L’amore contribuisce alla vera pace. L’amore per Dio

L’amore contribuisce alla vera pace. L’amore per Dio

Seth Hyatt. Assistente del Comitato del Servizio

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Che ne pensate? Esiste un collegamento, una relazione tra l’amore e la pace? E se esiste, in che modo l’amore ci aiuta a raggiungere la pace, la vera pace? La Parola di Dio ci aiuta a comprendere che l’amore ha un ruolo davvero importante, ci permette di raggiungere la vera pace. Quindi cosa vogliamo fare noi? Vogliamo mostrare amore. Studiando la Bibbia abbiamo capito che gli esseri umani sono stati creati a immagine di Dio. Quindi tutti noi abbiamo la capacità di mostrare amore. Ma sappiamo anche che viviamo in un mondo che ha una visione distorta dell’amore, una visione molto distorta. Questo insieme alla nostra imperfezione potrebbe portarci, se non stiamo attenti, ad avere un punto di vista distorto sull’amore. Ma come possiamo evitare che questo accada? Permettendo a Geova di insegnarci a mostrare amore. E potremmo mai avere un insegnante migliore? Naturalmente no. La Bibbia dice che “Dio è amore”. Questo significa che Geova Dio, il nostro grande Creatore che ci conosce meglio di noi stessi e che è la personificazione stessa dell’amore, desidera insegnarci a mostrare amore. E come ce lo insegna? Attraverso la sua Parola, la Bibbia, e anche attraverso il suo straordinario esempio. Più ci impegniamo per conoscere Geova più scopriamo che cos’è il vero amore. E quando manifestiamo questo tipo di amore, come fece Gesù, ci mettiamo nella condizione di provare pace, vera pace. In questo simposio vedremo insieme in che modo l’amore per Dio, per il prossimo e per la Parola di Dio, la Bibbia, ci permette di provare vera pace. Primo, parliamo dell’amore che dovremmo provare per Dio. Quanto è importante questo amore? Quanto è importante per provare vera pace? Gesù lo fece capire con un’affermazione che nella Bibbia si trova in Matteo capitolo 22. Leggiamola insieme. Matteo capitolo 22. Vediamo insieme che cosa dice il versetto 37. Parliamo un po’ del contesto. Con queste parole Gesù stava rispondendo a un uomo esperto della Legge che chiese: “Qual è il più grande comandamento della Legge?” Vediamo cosa disse Gesù: “Gli rispose: ‘“Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il più grande e il primo comandamento’”. Avete notato? Qui Gesù disse: “Devi amare Geova tuo Dio”. Un comando. L’amore per Geova è fondamentale. Deve essere la cosa più importante della nostra vita. È più importante di chiunque altro, più importante di qualsiasi cosa. Noi vogliamo amare Geova. Fino a che punto? Beh, Gesù disse: “Con tutto il tuo cuore”. Ma cosa significa questo? Il contesto in cui si inseriscono queste parole ci aiuta a capire che Gesù si stava riferendo ai sentimenti, alle emozioni, ai desideri di una persona. Quindi l’amore per Dio coinvolge anche i nostri sentimenti. Ma non solo, non si tratta semplicemente di provare affetto nei confronti di Dio. Perché possiamo dirlo? Vediamo cosa disse Gesù subito dopo: “Con tutta la tua anima”. Questo significa con tutto noi stessi. Vogliamo davvero usare tutto quello che abbiamo per lodare Geova e per dimostrargli quanto lo amiamo. Ma c’è anche qualcos’altro. Gesù conclude dicendo: “Con tutta la tua mente”. Quindi sono implicate le nostre facoltà intellettive. Vogliamo prenderci del tempo per conoscere il modo di pensare di Geova e per farlo nostro, interiorizzarlo. Vogliamo pensare nel modo in cui pensa Geova, vogliamo capire cosa ha in mente per il futuro e che cosa richiede da noi. E vogliamo conoscere sempre meglio la sua personalità. Quando ci soffermiamo su questo tipo di amore capiamo chiaramente che questa qualità include i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni. Non c’è niente che sia escluso. Ed è questo tipo di amore che sta alla base della nostra amicizia con Geova Dio. Di conseguenza possiamo essere in pace con lui. Quindi abbiamo visto il collegamento tra amore e pace. Amare Geova con tutto il cuore, l’anima e la mente ci permette di essere in pace con Dio. E quando siamo in pace con Geova Dio possiamo anche provare pace interiore e possiamo essere in pace con chi ci sta intorno. Come succede questo? Il nostro amore per Geova ci spinge a imitarlo, quindi coltiviamo le stesse qualità che mostra il nostro Padre celeste Geova. Per esempio pazienza, benignità, mitezza, qualità che piacciono alle persone che stanno intorno a noi e qualità che ci aiutano a promuovere la pace con gli altri. Sono sicuro che tutti noi vogliamo essere in pace con Dio. Ma a volte la nostra pace può essere minacciata. Potremmo sentirci sotto pressione. Oppure potremmo subire un torto, un’ingiustizia o qualcosa di molto brutto. Tutte situazioni che minacciano la nostra pace. A questo punto potremmo chiederci: “Cercheremo di gestire la situazione in un modo che piace a Geova o saremo impazienti e cercheremo di risolvere il problema con le nostre sole forze?” Nel video che stiamo per vedere notate come una famiglia riflette su un racconto della Parola di Dio che mette in risalto l’importanza dell’amore per Dio e del rispetto per la sua sovranità. 

Dai, Olivia! Olivia, sbrigati o farai tardi a scuola! Eccomi. Grazie mamma. Ciao, mamma, vado in servizio. Ok, io vado. - Vi voglio bene. - Ciao, mamma. Ci vediamo dopo. Buona giornata, ragazzi. A più tardi, mamma. Che ne dite? Finiranno mai insieme? No, lei non lo farà mai. Lei è troppo pura. Secondo me è tutta una finta. - Sotto sotto chissà cosa combina. - Infatti. Oh, ci ha viste! Dai, ora postiamo tutto quanto. Vai vai! Ok, è online. Ciao a tutti! - L’hai ricevuto questo? - Sì, guarda qua. Ciao a tutti! - Ma sono tremende. - Oh, mamma mia! Ciao a tutti! - Siamo le vostre Brooke… - E Amanda. Indovinate un po’ chi è appena arrivata? Olivia. Ed ecco qui Jake. Che ne dite? Finiranno mai insieme? No, lei non lo farà mai. Lei è troppo pura. Secondo me è tutta una finta. Sotto sotto chissà cosa combina. Oh, ci ha viste! No, non ci credo. Secondo te? Io non ne ho idea. Secondo me non le piacciono nemmeno i ragazzi. Forse le piacciono le ragazze. - Quanti commenti! - Grande, l’hanno letto tutti! Io dico che è ancora vergine. Può essere. Ehi, posso dare un’occhiata? Certo, naturalmente. Ecco. Puoi vivere felice per sempre. Come fai a realizzare questa cosa? È una bella domanda in effetti. - Dio ci promette... - No, no, non Dio, tu! Come fai a realizzare questa cosa? - Beh, io cerco di aiutare gli altri… - Aiutare? Tutto quello che fai, bello, è startene lì impalato con il tuo carrello mentre noi lottiamo per i tuoi diritti! Beh, io in effetti sono neutrale quando si tratta... Neutrale? Tu non sei neutrale. Sei soltanto un codardo. Questa roba non mi serve. Allora com’è andata? Il turno con l’espositore è stato un po’ duro, ma sto bene. Ciao a tutti! - Siamo le vostre Brooke… - E Amanda. Indovinate un po’ chi è appena arrivata? Olivia, cosa è successo? Ciao a tutti! - Siamo le vostre Brooke… - E Amanda. Indovinate un po’ chi è appena arrivata? Olivia. Ed ecco qui Jake. Che ne dite? Finiranno mai insieme? No, lei non lo farà mai. Lei è troppo pura. Secondo me è tutta una finta. Sotto sotto chissà cosa combina. Oh, ci ha viste! Mi dispiace così tanto, tesoro. Sapete, questo mi ricorda una situazione in cui si trovò Paolo. Mi sembra si trovi in Atti capitolo 16, dal versetto 23 in poi: “Dopo aver inflitto loro molti colpi, li gettarono in prigione, ordinando al carceriere di tenerli sotto stretta custodia. Ricevuto quest’ordine, il carceriere li gettò nella cella più interna della prigione e fissò i loro piedi ai ceppi. Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e lodavano Dio con canti, e i prigionieri li ascoltavano”. Secondo voi perché avevano voglia di cantare? Amavano Geova. E quando si concentrarono su quello, secondo voi come si sentirono? Secondo me trovarono un po’ di pace. Proprio così. Vi va se facciamo qualche ricerca su questa cosa? Ok. 

Qual era la situazione? Olivia e suo fratello si sono trovati sotto pressione, lei a scuola mentre era in classe e lui all’espositore mobile. Come gestiranno la situazione? Cosa faranno per riuscire a mantenere la loro pace con Geova? Sono domande importanti e in effetti tutti noi dovremmo chiederci cosa faremmo in situazioni difficili. Sappiamo che il modo di agire di Geova è il migliore e siamo convinti che anche il suo modo di governare è il migliore. Ma quando siamo sotto pressione, forse quando siamo vittima di qualche forma di ingiustizia o quando qualcuno ci fa perfino del male, potremmo cercare di risolvere la cosa a modo nostro. E quando lo facciamo rischiamo di mettere in pericolo la nostra pace. In quali modi mostriamo rispetto per la sovranità di Geova? Il consiglio che si trova in Romani capitolo 12 può aiutarci. Leggiamolo insieme. Romani capitolo 12, iniziamo dal versetto 17: “Non rendete a nessuno male per male”. Questa frase pone le basi per quello che è scritto subito dopo. Qualcuno potrebbe farci del male, ma il versetto dice: “Non rendete a nessuno male per male. Proponetevi di fare ciò che è eccellente dal punto di vista di tutti”. E ora notate il versetto 18: “Se possibile, per quanto dipende da voi, [ecco il punto] siate pacifici [o promuovete la pace] con tutti”. Queste parole ci fanno capire e anche apprezzare il modo in cui Geova mostra ragionevolezza. Perché possiamo dirlo? Perché Geova non ci chiede di fare cose che non possiamo fare. Non ci chiede di avere il controllo sugli altri, non lo fa. Infatti qui dice “per quanto dipende da voi”. Geova chiede a ognuno di noi di mostrare autocontrollo, di controllare le proprie reazioni nelle varie situazioni e di promuovere la pace. Ed ecco come possiamo farlo. Versetto 19. Qui si legge: “Miei cari, non vendicatevi, ma fate posto all’ira; infatti è scritto: ‘“La vendetta è mia; io ripagherò”, dice Geova’”. Quindi il consiglio è promuovete la pace e fate posto all’ira di Dio. Lasciate che sia lui a decidere se e quando intervenire per fare vendetta. È una cosa facile da dire, ma è altrettanto facile da fare? No. Quello che successe al re Davide può esserci utile, può aiutarci. Anche se non aveva alcuna colpa Davide diventò bersaglio del re Saul che spinto dall’odio voleva ucciderlo. E furono diverse le occasioni in cui il re Saul cercò di uccidere Davide. Per molti anni Davide visse come fuggiasco. In quel periodo però anche Davide ebbe l’opportunità di fare del male al re Saul, perfino di ucciderlo. Avrebbe potuto trovare delle giustificazioni per farlo. Ma non pensate che fare questo l’avrebbe privato della sua pace, soprattutto della sua pace con Geova Dio? Certo, lo sappiamo. Quindi come si comportò Davide? In un’occasione disse ai suoi uomini: “Dal punto di vista di Geova è inconcepibile che io faccia una cosa del genere al mio signore, l’unto di Geova”. Che cos’è che aiutò Davide? Vedeva la situazione da una prospettiva più ampia, dal punto di vista di Geova e non solo come una cosa tra lui e Saul. Aveva una certezza. Davide sapeva che se Saul doveva essere corretto Geova l’avrebbe fatto nel modo e nel tempo stabiliti da lui. Di conseguenza Davide mostrò pazienza e questo gli permise di non perdere la pace. La pace con Dio, la pace interiore e la pace con le persone che gli stavano intorno. Che esempio straordinario! Possiamo essere sicuri che, se mostriamo amore nei confronti di Geova rispettando la sua sovranità e aspettando lui, proveremo pace, vera pace. Geova garantisce che benedirà i suoi servitori, quindi anche noi, con la pace. Siamo quindi determinati ad amare Geova con tutto il cuore, l’anima e la mente. E vogliamo dimostrare questo tipo di amore aspettando pazientemente e mostrando rispetto per la sua sovranità, il suo modo di fare le cose. Se lo faremo, proveremo la pace che solo Dio può dare, la vera pace.

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