L'UOMO DALLO SFREGIO DI FUOCO

L'UOMO DALLO SFREGIO DI FUOCO

Shadow Eater - by Cap

Vi vedo particolarmente presi a teorizzare sull'identità dell'uomo dallo sfregio di fuoco, o sbaglio? So che nel capitolo abbiamo inserito una nota apposita, ma vorrei spiegare ancora più nel dettaglio il significato di quel misterioso appellativo utilizzato da Kidd.


Partiamo dalle basi, in giapponese Kidd dice:

«"hi no kizu" no otoko» ("火ノ傷"の男)

Che, in maniera piuttosto letterale, in italiano è traducibile come:

«l'uomo con "la ferita di fuoco"»

Tuttavia, in queste poche parole si insidiano così tante sfaccettature di significato da rendere qualsiasi tipo di interpretazione tanto plausibile quanto azzardata.


Procediamo quindi per gradi.


の男 ("no otoko") = "l'uomo di/da/con". Questo è un modo di dire abbastanza comune in One Piece e indica un uomo (di genere espressamente maschile) a cui segue una sua caratteristica o peculiarità. Giusto per fare qualche esempio: dopo i fatti di Alabasta Rufy venne definito "l'uomo da 100 milioni" ("ichioku no otoko"), Barbabianca era soprannominato "l'uomo più forte al mondo" ("sekai saikyo no otoko"), il personaggio di One Piece Film Red chiamato Gordon ci è stato presentato come "l'uomo del mistero" ("nazo no otoko"), e così via. Come potete vedere, ancora non abbiamo iniziato a guardare il nome che ci crollano addosso tutte queste declinazioni... Evviva!


傷 ("kizu") = "ferita". Qui ci troviamo davanti alla chiave di volta dell'intero nome, perché quel "kizu" indica una ferita nel modo più generico e ambiguo possibile. Può essere infatti una ferita (di qualsiasi tipo) in senso concreto ed essere quindi traducibile come graffio, taglio, sfregio, ematoma, segno, cicatrice, lesione o squarcio. Ma anche ferita in senso astratto, ed essere invece traducibile come smacco, onta, disgrazia o debolezza. Dato il nostro contesto, è ovviamente più sensato pensare che il nostro sia il primo caso. Ciononostante, l'entità di quella ferita rimane tutt'altro che chiara.


ノ ("no") = "di". Può una semplice preposizione disorientare completamente in fase di traduzione? Sì, può. Perché se Oda avesse voluto intendere "bruciatura" quel "no" non sarebbe dovuto esistere: "bruciatura" in giapponese si scrive soltanto "火傷" (e si pronuncia pure in maniera totalmente diversa: "yakedo"). Più in generale, infatti, la ferita specifica si indica proprio anteponendo al kanji "kizu" (傷) un secondo kanji, che ne determina la causa o la tipologia. Infatti, "ferita da congelamento" è "toushou" (凍傷), anche "ferita da taglio" è "toushou", ma scritto diversamente (刀傷), mentre "diffamazione" è "chushou" (中傷, letteralmente "ferita interiore").


火 ("hi") = "fuoco". È un kanji che abbiamo già visto spessissimo in One Piece, soprattutto con Ace e Sabo. Il soprannome "pugno di fuoco" era infatti "hiken" (火拳) in giapponese. Anche in questo caso il termine è parecchio generico: può essere "fuoco", ma anche "fiamma" o "incendio".


Perché Oda ha usato "hi no kizu" e non "yakedo"? È un segno causato dal fuoco o a forma di fiamma? Si tratta di una vera ferita o più di un marchio? Soltanto il tempo (e il manga) ce lo dirà.

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