ha in mente una visione ristretta verso se stesso e verso la sua famiglia; invece, dovrebbe liberarsi da questa ristrettezza mentale, da questo egoismo, dovrebbe dare spazio al pensiero costante di Dio e vivere una vita divina. Purtroppo, egli è così invischiato nelle faccende terrene che ha dimenticato Dio. Questo Paese è diventato debole perché le persone hanno troppi desideri, sono sprofondate nell’ignoranza perché hanno dimenticato Dio, credono illusoriamente che le comodità del mondo siano superiori alla Divinità con il risultato che la loro vita è diventata uno spreco totale.

Gli esseri umani di oggi non hanno alcuna umanità, sono umani soltanto nella forma, non nel comportamento; sembrano devoti e parlano come devoti ma la loro devozione è a mezzo servizio, è temporanea, soddisfa soltanto il momento. La fede che viene dalla profondità del cuore non si vede; l’egoismo e i pensieri egoisti fanno sì che l’individuo dimentichi la sua natura vera.

L’essere umano deve elevarsi al livello divino

Per quanto abbia progredito nella vita secolare, egli non dovrebbe dimenticare la Divinità interiore. Dio è la base dell’essere umano e la sua meta. Dopo essersi liberati delle caratteristiche animali, bisogna cercare di raggiungere lo stato divino ma le persone, invece di elevarsi, vanno nella direzione opposta e, dalla condizione umana, degenerano nell’animalità. Per questo, l’ansia e la mancanza di pace sono aumentate al livello nazionale, sociale e individuale; questa è la caratteristica del mondo moderno.

Sebbene la scienza abbia fatto progressi notevoli, non c’è alcun controllo dei sensi. A cosa serve la scienza senza il controllo dei sensi? Gli scienziati hanno dimenticato la causa e la base dell’universo. Gli individui hanno bisogno di acquisire la devozione e applicare il sacrificio di sé per ottenere la Divinità. Nel Tamil Nadu, ove regnava indisturbata la dinastia Pandya, ci sono state molte persone eminenti ed erudite; un re Pandya aveva la passione dei cavalli e una volta inviò un ministro a comprarne con il denaro necessario. Il ministro giunse al villaggio di Tirupperunturai ove incontrò il santo Balayogisvara e, non volendo sprecare la serata piacevole, si unì all’assemblea e ascoltò il suo discorso con attenzione rapita dimenticando sé stesso e acquisendo una fede profonda in quel Santo. Fu così che dimenticò persino il compito che il re gli aveva assegnato, passò il tempo ascoltando quei discorsi pieni di saggezza ispirata e si immerse nella contemplazione di Dio. Un giorno, trovò un tempio dedicato a Siva che era in rovina e usò il denaro ricevuto dal re per rinnovarlo. Il sovrano lo venne a sapere; era anch’egli un devoto ma, dato che il ministro aveva disobbedito ai suoi ordini, inviò dei soldati per riportarlo a corte ove gli chiese che cosa avesse fatto con il denaro che gli era stato dato per comprare i cavalli. Il ministro disse: “Oh re, io ho usato quei soldi per Dio. Tutto è dono di Dio: io gli ho restituito ciò che aveva dato e non solo, gli ho offerto anche me stesso". Il re chiese se spendere il denaro per uno scopo diverso fosse giustificato e l’altro rispose che non lo aveva usato per scopi materiali ma per uno scopo sacro. Il sovrano si infuriò per questa risposta impudente quindi lo fece arrestare e imprigionare.

Il ministro non ne fu disturbato; mentre era in prigione, continuò a richiamare alla memoria gli insegnamenti del santo Balayogisvara e cominciò a scriverli in versi componendone alcuni ogni giorno; mentre componeva gli inni in lode di Dio, rimaneva immerso nella beatitudine per cui perse la misura del tempo. In seguito, il re comprese l’errore commesso e lo convocò restando sorpreso dall’aura di luminosità e splendore che vide intorno alla sua faccia. Come aveva acquisito quell’aura? Essa era dovuta alla contemplazione costante di Dio. Quel ministro non era altri che Manikkavacakar. Ogni verso che aveva scritto rifletteva l’essenza dei Veda e degli altri testi sacri; questo lavoro è conosciuto come Thiruvacakam cioè “dire sacro”. I suoi poemi brillano come gemme. Tutti dovrebbero trasformarsi così; allora Bharat brillerebbe come un faro per le altre nazioni.

L’essere umano moderno è diventato schiavo del denaro

Oggi egli non ha amore per Dio, ama soltanto la ricchezza e la famiglia, rimane coinvolto negli affari dalla nascita alla morte. Cosa porterà con sé? Che cosa ottiene alla fine? Niente. In Bharat o in un altro Paese, le persone non portano con sé neppure una manciata di povere nel lasciare il mondo; per tutta la vita pensano soltanto al denaro, denaro e denaro, sono ormai schiave del demone del denaro. Il denaro è necessario ma ci deve essere un limite. Soldi a mucchi vengono guadagnati e accumulati per morire senza pace; non dovreste pensare a Dio almeno per un momento? Come potete aver pace e contentezza senza Dio? Voi dimenticate le caratteristiche umane proprio perché non pensate a Dio, impiegate il tempo nel parlare dei figli, degli amici, degli affari, della salute, del cibo e della fama: ne usate almeno una frazione per pensare a Dio e contemplarlo? Questo non c’è. La chiamate vita se usate per scopi egoistici ventitre ore e cinquantacinque minuti, delle ventiquattro ore della giornata, senza trovare poi i cinque minuti per pensare a Dio? Come potete essere chiamati esseri umani? Come potete guadagnare la Beatitudine? Dite Shanti, Shanti, Shanti: da dove otterrete Shanti? La Pace si trova soltanto se si pensa a Dio.

L’essere umano dovrebbe controllare i desideri

Voi aggiungete bellezza, valore e grandezza alla nascita umana soltanto se avete dei pensieri buoni nel cuore, se dite parole sacre, se il corpo è impegnato nel servire gli altri.

Questo è unità di pensieri, parole e azioni. Le parole buone, i pensieri buoni e le azioni buone costituiscono il Trikarana Shuddi e vi portano verso Dio.

Cittibabu ha detto che il servizio altruistico e l’amore sono importanti nella vita umana, sono come le due ali di un volatile o le due ruote della bicicletta; su una ruota sola non si può viaggiare. Gli uccelli possono volare nel cielo sconfinato soltanto se hanno due ali; altrettanto l’essere umano: può elevarsi dalla terra al cielo se ha l’Amore e compie il servizio disinteressato. Noi scivoliamo in basso per quanto peso di desideri abbiamo. Questa è una stoffa; se la lasciamo, cade per terra. Prima era cotone e poteva galleggiare in alto nell’aria. Quel cotone diventa stoffa quando viene filato e tessuto: allora cade perché diventa pesante. In modo simile, la mente, che è leggera come il cotone, diventa pesante quando i desideri aumentano col risultato che essa, che dovrebbe salire verso Dio, è tirata giù dagli attaccamenti alle cose del mondo. Così l’essere umano va verso la distruzione.

Meno bagaglio e più comodità rendono il viaggio piacevole.

I desideri vanno quindi ridotti. Quanti desideri dovreste avere? Non vi basta avere il condizionatore in una stanza? Voi volete che tutta la casa sia condizionata, anche il bagno! (Risate)

Così tanta comodità per il corpo inutile e privo di valore; questo corpo è tale da essere permanente? No.

Voi spendete appena una rupia per comprare un pacchetto di bastoncini di incenso ma non esitate a spendere centinaia di rupie per giocare a carte al circolo, vi arrabbiate con la moglie perché ha offerto una banana in adorazione a Dio ma andate a zonzo con l’automobile; quanto spendete? Quanto carburante consumate? Non pensate ad offrire del cibo al Signore? Essendo nati come esseri umani, non dovreste sforzarvi per salire al livello Divino? Nel mondo c’è tutta questa agitazione perché le persone non hanno sentimenti così sacri.

(Continua)


Discorso di Bhagavan tenuto nella Sai Sruthi a Kodaikanal il 13 Aprile 1996.










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