La Voce dell’Avatar

La Voce dell’Avatar


Pensiero del Giorno



Comprendete la natura divina dello yoga.

Infondente l’amore in tutte le Azioni


Incarnazioni dell’Amore Divino!

I Veda e i Vedanga (corollari dei Veda) sono testi sacri che rivelano la natura di Dio e dell’Universo; essi dicono all'essere umano che la mente agisce come una barriera che impedisce di essere consapevoli della Divinità. Da un lato della barriera c’è l’effetto, cioè l’essere umano, dall'altro c’è la Causa o Dio. L’universo incarna la relazione tra la Causa e l’effetto.

Il Nome di Dio è la barca che permette di attraversare l’oceano della vita.

L’unione di Dio e dell’universo manifesto è chiamata yoga. Il termine yoga deriva dalla radice yuj che significa combinazione o unione ma le persone non lo hanno compreso correttamente. Lo yoga non comporta l’abbandono della casa e della terra per sostentarsi di foglie nella foresta, questo non è yoga vero. Nella scienza dell'Ayurveda, yoga indica una combinazione di erbe diverse utile per curare malattie fisiche, mentali ed emotive. La parola samyoga indica l’unione di più cose in una sola. Nell'astrologia, lo yoga è considerato la scienza delle relazioni tra il tempo e le posizioni delle stelle. In Bharat, i fiumi Ganga, Yamuna e Sarasvati si uniscono in un punto e questa confluenza e chiamata Triveni; in modo simile, marito e moglie costituiscono una famiglia quindi l’unione di due o più sostanze o aspetti è chiamata yoga. La vita umana è fatta di combinazioni e separazioni come le onde dell’oceano che salgono e scendono; essa è piena di problemi come la turbolenza periodica della superficie dell’oceano. Il Nome di Dio è la barca che può aiutare l’essere umano ad attraversare l’oceano della vita.

Fate dello Yoga la base della vita.

Nel suo Yoga Sutra, il grande saggio Bharatiya Maharshi Patanjali dice “Yoga Chitta Vritti Nirodha” o “Lo Yoga è il controllo delle modificazioni mentali” quindi la censura dei capricci della mente è Yoga. Yoga significa anche l’unione dei pensieri, delle parole e delle azioni e la loro direzione verso Dio; così tutto il lavoro si trasforma in adorazione. Nella Bhagavad Gita, il Signore Krshna dice “Yoga Karmasu Kausalam” (la perfezione nell'azione è yoga) significando che l’essere umano deve analizzare quali azioni fare e quando, dove e come farle. Questa perizia e capacità è Yoga.

Lo yoga viene insegnato da molti in molti modi; nel contesto familiare, vivere in unità è yoga, guadagnare denaro è yoga, fare le cose di casa è yoga, acquisire forza e capacità è yoga, sperimentare la contentezza è yoga quindi ogni cosa del mondo è yoga. Noi ci ammaliamo perché non comprendiamo la natura divina dello yoga. L’essere umano sa distinguere tra il bene e il male, tra il giusto e l’errato; è l’ego che annebbia la sua comprensione. Egli va per la via sbagliata a causa dell’intelletto distorto e la mancanza di comprensione. Certe persone sono gelose della contentezza degli altri; noi dovremmo vincere la gelosia con lo yoga. La Bhagavad Gita dice “L’equanimità è chiamata yoga”. Lo yoga vero consiste nel vedere la bontà in tutto e mantenere l’equanimità. Samatvam significa essere contenti per il benessere degli altri e stare in pace. La Gita insegna lo yoga in molti modi, insegna all'essere umano a purificare il cuore tenendo la mente in Dio che è sempre puro e onnipervadente. Gli umani dovrebbero quindi purificare il cuore contemplando il Principio Supremo onnipervadente. Arjuna, orgoglioso della propria forza e acutezza di intelletto, comincia una discussione con Krshna e gli pone molte domande; la Gita è piena di discussioni di Arjuna. Egli esprime tutti i suo dubbi e Krshna lascia che esaurisca ciò che vuol sapere; soltanto allora Arjuna trova la pace. Dopo di ciò, Krshna gli chiese “Arjuna, hai finito ciò che volevi dire? Cosa vuoi fare e come vuoi agire?” Infine, Arjuna tace e si abbandona a Krshna dicendo “Da questo momento, seguirò i Tuoi comandi”. Krshna rispose “Ora sei diventato Mio devoto” e lo consiglia:

Questa è la risposta di Dio. Noi ci definiamo devoti di Dio, alcuni si dicono devoti di Sri Ramadasa o servi di Rama, altri dichiarano di essere devoti del Signore Shiva e recitano il mantra Namah Shivaya; tutti pensano quindi di essere vicini a Dio ma questa non si può definire devozione vera. Voi potete proclamare di essere dei devoti, ma Dio ha detto che siete Suoi devoti? Come potete definirvi devoti prima che Dio vi abbia accettati come tali? Voi spedite una raccomandata a un amico e, per conferma di ricezione, vi arriva una ricevuta da lui; in modo simile, Dio deve affermare che siete Suoi devoti. La coscienza vi dirà se Dio vi ha accettati come devoti: la vostra coscienza è Dio. Nel Vedanta, ci si riferisce alla coscienza come Cit; Cit è consapevolezza. La consapevolezza è comprensione totale.

Karma Yoga.

Ci sono quattro tipi di Yoga: Karma Yoga, Bhakti Yoga, Dyana Yoga e Jnana Yoga. Dedicare tutte le azioni a Dio e fare tutto come lavoro Suo è Karma Yoga. Voi dovete avere questa convinzione certa: “Niente è mio, tutto è Tuo. Tu sei dovunque”.

Dio ascolta coloro che hanno fede piena nella Sua onnipresenza. Se pregate Bhagavan “Svami, stai ascoltando la mia preghiera? Conosci i miei problemi?” sentirete la Sua presenza e vedrete i Suoi occhi. Dio è sempre con voi, in voi, sopra di voi, sotto di voi, davanti e dietro di voi; potete avere una guardia del corpo che vi segue ma Dio dice “Io non sono davanti a voi, sono dietro di voi e vi proteggo come una guardia del corpo; rimanendo dietro di voi, vi tengo d’occhio”. Eppure, il devoto non ha fede piena, si gira indietro e non vede Dio per cui si lamenta “Oh Dio, Tu mi inganni”. Il Signore dice “Le parole di Dio sono eterne, non cambiano; tu non le comprendi. Se ti giri indietro per guardare, significa che Io sono davanti a te, non è così? Come puoi vedermi? Tu hai gli occhi davanti, nella faccia, non è vero? Quindi Io sono sempre dietro ai tuoi occhi¹”. *

Questa è la rassicurazione di Dio e voi non potete capirla sulla base delle parole e delle azioni, dovreste sperimentare la vostra unità totale con Lui. Lo yoga è unione con Dio; voi dovete essere uno con Dio nelle azioni, nell'adorazione, nel lavoro, in tutto. Lo yoga dell’azione (karma yoga) consiste nel compiere azioni altruiste senza aspettarsi alcun risultato; il lavoro deve essere nishkama cioè senza desiderio. Una azione fatta per il bene degli altri è yoga dell’azione.

Una volta, un uomo molto anziano piantava un alberello di mango e lo accudiva innaffiandolo. Egli non si aspettava di goderne i frutti, pensava che altri li avrebbero colti e sarebbero stati contenti. Il sole era alto ed egli sudava abbondantemente per cui il nipote gli chiese: “Cosa stai facendo in pieno sole? Che beneficio ne trarrai?” In quei tempi, le persone non ricevevano l’educazione moderna, attuale, agivano sempre per servire agli altri e l’anziano rispose “Io ho ricevuto questo corpo soltanto per servire gli altri; il servizio è il mio dovere; questo è il mio motto” poi offrì al giovane una noce di cocco ancora tenera. Dopo aver bevuto l’acqua del cocco, il nipote disse “È molto buona; dove l’hai presa?” e il vecchio rispose “Tempi addietro, mio padre piantò degli alberelli di cocco e noi stiamo ora godendo l’acqua dolce delle noci di quegli alberi. Così, l’albero di mango che sto piantando ora sarà di beneficio ad altri; che io non ne tragga un beneficio immediato non conta. Altri pianteranno alberelli utili come io sto facendo ora”.

Per ogni azione c’è una reazione e una risonanza: un’azione buona ha un risultato buono e viceversa. L’azione altruistica fatta in questo modo è yoga dell’azione; può non scaturirne un beneficio immediato per noi ma qualcun altro ne trarrà vantaggio quindi l’essere umano deve intraprendere qualunque lavoro che aiuti la società. Questo è yoga dell’azione.

Bhakti Yoga

Bhakti Yoga significa fare tutto il lavoro per compiacere Dio senza alcuna traccia di egoismo. L’amore libero da egoismo per Dio è devozione vera; Egli è l’incarnazione della beatitudine totale. Non c’è bisogno che diciate Buon Compleanno a Dio perché Egli è sempre felice; ditelo a coloro che non lo sono. Dio è sempre beato, non si aspetta di ottenere la beatitudine da voi; Egli è la sorgente dell’Amore e della Beatitudine.

Dio è come un serbatoio d’acqua immenso, la devozione è come un tubo connesso a questo serbatoio e le azioni altruistiche sono come rubinetti: aprite il rubinetto e colmatevi di amore e beatitudine. Se il serbatoio contiene soltanto acqua pura, solamente acqua pura ne uscirà; le esperienze sono coerenti ai sentimenti, i risultati sono coerenti alle azioni. Voi siete sereni e contenti se siete colmi d’amore. Dio è l’incarnazione della purezza e voi potete fargli piacere con l’amore puro; questo è vostro dovere, questo dovrebbe essere lo scopo della vita.

La vita è molto preziosa, il tempo è illimitato, il cuore è immenso: noi seguiamo un sentiero angusto senza conoscere la grandezza di questi tre. Abbandonatevi a Dio senza preoccupavi minimamente di ciò che gli altri pensano di voi, abbandonatevi a Lui con amore sacro, rifugiatevi in Lui. Questo è il Principio dell’Amore.

L’adorazione, la meditazione, ecc. non sono che mezzi utili a sviluppare l’amore puro per Dio; niente è più grande dell’Amore. Voi vedete la vostra faccia nello specchio; se lo specchio non ha la vernice d’argento dietro, non potete vedere il vostro riflesso. In un vetro normale non c’è riflesso; in modo simile, se rivestite il cuore con l’amore puro, vi potete vedere il riflesso di Dio. Questo è Atma Darshanam o Auto-realizzazione. Questa è devozione. La pratica spirituale vera consiste nell'infondere e sviluppare l’amore in tutti i nostri doveri e azioni. Questo è il messaggio spirituale vero.

Dyana Yoga

La prossima è la meditazione. Tutta la vita umana è fatta di Dyana: camminare è meditazione, cuocere è meditazione, leggere è meditazione, scrivere è meditazione e la vita intera è meditazione. Come possiamo leggere se non diamo attenzione alle lettere? Voi pianificate ciò che volete scrivere prima di iniziare, ci pensate; pianificare e pensare sono soltanto meditazione. Voi pensate “Svami sta venendo, voglio fare padanamaskar”. Avete questo pensiero, non è vero? Quel pensiero è meditazione. Tutte le esperienze sono soltanto meditazione.


Discorso di Bhagavan tenuto nella Sai Sruti a Kodaikanal il 17 Aprile 1996.


1-

Nota del traduttore.

Quando Dio dice “Io sono dietro di te” noi ci giriamo pensando che sia dietro al nostro corpo e non Lo troviamo. In effetti lo stiamo cercando di nuovo “davanti”, davanti agli occhi; ci siamo girati ma dovunque guardiamo, ciò che vediamo è davanti agli occhi. Dio non è dietro al corpo, è dietro agli occhi, in noi, sempre con noi. È il testimone di tutto; non è dietro le nostre spalle, è Colui che vede.




Lyzem.com [ Sathya Sai Baba Satyanveshana Bhagavad Gita mantra yoga Dyana Bhakti Karma Ayurveda Krshna Arjuna Rama]



Report Page