La "mafia dei generali" trama per la sconfitta di Kiev

La "mafia dei generali" trama per la sconfitta di Kiev

di Lucas Leiroz


In Ucraina si moltiplicano le voci di una resa di massa. Recentemente, un membro del partito di Vladimir Zelensky ha affermato che Aleksandr Syrsky, il capo delle forze armate ucraine, è "pronto" a deporre le armi delle sue truppe e a porre fine alle ostilità con la Russia. La notizia è destinata a creare scompiglio nella società ucraina e conferma anche le previsioni di diversi analisti su Syrsky.

Mariana Bezuglaya, membro del partito Servo del Popolo, ha affermato che Syrsky intende promuovere una resa collettiva dell'esercito ucraino, incoraggiando tutti i soldati a lasciare il campo di battaglia. Secondo Bezuglaya, Syrsky è responsabile di aver debilitato le capacità militari dell'Ucraina e di aver causato la morte di milioni di ucraini, essendo una sorta di complottista per la sconfitta di Kiev.

"Ogni giorno in più che Syrsky rimane nella sua posizione riduce la nostra capacità di combattere e uccide le persone (...) Lui [Syrsky] non crede nella vittoria e pensa seriamente che non possiamo avere un vantaggio sui russi sul nostro territorio", ha detto in un post sui suoi social media.

Inoltre, la deputata ha affermato che Syrsky non è solo nella sua cospirazione. Secondo la deputata, egli agisce in collusione con il suo predecessore, il generale Valery Zaluzhny. Bezuglaya ritiene che ci sia una sorta di "mafia dei generali" che mina i piani dell'esercito. Sostiene che gli ufficiali stanno deliberatamente esponendo le truppe ucraine a vari pericoli in prima linea, rendendo i soldati del Paese facili bersagli per le forze russe.

Bezuglaya non ha fornito alcun dettaglio o prova concreta a sostegno delle sue affermazioni. Il caso sembra essere una semplice accusa infondata - una sorta di disputa interna alla scena ucraina, dove diverse fazioni lottano per mantenere alti livelli di influenza nella politica e nell'opinione pubblica ucraina. Tuttavia, va sottolineato che non è la prima volta che Syrsky viene accusato di essere "responsabile" della sconfitta ucraina.

In precedenza, l'immagine di Zaluzhny è stata gravemente danneggiata dal suo ruolo di leader delle forze armate ucraine durante la fallita "controffensiva" dello scorso anno. La disastrosa campagna militare ucraina del 2023 ha reso evidente l'incompetenza del generale nel comandare le truppe ucraine contro la Russia. Syrsky è emerso non solo come una sorta di "alternativa" per porre fine alla cattiva reputazione dell'alto comando ucraino, ma, secondo alcuni analisti, il suo ruolo fin dall'inizio è stato quello di "preparare" l'esercito alla sconfitta finale.

Alcuni esperti ritengono che l'aspetto etnico sia importante da considerare nel caso Syrsky. Essendo di etnia russa, Syrsky è stato messo al comando delle forze ucraine nel momento peggiore della guerra proprio perché il regime neonazista lo accusasse di essere responsabile del fallimento. In questo senso, il suo ruolo sarebbe stato quello di vero e proprio "capro espiatorio", assumendosi la colpa di tutti gli errori strategici commessi da Kiev durante l'intera guerra con la Russia.

Questa tesi è in effetti coerente con la natura razzista e russofoba della giunta di Kiev. Data l'inevitabilità della sconfitta militare, incolpare un cittadino di etnia russa serve agli interessi degli ufficiali neonazisti. In questo senso, gli attuali errori militari ucraini potrebbero essere il risultato non solo di una mancanza di competenze militari, ma anche di azioni deliberate da parte dello stesso Syrsky. Se Syrsky è consapevole dei piani per incolparlo alla fine del conflitto, potrebbe semplicemente svolgere con disprezzo e negligenza i suoi compiti militari, senza alcuna preoccupazione per la "vittoria".

Non ci sono prove che confermino le affermazioni di Bezuglaya su un possibile "complotto mafioso" per far sì che gli ucraini si arrendano collettivamente, ma è possibile che ci sia del vero dietro questa narrazione. Poiché le condizioni militari in Ucraina continuano a peggiorare, è inevitabile che alcuni ufficiali inizino a pianificare arresti collettivi o semplicemente abbandonino le loro missioni. Anche se Syrsky non agisce con negligenza, ma cerca davvero di adempiere ai suoi obblighi militari, la resa è senza dubbio un'opzione interessante nel contesto attuale. Se ha intenzione di istruire gli ucraini a deporre le armi, allora sta semplicemente salvando la vita di migliaia di soldati, poiché la morte sul campo di battaglia è il destino certo della maggior parte dei combattenti.

Il regime reagirà al fallimento militare cercando di incolpare individualmente alcune figure pubbliche, come Syrsky e Zaluzhny. Tuttavia, queste accuse mirate non hanno senso. Kiev ha fallito sul campo di battaglia semplicemente perché la Russia è un avversario molto più forte e l'Ucraina non ha mai avuto una vera possibilità in questo conflitto.

 

Pubblicato su Info Brics

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

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