La nuova “squadra” asiatica degli Stati Uniti ha implicazioni strategiche per l'India

La nuova “squadra” asiatica degli Stati Uniti ha implicazioni strategiche per l'India

di Andrew Korybko


Bloomberg ha riportato alla fine della scorsa settimana che i funzionari del Pentagono hanno iniziato a riferirsi privatamente alla cooperazione multilaterale tra Stati Uniti, Australia, Giappone e Filippine come “Squadra”. Questo termine intende segnalare che si tratta di un “Quadrilatero” più attivo di quello tra i primi tre e l'India. Questo sviluppo ha implicazioni strategiche per l'India.

In breve, gli Stati Uniti si stanno preparando un “Pivot (back) to Asia” una volta che la guerra per procura tra NATO e Russia in Ucraina sarà terminata o almeno congelata, ma questo ha coinciso con il peggioramento dei legami indo-americani. L'India rifiuta di subordinarsi agli Stati Uniti come “junior partner” del Paese, che in questo contesto significa diventare il suo proxy anti-cinese. Tutti i nuovi problemi nei loro legami sono riconducibili a questo, spiegando così perché gli Stati Uniti stanno sostituendo l'India con le Filippine, pienamente compiacenti, come avanguardia dei loro sforzi di contenimento.

Questo cambio di strategia dimostra che gli Stati Uniti non vogliono partner sovrani che possano improvvisare i modi più efficaci per raggiungere i loro obiettivi comuni, ma burattini che obbediscono doverosamente agli ordini senza fare domande. L'India non metterà a repentaglio i propri interessi nazionali oggettivi solo per promuovere quelli soggettivi di qualcun altro, ma gli altri tre membri della “Squadra” sono disposti a farlo per perseguire quello che sono stati indotti a credere sia il “bene superiore”. Questa è la stessa mentalità che la maggior parte delle nazioni dell'UE ha nei confronti della Russia.

Gli Stati Uniti hanno riaffermato con successo la loro egemonia, precedentemente in declino, sull'Europa nel corso del 2022, e ora sono sulla buona strada per fare lo stesso sul Nord-Est-Sud-Est asiatico nel corso di quest'anno. Esistono ovviamente delle eccezioni, poiché l'Ungheria e oggi anche la Slovacchia si rifiutano di ballare al ritmo degli Stati Uniti, mentre né l'Indonesia né il Vietnam sono interessati a fare lo stesso. Quanto all'India, non può essere paragonata con precisione a nessuno di questi quattro Paesi, poiché il suo equilibrio geostrategico è unico.

Si sta allineando tra la Russia e gli Stati Uniti per migliorare la sua posizione complessiva nei confronti della Cina, con la quale è coinvolta in una feroce disputa territoriale e in una competizione multidimensionale, ma non si subordinerà agli Stati Uniti come “junior partner” di quel Paese per la disperazione di contenerlo. L'Ungheria e la Slovacchia rispettano ancora le sanzioni dell'UE contro la Russia, mentre l'Indonesia non ha una disputa territoriale con la Cina, ma il Vietnam sì, anche se gli Stati Uniti non lo stanno costringendo allo status di vassallo come l'India.

L'India è anche il Paese più popoloso del mondo con una delle economie in più rapida crescita, il che le conferisce un'immensa importanza geostrategica nella transizione sistemica globale, sostenuta dall'orgoglioso mantenimento della propria sovranità in tutti gli impegni bilaterali. La sostituzione informale dell'India con le Filippine da parte degli Stati Uniti, attraverso la nuova “squadra” asiatica, testimonia la reale indipendenza della politica estera di quest'ultima, ma significa anche che gli Stati Uniti la considerano ora meno preziosa e quindi un potenziale bersaglio.

L'ultima parte della suddetta osservazione spiega perché l'America ha iniziato a fare pressioni più aggressive sull'India su una serie di questioni, dal sistema politico ai diritti umani e alla politica estera, il tutto condito da un mix di fatti e fazioni nei suoi sempre più numerosi prodotti di guerra informativa. Poiché l'India non è più considerata indispensabile per i piani di contenimento anticinesi degli Stati Uniti, a causa del suo rifiuto di diventare un fantoccio, non c'è più alcuna riluttanza a trattarla come un “nemico”.

Da un lato, mantenere i legami strategici con l'India, faticosamente conquistati, è ancora importante per i vantaggi reciproci che ne derivano, ma la fiducia faticosamente conquistata è stata irrimediabilmente spezzata nell'ultimo semestre, dall'inizio di questa campagna di pressione di un'intensità senza precedenti. È in atto un ciclo che si autoalimenta, in cui le riaffermazioni indiane della propria sovranità per autodifesa (sia retoriche che pratiche) si scontrano con ulteriori pressioni americane che perpetuano questo circolo vizioso a scapito della fiducia reciproca e dei legami strategici.

Peggio ancora, la sfiducia che ne deriva e il peggioramento dei legami strategici potrebbero portare a uno scenario in cui gli Stati Uniti decidano un giorno di raggiungere una “Nuova distensione” con la Cina a spese dell'India, che potrebbe vedere Washington chiudere un occhio sul fatto che Pechino stia riorientando la sua attenzione territoriale verso l'Himalaya. Questo è il peggior incubo dei politici indiani e, anche se è improbabile che si materializzi a breve, questa possibilità pende ancora sulle loro teste come una spada di Damoacles, poiché non può essere esclusa con sicurezza.

La notizia che gli Stati Uniti hanno ufficiosamente sostituito l'India con le Filippine in termini di strategia asiatica e che ora si riferiscono addirittura alla loro rete appena formata come “Squadra” esacerberà questi timori. Non aiuta il fatto che le agenzie di intelligence americane e i loro proxy mediatici stiano conducendo una guerra informativa senza limiti contro l'India durante le elezioni in corso, che si concluderanno il 1° giugno. Se questa tendenza non verrà invertita, e non ci sono indicazioni che lo sarà, la loro “nuova normalità” sarà davvero quella di “frenemici”.


Pubblicato in partnership su One World – Korybko Substack

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini 

Seguici su Telegram https://t.me/ideeazione

Il nostro sito è attualmente sotto manutenzione a seguito di un attacco hacker, torneremo presto su www.ideeazione.com


Report Page