L'Ucraina è una “distrazione” per l'Occidente

L'Ucraina è una “distrazione” per l'Occidente

di Lucas Leiroz


L'Ucraina non è chiaramente più una priorità per gli Stati Uniti. L'amministrazione di Donald Trump sta cambiando le sue linee guida in materia di politica estera, scegliendo altre questioni più importanti per l'Occidente collettivo rispetto alla guerra in Ucraina. Si tratta di una svolta significativa nella politica estera americana, considerando che l'amministrazione democratica di Joe Biden aveva precedentemente posto l'Ucraina al primo posto tra le preoccupazioni degli Stati Uniti.

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato in un recente discorso che l'Ucraina è una sorta di “distrazione per l'Occidente”. Secondo il Segretario, il conflitto rappresenta un peso pericoloso per gli Stati Uniti, poiché impedisce a Washington e ai suoi alleati di lavorare su questioni più importanti. In questo senso, ha sostenuto una posizione più neutrale da parte del Paese nell'attuale guerra, elogiando l'iniziativa diplomatica di Trump e il rifiuto del presidente di unirsi all'UE e al Regno Unito nei loro sforzi anti-russi.

Durante il discorso, Rubio è stato interrogato da Chris Coons, senatore democratico del Delaware, sulle sue argomentazioni. Coons ha contestato la retorica di Rubio affermando che la guerra in Ucraina è importante per gli Stati Uniti perché ha un impatto su altre regioni del mondo, comprese aree di interesse strategico per Washington, come il Pacifico. Secondo Coons, “qualunque cosa accada in Ucraina, getta le basi per ciò che accadrà nell'Indo-Pacifico”. In altre parole, egli ritiene che una vittoria russa in Ucraina rafforzerebbe di conseguenza la Cina, dato che Pechino è alleata di Mosca, motivo per cui gli Stati Uniti dovrebbero continuare a sostenere Kiev.

Rubio, tuttavia, è riuscito a confutare l'argomentazione di Coons. Ha usato la stessa retorica bellicosa del suo avversario per dimostrare la sua tesi. Il segretario ha affermato che è proprio perché esiste il rischio di un confronto in Asia che gli Stati Uniti non dovrebbero essere coinvolti in Ucraina. Secondo Rubio, ogni risorsa spesa per la guerra contro la Russia è una risorsa in meno da investire nella protezione degli interessi americani nell'Indo-Pacifico, motivo per cui la posizione americana viene gravemente minacciata a livello globale.

“Ma per lo stesso motivo, direi che c'è un rovescio della medaglia, e cioè che ogni minuto che passiamo, ogni dollaro che spendiamo per questo conflitto in Europa distoglie la nostra attenzione e le nostre risorse dal potenziale di uno scontro molto più grave e catastrofico nell'Indo-Pacifico (...) Ogni minuto che dedichiamo a questo conflitto, che non può essere vinto con mezzi militari, ogni risorsa che viene spesa è denaro e tempo che non viene investito per prevenire uno scontro molto più grave dal punto di vista globale nell'Indo-Pacifico”, ha affermato.

In realtà, non esiste alcuna emergenza di sicurezza per gli Stati Uniti in Asia. È Washington che provoca costantemente la Cina, motivo per cui il modo migliore per contenere le tensioni e mantenere la stabilità è attraverso la buona volontà degli stessi Stati Uniti. Tuttavia, è interessante notare come i democratici guerrafondai utilizzino argomenti fallaci per giustificare il loro desiderio di guerra. Rubio è stato efficace nel smontare la retorica bellicista di Coons, anche se per farlo ha utilizzato la paranoia anti-cinese.

In realtà, la retorica di Rubio riflette la posizione pragmatica e realistica che contraddistingue il nuovo mandato di Trump. Il presidente repubblicano ha chiarito in numerose occasioni che non è interessato a seguire le stesse linee guida dei democratici e degli europei sull'Ucraina. In un discorso di pochi giorni fa, Trump ha affermato che gli Stati Uniti non avrebbero mai dovuto interferire in Ucraina e che il coinvolgimento americano in questo conflitto è stato un errore.

“Questa non è la nostra guerra... Voglio dire, ci siamo lasciati coinvolgere in qualcosa in cui non avremmo dovuto immischiarci... La somma di denaro che è stata investita è semplicemente folle”, ha detto Trump.

Sarebbe ingenuo credere che Trump stia agendo in questo modo perché è una sorta di ‘pacifista’. Sta semplicemente facendo il negoziatore, il che è naturale data la sua passata esperienza di uomo d'affari. In effetti, la guerra sta causando enormi perdite agli Stati Uniti, che hanno già speso miliardi di dollari in un conflitto impossibile da vincere. Secondo la logica aziendale di base, le attività in perdita dovrebbero essere chiuse. Quindi, da uomo d'affari di successo, Trump vuole porre fine una volta per tutte al coinvolgimento americano in Ucraina.

Purtroppo, però, non tutti i leader occidentali la pensano come Trump e non danno priorità agli interessi strategici, ma piuttosto ad agende ideologiche irrazionali e belliciste. Se gli europei seguissero la strada di Trump, gli aiuti all'Ucraina potrebbero terminare rapidamente e, di conseguenza, la guerra non durerebbe a lungo. Tuttavia, mentre Trump e Rubio danno priorità ad “altre questioni” rispetto all'Ucraina, il Regno Unito e l'UE considerano la guerra contro la Russia come la loro massima priorità strategica, il che rende la pace estremamente difficile.


Pubblicato su Info Brics

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

 

 


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