La persona spirituale e la persona fisica (1 Cor. 2:12-15)

La persona spirituale e la persona fisica (1 Cor. 2:12-15)

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William Malenfant

La trattazione di quest’oggi si concentra sull’uomo spirituale, su come esamina ogni cosa. È lo spirito santo di Dio che agisce su questa persona, e questo la rende del tutto diversa da coloro che invece fanno parte di questo mondo. Teniamo a mente questo e leggiamo 1 Corinti 2:12. In questo versetto si legge: “Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo spirito che proviene da Dio, affinché conosciamo le cose che Dio ci ha donato generosamente”. Dunque, lo spirito che riceviamo da Geova Dio di cui si parla qui è la sua forza attiva. E ne abbiamo davvero bisogno se vogliamo comprendere le cose spirituali, se vogliamo capire le cose che Geova Dio ci ha donato generosamente, come dice il versetto. Non è forse vero che grazie al suo spirito Geova ci ha concesso la possibilità di comprendere cose davvero meravigliose? Il Regno, il riscatto, la speranza della vita eterna, il nuovo mondo, la risurrezione... Queste che abbiamo menzionato sono solo alcune delle cose che lo spirito ci ha rivelato. Un’altra cosa che ci è stata donata è la grande famiglia di fratelli e sorelle a cui apparteniamo. E se ci riflettiamo un attimo su, la nostra famiglia mondiale della fede non potrebbe esistere in alcun modo se non fosse per lo spirito santo di Geova. Non c’è dubbio, non è merito umano questo nostro legame. Continuiamo col versetto 13. 1 Corinti 2:13. Si legge: “Di queste cose [cioè delle cose che lui ci ha donato, di queste cose] parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana ma con parole insegnate dallo spirito, spiegando concetti spirituali con parole spirituali”. È su cose spirituali che vogliamo concentrarci. Nel suo complesso, il sapere dell’essere umano, con le opere che ha scritto, le filosofie, le conoscenze e gli insegnamenti, non è di nessuna utilità per ottenere la vita eterna. Lo dice Giovanni 6:63. Concetti spirituali e parole spirituali si trovano solo qui, nella Parola di Dio, la Bibbia. Le parole che usiamo noi sono completamente diverse dal linguaggio che usa il mondo, un linguaggio ormai sempre più volgare e scurrile. Noi invece parliamo soprattutto di concetti spirituali, della volontà di Geova. E per spiegare questi concetti spirituali che abbiamo capito dalle Sacre Scritture usiamo parole spirituali. Per di più facendo questo diamo gloria al nostro Dio Geova. Leggiamo ora il versetto 14. Qui si dice: “Ma l’uomo fisico non accetta le cose dello spirito di Dio, perché per lui sono stoltezza; e non le può conoscere, perché devono essere esaminate da un punto di vista spirituale”. Qui con l’espressione “uomo fisico” non ci si riferisce a una persona in carne ed ossa, al suo corpo fisico; d’altronde oggi tutti i cristiani in vita sulla terra hanno un corpo fisico. Si riferisce piuttosto a una persona che nella sua vita non dà alcun valore alle cose spirituali. E sono in molti a rientrare in questa categoria. Forse hanno una mentalità laica. Sono persone animate da sentimenti di solidarietà umana, persone che desiderano aiutare il prossimo, che ne hanno fatto lo scopo della vita. Ma questo le rende di per sé persone spirituali? No. L’uomo spirituale sa che ‘ama il tuo prossimo come te stesso’ è il secondo comandamento. Quello lo seguono, è vero. Ma il primo comandamento, quello più importante di tutti, è: ‘Ama Geova Dio con tutto il cuore, l’anima, la mente e la forza’. E loro questo comandamento non lo seguono. Che dire degli atei, degli agnostici o degli evoluzionisti? Come abbiamo studiato di recente, molti accettano l’evoluzione non perché hanno fatto grandi studi, perché si sono convinti sulla base di prove e dati di fatto. No, l’hanno accettata soltanto perché qualcuno gli ha detto che è così. Né più né meno di questo. D’altra parte ci sono atei ed evoluzionisti irriducibili, così convinti da accettare teorie o ragionamenti che, se applicati a una qualunque altra disciplina, a un qualunque altro aspetto della vita, liquiderebbero come fantasia, come pura immaginazione. È vero o non è vero? A volte l’uomo fisico, quello del versetto, dice con scherno: “Tu credi in Dio perché ne hai bisogno. Io non sento questo bisogno”. Beh, la realtà è che anche lui ne ha bisogno, perché anche lui è mortale. Siamo tutti mortali, il che vuol dire che a motivo della nostra condizione abbiamo tutti bisogno dell’aiuto di Geova Dio, aiuto che ci provvede grazie al sacrificio di riscatto del suo figlio Gesù. Noi capiamo qual è il problema di fondo è che l’uomo fisico chiude gli occhi davanti a tutte le prove dell’esistenza di un Creatore. Ad esempio, il progetto intelligente che si ritrova nel DNA, l’esatta precisione, o perfetto equilibrio con cui sono calibrate le 4 forze dell’universo, oppure la Terra con i suoi meravigliosi cicli naturali, la posizione ideale del nostro pianeta nel sistema solare, o l’incredibile simbiosi che esiste nel mondo vegetale e nel mondo animale. E questo elenco potrebbe continuare ancora e ancora. Tutto nelle meraviglie della creazione rivela il progetto intelligente di un Creatore, il nostro Dio Geova. Ma come dice 1 Corinti 2:14, e l’abbiamo letto, “l’uomo fisico non accetta le cose dello spirito di Dio”. Fatto interessante, quest’uomo vede le cose fisiche, le meravigliose cose che sono state create dallo spirito di Dio, eppure è cieco perché non riesce a guardare oltre. Come un uomo che si entusiasma davanti a un dipinto che raffigura un bel paesaggio, lo compra e lo porta a casa. È pieno di ammirazione per l’artista. Un giorno decide di andare a vedere dal vivo i posti ritratti sulla tela. Così si ritrova davanti lo spettacolo di quelle montagne, quei laghi, quegli alberi, un panorama che lo lascia senza fiato per la sua bellezza. E cosa fa? Loda l’artista. Non spende nemmeno una parola per chi ha fatto l’originale. È cieco. Lo stesso è vero per l’uomo fisico. 1 Corinti 2:15 continua il ragionamento dicendo: “L’uomo spirituale invece esamina ogni cosa, mentre lui non è esaminato da nessun uomo”. L’uomo spirituale non è una persona che sfoggia sempre e comunque un’aria pia, da bigotto. E non si ritiene superiore, non è come i farisei. L’uomo spirituale, quando fa un errore, non ha problemi ad ammetterlo. Il suo primo pensiero non è quello di salvare la faccia. Ci tiene piuttosto ad essere onesto e sincero, perché lui sa che il Creatore vede tutto e sa tutto. Noi siamo onesti con noi stessi e con gli altri, e dimostriamo modestia in ogni situazione in cui ci troviamo. Oltre a questo, l’uomo spirituale si rende conto dell’approccio sbagliato che ha l’uomo fisico. Noi sappiamo riconoscere il modo di comportarsi e di ragionare dell’uomo fisico, cosa lo motiva o lo spinge. L’uomo fisico invece non comprende l’uomo spirituale. Giusto per farci un’idea, 1 Giovanni 2:15-17, che però non andremo a leggere adesso, contiene una breve descrizione del modo di pensare e delle priorità dell’uomo fisico. Un altro dato di fatto è che le chiese della cristianità e tutte le altre religioni che fanno parte di Babilonia la Grande, con i loro insegnamenti non scritturali, le loro pratiche impure e il loro immischiarsi nella politica, condividono la responsabilità di aver impedito alle persone di riporre fede nel vero Dio. Non sfuggiranno, dovranno rendere conto a Geova Dio. Hanno insegnato e diffuso dottrine sciocche e ridicole, e hanno promosso attività che disonorano Geova. Sono loro che hanno portato molti all’ateismo e all’agnosticismo. È bello che invece noi, noi conosciamo il vero Dio, Geova. Se abbiamo il privilegio di conoscere la verità è perché lui ci ha attirato a sé, e lo ha fatto col suo spirito santo, la sua forza invisibile così evidente in tutta la creazione e in particolare nella sua Parola, la Bibbia. Gli uomini e le donne spirituali possono vedere ciò che è invisibile. Noi sappiamo chi ha creato i cieli e la terra e tutto ciò che è in essi, il nostro meraviglioso Dio, Geova.

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