La guerra degli Stati Uniti contro lo Yemen si riscalda

La guerra degli Stati Uniti contro lo Yemen si riscalda

di Thomas C. Mountain


La guerra degli Stati Uniti contro lo Yemen si sta lentamente ma inesorabilmente riscaldando. Con bombe sempre più grandi, gli Stati Uniti stanno facendo l'unica cosa che sanno fare quando quello che stanno facendo non funziona, come ha ammesso anche il genocida Joe Biden.

 

Alcuni potrebbero pensare che questa storia sia iniziata il 7 ottobre 2023, quando la resistenza palestinese a Gaza attaccò le forze di occupazione israeliane. Israele lanciò il suo genocidio contro Gaza e gli Houthi/Ansrallah in Yemen risposero dichiarando il blocco della navigazione israeliana attraverso il Baab Al Mandeb, il punto critico e strategico che collega il Mar Rosso all'Oceano Indiano e attraverso il quale passa la maggior parte del commercio tra Europa e Asia.

 

Ma le bombe statunitensi sganciate da aerei di fabbricazione americana hanno massacrato decine di migliaia di yemeniti dal 2015 al 2022 in quella che era in realtà una guerra per procura degli Stati Uniti combattuta dall'Arabia Saudita. Bombe statunitensi sganciate da aerei statunitensi, con l'unica differenza che allora i piloti erano sauditi. Oggi sono i piloti statunitensi a massacrare donne e bambini dello Yemen.

 

La domanda è: come si è arrivati a tutto questo, dove i piloti statunitensi stanno massacrando i civili yemeniti per conto di... Israele? Gli esplosivi ad alto potenziale statunitensi hanno massacrato le feste nuziali yemenite con i missili lanciati dai droni sin da quando Obama era presidente e dalle sue riunioni a colazione del martedì mattina in cui sceglieva quali yemeniti sarebbero morti quel giorno in nome della “guerra al terrore” statunitense basata sulle regole.

 

Non avendo ancora trovato nulla di preciso su come si è svolta la guerra degli Stati Uniti contro lo Yemen, è arrivato il momento di mettere le cose in chiaro. Per farlo bisogna tornare indietro di oltre 60 anni e arrivare fino ai giorni nostri.

 

All'inizio degli anni '60 il presidente egiziano Nasser decise che il caos che regnava nello Yemen dopo il ritiro dei colonialisti occidentali negli anni '50 era qualcosa per cui la sua versione del panarabismo avrebbe dovuto fare qualcosa e si imbarcò in un enorme disastro, invadendo lo Yemen in quello che si trasformò rapidamente in un pantano in quello che è stato chiamato il Vietnam dell'Egitto. Dopo oltre 30.000 vittime, alla fine degli anni '60 il presidente Nasser imparò la sua amara lezione e ritirò le truppe egiziane dallo Yemen. Quello che Nasser pensava fosse un problema politico era in realtà, secondo le sue parole, “un problema tribale” e se ne lavò le mani. Alcuni ritengono che l'invasione egiziana dello Yemen indebolì a tal punto l'esercito egiziano che gli israeliani ebbero vita facile quando lanciarono la loro guerra contro gli arabi nel 1967, la “guerra dei sei giorni”.

 

Alla fine lo Yemen si divise in Yemen del Nord e Yemen del Sud, con le tribù settentrionali, gli odierni Houthi/Ansrallah, in una pace scomoda e spesso interrotta con le tribù meridionali a base sunnita.

 

Questo accadeva prima del crollo dell'Unione Sovietica, quindi la contesa tra superpotenze era un fatto costante. In un certo senso gli Stati Uniti sostennero, dietro le quinte, la guerra di Nasser nello Yemen, anche se il nazionalismo panarabo non era qualcosa con cui la Pax Americana era a suo agio.

 

Quando Nasser ritirò il suo esercito, gli Stati Uniti e i loro lacchè britannici promossero la loro politica di “gestione delle crisi”, creando una crisi dopo l'altra per poter saccheggiare, depredare e, soprattutto, controllare lo Yemen, che si trova su un lato del Baab Al Mandeb, il punto di strozzatura strategicamente critico tra il Mar Rosso e l'Oceano Indiano.

 

Dagli anni '70 in poi uno Yemen diviso, Nord e Sud, sembrava essere eterno, o almeno così pensavano tutti gli “esperti”.

 

Poi, all'improvviso, nel 1990, si è verificata una corsa all'unificazione dello Yemen del Nord e del Sud in un unico Paese. È successo così rapidamente che gli Stati Uniti e i loro lacchè nel Regno Unito sono stati colti con le braghe calate e prima che potessero sabotare questo processo di pace era un affare fatto.

 

Il motivo per cui ciò è accaduto, e qualsiasi eritreo con una conoscenza anche solo elementare della storia ve lo dirà, è stato il Fronte di Liberazione del Popolo Eritreo (EPLF) nel 1990 che ha riunito entrambe le parti in una stanza per alcune settimane e ha mediato un accordo che ha unito lo Yemen. Si tenga presente che nel 1990 l'EPLF era ancora un movimento indipendentista e non aveva ancora ottenuto l'indipendenza dell'Eritrea dall'occupazione coloniale etiope, quindi un risultato ancora più impressionante.

 

Naturalmente, una volta che gli Stati Uniti vennero a conoscenza di questo accordo, giocarono subito con il bastone e la carota con il nuovo presidente dello Yemen Saleh Abdellah e la pace e la prosperità per uno Yemen unito nacquero comunque.

 

Nei decenni successivi, la famiglia Al-Houthi e le tribù sue alleate, l'odierno Ansrallah, e l'esercito yemenita guidato dal presidente Saleh Abdellah combatterono quattro guerre di cui sono a conoscenza, alcuni dicono sei. Nessuno ha vinto nessuno di questi salassi ed entrambe le parti hanno accettato ogni volta una tregua non facile a causa dell'esaurimento reciproco dei combattimenti.

 

Poi, alla fine del 2014, le forze armate di Al-Houthi/Ansrallah hanno stretto un accordo con il capo dell'esercito yemenita, figlio dell'“ex presidente” Saleh Abdellah, e sono partite alla conquista di tutto lo Yemen sotto la minaccia delle armi. Questo accordo ha unito la forza militare dei due maggiori eserciti dello Yemen e sembrava che l'unità nord/sud dello Yemen stesse per essere distrutta.

 

Tutto ciò ha colto di sorpresa l'establishment della sicurezza nazionale degli Stati Uniti che, all'indomani dell'invasione del sud da parte dell'esercito Houthi/Ansrallah/Yemen, si è rivolto all'unica forza di terra disponibile per impedire la vittoria dei combattenti Houthi-Saleh Abdellah e ha trascinato in questo pasticcio una riluttante Arabia Saudita. Come lo sappiamo? Perché è impossibile che l'esercito saudita non conosca le amare lezioni che l'Egitto ha imparato a sue spese sull'intervento nelle dispute tribali yemenite. Così i piloti sauditi, addestrati, armati e riforniti dall'esercito statunitense, hanno iniziato a bombardare lo Yemen. Naturalmente l'uomo nero degli “Houthi sostenuti dall'Iran” è stato promosso come una ragione sufficiente.

 

Con il coinvolgimento saudita, quello che sembrava un facile colpo di stato da parte dell'alleanza Houthi/Saleh si è fermato e per un certo periodo sono stati costretti a ritirarsi.

 

Saleh ha poi cercato di fare il suo accordo con i sauditi e ha rapidamente scoperto quanto Ansrallah/Houthi potessero essere spietati nei confronti di coloro che consideravano traditori e, mentre tentava di fuggire dalla capitale dello Yemen, Sana'a, è stato ucciso. Che fine abbiano fatto i suoi resti è un'ipotesi che non si può fare. Una persona che ha governato per decenni lo Yemen è scomparsa all'istante dalla realtà yemenita.

 

Nel corso dei sette anni di guerra tra Stati Uniti e Arabia Saudita contro lo Yemen, l'aviazione saudita ha massacrato centinaia di migliaia di yemeniti, fino a quando la guerra non è terminata nel 2022 grazie all'intervento cinese, che ha portato i sauditi e gli iraniani a trovare un accordo tra i nemici di un tempo.

 

Poi, nell'ottobre 2023, Hamas ha lanciato il suo attacco all'esercito di occupazione israeliano e l'esercito coloniale dei coloni sionisti ha risposto con quello che si è rapidamente trasformato in un genocidio di donne e bambini palestinesi.

 

Essendo appena usciti da una guerra genocida sostenuta dagli Stati Uniti e dal blocco imposto dai sauditi, gli Houthi/Ansrallah hanno dichiarato il blocco delle navi israeliane attraverso il punto di strozzatura di Baab Al Mandab, tra il Mar Rosso e l'Oceano Indiano. Gli Stati Uniti sono intervenuti per conto di Israele ed è iniziata una vera e propria guerra tra gli Stati Uniti e il popolo yemenita.

 

La direzione di questa guerra dipende da Israele, perché gli Houthi/Ansrallah hanno detto chiaramente che toglieranno tutti i blocchi una volta terminato il genocidio.

 

Gli Stati Uniti si sono rivelati pressoché impotenti a prevenire gli attacchi ai loro alleati che navigano in questa regione cruciale per l'Europa e l'Asia, attraverso la quale passano centinaia di navi al giorno. Lentamente la guerra degli Stati Uniti contro lo Yemen si sta trasformando in un pantano per la Pax Americana, che può solo rispondere con la lingua che conosce meglio, la forza bruta. Bombe sempre più pesanti uccidono sempre più yemeniti, mentre la guerra degli Stati Uniti contro lo Yemen si riscalda lentamente.


Traduzione a cura di Costantino Ceoldo

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