La Cina e gli Stati Uniti tengono colloqui sul clima nel tentativo di stabilizzare i legami

La Cina e gli Stati Uniti tengono colloqui sul clima nel tentativo di stabilizzare i legami

di Zhang Han e Shen Sheng


Dopo il viaggio in Cina del consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan a fine agosto, il consigliere senior del presidente per la politica climatica internazionale John Podesta ha iniziato mercoledì la sua visita di tre giorni in Cina con l'obiettivo di una “cooperazione pratica”.

Questo incontro di alto livello, che si tiene mesi prima delle elezioni presidenziali statunitensi e della COP29, è un'opportunità per stabilizzare le relazioni bilaterali, accumulare positività per il futuro e dare impulso agli sforzi globali per affrontare la minaccia del cambiamento climatico, hanno detto gli analisti.

Podesta e l'inviato speciale della Cina per il cambiamento climatico Liu Zhenmin co-presiederanno il secondo incontro del gruppo di lavoro sul potenziamento dell'azione per il clima negli anni 2020, con all'ordine del giorno le azioni di politica climatica nazionale di entrambi i Paesi e gli sforzi multilaterali per affrontare il cambiamento climatico, ha riferito martedì l'agenzia di stampa Xinhua.

Liu e Podesta hanno avuto il loro primo incontro a maggio, durante il quale le due parti hanno concordato la cooperazione, compreso il controllo e la riduzione delle emissioni di metano.

Secondo i media, questa tornata di incontri riguarderà questioni relative alla riduzione delle emissioni globali e all'aumento dei finanziamenti per i Paesi impoveriti, cercando di colmare le lacune per ottenere un maggiore successo della COP29 in Azerbaigian, a novembre.

Poiché le questioni climatiche sono considerate un canale di dialogo costruttivo che può contribuire ad allentare le tensioni tra Stati Uniti e Cina, questo incontro rappresenta un'opportunità per entrambe le parti di stabilizzare le relazioni, ha dichiarato mercoledì al Global Times Lü Xiang, esperto di studi sugli Stati Uniti presso l'Accademia cinese delle scienze sociali.

Lü ha detto che la visita di Sullivan è un tentativo di stabilire una base più stabile per le relazioni bilaterali, per evitare rischi nei prossimi mesi, quando l'amministrazione in carica si avvicina alla fine.

La Cina e gli Stati Uniti hanno l'obbligo di cooperare sul cambiamento climatico, che rappresenta una minaccia globale e necessita urgentemente di un'azione globale, ha affermato Lü, sottolineando che questo consenso può guidare i due Paesi a cercare un terreno comune nei negoziati, nonostante la competizione strategica degli Stati Uniti con la Cina.

Lü, citando le sanzioni e i dazi imposti dagli Stati Uniti sui veicoli elettrici e sui pannelli fotovoltaici cinesi, ha osservato che la cooperazione climatica non può essere realizzata attraverso la coercizione e che gli Stati Uniti dovrebbero avere politiche coerenti con gli impegni di riduzione delle emissioni di carbonio.

“È tempo di azioni, non solo di slogan... e i due Paesi dovrebbero evitare una concorrenza selvaggia nelle industrie verdi”, ha detto Lü.

Gli osservatori hanno espresso preoccupazione anche per la continuità della politica di Washington, che si è ufficialmente ritirata dall'Accordo di Parigi nel 2020 per poi aderirvi nuovamente nel 2021.

 

Pubblicato su Global Times

Traduzione a cura della Redazione

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