La vostra liberazione si avvicina (Riv. 6:15)

La vostra liberazione si avvicina (Riv. 6:15)

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Joel Dellinger

L’articolo della Torre di Guardia da cui è tratto il commento della scrittura del giorno di oggi ha un tema davvero incoraggiante, “‘La vostra liberazione si avvicina’!” e sono sicuro che tutti noi ci rallegriamo nella speranza. Proviamo gioia quando pensiamo alle benedizioni che riceveremo subito dopo la grande tribolazione e Armaghedon. Che bello sapere che questo sistema, che molti ritengono ormai fuori controllo, è prossimo alla sua fine. Il grandioso culmine è vicino. Ma quanto vicino? L’entusiasmante discorso conclusivo del congresso di zona del 2017 riassumeva la risposta così: imminente. Il giorno e l’ora del giudizio contro questo malvagio sistema di cose sono stati già stabiliti da Geova molto tempo fa. Non cambieranno mai. Come disse il profeta Abacuc, ‘la visione si affretta verso il suo adempimento. Non tarderà!’ Che particolari ci rivela la scrittura del giorno di oggi, ovvero Rivelazione 6:15, riguardo alla grande tribolazione che è sempre più vicina? E in che modo conoscere questi particolari ci prepara per quello che succederà? Prendete insieme a me la Bibbia e diamo un’occhiata al contesto in Rivelazione capitolo 6. Leggiamo i versetti da 15 a 17. Teniamo presente, come è già stato commentato, che quello che stiamo per leggere nella Parola di Dio avverrà subito dopo l’inizio della grande tribolazione e subito dopo la distruzione della falsa religione. La domanda è: come reagirà la maggioranza dell’umanità a quello che accadrà successivamente? E perché? Vediamolo insieme. Rivelazione 6:15-17: “I re della terra, gli alti dignitari, i comandanti militari, i ricchi, i potenti, e ogni schiavo e ogni persona libera si nascosero nelle caverne e tra le rupi dei monti. E dicevano ai monti e alle rupi: ‘Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi può resistere?’” Avete notato dove la maggioranza cercherà rifugio? Per quanto possa sembrare incredibile, dopo la distruzione dell’impero mondiale della falsa religione, la maggioranza delle persone continuerà a riporre fiducia nelle organizzazioni umane. In quel tempo, dopo l’inizio della grande tribolazione e prima dell’inizio di Armaghedon, la Bibbia non indica che ci sarà una sorta di conversione di massa e che tutte le persone correranno al “monte di Geova”. In quel momento le organizzazioni umane, sia politiche sia commerciali, che per un periodo di tempo ci saranno ancora, alla maggioranza delle persone sembreranno solide, indistruttibili come montagne e caverne. Il versetto 15 fa una lista molto dettagliata di tutti quelli che continueranno a farsi completamente ingannare da Satana il Diavolo. Pensate, tutti loro, sia chi prima faceva parte della falsa religione che chi non era affatto religioso, continueranno a fare quello che hanno sempre fatto, cercare protezione e salvezza nelle organizzazioni umane. La loro fiducia in queste organizzazioni sarà ben riposta? No. Notate cosa dice il libro Rivelazione a proposito di questi versetti: “Né le spelonche dei monti letterali né le organizzazioni politico-commerciali paragonabili a monti offriranno sicurezza economica o aiuto d’altro genere. Nulla li proteggerà dall’ira di Geova”. Proprio così, molto presto assisteremo a eventi davvero entusiasmanti. In che modo sapere queste cose, conoscere questo messaggio ispirato da Dio, può aiutarci a essere pronti per quel giorno? L’articolo menzionato all’inizio ci incoraggia a riflettere su quello che ci aspetta e descrive quel tempo come un periodo di prova e giudizio. Non so voi, ma quando ho pensato a questa espressione mi sono detto: “Siamo già in un periodo di prova”. I nostri fratelli e le nostre sorelle, come mai prima, stanno affrontando gravi difficoltà economiche, disastri naturali, problemi di salute, lutti improvvisi, guerre, persecuzione. Qualunque fratello o sorella sta affrontando un periodo di prova adesso. Persino le irruzioni armate nelle Betel e nelle Sale del Regno non sono poi così rare ultimamente. Eppure non è ancora iniziata la grande tribolazione. È molto probabile che le cose diventeranno sempre più difficili nel prossimo futuro. Quindi è importante chiedersi: “In chi o in che cosa ripongo la mia fiducia? Ripongo fiducia, magari anche in piccoli modi, nelle cose materiali o nelle risorse di cui dispongo in questo sistema di cose? Il modo in cui reagisco alle difficoltà e ai cambiamenti oggi, prima della grande tribolazione, dimostra che è Geova la mia Roccia e non un’organizzazione umana?” Triste a dirsi, alcuni fratelli e sorelle si sono lasciati ingannare dall’idea comune che la vera sicurezza derivi dalle cose materiali. Nel 2013 in una delle nostre riviste veniva raccontato quello che è successo a un anziano. Penso che chi è nel servizio a tempo pieno possa rispecchiarsi nelle sue parole. Ha detto: “Di solito sono un tipo parsimonioso. Se mi verso troppo shampoo, ne rimetto un po’ nel flacone”. Eppure questo anziano, Alex, iniziò a investire in borsa pensando che presto avrebbe potuto lasciare il lavoro e cominciare a fare il pioniere. Le sue intenzioni erano buone. Ma poco alla volta si ritrovò sempre più impegnato a studiare offerte e relazioni di mercato. Dando fondo ai risparmi e prendendo a prestito del denaro da alcuni broker, acquistò delle azioni che, secondo gli analisti, erano destinate a salire velocemente. Invece crollarono di colpo. Come reagì Alex? Ha detto: “Ero deciso a recuperare i miei soldi. Pensavo che, se avessi tenuto duro, il valore delle azioni sarebbe risalito”. Pensate a come Alex si sarà sentito durante quei mesi in cui aspettava che il valore delle azioni risalisse. Non riusciva a concentrarsi sulle attività spirituali e cominciò a soffrire di insonnia. Ma il prezzo delle azioni non risalì più. Alex perse i suoi risparmi e dovette vendere la casa. Ha ammesso: “Ho fatto soffrire molto la mia famiglia”. Comunque ha imparato una lezione molto importante da quello che gli è successo. Ha detto: “Ora so che chiunque ripone la sua fiducia nel sistema [di cose] di Satana avrà una cocente delusione”. Ed è un’ottima lezione per tutti noi. Tutto ciò che fa parte di questo sistema, ad esempio le organizzazioni umane, che siano di natura politica o commerciale, o magari un’istruzione superiore, non può salvarci adesso e non potrà farlo in futuro. Notate come Proverbi 11:28 si collega bene a quello che ha detto Alex. Proverbi 11:28: “Chi confida nelle sue ricchezze cadrà, ma il giusto diventerà rigoglioso come fogliame”. Qual è il punto? Riporre anche solo un po’ di fiducia o di speranza nei nostri risparmi, magari nei nostri investimenti o nella nostra capacità di guadagnare soldi in questo sistema di cose, equivale a riporre la nostra fiducia in Satana il Diavolo. È un tipo di sicurezza che non è reale. Infatti lo schiavo fedele incoraggia tutti noi, inclusi quelli che sono nel servizio a tempo pieno e che hanno fatto tanti sacrifici per il Regno, a riflettere sulla domanda: “Sono davvero pronto a rinunciare alle cose materiali che possiedo?” Quello che ci dà sicurezza oggi, che ci fa sentire al sicuro, anche quando affrontiamo piccoli problemi o circostanze difficili, ci dà un’idea di dove cercheremo rifugio quando le cose si faranno ancora più difficili in futuro. Ovviamente Geova non vuole che guardiamo al futuro con paura. Geova desidera che guardiamo al futuro con coraggio, e possiamo farlo. Essere a conoscenza di quello che ci riserva il futuro, di come scoppierà la grande tribolazione e dell’instabilità di questo sistema di cose ci convince del fatto che nel mondo in cui viviamo la vera sicurezza non può esistere. La vera sicurezza la possiamo trovare solo se confidiamo in Geova giorno dopo giorno. Questo ci ricorda quanto sia importante continuare con impegno ad accumulare “tesori in cielo”, tesori che non svaniscono e che continueranno a esistere durante la grande tribolazione e dopo Armaghedon, e che ci permetteranno di ottenere la vita eterna. Per dirla con le parole che Paolo fu ispirato a scrivere a Timoteo, dobbiamo continuare a ‘riporre la nostra speranza, non nelle ricchezze incerte, ma in Dio’, che si prende cura di tutti noi oggi e lo farà per sempre, anche durante la grande tribolazione. Questo ci convince del fatto che “la [nostra] liberazione si avvicina” e non abbiamo nulla da temere.

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