L’amore contribuisce alla vera pace. L’amore per la Parola di Dio

L’amore contribuisce alla vera pace. L’amore per la Parola di Dio

Robert Ciranko. Assistente del Comitato degli Scrittori

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Provate a immaginare una raccolta di 40 milioni di libri. Ci vorrebbero circa 1.300 km di scaffali per farceli stare tutti. Questo è proprio quello che potreste trovare in quella che è ritenuta la più grande biblioteca del mondo, la Biblioteca del Congresso di Washington negli Stati Uniti. Qual è secondo voi il libro che più di tutti merita di essere letto in mezzo a quei milioni di volumi? Lasciamo che sia l’apostolo Paolo a rispondere. Nella sua seconda lettera a Timoteo, in 2 Timoteo 3:15, fa riferimento agli “scritti sacri, [che possono darci] la saggezza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù”. Ovviamente faceva riferimento alla Parola scritta di Dio, oggi nota come Bibbia. Questo libro può darci la saggezza di cui abbiamo bisogno per ottenere la salvezza. E proprio per questo, più di tutti merita di essere letto. Ma come può un libro influire così tanto su una persona? Nel descrivere il potere che un libro può avere, lo scrittore Gilbert Highet ebbe a dire che i libri ‘non sono pezzi di carta inanimata, sono menti vive lì sugli scaffali. Da ognuna vien fuori una voce. E quando prendiamo uno di quei volumi e lo apriamo, riusciamo ad ascoltare la voce di un uomo, è l’autore, lontana nel tempo e nello spazio, una voce che ci parla, da mente a mente, da cuore a cuore’. Quando prendiamo questo libro, la Bibbia, dallo scaffale e lo apriamo, possiamo sentire la voce stessa del suo Autore, Geova. Ma davvero ci parla da mente a mente, da cuore a cuore? Non c’è alcun dubbio. Per esempio in Geremia 29:11 Geova ci dice: “Conosco bene i pensieri che nutro per voi: voglio che abbiate pace, non calamità, e voglio darvi un futuro e una speranza”. E in Proverbi 27:11 Geova ci dice: “Sii saggio […] e rallegra il mio cuore, perché io possa rispondere a chi mi accusa”. Siamo davvero grati che Geova ci abbia dato la sua preziosa Parola, la Bibbia, che ci rivela i suoi pensieri e sentimenti, che ci avvicina a lui e che ci insegna come ottenere la vita eterna. Dal momento che amiamo Geova, consideriamo prezioso quello che lui ci dice nelle pagine della sua Parola. Era esattamente così che le considerava lo scrittore del Salmo 119. Vi invito ad aprire la Bibbia insieme a me in questo salmo al versetto 161. Salmo 119:161, l’ultima parte. “Le tue parole”, scrisse, “suscitano riverenza nel mio cuore”. Notate cos’altro aggiunse nei versetti 167 e 168: “Seguo le tue esortazioni, le amo davvero tanto. Osservo i tuoi ordini e le tue esortazioni, perché tu sai bene tutto quello che faccio”. Qui il salmista non parla degli ordini e delle esortazioni di Geova come di un elenco di regole fredde e rigide. E senza ombra di dubbio, non li considerava un peso opprimente. Al contrario, sapeva che costituiscono il fondamento per vivere al meglio la propria vita. Ecco perché non voleva soltanto conoscere gli ordini di Dio. Lui dice che voleva ‘osservarli’, ‘seguirli’. Credeva fermamente che la Parola di Dio sia la cosa che più di ogni altra merita di essere studiata, perché chi la studia diventa più saggio di quelli che conoscono tutto tranne che la Bibbia. Notate cos’altro aveva scritto in un versetto precedente, il 165: “Godono di pace in abbondanza quelli che amano la tua legge; niente può farli inciampare”. Qui si trova una ragione importante per cui amiamo la Parola di Dio, chi la segue prova una pace autentica. Tutti vogliono pace nella loro vita, e grazie a quello che la Bibbia insegna sappiamo come raggiungerla. Ecco perché scegliamo di seguire quello che dice la Bibbia, anche se ci si dovessero presentare delle difficoltà, alcune delle quali potrebbero privarci della pace interiore e della serenità. Geova comunque sa cosa passiamo ogni giorno della nostra vita ed è sempre pronto ad aiutarci. Se amiamo la sua Parola e la seguiamo, non ci sarà niente che possa farci inciampare. La nostra fede cioè non sarà scalfita da niente e da nessuno, qualunque cosa accada. Ma com’è possibile che l’amore che proviamo per la Parola di Dio produca in noi una pace autentica? Sappiamo che “tutta la Scrittura è ispirata da Dio”, quindi la Bibbia è la guida migliore in qualunque aspetto della vita. D’altra parte la sapienza divina è infinitamente superiore alla nostra. Leggere la Bibbia ci permette di vedere le cose da un punto di vista elevato, quello di Dio. È proprio come scrisse il profeta Isaia in Isaia 55:8, 9. Se volete seguire con me, Isaia 55:8, 9. Si legge: “‘I miei pensieri non sono i vostri pensieri, e le vostre vie non sono le mie vie’, dichiara Geova. ‘Infatti come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri dei vostri pensieri’”. In effetti i pensieri e il linguaggio di Geova devono essere infinitamente superiori a quelli degli uomini. Quando comunica con noi, come fa attraverso le pagine della Bibbia, lui semplifica il modo in cui esprime i suoi pensieri perché noi li comprendiamo. Così siamo in grado di farli nostri e conformare ad essi il nostro modo di pensare. Leggere la Bibbia è come guardarsi in uno specchio, perché il suo messaggio ha il potere di restituirci un’immagine di noi stessi che è autentica. Così capiamo quali cambiamenti sono necessari nella nostra vita. In questo simposio abbiamo già osservato questo meccanismo. Abbiamo visto 2 video in cui una sorella vedova usa la Bibbia per aiutare i suoi figli perché non si facciano scoraggiare da altri ragazzi che fanno pressioni su di loro. Ricorderete che durante la testimonianza pubblica suo figlio Gabriel è stato accusato di essere solamente un codardo. E sua figlia Olivia è stata bullizzata da alcune delle sue compagne di classe perché non è interessata a uscire con un ragazzo. La madre ha usato il racconto ispirato degli Atti degli Apostoli. Nell’episodio che leggono insieme, Paolo si trova in prigione, ma nonostante la situazione difficilissima riesce a conservare la pace. Questo racconto ha aiutato Olivia e Gabriel a conservare la loro pace. Nel prossimo video vediamo quale altro brano della Bibbia usa la madre per aiutare la figlia Olivia a evitare di fare un passo falso. 

Olivia. Ed ecco qui Jake. Finiranno mai insieme? Sotto sotto chissà cosa combina. Secondo me non le piacciono nemmeno i ragazzi. Forse le piacciono le ragazze. Io dico che è ancora vergine. Olivia, cosa stai pensando? È che… è che non so perché ce l’abbiano con me. Quelle ragazze non le conosco nemmeno. Se non la smettono, non so proprio come fare. Tu sei forte, ok? Non permettergli di farti stare male. Sembra una cosa che non puoi controllare, vero? Ok, forse ci vuole un altro esempio dalla Bibbia. Ti ricordi quando abbiamo studiato insieme la sulamita? Sì, sì, mi ricordo. E chi è che insisteva con lei? Salomone. Ma lei non era interessata a lui, proprio come io non sono interessata a quel ragazzo, Jake, quindi… Ma non era soltanto lui a insistere, c’erano anche le figlie di Gerusalemme alla corte di Salomone. Loro volevano che lei accettasse la proposta di Salomone. Ma ti ricordi cosa disse lei? È nel Cantico dei Cantici al capitolo 2. Dice: “O figlie di Gerusalemme, giuratemi sulle gazzelle e sulle cerve dei campi che non cercherete di svegliare in me l’amore, che non lo desterete finché non sbocci da sé”. Quindi, nonostante tutta quella pressione, chi aveva veramente il controllo? Ce l’aveva lei. Nessuno avrebbe potuto costringerla a fare qualcosa che lei non voleva. Disse addirittura: “Io sono un muro”. Tu puoi avere la stessa forza. E se ne sei convinta, il modo in cui affronti la pressione cambierà del tutto. Adesso fatti dare un abbraccio. Ciao a tutti. A proposito dell’argomento di ieri, mi sa che ha ancora bisogno di un uomo. Le serve proprio qualcuno. Video postato. Aspetto i vostri like. Loro vogliono solo che io faccia qualcosa che non dovrei. Ciao a tutti. A proposito dell’argomento di ieri, mi sa che ha ancora bisogno di un uomo. Questa soddisfazione non gliela do. Io mi sento in pace proprio perché sto facendo la cosa giusta. Nessuno può costringermi a sbagliare. “Io sono un muro”. 

La madre di Olivia ha pensato a un altro esempio biblico, quello della sulamita, che aveva subìto le pressioni delle ragazze della corte del re perché cedesse alle sue attenzioni. Ma la sulamita mantenne il controllo della situazione, perché nessuno poteva spingerla a fare qualcosa che non voleva. Olivia ha capito il punto e si è sentita in pace. Stava facendo la cosa giusta. Si è detta: “Nessuno può costringermi a sbagliare. Io sono un muro”. È chiaro che la madre ama davvero la Parola di Dio e la conosce bene. Per questo riesce a usarla con abilità per aiutare i suoi figli a riflettere su come reagire nel modo giusto. Nei nostri giorni molte persone scartano a priori la Bibbia, non vogliono che condizioni la loro vita. Noi invece in questo mondo immorale ci teniamo stretti alla Parola di Dio e conformiamo la nostra vita ai suoi elevati princìpi. Siamo quindi più determinati che mai a seguire le sue norme. Questo è proprio ciò che l’apostolo Paolo ci incoraggia a fare in Romani 12:2. Aprite con me la Bibbia in Romani 12:2. Leggiamo: “Smettete di farvi modellare da questo sistema di cose, ma siate trasformati rinnovando la vostra mente, così da accertarvi della volontà di Dio, di ciò che è buono, perfetto e gradito a lui”. La Bibbia rafforza la nostra determinazione a resistere al mondo immorale di Satana, a non farci modellare, a dominare le sue tentazioni a fare il male. Man mano che ci accertiamo che la volontà di Dio è buona e perfetta, ci convinciamo anche del fatto che ubbidirgli è la scelta migliore per noi. C’è una stretta correlazione tra seguire gli insegnamenti scritturali, quindi ubbidire, e avere pace. Ma se vogliamo che la Parola di Geova abbia un tale potere su di noi, dobbiamo leggerla tutti i giorni e meditare su quanto sono preziosi i suoi consigli. Questo significa leggere a un ritmo che faciliti la meditazione su quello che leggiamo, così da imprimere nella nostra mente i punti a noi più utili. Una volta a un fratello è stato chiesto perché leggesse la Bibbia ogni giorno. Notate cosa ha risposto: “Se prego Dio più volte al giorno”, ha detto, “e mi aspetto che mi ascolti, è solo logico che io ascolti lui leggendo la sua Parola quotidianamente. Se vuoi essere un buon amico, non puoi parlare sempre tu”. Il ragionamento non fa una piega. Quando noi leggiamo la Bibbia, stiamo ascoltando Geova, e in questo modo capiamo come vede le cose. E voi? Voi gli permettete di parlarvi ogni giorno? Per capire se stiamo leggendo la Bibbia in modo efficace oppure no, guardiamo l’effetto che ha su di noi. Quando sentiamo che la nostra pace è turbata, rivolgiamoci alla Bibbia per avere la sapienza divina. Parlando profeticamente dei cristiani unti, Isaia 54:13 dice questo: “Tutti i tuoi figli saranno istruiti da Geova, e grande sarà la [loro] pace”. In senso lato queste parole si applicano anche alle altre pecore. Siamo grati che “lo schiavo fedele e saggio” prepari cibo spirituale per tutti noi, come il programma di questo congresso, e che lo faccia attenendosi alla Parola di Geova, senza annacquarne il contenuto. Le istruzioni spirituali che riceviamo si rifanno alle alte norme morali di Geova. Perciò quando le accettiamo e le seguiamo, come dice Isaia, ‘grande è la nostra pace’. C’è un’altra sua profezia che si sta adempiendo in questi giorni. La troviamo in Isaia 2:2-4. In una visione degli ultimi giorni vide persone di molti popoli affluire al monte di Geova per adorarlo. Ed ecco cosa farà Geova: “Egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri”. Quale sarà il risultato? Proseguiamo: “Trasformeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falcetti per potare. Le nazioni non alzeranno la spada l’una contro l’altra, né impareranno più la guerra”. Nella sua bontà Geova Dio è disposto a insegnare a noi, esseri umani imperfetti, come raggiungere la vera pace. E lo fa grazie alle pagine della sua Parola scritta. Che grande privilegio essere istruiti dal nostro Dio! Qualunque problema possa minacciare la pace nella nostra vita, in famiglia o in congregazione, siamo sicuri che la Bibbia contenga il rimedio giusto. Come abbiamo imparato in questo simposio, se continuiamo ad amare Geova, il prossimo e la Parola di Dio, potremo sperare di godere di una pace senza fine nel nuovo mondo che verrà.

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