Kary Mullis – Ballando nudi nel campo della mente

Kary Mullis – Ballando nudi nel campo della mente

Gilbert

(Ma secondo voi, uno che scrive un libro intitolato così, non è da leggere? – Questo lo dico io)

Questa storia è la storia raccontata da Kary Mullis, non sappiamo se sia vero che ha assunto droghe fin da bambino, sia stato un così grande amatore, abbia incontrato o meno gli alieni oppure abbia ragione quando ha calcolato le probabilità che un asteroide cada sulla terra (eventualità che ritiene molto più probabile dello scioglimento delle calotte polari per via dell’azione antropica...).

Sappiamo però che è stato premiato con il Nobel per la chimica nel 1993 per l’invenzione della PCR – Polimerase Chain Reaction, una tecnica che ha rivoluzionato il mondo della chimica e della genetica; e che questa idea semplice quanto efficace, si è sviluppata nella sua mente così naturalmente allenata a far comunicare tutte le sue parti. Scienziato – astrologo - elettricista e meccanico – surfista – lucido realista – cocciuto difensore della propria libertà – ironico e senza troppi filtri conformisti è stato in grado di vedere le cose della vita con l’aiuto di tutte queste parti separate.

Vengono descritti: L’invenzione della PCR – I premi – il processo OJ Simpson di cui fu consulente – i “viaggi” con acido lisergico (LSD) – il suo rapporto con il tutto – il suo smascheramento dell’affaire AIDS-HIV-AZT-Gallo-Glaxo e la straordinaria campagna: pagami per non venire ai tuoi convegni a parlare male di te” (ironico paradosso nel quale sbeffeggia la Glaxo per avergli riconosciuto 6048 dollari per non presenziare a un suo convegno). Una vita ricca, curiosa, stupita, appassionata ed eccentrica. Ma anche rigorosa ed etica, coerente e battagliera. Kary Mullis è uno scienziato vero, amante del dubbio e feroce fustigatore di quella chiesa ortodossa che assomiglia sempre di più ad una religione oscurantista.

Riporto alcuni passi che mi hanno particolarmente colpito (ma il libro ne è zeppo):

Molti di noi convengono che siamo dotati di cinque sensi; cinque piccole finestre che ci permettono di guardare fuori dal grande castello nel quale siamo rinchiusi. Il mondo esterno, di conseguenza, non ha altri limiti, se non questo. Non ci sono limiti alla sua vastità, o alla minuzia dei suoi dettagli, o all’intricato sviluppo di complessità che da sempre si intrecciano su loro stesse, in modo che solo giovanissimi folli oserebbero azzardarsi a districare.

Quando eravamo piccoli, pensavamo che i nostri genitori si occupassero di tutto. E a volte lo facevano. Da adulti, ci piace pensare che ci siano degli individui molto saggi – solitamente più anziani di noi – che si occupano del pianeta e di noi. Grazie a questa pia illusione, un sacco di gente si guadagna da vivere facendo finta di fare proprio questo. Sarebbe ingenuo pensare che le persone che lavorano in agenzie governative che si devono occupare delle nostre esigenze, o anche in fondazioni no profit dai nomi altisonanti – abbiano un atteggiamento altruistico nei nostri confronti. Loro non condividono i nostri geni. Non sono i nostri genitori. Si occupano dei loro imperativi biologici e delle loro personali esigenze. Riusciamo a ottenere attenzione solo quando le loro e le nostre esigenze si sovrappongono………..

Sull’ecologismo delle multinazionali:

Chi sono questi signori che si garantiscono un ottimo stipendio organizzando simposi scientifici e storie per i giornali? Non sono politici. I politici non capiscono nulla di scienza, vogliono solo fare finta di capirne. Qualcuno deve consigliarli: E chi sono questi consiglieri? Questa è una domanda importante, perché questa gente – che continua a venirsene fuori con i disastri incombenti, che possono essere prevenuti da progetti governativi, sponsorizzati da politici informati e benintenzionati – sta cercando di manipolarvi. Sono parassiti, laureati in economia o sociologia, che non sono riusciti a trovare ufficialmente un buon lavoro nel mondo della pubblicità…………………..


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Il dottor Kary B. Mullis vuole tenere un discorso a voi, e ai vostri colleghi, amici e figli. Potete fare qualcosa per evitarlo?

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(esilarante)


Per concludere: il mio pensiero.

Quando Kary parla della nascita del pensiero scientifico ad opera di Peter Boyle che, attraverso una pompa di sua invenzione, spegneva candele creando il vuoto che definì nulla, e i religiosi dissero che Dio doveva essere anche in quel nulla e gli scienziati no perché Dio non poteva essere misurato (Dio-Energia, quello che e'...), ebbene Mullis afferma che è stato un bene sottrarre alla scienza il debito morale.

Secondo me purtroppo, proprio allora si consumò la separazione tra scienza e spiritualità, in una riduzione.
Se ognuno dei due schieramenti avesse ammesso la possibilità dell'esistenza dell'altro forse saremmo più avanti nella comprensione di ciò che ci circonda e che fa parte di noi.

Gilbert

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