LA NORMOFOBIA

LA NORMOFOBIA

LIBERTÀ E DEMOCRAZIA

⏹️ La normofobia è un parassita della natura umana; abolisce i dati di fatto in nome del desiderio individuale. Troppi rimangono neutrali, indifferenti, permettendo all’odio per la normalità di diventare base culturale della società.


🔹️ Brutti tempi per chi è normale, uomo, figlio, marito, padre. La privazione del padre è particolarmente disastrosa per i bambini, perché questi imparano a diventare uomini buoni imitando un uomo buono. Vale anche, ovviamente, per il ruolo materno, che non è assolutamente intercambiabile con quello paterno, una menzogna diffusa per alimentare la crisi dell’istituzione familiare e attaccare il dimorfismo sessuale.


🔹️ Stiamo dissipando gli ultimi spiccioli di una gigantesca eredità culturale. Insieme con l’odio per la verità e la realtà, avanza una patologia nuova, la normofobia, l’odio per la normalità. Ne parla Mary Harrington, autrice di Feminism against progress (Il femminismo contro il progresso, 2023). La normofobia è l’opinione - dominante nella cultura e nell’immaginario progressista - secondo cui nemico da odiare è tutto ciò che non è scelta soggettiva, il normale, il dato di natura.


🔹️ “La normofobia inquadra tutto ciò che è convenzionale, medio, dato, presupposto, tradizionale e normativo, sia di origine fisiologica che culturale, come costruito arbitrariamente e coercitivamente per sostenere interessi acquisiti, in particolare quelli degli uomini bianchi, cristiani ed eterosessuali. I normofobi radicali descrivono esplicitamente il loro obiettivo di sradicamento totale di questo dominio, secondo loro artificiale - del naturale, a favore del desiderio individuale libero e senza restrizioni“.


🔹️ Quest'anno proprio nel giorno di Pasqua, il giorno della resurrezione che fonda la nostra civiltà, il cattolico Biden ha proclamato il giorno della “visibilità transessuale”, un atto di violento odio per la normalità e di promozione di una condizione psicofisica ed esistenziale appartenente al campo delle devianze, alla quale accostarsi con rispetto, cura e accoglienza, ma non come modello o “normalità”.


🔹️ Vengono negate anche le implicazioni etiche delle tecnologie della “fertilità“ umana, sganciate dalla normalità dell’incontro tra uomo e donna. Dietro a tutti queste problematiche c’è la questione della natura umana. Pensando alla famiglia ci ritroviamo a inciampare nella domanda su che cosa sia una famiglia, quali siano i suoi modelli normativi e perché. Che cos’è, chi è una persona? Abbiamo una natura? Esiste la normalità? 


🔹️La famiglia è la più indifesa dalla normofobia. Il consenso normofobico nega ogni argomento legato alla normatività o alla natura associandolo al fascismo. L’estensione della bugia dominante non modifica la realtà: l’uomo ha una natura e una normalità. Ciò che abbiamo perduto è la cornice comune, il contesto - evidente alle precedenti generazioni- che forniva nome e concretezza alla normalità “naturale”, ai dati invarianti della biologia, trasformandoli in sostrato comune.


Roberto Pecchioli


Articolo integrale ⤵️

https://www.nuovogiornalenazionale.com/index.php/italia/opinioni/16967-la-normofobia.html

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