La Bestia Scintillante: Il Declino del Mondo Umano

La Bestia Scintillante: Il Declino del Mondo Umano

Manlio Amelio
Il Dialogo tra Re Ashura-Loka Christian Itzig Re del Regno dell'Est e il Re Cardin-Alè Kirillino

Il Dialogo tra i due, è dovuto all'attuazione di una riforma ordinata da "Io sono quel che sarò", per rinnovare la volta celeste, e così porre fine, al declino dell'umanità che dura ormai da molto tempo; ha detto L'infinito: "di spacciare via...", cioè cacciar via dal cielo i vecchi vizi e sostituirli con le nuove virtù... addirittura anche l'Orsa Maggiore viene espulsa, ma il suo posto resta per il momento vuoto, tiene a precisare "Io sono quel che sono", che, fino a quando, la profezia contemplata nella Cabala che prevede l'avvento di Re Izzy, che a cavallo di un pegaseo alato non sarà disceso al trono, quel posto è preso dall' "Asinità in abstratto", ovvero l'ignoranza nel suo aspetto positivo... Ha anche precisato, che non tutte le costellazioni sono espulse dal cielo, restano ad esempio il Capri-corno e Idra, «antico e gran serpente»... 

L'Onnipotente, il padre di tutti gli dei, è sconfortato perché le leggi che egli ha inviato agli uomini, tramite le 10 tavole, sono state usurpate da «indegnissime poltronarie», e lo stesso cielo ne dà testimonianza con il disordine delle costellazioni...

Occorre dunque riformare il cielo per porre Fine al Mondo Umano, occorre che «togliamo dalle nostre spalli la grieve somma d'errori che ne trattiene»... L'opera del divino consisterà allora nell'espulsione di queste costellazioni, "bestie trionfanti", simbolo della crisi in cui versa tutta l'umanità...

La religione che vuole, è quella del buon cittadino che opera diligentemente per la comunità, che ha il senso del consorzio civile, del cittadino capace di essere semplice ma anche eroico, che sviluppa e favorisce la convivenza pacifica e la conoscenza della natura...

Si tratta dunque di un programma che si pone agli antipodi delle posizioni del cristianesimo, l'ha definita quella «finta religione... tragedia caballistica»° che va da Paolo a Lutero... da Kark-Kazzemberg a Ber-Voglio...

°«Li nostri de la finta religione tutte queste glorie le chiamano vane; ma dicono che bisogna gloriarsi solamente in non so che tragedia caballistica»....

Per Il Supremo Irradiatore «è il cristianesimo in sé e per sé a configurarsi come causa originaria, di una decadenza storico-universale pervenuta all'apice con la "difformatissima" riforma luterana» ... e con i nuovi veleni che ha sposato, cioè il finto progresso, lo schwa e l'Ignoranza Asina Bestia...

L'Infinito, dice che la Corona, il posto vuoto lasciato dall'orsa maggiore, spetterà in premio solo a quel Re che avrà portato la pace su Ragn-rokk domando tutte le Guerre di Religione... Poi, parlando della costellazione di "Orion-Giud-Izzy", dice che, è diventato il posto dove dimorano, Falsità, Impostura, Destrezza e Gentilezza disutile, e «che fa orinare il cielo» e che costui «sa far meraviglie... e può caminar sopra l'onde del mare senza infossarsi, senza bagnarsi gli piedi»... "Orion-Giud-Izzy" non merita di stare nel cielo fra gli Dei, ma a Ghogol dove potrà provare a far credere quel che vuole, anche, che la «natura è una puttana bagassa», «che ogni atto eroico non è altro che vegliaccaria; e che la ignoranza è la più bella scienza del mondo»...

Infine, le religioni degli antichi egizi e romana vengono lodate, e vengono contrapposte a quei culti definiti, uno, come il culto di «escrementi di cose morte et inanimate»*, con allusione al culto delle reliquie nel cristianesimo... Gli Ebrei poi, «son convitti per escremento de l'Egitto»**, cioè portatori di una cultura ormai falsa e corrotta... e che «son la macchia del mondo»... 

* «... Ma non inferisca che la sufficienza della magia caldaica sia uscita e derive da la cabala giudaica; perché gli Ebrei son convitti per escremento de l'Egitto, e mai è chi abbia possuto fingere con qualche verisimilitudine, che gli Egizii abbiano preso qualche degno o indegno principio da quelli. Onde noi Greci conoscemo per parenti de le nostre favole, metafore e dottrine la gran monarchia de le lettere e nobilitade, d'Egitto, e non quella generazione la quale mai ebbe un palmo di terra che fusse naturalmente o per giustizia civile il suo; onde a sufficienza si può conchiudere che non sono naturalmente, come né per lunga violenza di fortuna mai furono, parte del mondo...» ...

** «Ma quel che mi par da deplorare, è che veggio alcuni insensati e stolti idolatri, li quali, non piú che l'ombra s'avicina alla nobilità del corpo, imitano l'eccellenza del culto de l'Egitto; e che cercano la divinità, di cui non hanno raggione alcuna, ne gli escrementi di cose morte ed inanimate; che con tutto ciò si beffano non solamente di quei divini ed oculati cultori, ma anco di noi, come di color che siamo riputati bestie; e quel che è peggio, con questo, trionfano vedendo gli lor pazzi riti, in tanta riputazione, e quelli de gli altri a fatto svaniti e cassi. - Non ti dia fastidio questo, ... perché il fato ha ordinata la vicissitudine delle tenebre e la luce.

- Ma il male è, che essi tegnono per certo di essere nella luce.

- E che le tenebre non gli sarrebono tenebre, se da essi fussero conosciute. Quelli dunque, per impetrar certi beneficii e doni da gli dei, con raggione di profonda magia passavano per mezzo di certe cose naturali, nelle quali in cotal modo era latente la divinitade, e per le quali essa potea e volea a tali effetti comunicarsi. Là onde que' ceremoni non erano vane fantasie, ma vive voci che toccavano le proprie orecchie de gli Dei; li quali, come da lor vogliano essere intesi non per voci d'idioma che lor sappiano fengere, ma per voci di naturali effetti, talmente per atti di ceremoni circa quelle volsero studiare di essere intesi da noi: altrimente cossí fussemo stati sordi a gli voti, come un Tartaro al sermone greco che giamai udío. Conoscevano que' savii (Egizi) dio essere nelle cose, e la divinità, latente nella natura, oprandosi e scintillando diversamente in diversi suggetti, e per diverse forme fisiche, con certi ordini, venir a far partecipi di sé, dico de l'essere, della vita ed intelletto; e però con gli medesimamente diversi ordini si disponevano alla recepzion de tanti e tai doni, quali e quanti bramavano. Quindi per la vittoria libavano a Iddio magnanimo nell'aquila dove secondo tale attributo è ascosa la divinità; per la prudenza nelle operazioni a Dio sagace libavano nel serpente; contra la prodizione a Iddio minace nel crocodillo; cossí per altri innumerabili fini libavano in altre specie innumerabili. Il che tutto non si faceva senza magica ed efficacissima raggione...»

Ha Concluso dicendo che, non conosce alcuna «forfantaria», ma, invece, chi non conosce questa?... che è la «madre di tutte», che ha per fine, soltanto la «vana gloria» di Dio!... Costoro, «son meritevoli d'esser perseguitati dal cielo e da la terra, ed esterminati come peste del mondo»...

Il Dialogo tra Re Ashura-Loka Christian Itzig Re del Regno dell'Est e il Cardin-Alè Kirillino è datato, 20 febbraio 2022... il testo integrale è stato posto sotto segreto di Regno dell'est, con Regio Decreto Legge Divina e con sigillo del Maiale dichiarando lo stato di guerra santa, o operazione militare per lo spaccio delle bestie trionfanti... e per la riconquista dell'Aquila tricipite...-

Il testo in neretto e corsivo e quello tra virgolette è stato copiato o adattato da:

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