Le colossali risorse dell'U.R.S.S.
Entro i confini dell'Unione Sovietica esistono colossali riserve di minerali vari. Persino nella parte settentrionale del nostro paese, che sotto lo zarismo non era stata investigata, grazie alle numerose ricerche degli scienziati sovietici si sono scoperte ora immense risorse. La penisola di Cola, la Repubblica Socialista Sovietica Carelo-Finnica, il Peciora, Nordvik, Norilsk, il bacino della Tunguska, Verkhoiansk, Kolima, ci danno, in quantità sempre crescente, nichel, stagno, apatiti, neferilina, ferro, carbone, petrolio, spatofluore, grafite, mica, sale da cucina, oro.
La zona centrale della Russia è anch'essa ricca di minerale di tutte le specie: le bauxiti, il cemento, gli schisti nella regione di Leningrado; la torba nella Repubblica Socialista Sovietica della Bielorussia, nelle regioni di Ivanovo e di Kalinin; il cemento, il minerale di ferro, il carbone nel bacino di Mosca; i ricchi giacimenti di fosforite e di ferro nella regione di Kursk.
E più si avanza a oriente, più ricco e potente diventa il sottosuolo del nostro paese: il petrolio di Sizran e di Iscimbai; le bauxiti della Basckiria; il sale da cucina di Elton e di Baskunciak; le riserve inesauribili di minerali di ferro degli Urali, il suo carbon fossibile, i suoi pozzi ricchi di petrolio, i suoi giacimenti di nichel, di rame, di sali di potassa, d'amianto, di platino, di pietre preziose; le ricchezze di Kasakhstan, il suo carbone, oro, stagno, le sue cave di wolframio, di molibdeno e di mercurio; la Siberia occidentale e orientale coi suoi ricchissimi giacimenti di carbone, di ferro e di oro. E, infine, le ricchezze della Iacuzia, dell'Estremo Oriente, di Sakhalin e della Kamciatka.
Le nostre ricchezze nel sud dell'Unione Sovietica sono a tutti note: il bacino carbonifero del Donez, il minerale di ferro di Krivoi Rog, il manganese di Nikopol. Sono celebri il manganese di Ciaturi, il carbone di Tkvarceli e di Tkvibuli nella Georgia; il rame di Sanghesur nell'Armenia; Bacu, Grosni, Maikop sono conosciute nel mondo intiero come centri dell'industria petrolifera. Le nostre repubbliche dell'Asia centrale sono ricche di carbone, petrolio, schisti, cemento, piombo, fosforite, mercurio, stibio, rame ed altri minerali.
Durante il potere sovietico sono stati esplorati, e si trovano in stato di sfruttamento, vastissimi giacimenti di minerali. Ma, naturalmente, i giacimenti esplorati non rappresentano che una piccola parte delle ricchezze del nostro suolo.
Le zone dell'Unione Sovietica differiscono l'una dall'altra per le condizioni climatiche e, in relazione a ciò, vi esiste una grande varietà nella flora e nella fauna. Alle vaste estensioni dell'Estremo Nord, con una vegetazione scarsa, seguono i grandi massicci boschivi di conifere e di latifoglie, che danno del pregevole materiale di costruzione e per le industrie. Più al sud incontriamo le immense estensioni delle cosiddette steppe boschive e il fertile terreno della zona della steppe delle rive del Mar Nero e del Caspio, del Kuban, del bacino del Don e della Siberia occidentale. Ivi i campi dei colcosiani danno milioni di pud di frumento, di altre culture cerealicole e tecniche. La vasta zona centrale è la principale produttrice di ortaggi, ed è abitata da una popolazione numerosa che possiede una grande pratica del lavoro nell'industria.
Nella parte più meridionale del nostro paese abbiamo regioni subtropicali, ove si estendono piantagioni di thè e di agrumi, create durante il potere sovietico. Ivi crescono pure piante di valore per l'industria: il bosso, il bambù e altre. Le aride estensioni delle repubbliche dell'Asia centrale, – l'Usbekistan, il Turkmenistan, il Tagikistan, – grazie ad un vasto sistema d'irrigazione, producono il cotone di cui si rifornisce tutta la nostra industria tessile. Persino la zona del deserto di restringe sempre più dominata dall'uomo sovietico, e, grazie all'irrigazione, dà pregiati prodotti agricoli.
Egualmente ricca e varia è la fauna del nostro paese. In esso vi sono rappresentate quasi tutte le specie di animali selvaggi e domestici conosciute nel mondo, di animali marini e di pesci.
Già la sola varietà delle condizioni climatiche, e in relazione a ciò la forma molteplice dei rami dell'economia in un solo paese, allargano l'orizzonte dell'uomo. Il fatto che nell'URSS la popolazione (193 milioni di persone) è multinazionale, rafforza i legami fra i diversi popoli, la loro comprensione reciproca. E direi che questa convivenza fraterna di popoli diversi per nazionalità, già di per se stessa, assesta un colpo alla cosiddetta teoria razzista del fascismo.