Johny e Gideon. Un tempo nemici, ora fratelli

Johny e Gideon. Un tempo nemici, ora fratelli

Interviste e storie di vita > La verità ha trasformato la loro vita

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Ero a capo di un’organizzazione di estrema destra che sosteneva attivamente l’apartheid negli anni ’80. Eravamo in vacanza al mare e c’erano solo bagnini neri. Dissi ai miei amici: “Preferirei annegare piuttosto che essere salvato da un nero”. Il secondo giorno che eravamo lì la corrente mi trascinò in mare e più mi sforzavo di venirne fuori più il mare mi risucchiava. Poi vidi un uomo nero avvicinarsi e mi aggrappai al suo collo; avrei quasi voluto dargli un bacio. Ero felice di vederlo perché stavo per annegare! Ero sfinito, senza forze. Anche se un uomo nero mi aveva salvato la vita, non cambiai atteggiamento nei loro confronti. Volevo vedere il Sudafrica come una società senza discriminazioni di razza o sesso; una società democratica. Ancora prima dei 21 anni ero impegnato a insegnare politica. Divenni un capo del movimento democratico di massa. Per la prima volta i sudafricani dovevano essere istruiti riguardo alle elezioni. Scoprimmo che anche i Testimoni di Geova avevano una chiesa nella nostra comunità. Quindi chiedemmo loro: “Possiamo venire e insegnare alle persone a votare in questa parte della comunità?” Ci fu detto che questa è una chiesa che non permette che si insegni politica nei suoi locali. Gli attivisti volevano dare fuoco alla chiesa. Un giorno stavamo viaggiando come delegazione. C’erano neri e bianchi nel veicolo. Vedemmo dei Testimoni bianchi impegnati nell’opera pubblica. Il conducente, che era razzista, mi disse: “Johny, vedi quei bianchi?” Dissi: “Sì”. Lui disse: “Odio quelle persone”. Gli chiesi: “Perché?” Lui rispose: “No, odio queste persone”. Quindi dissi: “Se sono odiati da te, che sei bianco, allora devono essere brave persone”. Le cose iniziarono a cambiare alla fine degli anni ’80, quando si andò verso l’abolizione dell’apartheid. Cercammo di opporci in modo accanito. Alla guida di un veicolo blindato, sfondammo le porte ed entrammo negli edifici del parlamento. Volevamo impedire i cambiamenti relativi all’apartheid, ma non ci riuscimmo. Pur appartenendo a una chiesa, mi ubriacavo e tradivo mia moglie. Questo ci portò al divorzio. Era una vita vuota. Non ero mai veramente felice. Ero impegnato in questa causa rivoluzionaria. Mancavo da casa per settimane. Alle riunioni di politica ci si scontra. Negli incontri politici si litiga molto. Quando torni a casa finisci per litigare con tua moglie per un niente. Cambiai ufficio e sulla scrivania del mio collega vidi un libro intitolato La conoscenza che conduce alla vita eterna. Grazie al libro scoprii la ragione per cui Gesù venne sulla terra, soprattutto per proclamare il Regno. Questo Regno è un governo. E pur lavorando per un governo non avevo mai sentito parlare di questo governo. Scoprii anche che è un governo reale che verrà e risolverà i problemi dell’umanità. Mi sentivo a casa tra il popolo di Geova. Avverto un amore sincero, non l’amore che si prova nel mondo o in generale. Quindi ho iniziato e non ho mai smesso di frequentare le adunanze. Un amico mi fece conoscere i Testimoni. Uno dei fratelli che incontrai mi chiese: “Se ti dimostrassi con la Bibbia che qualcosa in cui credi è sbagliato, cosa faresti?” Risposi: “Diventerei un Testimone”. Mi mostrò dalla Bibbia che la stella di Betleem che guidava i Re Magi in realtà era un mezzo usato dal Diavolo per uccidere Gesù. Questo cambiò completamente la mia vita. Dissi: “Ora diventerò un Testimone”. Nella Sala del Regno notai che c’erano molti neri. Questo era strano per me. Ma più ci andavo, e più capivo che presso Geova non c’è parzialità. Tutte le persone sono uguali. Iniziammo ad accettare che è così che dev’essere. Ora io e Johny siamo uniti anche se proveniamo da partiti politici completamente diversi. Prima avremmo voluto ucciderci l’un l’altro, ma ora ci vogliamo bene. Ci siamo perdonati. L’organizzazione di Geova cambia completamente una persona. Se ripenso al tipo di persona che ero, e a chi sono adesso, non vorrei mai più essere come ero allora. Mai più! È un grande privilegio essere un Testimone. Le persone mi chiamano “tenerone”, ma non ha importanza. È vero! Sono diventato un “tenerone”, ma per Geova. Non avrei mai pensato che qualcuno come il fratello Gideon Botha, che proviene dal partito di estrema destra, potesse adorare Dio con uno come me, che provengo da un partito di estrema sinistra. Fa pensare alle parole di Isaia quando dice che il lupo e il leone mangeranno la paglia, e un ragazzo giocherà sulla buca di un pericoloso serpente. Così la trasformazione della nostra personalità ci ha reso veri fratelli. 

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