La buona notizia secondo Gesù | Un’anteprima!

La buona notizia secondo Gesù | Un’anteprima!

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Stephen Lett

Gesù disse, come riportato in Matteo 11:27: “Nessuno conosce pienamente il Padre se non il Figlio e coloro ai quali il Figlio lo voglia rivelare”. Questo ci insegna 2 cose. Primo, che è possibile conoscere il Padre pienamente. E secondo, che Gesù è la chiave per conoscere Geova. Gesù spiegò chiaramente qual era il suo ruolo nel rivelare il Padre. L’ultima sera qui sulla terra disse ai suoi apostoli, come riportato in Giovanni 14:6: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno arriva al Padre se non tramite me”. Solo tramite Gesù possiamo conoscere il Padre e avere una stretta amicizia con lui. In precedenza, alla trasfigurazione, Geova confermò il ruolo fondamentale di suo Figlio quando disse a Pietro, Giacomo e Giovanni di ascoltare Gesù. Per più di un secolo “lo schiavo fedele e saggio” ha provveduto tantissimi strumenti di studio per aiutarci a conoscere meglio la vita, il ministero e gli insegnamenti di Gesù Cristo. Questi doni arricchiscono il nostro studio della Bibbia. Ci aiutano a immaginare il mondo in cui Gesù viveva, i luoghi in cui camminava, le città in cui predicava la buona notizia, i paesaggi che ammirava, il cibo che mangiava e persino le stagioni in cui vari eventi ebbero luogo. Queste pubblicazioni sono più che semplici parole stampate. Rivelano la personalità di Gesù e le sue qualità, che sono un riflesso di quelle del suo Padre celeste. Ci insegnano la compassione di Gesù, il suo spirito di sacrificio, la sua umiltà, la potenza, l’intrepidezza, il coraggio e il suo amore. E cosa più importante, riflettere sugli insegnamenti e l’esempio di Gesù ci avvicina di più a colui che l’ha mandato. Anche adunanze, assemblee e congressi accrescono il nostro amore e la nostra gratitudine per il Figlio di Dio. Negli ultimi anni l’organizzazione di Geova si è servita di video per toccare il cuore di chi assiste ai nostri congressi. Ma come possiamo continuare ad aiutare le persone sincere a capire il ruolo di Gesù come Re e Sommo Sacerdote e aiutarle ad avere “la mente di Cristo”? Beh, far vivere i momenti del ministero di Gesù su uno schermo o su una pagina stampata non è per niente un compito semplice. Il Corpo Direttivo ha voluto che per anni ai nostri congressi ci fossero i drammi in costume, ma non è mai stato interpretato il ruolo di Gesù. E potete capire la difficoltà. Chi avrebbe interpretato Gesù? Provate a immaginare di dover scegliere fratelli in, diciamo, 200, 300 o anche più località per interpretare il ruolo di Gesù Cristo. Il videoracconto Per certo Dio l’ha fatto Signore e Cristo (Parte 1 e Parte 2) è stato poi approvato dal Corpo Direttivo. E in effetti è andato molto bene. Quando nel video si vede Gesù con la donna che aveva una perdita di sangue, la tenerezza con cui Gesù la trattò e la paura della donna, ma anche la fiducia nel fatto che lui poteva guarirla e la sensibilità di Gesù, beh, non sarebbe stato facile percepire tutte queste cose soltanto con l’immaginazione. Quando abbiamo visto la reazione dei fratelli, come erano stati toccati profondamente da quelle immagini, abbiamo capito che questo è un modo davvero efficace di trasmettere gli insegnamenti di Gesù. Cosa potrebbe rafforzare di più la nostra fede del vedere i racconti delle Scritture prendere vita? E ora è arrivato il momento di fare un entusiasmante annuncio. Il Corpo Direttivo è felice di annunciare che è attualmente in produzione una serie speciale di video sulla storia di Gesù. Proprio così, è in fase di lavorazione una nuova serie di videoracconti basata sulla storia di Gesù Cristo. Il titolo della serie è: La buona notizia secondo Gesù. Questa serie unirà la forza e l’efficacia dei nostri strumenti di studio e delle nostre ricerche all’incisività delle immagini. Permetterà a tutti noi di raggiungere una comprensione più profonda della vita e del ministero di Gesù. E questo a sua volta ci farà conoscere meglio Geova. Anche se altre organizzazioni religiose e case produttrici hanno realizzato vari film sulla vita di Gesù, questi sono spesso contaminati da idee non scritturali oppure hanno dato eccessivo risalto a scene crudeli e violente. Inoltre i video che sono stati prodotti finora si basano su un solo libro della Bibbia alla volta o soltanto su specifici episodi del ministero di Gesù sulla terra. La serie La buona notizia secondo Gesù, invece, racconterà tutti gli eventi di Matteo, Marco, Luca e Giovanni nell’ordine in cui sono accaduti e con i tanti dettagli che siamo in grado di fornire in base alle più recenti ricerche e all’attuale comprensione dei racconti della Bibbia. Di solito, una presentazione come quella che state per vedere viene mostrata dopo che un videoracconto è stato pubblicato. Questi video dietro le quinte ci aiutano a capire meglio le varie fasi del processo di produzione. Adesso però stiamo per darvi un’anteprima, un assaggio di questo progetto che è stato pensato per i futuri congressi e che richiederà diversi anni per essere completato. Vista la portata di questo grande progetto, vi incoraggiamo a includerlo nelle vostre preghiere a Geova e vi chiediamo di sostenerlo il più possibile, ovviamente secondo le vostre circostanze. Vi piacerebbe poter vedere una bozza del primo episodio? Per avere un’idea di come sarà un episodio, il Reparto Audio/Video prepara una sequenza di disegni chiamata storyboard. Siamo felici di mostrarvi l’estratto di uno storyboard animato. Pensando che fosse nel gruppo che viaggiava con loro, percorsero un giorno di cammino e poi cominciarono a cercarlo fra i parenti e i conoscenti. Non trovandolo, però, tornarono a Gerusalemme e lo cercarono dappertutto. Infine dopo 3 giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, intento ad ascoltarli e a far loro domande. E tutti quelli che lo ascoltavano erano pieni di stupore per la sua comprensione delle cose e le sue risposte. Quando lo videro, i suoi genitori rimasero sbalorditi. Figlio, perché ci hai trattato così? Ecco, tuo padre e io ti abbiamo cercato disperatamente. Perché mi cercavate? Non sapevate che devo stare nella casa del Padre mio? Comunque, non capirono quello che disse loro. Dopodiché scese con loro e tornò a Nazaret, e rimase loro sottomesso. E sua madre custodiva nel cuore tutte quelle parole. Intanto Gesù cresceva e progrediva in sapienza e nel favore di Dio e degli uomini. Certo, questo non è il video vero e proprio. Piuttosto è un esempio di come le parole stampate possono prendere vita. Questi semplici disegni che trasmettono l’idea generale di un video sono tra i primi strumenti visivi usati durante la fase di approvazione. Lo storyboard animato è una tappa fondamentale per realizzare narrazioni visive. Ma come è stato sviluppato questo progetto? Che indicazioni ha dato il Corpo Direttivo per portare gli eventi della vita di Gesù sullo schermo? Prima di tutto il Corpo Direttivo ha approvato il progetto di realizzare una produzione video come questa. Ma rimaneva da decidere come realizzarla. Le opzioni tra cui scegliere erano 3. La prima opzione era quella di girare un video con un effetto scenico teatrale, simile a quanto abbiamo già fatto. La seconda opzione che ci era stata sottoposta era quella di avere la voce di un narratore che semplicemente leggeva i brani delle Scritture mentre sullo schermo venivano recitate le scene in cui però non c’erano dialoghi. Né Gesù né gli altri personaggi parlavano. E infine la terza opzione che era la più difficile e che avrebbe richiesto molto lavoro, una vera e propria serie su Gesù. A quel punto ci si chiedeva cosa avrebbe deciso il Corpo Direttivo. Ed è stato bellissimo quando i fratelli del Corpo Direttivo hanno detto: “Noi vogliamo il meglio per i nostri fratelli. Vogliamo che possano sentire la potenza e la profondità degli insegnamenti di Gesù. Sì, scegliamo la terza opzione.” E allora abbiamo capito che ci aspettava tanto lavoro. È facile pensare: “Abbiamo le Scritture ispirate, cos’altro c’è da scrivere?” Ma non è così semplice. Non si possono soltanto prendere pezzetti dai 4 Vangeli, buttarli insieme sul copione e poi girare le scene. Quale racconto usiamo? Usiamo il racconto di Matteo, Marco, Luca? Non c’è voluto molto per capire che dovevamo prendere i 4 Vangeli e metterli a confronto per decidere quale racconto, in ciascun caso, per ogni singolo evento, fosse il più completo, il più dettagliato. Non possiamo dire contemporaneamente tutto quello che è riportato in ciascuno dei 4 Vangeli. Quindi la struttura principale della storia la prendiamo da quello più esaustivo, e tutti gli ulteriori dettagli li prendiamo dagli altri. I fratelli che scrivono la sceneggiatura hanno un enorme lavoro da fare. E poi ci sono i fratelli che fanno ricerche, perché ogni dettaglio sia corretto. Devono scoprire che scarpe indossava un certo personaggio o perfino se le indossava. Quando in un video rappresentiamo un certo avvenimento, ci stiamo prendendo un impegno. In realtà stiamo dicendo: “Questa è la spiegazione” o, in alcuni casi: “Questo è l’insegnamento per noi”. Non è uno dei modi in cui si possono interpretati i fatti, è la spiegazione. Ed è quello che verrà ricordato dalle persone. Quindi è una grande responsabilità. Bisogna farlo bene. Il reparto che si occupa delle ricerche dispone già di molte informazioni, ma per realizzare un progetto di una così vasta portata è ancora più alto il livello di difficoltà, perché in effetti sorgono molte più domande. Come rappresentiamo il Diavolo? E Gesù che cammina sull’acqua? Che calzature erano permesse oltrepassato il Soreg? E che cos’è il Soreg? Le ricerche sono davvero fondamentali. Una volta che si è decisa la scena da rappresentare, servono molti più dettagli rispetto a quando si sta solo raccontando o leggendo quello che è successo. Adesso si deve far vedere quello che è successo. Ma come si può fare? Prendiamo qualcosa di statico, come una delle nostre immagini, che ha richiesto molte ricerche su fonti attendibili. Per darle vita serviranno ancora più ricerche, perché si dovrà guardare la stessa cosa da angolazioni diverse. Vi spiego una difficoltà che abbiamo con Giovanni capitolo 6. Guardiamo la cartina 3B dell’Appendice. Immaginate che questo qui sia il Mar di Galilea. Ora secondo quello che vediamo nella cartina, Magadan si trova su questo lato del Mar di Galilea, e quassù c’è Capernaum. In base a quello che leggiamo nel racconto, Gesù compì un miracolo sul lato opposto del Mar di Galilea. E poi gli apostoli arrivarono in barca più o meno in questa zona. Questa è l’occasione in cui Gesù li raggiunse camminando sull’acqua. In Giovanni capitolo 6 leggiamo che Gesù iniziò a insegnare alla folla mentre camminava lungo questa sponda del mare, ma verso la fine dello stesso capitolo vediamo che Gesù stava parlando mentre si trovava qui, a Capernaum. La domanda che ci siamo fatti è: “Quale parte del dialogo è avvenuta qui, nella sinagoga a Capernaum? E quale parte invece è avvenuta mentre camminava lungo la sponda del mare?” Quindi dovremo fare delle ricerche su Giovanni capitolo 6 per riuscire a trovare il punto di separazione tra le parole dette alla sinagoga e quelle dette durante il tragitto. Questa è la sfida. Vogliamo che quando i fratelli guarderanno questa serie di video sentano di essere proprio lì, e vogliamo che quello che vedranno si avvicini il più possibile alla realtà. E sono le ricerche che ci permettono di farlo. Una volta che la sceneggiatura è stata scritta e approvata, il team di produzione continua a lavorare alle caratteristiche visive e all’atmosfera delle scene. Quando abbiamo saputo che riguardava tutto il ministero di Gesù, abbiamo capito che era un progetto enorme. Una volta letta la sceneggiatura, passiamo alla fase in cui si lavora agli storyboard. Gli storyboard sono delle specie di bozze che mostrano come si svilupperà la storia e che poi vengono messi insieme in una sorta di video chiamato animatic. C’è il narratore, ci sono i dialoghi e c’è la musica, ma su una sequenza di disegni. Questo è molto utile perché arriviamo sul set già preparati visto che riusciamo a prevedere le possibili difficoltà. La concept art aiuta tutti ad essere sulla stessa lunghezza d’onda. Queste illustrazioni ci aiutano a cogliere l’atmosfera, la luce, e a vedere le cose da una prospettiva che forse non avevamo mai immaginato. La storia del ministero di Gesù non è solo una serie di fatti accaduti, sono storie di vita. Quando riesci a far vedere come le persone reagivano a quello che Gesù diceva e faceva, come quelle esperienze cambiavano la loro vita, hai trasmesso l’essenza del personaggio. Iniziamo chiedendoci: “Dove incontriamo il personaggio per la prima volta? Come cambia? E dove arriverà alla fine della serie?” Quando vediamo le sue lotte, i suoi problemi, riusciamo a immedesimarci meglio in lui. Durante questi anni di preparazione ci siamo resi conto di quanto fosse impegnativo questo progetto. E poi ci siamo chiesti: “Dove faremo le riprese?” Il videoracconto di Giona è stato girato nel sud della California. E abbiamo pensato che quella fosse un’ottima soluzione, quindi l’abbiamo proposta al Corpo Direttivo. Ma i fratelli del Corpo Direttivo hanno detto: “Grazie, ma preferiremmo utilizzare proprietà delle Betel che sono disponibili e che al momento sono in parte inutilizzate”. Il Reparto Mondiale Progetti e Costruzioni ci ha dato una lista di alcune filiali che avevano spazi disponibili. E così è emerso che nella filiale dell’Australasia la tipografia stava per essere chiusa. Alla fine del 2015 il lavoro di stampa era stato trasferito in Giappone. I macchinari sono stati messi in vendita, e sono stati venduti circa 3 anni dopo. A quel punto avevamo tantissimo spazio vuoto, proprio quello che ci serviva. Non immaginavamo che si decidesse di realizzare questo progetto nella nostra filiale, ma finora abbiamo visto tantissime prove della benedizione di Geova. È chiaro che è qualcosa che lui approva. Gli alloggi temporanei qui alla filiale stavano per essere demoliti, nel senso che le ruspe erano praticamente pronte. Abbiamo appena fatto in tempo a fermarle. E adesso stiamo rinnovando quegli alloggi. Abbiamo visto chiaramente la mano di Geova. Se non avessimo fermato quella demolizione in tempo, non avremmo avuto abbastanza alloggi per questo progetto. Era come se Geova ci stesse servendo la soluzione su un piatto d’argento. Era esattamente quello che ci serviva per questo progetto. Una volta scelta l’area principale in cui effettuare le riprese, un team si occupa di progettare e realizzare la scenografia. Il nostro obiettivo è far sì che lo spettatore si immerga nella storia. Quando questo accade, allora ascolta davvero quello che viene detto, e in questo modo si concentra su quello che può imparare. Una cosa è progettare, ma tutt’altra cosa è realizzare quel progetto. Per esempio, la sala del trono è molto complessa, dobbiamo semplificarla. Abbiamo veramente bisogno di 3 pareti? O possiamo utilizzarne soltanto 2 e ottenere gli stessi effetti e la stessa qualità scenografica? Di solito progettiamo il set, lo costruiamo, giriamo le scene e poi smontiamo tutto. Questo progetto invece è unico nel suo genere. Questi set, queste strutture in cui gireremo le scene, devono essere costruiti per durare anni. Quindi il problema è costruire con tecniche moderne per garantirne la durata ma allo stesso tempo fare in modo che sembrino edifici antichi di 2.000 anni fa. Stavamo cercando un tipo di intonaco piuttosto particolare. Su Internet abbiamo trovato un’azienda nella città di Perth che poteva aiutarci. Dopo averla chiamata, abbiamo scoperto che i proprietari erano fratelli. E così sono venuti qui e con il loro aiuto abbiamo ottenuto il risultato sperato. Il sostegno di tutti i fratelli del territorio della filiale dell’Australasia ha rafforzato moltissimo la nostra fede. Al momento una delle nostre più grandi priorità è quella di fare le audizioni. Abbiamo un grandissimo bisogno di più volontari per fare gli attori. È una nuova forma di servizio, unica, che i fratelli non avrebbero mai immaginato di svolgere. E invece è proprio quello di cui abbiamo assoluto bisogno. Più fratelli si rendono disponibili per le audizioni e più saremo in grado di trovare la persona giusta per ogni ruolo. Una qualità fondamentale per essere un buon attore è l’empatia. Ed è una qualità che ogni cristiano si sforza di imparare. Non si tratta di essere eccessivamente teatrali, ma si tratta di capire bene chi è il personaggio, e poi tutto il resto viene naturale. L’organizzazione di Geova ci istruisce continuamente e il suo spirito ci prepara per l’incarico che abbiamo davanti. È un corso molto semplice ma è strutturato per aiutare i fratelli a sentirsi a proprio agio di fronte a una telecamera, a recitare davanti a tante persone, a rilassarsi e a essere sé stessi. È bellissimo vedere i fratelli e le sorelle che si offrono volontari e che si mettono così tanto in gioco. Quando si è iniziato a parlare di questo progetto, sembrava qualcosa di lontanissimo nel futuro e troppo grande, quasi impossibile. Ma adesso è diventato una realtà, e vediamo lo spirito di Geova sulla progettazione, sulla realizzazione e sui fratelli. Sarà impegnativo? Eh sì, di sicuro. Ma se Geova vuole che una cosa venga fatta, verrà fatta. Abbiamo quello che ci serve al momento giusto, ci sono tutti gli elementi. Possiamo realizzare questo progetto al meglio per i fratelli di tutto il mondo. Stiamo lavorando sulle più belle parole che siano mai state pronunciate su questa terra, parole potenti e piene di significato. Il compito che abbiamo è davvero enorme, ma anche questa volta Geova ci sta guidando passo dopo passo. Questo progetto va realizzato. E con la benedizione di Geova è proprio quello che succederà. La storia della vita e del ministero di Gesù in video, questo è ciò che avremo. È evidente che il nostro Dio, Geova, sta benedicendo questa impresa davvero colossale. La buona notizia secondo Gesù, aiuterà tutti noi a insegnare ad altri la verità su di lui e farà crescere sempre di più la nostra gratitudine per il suo immenso sacrificio a favore di tutta l’umanità. Gesù disse, come riportato in Giovanni 14:13, 14: “Qualunque cosa chiederete nel mio nome, io la farò, così che il Padre sia glorificato per mezzo del Figlio. Se chiederete qualcosa nel mio nome, io lo farò”. Quindi pregheremo di cuore perché questo progetto pluriennale possa diventare un grande successo e possa portare alla salvezza di molti altri discepoli. Tutto questo servirà a dare ancora più lode al grande nome di Geova. Grazie per il vostro sostegno e le vostre preghiere. Grazie per l’incoraggiamento che darete ad altri a sostenere il progetto con preghiere, capacità, tempo e risorse. E grazie anche ai nostri cari fratelli e sorelle della filiale dell’Australasia per il loro spirito così volenteroso. Siamo tutti entusiasti e non vediamo l’ora di scoprire come si svilupperà questo meraviglioso progetto. Il prologo del libro Vieni, sii mio seguace dice questo: Vogliamo tutti sentirci più vicini a Geova, vogliamo conoscerlo meglio. Per questo dobbiamo continuare a imparare di più riguardo a suo Figlio. Siamo certi che questa nuova serie di video ci aiuterà a provare più amore per il Figlio, Gesù, e più amore per il nostro Padre, Geova Dio.

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