L’ODIOSA CENSURA DI FACEBOOK AL NUOVO GIORNALE NAZIONALE
LIBERTÀ E DEMOCRAZIA🔹️Facebook mi ha censurato di nuovo. Non è la prima volta e lo fa in relazione a miei articoli di analisi politica pubblicati sul Nuovo Giornale Nazionale e che posto sul social di Zuckerberg.
🔹️Inutile nascondersi dietro l’algoritmo. Come ha ben specificato Linkiesta, la procedura è la seguente: qualcuno posta su Facebook un contenuto che è ritenuto da qualcun altro offensivo e questo qualcuno lo segnala. A leggere e gestire le segnalazioni non è uno dei tanti algoritmi usati da Mark Zuckerberg, ma un team di persone in carne e ossa.
🔹️ «Sparse in tutto il mondo, lavorano 24 ore su 24, sette giorni su sette, per rispondere alle segnalazioni nel giro di 48 ore al massimo», ha spiegato Laura Bononcini, capo delle relazioni istituzionali di Facebook Italia, in occasione della presentazione della partnership con l’Unione nazionale consumatori.
🔹️ “Monitorare le segnalazioni (che restano procedure anonime) di 1,7 miliardi di utenti distribuiti in 126 Paesi – spiega Lidia Baratta de Linkiesta - non è una passeggiata. Le squadre di Facebook che hanno questo compito sono quattro, ognuna con un’area di specializzazione: sicurezza, hate speech, pornografia e spam, hacker e account fasulli (access team).
🔹️I team si trovano sparsi tra le sedi di Menlo Park, Dublino, Austin e Hyderabad, in India. Sono «diverse centinaia di persone», spiega Bononcini (Facebook non dà i numeri precisi), di varie nazionalità. Per entrare in uno dei team, basta candidarsi, come per qualsiasi altra posizione”.
🔹️In buona sostanza, ci sono dei censori volontari, con quale cultura, con quale preparazione, con quale orientamento politico ovviamente non è chiaro, che si arrogano il diritto di stabilire cosa si può scrivere e cosa non si può scrivere. Nel caso specifico i due articoli riguardavano una critica politica legittima relativa alle posizioni dei vari partiti in Europa e in Italia.
Silvano Danesi
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