JW Broadcasting (ottobre 2022)
JW Broadcasting > Programmi mensili- Robert Ciranko. Guardate quello che Geova ha fatto per noi!
- Un nuovo strumento per fare discepoli nonostante gli ostacoli
- Sviluppiamo l'arte di insegnare
- Lezioni utili dalla Torre di Guardia | “Andate e fate discepoli”
- “Il ferro affila il ferro” | Fare buon uso di domande
- William Turner. Dimostriamoci imparziali (Giov. 4:31)
- La mia vita da adolescente | Cosa posso fare se mi spingono a fare sesso?
- So che Geova è con me
È un piacere darvi il benvenuto al programma di questo mese. Diamo un’occhiata insieme a quello che ci aspetta. In un video della serie Il ferro affila il ferro, incontreremo un sorvegliante di circoscrizione che ci darà alcuni suggerimenti utili su come usare domande per iniziare e continuare belle conversazioni nel ministero. Giorno dopo giorno i nostri giovani affrontano molte prove per restare integri. Conosceremo Cory e Kamryn che ci racconteranno le pressioni che hanno subìto a scuola per fare sesso. Che cosa li ha aiutati a resistere alla tentazione e a rimanere leali a Geova? Vi sentite un po’ agitati all’idea di condurre uno studio biblico? In questo nuovo video, Giada terrà il suo primo studio e imparerà che cosa comporta essere una brava insegnante. Questo è il programma di ottobre 2022 di JW Broadcasting.
Robert Ciranko. Guardate quello che Geova ha fatto per noi!
Sono ormai più di 100 anni che l’organizzazione di Geova sta producendo libri che aiutano le persone a conoscere le verità della Bibbia. Vi ricordate quando sono stati presentati alcuni di questi libri? “Questo significa vita eterna” fu presentato nel 1950. La verità che conduce alla vita eterna nel ’68. Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca nell’82, e La conoscenza che conduce alla vita eterna nel ’95. Che cosa hanno in comune questi titoli? Fanno capire chiaramente che è possibile capire quello che Geova richiede da noi e vivere per sempre. Ed ecco perché continuiamo a cercare chi ha “la giusta disposizione per ricevere la vita eterna” e desidera studiare la Bibbia. Tutti questi libri, e molti altri che sono stati pubblicati, sono stati fondamentali per far conoscere alle persone la meravigliosa speranza che abbiamo. E nel 2021 abbiamo aggiunto un altro libro a questa lista, il libro Puoi vivere felice per sempre. Corso biblico interattivo. Questo titolo aggiunge un altro particolare, cioè che non solo è possibile vivere per sempre, ma anche che possiamo scoprire come essere più felici già da ora. Il titolo è tratto dal Salmo 22:26, che dice: “I mansueti mangeranno e saranno saziati; quelli che ricercano Geova lo loderanno. Il vostro cuore viva per sempre”. Questa nuova pubblicazione per lo studio è davvero molto diversa dalle altre. E in questo programma vorremmo spiegarvi tutto quello che è stato fatto dietro le quinte per realizzare questa pubblicazione. Sotto la guida del Corpo Direttivo, centinaia di beteliti in tutto il mondo si sono dati molto da fare perché potessimo avere questo strumento per lo studio innovativo. Ma sicuramente questi fratelli vi diranno subito che tutto il merito va a Geova. Ecco perché siamo d’accordo con quello che disse il profeta Isaia, che rivolgendosi al nostro straordinario Dio disse: Sappiamo bene che qualsiasi successo otteniamo è grazie alla guida e alla benedizione di Geova. Infatti il tema di questo programma è: “Guardate quello che Geova ha fatto per noi!” “Lo schiavo fedele e saggio” ha sempre preso molto sul serio il comando di Gesù riportato in Matteo 28:19: “Andate e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole”. Ed è proprio l’obiettivo che cerchiamo di raggiungere quando conduciamo studi biblici. Per decenni il metodo che abbiamo usato per condurre studi biblici prevedeva di studiare il materiale paragrafo per paragrafo. E quando uno studente rispondeva alle domande, spesso ripeteva quello che c’era scritto nel libro. Però così era difficile capire se la verità stava arrivando al suo cuore. Con il nuovo libro invece usiamo un metodo diverso, che porta lo studente a esprimere con le proprie parole quello che pensa e quello che prova. Il Corpo Direttivo pensa sia questo il metodo adatto per aiutare i nuovi ad arrivare alla dedicazione e al battesimo in questo tempo della fine. Se avete già iniziato a condurre studi con questo nuovo libro, vi sarete resi conto di com’è cambiato il nostro metodo di studio. Ecco quello che hanno detto alcuni pionieri di vecchia data dopo aver trattato solo una lezione con i loro studenti: “Questa è stata la più bella conversazione su Geova che abbia mai avuto con uno studente!” “La mia studente mi ha detto cose che non aveva mai detto prima. Era come se stesse aprendo il suo cuore per la prima volta!” “Arriva davvero nel profondo e spinge lo studente ad agire”. E un fratello ha scritto: “Sono così contento di questo nuovo corso biblico, che sto supplicando Geova di poter studiare la Bibbia con qualcuno e aiutarlo a fare progressi”. A inizio 2019 il Comitato degli Scrittori ha dato il via alla realizzazione di questo nuovo strumento per condurre studi biblici. Ha messo insieme un team di scrittori, grafici e altri fratelli esperti per capire come potevamo migliorare le pubblicazioni che stavamo usando. Sin dal primo incontro questi fratelli sono stati incoraggiati a pregare spesso riguardo a questo progetto, quando erano da soli, quando ne parlavano con gli altri del team e quando ci stavano lavorando, e poi dovevano lasciarsi guidare dallo spirito santo. Come mai così tante preghiere? Ce lo dice Proverbi 16:3, dove si legge: “Affida a Geova tutto ciò che fai, e i tuoi piani avranno successo”. Il team è stato anche incoraggiato a pensare fuori dagli schemi, il che significa pensare in modo diverso da quello che è sempre stato fatto in passato. I tempi sono cambiati, le persone sono cambiate e il modo in cui preferiscono imparare è cambiato. Oggi alle persone piace usare immagini e video coinvolgenti che catturano la loro attenzione. Per spiegare cosa significa pensare fuori dagli schemi, al team è stato mostrato un piccolo enigma, il problema dei 9 punti, che consiste nell’unire 9 punti utilizzando solo 4 linee rette. Qui vedete alcuni modi in cui si potrebbe provare a risolvere l’enigma, ma in ognuno di questi tentativi un punto resta fuori. Il problema è che la nostra mente tende a disegnare un quadrato immaginario intorno ai 9 punti, e questo schema mentale diventa un limite all’immaginazione. Ma l’unico modo per risolvere l’enigma è uscire da questo quadrato immaginario e pensare in modo diverso da quello che faremmo normalmente. Questo enigma serviva a dimostrare che dovevamo pensare in modo creativo per immaginare un metodo di studio della Bibbia diverso da quello tradizionale. È stato bello vedere come lo spirito di Geova ha aiutato a far nascere idee nuove su come insegnare le verità della Bibbia alle persone. Comunque si è anche pensato di mantenere alcune caratteristiche delle pubblicazioni a cui siamo abituati. Ecco perché la prima parte di ogni lezione è strutturata in modo simile all’opuscolo Una buona notizia. Ci sono alcune domande in grassetto, ognuna seguita da un breve paragrafo che contiene i punti principali della lezione. La sezione “Ora vai più a fondo” stimola il ragionamento, mostra come mettere in pratica quello che si sta imparando e cosa ci insegna su Geova quell’argomento. Come nella Guida per l’adunanza Vita e ministero troviamo spunti di conversazione, versetti da leggere, video da guardare insieme e domande per capire il punto di vista di una persona. E nell’ultima parte della lezione, come negli articoli di studio della Torre di Guardia, ci sono giusto 3 domande di ripasso. Si è deciso che sarebbe servito meno testo nel nuovo libro per lasciare così più spazio alla Bibbia. E inoltre, per aiutare lo studente a esprimere i propri sentimenti, si è deciso di includere domande ben studiate, video e tante belle immagini. Dobbiamo anche aiutare lo studente a vedere Geova come una persona reale e a stringere una forte amicizia con lui, e incoraggiarlo a leggere la Bibbia regolarmente, pregare e frequentare le adunanze. Pensate che il libro Puoi vivere felice per sempre ci aiuti a fare tutto questo? Assolutamente sì! I passi biblici sono l’impalcatura su cui si sviluppa ogni lezione, così che lo studente impari a usare la Bibbia per trovare le risposte che cerca. Le domande aiutano gli studenti a esprimere quello che pensano veramente. E fin dalle prime lezioni imparano a capire com’è davvero Geova, a percepire il suo amore per loro, ad avvicinarsi a lui e a diventare suoi amici. E le bellissime immagini e gli straordinari video hanno davvero un forte impatto emotivo. Il progetto per realizzare Puoi vivere felice per sempre ha richiesto la collaborazione di 6 reparti della sede mondiale. Seguendo le indicazioni del Corpo Direttivo, il Reparto Scrittori ha fatto ricerche e ha redatto e corretto il testo di ogni lezione. Queste sono poi state inviate a centinaia di fratelli in tutto il mondo perché provassero ad usarle con i loro studenti. Il Reparto Scrittori si è coordinato con gli altri reparti per rispettare tutte le scadenze del progetto. Il Reparto Servizi per la Traduzione ha aiutato a semplificare il lessico e la logica del testo. I fratelli hanno individuato i punti del testo inglese che potevano essere problematici e difficili da tradurre nelle varie lingue. Attualmente è stata approvata la traduzione di Puoi vivere felice per sempre in oltre 700 lingue. Il Reparto Grafica ha ideato la veste grafica e le varie immagini. Alcuni team in diverse filiali hanno fotografato delle scene da usare come modelli per aiutare gli illustratori a realizzare le oltre 600 bellissime immagini contenute nel libro. Il Reparto Programmazione MEPS ha sviluppato nuovi strumenti per fare in modo che la versione digitale del libro nell’app JW Library fosse simile a quella stampata. Questa è la prima pubblicazione per cui l’edizione digitale e quella stampata sono state realizzate contemporaneamente. Il Reparto Servizi per l’Elaborazione del Testo si è occupato della composizione dei vari formati e della trascrizione in braille in inglese, e ha istruito le filiali su come produrre il libro nelle varie lingue. Il Reparto Audio/Video ha realizzato molti nuovi video ed estratti di video già disponibili su jw.org. E si è anche occupato della registrazione audio del libro, realizzata con diverse voci e suoni di sottofondo. Questo è stato davvero un lavoro di squadra! Ma c’è stato anche un problema che avrebbe potuto ritardare il progetto, il COVID-19. Quando la sede mondiale e le varie filiali sono state messe in lockdown, rimaneva da completare il 60% del progetto. Ma il Corpo Direttivo voleva che gli venisse data un’alta priorità. Il prossimo video vi darà un’idea di come i vari reparti hanno collaborato insieme per portare a termine questo progetto nonostante le difficoltà legate alla pandemia.
Un nuovo strumento per fare discepoli nonostante gli ostacoli
Il libro Puoi vivere felice per sempre è diverso da qualsiasi altra nostra pubblicazione e sono state fondamentali 2 cose: buona comunicazione e accuratezza. Ma la cosa che si è rivelata più importante è stata affidarsi a Geova. Il Comitato degli Scrittori voleva creare un’esperienza digitale di prima qualità e coinvolgente. Una cosa da considerare in fase di progettazione era che il libro doveva apparire uniforme nella app JW Library<i>,</i> su jw.org e in formato cartaceo. Fin dall’inizio sono stati raccolti dei suggerimenti per fare in modo che il libro fosse velocemente disponibile nel maggior numero possibile di lingue. Così un team del Reparto Servizi per la Traduzione ha collaborato con gli scrittori. Per completare un libro così di solito ci vogliono 2 o 3 anni, ma il Comitato degli Scrittori desiderava che venisse pubblicato il prima possibile. Per realizzare questo libro bisognava collaborare a stretto contatto e quindi fin da subito il Comitato degli Scrittori ha riunito tutti e 6 i reparti coinvolti. Il libro Puoi vivere felice per sempre ha molti elementi: più di 250 pagine di testo, 597 immagini, 121 riquadri con dei video, 840 link e 62 codici QR. Inoltre, il riquadro “Obiettivo” doveva consentire l’aggiunta di testo. E dovevamo anche creare impaginazioni alternative per le lingue che usano più parole dell’inglese e per quelle che si scrivono da destra a sinistra. Gli strumenti che avevamo non ci permettevano di impaginare le pubblicazioni in formato elettronico come quelle cartacee. Testo nero su sfondo bianco con riquadri grigi, questo era il massimo che potevamo fare con i nostri strumenti. Il libro Puoi vivere felice per sempre è molto interattivo e abbiamo cercato di rendere coinvolgenti anche le registrazioni audio di questa pubblicazione. Quindi abbiamo usato più voci, musica e in alcuni casi le tracce audio dei video sono state modificate per spiegare meglio un punto specifico. Quando siamo arrivati alla lezione 32 pensavamo che sarebbe stato troppo complicato renderla efficace in formato digitale, ma è stato allora che la collaborazione ha davvero dato i suoi frutti. Ci sono voluti tutti gli strumenti di cui disponevamo per riuscirci. Nella fase di creazione del prototipo collaboravamo con diversi fratelli e sorelle che provavano l’edizione in formato digitale per assicurarci che funzionasse bene su tutti i dispositivi. L’intero schema nella lezione 32 è uno strumento visivo e volevamo che anche gli ipovedenti fossero in grado di comprenderne i punti chiave. Quindi dovevamo strutturare lo schema in modo che gli screen reader potessero leggere il testo e che ogni immagine avesse una descrizione. Ci è stato detto che ci sarebbero stati circa 200 video in questo libro, quindi dovevamo dedicare migliaia di ore a questa fase. Servivano 8 video nuovi di zecca e una sessantina andavano modificati. Proprio mentre stavamo cominciando a produrre gli 8 video nuovi, la pandemia ha interrotto la produzione di video in tutto il mondo. Questa interruzione è continuata fino a quando ciascuna filiale ha potuto determinare come produrre i video in sicurezza, rispettando comunque la scadenza a soli 9 mesi di distanza. Le sessioni fotografiche qui alla sede mondiale sono state completamente interrotte per 4 mesi. Quando la situazione è migliorata, abbiamo potuto riprendere solo rispettando protocolli molto rigidi. Ad esempio una famiglia ha scattato delle foto mentre il Reparto Grafica la guidava a distanza. Tutto quello che deve fare chi conduce studi biblici, fare domande significative, aiutare chi studia ad amare Geova, far vedere dei video, è già incorporato nel libro. Ma avrebbe funzionato veramente? Per capirlo lo abbiamo fatto provare ad alcuni beteliti. E poi abbiamo anche inviato delle lezioni a proclamatori, pionieri, missionari e sorveglianti di tutto il mondo, che le hanno usate con i loro studenti. Abbiamo testato ogni lezione in questo modo. Dopodiché abbiamo esaminato i suggerimenti e abbiamo fatto altre modifiche. Ci siamo riuniti centinaia di volte e dopo una preghiera sentivamo subito lo spirito di Geova. Quando si collabora, si ottiene un risultato migliore. Questo libro è più diretto degli altri ed è più facile da capire. Inoltre, pensare in anticipo ai potenziali problemi di traduzione ha permesso di accelerare la traduzione in centinaia di lingue. Ho visto in prima persona come Geova usa la sua organizzazione per darci quello di cui abbiamo bisogno al momento giusto, perfino durante una pandemia. I risultati mi hanno confermato che era Geova a guidare questo progetto. Geova ci ha aiutato a completare questo progetto in un periodo di tempo più breve e con risultati difficili da raggiungere anche in circostanze normali. Geova è davvero straordinario!
Quando abbiamo visto quanto il Corpo Direttivo tenesse a questo progetto e la gioia che provavano tutti i fratelli e le sorelle coinvolti, è stato evidente che Geova stava benedicendo le cose. Ma ora che abbiamo visto tutto quello che Geova ha fatto per noi, cosa dovremmo fare noi per lui? Ricordiamo che il comando di Gesù in Matteo 28:19, 20 riguarda tutti i cristiani. Notate cosa dice l’articolo “Serviamo Geova nella parte finale degli ‘ultimi giorni’” nell’edizione della Torre di Guardia di ottobre 2019: “Mentre teniamo studi biblici con le persone, dobbiamo fare del nostro meglio per ubbidire a questo comando di Gesù: “Fate discepoli [...] insegnando loro a osservare tutte le cose che vi ho comandato”. Dobbiamo aiutare le persone a capire quanto è importante che si schierino dalla parte di Geova e del suo Regno. Per riuscirci è necessario cercare di motivarle a far propria la verità mettendo in pratica ciò che imparano, dedicando la loro vita a Geova e battezzandosi. Solo così potranno sopravvivere al “giorno di Geova””. Nella maggior parte del mondo le persone non fanno proprio la fila per studiare la Bibbia, quindi sta a noi fare del nostro meglio per iniziare degli studi biblici che aiutino le persone ad arrivare al battesimo grazie a questo corso biblico interattivo. Desideriamo che più persone possibile si avvicinino a Geova e diventino suoi fedeli servitori. Perciò scrivetevi questi 7 suggerimenti e provate poi a metterli in pratica. Funzionano! Il primo, che poi è quello più importante, è questo: Non sottovalutate mai il potere della preghiera, siate specifici e continuate a chiedere di avere uno studio. E poi agite in armonia con quello per cui avete pregato, cogliendo ogni occasione per offrire uno studio biblico. Offritelo anche a familiari e conoscenti. Sfruttate la domanda sul retro per catturare il loro interesse. È interessante: “È possibile vivere felici per sempre?” E poi offritevi di considerare insieme le 3 lezioni introduttive. Dopodiché starà alla persona decidere se proseguire con il corso biblico contenuto nel libro. Dite alle persone che voi siete un insegnante della Bibbia e poi chiedete semplicemente se vorrebbero saperne di più sulla Bibbia. Spiegate che il nostro corso biblico interattivo è molto semplice e piacevole, e che al momento avete ancora qualche posto libero. Potreste farlo mentre considerate il primo paragrafo della prima lezione, forse dicendo: “Pensi che la Bibbia potrebbe aiutare qualcuno che conosci?” Se vi parla di un amico, un familiare, un vicino o un collega, offritevi di mostrare come si svolge il corso a quella persona. Non date per scontato che una persona che vedete all’adunanza stia già studiando la Bibbia con qualcuno. Chiedetegli se sta studiando ed eventualmente offritegli uno studio biblico. Quando è stata l’ultima volta che qualcuno gli ha offerto uno studio? Anche se l’hanno rifiutato in passato, ora potrebbero essere interessati. E magari preferiscono studiare la Bibbia con qualcuno che non è un loro familiare. Avete studiato la Bibbia con qualcuno usando un’altra pubblicazione, magari anni fa, e la persona non ha fatto progressi? Potreste ricontattarla e spiegarle che abbiamo un nuovo corso biblico e proporle di studiare la Bibbia di nuovo. Potrebbe essere proprio quello di cui ha bisogno per mettere in pratica quello che impara. Mentre ci impegniamo per offrire studi biblici, dovremmo ricordare un principio fondamentale, quello di Galati 6:9 che dice: “Perciò non smettiamo di fare ciò che è eccellente, perchè se non ci stanchiamo, a tempo debito raccoglieremo”. Non perdiamo mai l’entusiasmo per l’opera di fare discepoli e continuiamo a fare del nostro meglio. Geova benedirà il nostro impegno nel condurre studi con il libro Puoi vivere felice per sempre. E così con gratitudine potremo dire: “O Geova, [...] qualsiasi cosa abbiamo realizzato sei stato tu a realizzarla per noi”!
I video sono un modo in cui impariamo a essere più efficaci nel fare discepoli. Vi ricordate quando abbiamo incontrato per la prima volta Neeta e Giada durante il congresso del 2020 “Rallegratevi sempre”? Questa serie ci ha dato molti suggerimenti su come essere bravi insegnanti. Adesso abbiamo un nuovo video di questa serie. Nell’episodio che vedremo ora, il cerchio si è chiuso perché da studente Giada è diventata insegnante e sta usando Puoi vivere felice per sempre.
Sviluppiamo l'arte di insegnare
Ferma la palla! Allora, qual è la domanda che ti fai più spesso? Perché la gente è così ossessionata dal prendere a calci un oggetto rotondo? Eh, me lo chiedo anch’io. Ma seriamente, nessuna domanda? Perché c’è tanto odio? Se siamo tutti figli di Dio, com’è possibile? Ottima riflessione, la Bibbia dà la risposta. Ehm, ma mi sa che adesso hai un treno da prendere. Per oggi fermiamoci qui. Allora, di martedì va ancora bene? Se lo spazio-tempo non è collassato in una singolarità, dovrei esserci. Ok, perfetto. Allora, ehm, martedì vedremo la lezione successiva. Ciao, ragazze! - Ciao. - Ciao. Allora? Dai, com’è andato lo studio? Benissimo, all’inizio sono cose facili! Quello che mi piace di questa profezia è che fu scritta 200 anni prima del suo adempimento e si avverò in ogni singolo dettaglio. Lasciarono le porte della città aperte, ti rendi conto? Cioè, io avrei licenziato in tronco tutti quegli ubriaconi incompetenti, no? Comunque, torniamo alla profezia. Quindi, “Dio è amore” ma ammazzerà miliardi di persone, che senso ha? Questo lo vedremo un po’ più avanti. Ma per adesso concentriamoci su quello di cui parlavamo prima. Questa lezione è bellissima perché parla della preghiera, o meglio, di come Geova ci aiuta attraverso la preghiera. Ed è meraviglioso poter pregare la persona che ci ha creato e … In pratica questo dimostra che siamo negli “ultimi giorni”. Quindi, riassumendo, quali cose indicano che siamo negli ultimi giorni? Mmm, guerre, disastri, gente cattiva, uhm, queste. Nient’altro? Uhm, no. Ok, va bene. Possiamo ripassarlo insieme la prossima volta. Perfetto, interrompiamo qui per oggi? Uhm, sì. Va tutto bene? Una meraviglia! Adesso vado. Okay, ciao Gladys. Ci ho provato, ma rispondeva a monosillabi. Non so più cosa fare. Meno male che non ho mai avuto una studente così! Ah, vedo che qualcuno ha imparato a usare l’ironia, eh? Ma a parte gli scherzi, ce la sto mettendo tutta per rendere lo studio più coinvolgente. E tutto quello che ottengo è “sì”, “no”, “può darsi”, o un’altra domanda che non c’entra assolutamente nulla. Perché non facciamo qualche ricerca? Sei così prevedibile. Allora preparo il tè. Grazie, Keesha. Trovato. La Torre di Guardia dell’ottobre 2020. Guarda questo riquadro. “Esercitare autocontrollo per non parlare troppo”. Uff, … mi sa che devo lavorarci su. Però dice anche “Esprimere il nostro entusiasmo per le verità bibliche”. Questo è un tuo punto forte! “Stringere amicizie nella congregazione”. Ecco, forse potrei, o potremmo fare questo: qui dice di capire “Se vuole davvero servire Geova”. Chi di voi è libera venerdì? Mi dispiace, venerdì non posso. Okay. Sono libera, vengo volentieri. Perfetto. Ehi, Giada, Giada, quello è il mio tablet, no? Ok. Ciao. Ciao. Oggi c’è una sorpresa. Il mio solito monologo verrà sostituito da una conversazione, e … Giada, lo sai che non mi piacciono le sorprese. Oh, ciao. Ciao, io sono Neeta, una delle coinquiline di Giada. E tu sei? Gladys. Allora, iniziamo con la domanda che mi hai fatto la volta scorsa. Perché quando vediamo delle ingiustizie rimaniamo neutrali? Se posso, lo chiedi perché anche tu hai subito delle ingiustizie? Sì, sì. Pure io, anche se non ai livelli dei miei genitori, da quello che mi raccontano. Ma, come potranno mai cambiare le cose se non facciamo niente? Vediamo cosa dice la Bibbia in Geremia 10:23. Ti va di leggerlo? “So bene, o Geova, che l’uomo non è padrone della sua via. L’uomo che cammina non è padrone nemmeno di dirigere i suoi passi”. Ma se questo è vero, allora il futuro degli esseri umani è abbastanza deprimente. Cioè, significa che non c’è speranza per noi? E allora, che senso ha vivere? Qual è lo scopo? Uhm, ottima domanda. Davvero interessante.
Giada era felicissima di avere uno studio, ma ha imparato che per fare discepoli non basta avere entusiasmo. Ci vuole anche pazienza e autocontrollo per parlare di meno e ascoltare di più. Neeta l’ha aiutata a migliorare sotto questo punto di vista con una piccola ricerca nella Torre di Guardia dell’ottobre 2020, che conteneva 2 articoli di studio su come condurre studi biblici. La Torre di Guardia del gennaio di quello stesso anno presentava un articolo intitolato “Andate e fate discepoli”, che era pieno di consigli su come aiutare i nostri studenti ad avvicinarsi a Geova. Sentiamo che effetto hanno avuto quei suggerimenti su 3 pioniere regolari nel video della serie Lezioni utili dalla Torre di Guardia.
Lezioni utili dalla Torre di Guardia | “Andate e fate discepoli”
Il nostro obiettivo come insegnanti è aiutare le persone a diventare discepoli di Cristo. Voglio che chi studia la Bibbia con me ami Geova come lo amo io. Mi piace moltissimo condurre studi biblici. Vedere uno studente avvicinarsi a Geova e crescere spiritualmente è una gioia indescrivibile. La Torre di Guardia del gennaio 2020 parla di alcuni aspetti che è importante ricordare quando si studia la Bibbia con qualcuno. Studiare quell’articolo mi ha fatto capire che dovevo fare dei cambiamenti. L’articolo ricordava che anche se è importante trasmettere informazioni allo studente, la cosa ancora più importante è aiutarlo a essere pronto a dedicare la sua vita Geova e battezzarsi. Sapevo che sarebbe stato meglio interrompere gli studi improduttivi, ma non riuscivo a farlo perché avevo paura di prendere la decisione sbagliata. Studiavo la Bibbia con una donna ed ero abbastanza sicura che lei non fosse ancora sposata, intendo legalmente. Lei però non me lo aveva mai detto in modo diretto e quindi io non mi sentivo a mio agio a parlare con lei di questa cosa. Una studente era sempre preparata, dava delle belle risposte. Continuavo ad invitarla alle adunanze, ma lei non ha mai assistito nemmeno a una. Non ha assistito nemmeno alla Commemorazione. Mi sono resa conto che c’erano degli aspetti della sua religione a cui era ancora legata. L’articolo diceva che entro poche settimane dall’inizio di uno studio regolare è importante iniziare a pregare con lo studente. Io invece ci mettevo molto più tempo. Questo articolo mi ha aiutato moltissimo perché incoraggia a invitare altri allo studio. Mi ha ricordato che non devo avere paura di farmi accompagnare da fratelli o sorelle più esperti. L’articolo non metteva in risalto solo quanto è importante pregare insieme a chi studia con noi, ricordava anche l’importanza di insegnare a chi studia come pregare Geova per conto proprio. Così ho cominciato a pregare all’inizio e alla fine dello studio, appena diventava regolare. Inoltre ho incoraggiato chi studiava a rivolgere a Geova delle preghiere personali e loro hanno iniziato a farlo ogni giorno. La moglie del sorvegliante mi ha accompagnato allo studio e ha chiesto alla studente se fosse sposata. Lei ha risposto: “Sì, sì, certo”. “Ma sei sposata legalmente?” E lei ha risposto: “No, in realtà no”. Questa conversazione mi ha finalmente permesso di capire meglio come aiutarla in modo specifico. L’articolo dava dei suggerimenti su come prestare attenzione alla crescita spirituale dello studente. Dovrebbe essere una crescita costante. Studiavamo già da molto tempo, un po’ più di un anno. E mi era chiaro che a quel punto dovevo capire se era giusto continuare lo studio oppure no. Così ho seguito il consiglio della Torre di Guardia del gennaio 2020. Le ho detto: “Sei una persona che apprezza davvero la Parola di Dio e fai lo studio tutte le settimane. Ma come abbiamo appena letto, portare frutto significa fare i cambiamenti necessari”. Lei ha risposto: “Quando Geova vuole succederà”. E io: “Beh, Geova ti ha già fatto capire chiaramente che vuole che tu sia sua amica, adesso sta solo a te”. E lei mi ha ripetuto: “Secondo me, quando Geova vuole succederà”. Purtroppo ho dovuto interrompere lo studio perché lei ha dimostrato che non sentiva il bisogno di fare ulteriori cambiamenti. Questo articolo è stato un bellissimo regalo di Geova. È stato come se tutto quello di cui avevo bisogno fosse stato scritto in un solo articolo. Viviamo negli ultimi giorni, se usiamo bene il tempo, i progressi spirituali di chi studia con noi forse richiederanno meno tempo di quello che pensavamo.
Perchè è importante ...
- insegnare a chi studia con noi a pregare?
- invitare altri allo studio?
- valutare i progressi di chi studia con noi?
Se state conducendo uno studio biblico in questo momento, vi siete accorti di qualcosa che potreste fare? State iniziando ogni studio con la preghiera e state insegnando al vostro studente a pregare? State invitando regolarmente altri allo studio? E fate buon uso delle domande per capire cosa pensa davvero il vostro studente? L’arte di fare domande è l’argomento del prossimo video della serie Il ferro affila il ferro.
“Il ferro affila il ferro” | Fare buon uso di domande
Ciao, mi chiamo Armando. Benvenuti a “Il ferro affila il ferro”. Ci siamo passati tutti. Siamo in servizio e cerchiamo di iniziare una conversazione con qualcuno. Ma per molti di noi riuscirci non è così facile. Solo il pensiero di parlare con un estraneo può metterci a disagio. Anche per me non è per niente facile avvicinare qualcuno che non conosco e iniziare una conversazione. Ma con un po’ di impegno e col tempo ho imparato alcuni metodi che mi hanno aiutato molto a superare le mie paure. Oggi ci concentreremo su uno di questi metodi: usare domande per iniziare una conversazione e portarla avanti. E alla fine di questo video, proprio come è successo a me, vi accorgerete che non è così difficile come sembra. Buongiorno. Stiamo facendo una domanda a tutti i nostri vicini, vorremmo sapere anche la sua opinione. Si è mai chiesto cosa dobbiamo fare per avere una famiglia felice? No, non sono sposato. Ah, ehm, Ok. Questo opuscolo parla di un argomento… Ok, tre cose. Primo, il fratello era nervoso. Quando siamo nervosi anche la persona con cui parliamo diventa nervosa. Naturalmente è difficile non essere nervosi, ma se ci concentriamo troppo su come ci sentiamo, ci dimentichiamo che siamo lì solo per iniziare una conversazione. Non agitiamoci, conversiamo in modo naturale. Secondo, è vero, il fratello ha fatto una domanda ma quello che ha chiesto non era interessante per il padrone di casa. Di solito è meglio chiedere qualcosa che invoglierà la persona a partecipare alla conversazione e che ci aiuterà anche a capire quello che le sta a cuore. Terzo, una delle nostre più grandi paure è di ritrovarci in un punto morto. Che faccio se la domanda non è quella giusta? Questo potrebbe spiazzarci. Potremmo pensare che la conversazione si chiuda lì. È molto meglio avere un approccio flessibile che ci permette di adattarci in base alla risposta che ci darà la persona. Facciamo un secondo tentativo, ma questa volta iniziamo preparandoci in un modo un po’ diverso. Nella nostra Bibbia, nelle prime pagine, ci sono 20 domande che possiamo usare nel ministero. Potrebbe essere utile prendere confidenza con queste domande. Scegliamo un paio di argomenti che ci piacciono, così saremo pronti la prossima volta che parleremo con qualcuno. Vediamo in che modo il fratello fa proprio questo. Buongiorno. Stiamo facendo una domanda a tutti i nostri vicini e ci farebbe piacere sapere anche la sua opinione. Se dovesse dire una cosa che causa stress, lei cosa direbbe? Beh, io sono preoccupato per il costo della vita e per come arrivare a fine mese. Sì, penso sia così per molti di noi. Ma sapeva che la Bibbia spiega cosa può aiutarci ad affrontare questo tipo di stress? Davvero? Sì, nelle prime pagine della mia Bibbia ci sono 20 domande che molti di noi si fanno e alle quali la Bibbia risponde. Qui la domanda numero 16 chiede: “Come possiamo far fronte all’ansia?” Noti come risponde la Bibbia in Proverbi 21:5: “I piani di chi è diligente…” Molto meglio, non vi pare? Avete notato? Quando la persona ha risposto, il fratello ha semplicemente aperto la Bibbia dove ci sono le domande e ha trovato un versetto che gli ha permesso di portare avanti la conversazione. Non si è preoccupato di nascondere le domande, ha mostrato alla persona lo strumento che stava usando. Sapeva che in qualunque modo avesse risposto la persona, avrebbe trovato un versetto per riuscire a portare avanti la conversazione. Quindi è andata molto bene. Ma probabilmente state pensando: “A me queste cose non succedono quasi mai”. Beh, forse nel nostro caso è più facile che succeda questo. Buongiorno. Stiamo facendo una domanda a tutti i nostri vicini e ci piacerebbe sapere anche la sua opinione. Se dovesse dire una cosa che causa stress, lei cosa direbbe? La gente che viene a casa mia a fare domande. Capisco. Anche io quando sono a casa voglio rilassarmi. Ma si è mai chiesto perché visitiamo le persone? A questo punto il padrone di casa potrebbe comunque chiudere lì la conversazione. Ma va bene così. Non costringiamo nessuno a parlare con noi. Ma il fratello è riuscito a fare una seconda domanda e poi, avete visto? Era calmo, era rilassato e non si è offeso. Non se l’è presa per la risposta del padrone di casa. Tutte queste cose lasciano uno spiraglio perché la conversazione continui. Per riassumere, ricordate: primo, siate rilassati e naturali. State solo cercando di iniziare una conversazione. Sorridete, siate amichevoli. Secondo, fate una domanda che faccia sentire la persona coinvolta e che vi permetta anche di scoprire che cosa le interessa. E terzo, non vi preoccupate se la conversazione va in una direzione diversa da quella che pensavate. Se usiamo nel ministero le 20 domande all’inizio della nostra Bibbia, possiamo essere certi che riusciremo a trovare i versetti giusti che ci aiuteranno ad avere belle conversazioni basate sulla Bibbia. Questo è uno dei metodi che hanno aiutato me e spero che possa aiutare anche voi. Vedrete davvero come “‘il ferro affila il ferro”.
Vi è mai capitato di sentirvi come il fratello Pérez? A volte avete difficoltà a iniziare una conversazione con uno sconosciuto? Provate a usare le domande che si trovano nelle prime pagine della nostra Bibbia. Può essere proprio quello di cui avete bisogno. Naturalmente, fare discepoli è più che una questione tecnica. La cosa più importante è che dobbiamo amare le persone, indipendentemente da razza, cultura o stile di vita. Geova è imparziale e noi dobbiamo imitarlo mentre cerchiamo chi è meritevole. Questo è l’argomento di un’adorazione mattutina del fratello William Turner. Nel suo discorso evidenzia i molti modi in cui possiamo imitare l’imparzialità di Geova non solo nel ministero, ma anche in tutti gli aspetti della vita.
William Turner. Dimostriamoci imparziali (Giov. 4:31)
Il commento della scrittura di oggi menziona l’effetto che il pregiudizio ebbe sui discepoli di Gesù. E se pensiamo a questo e al fatto che facciamo parte di un’organizzazione che è molto più varia rispetto al I secolo, sorge la domanda: “Oggi il pregiudizio ha ancora un effetto sui servitori di Dio?” Siamo molto grati di amare e servire un Dio che non tollera il pregiudizio. La Bibbia lo afferma molto chiaramente. Prendete con me, per favore, il libro degli Atti e notate le parole dell’apostolo Pietro in Atti 10:34, 35: “Allora Pietro iniziò a parlare, dicendo: ‘Ora capisco veramente che Dio non è parziale, ma in ogni nazione accetta chi lo teme e fa ciò che è giusto’”. L’approfondimento nella Bibbia per lo studio dice che l’espressione greca tradotta “non è parziale” significa letteralmente “non è uno che prende i volti”. E questo descrive perfettamente Geova, non è vero? Non preferisce un volto, un individuo, a un altro a motivo di razza, nazionalità, posizione sociale o altri fattori esterni. Ed è così che anche noi ci sforziamo di essere. Comunque dobbiamo riconoscere che è difficile essere imparziali, soprattutto perché nel mondo di oggi siamo circondati dal pregiudizio. Quindi per rispondere alla domanda “Oggi il pregiudizio ha un effetto sui servitori di Dio?”, purtroppo sì. Potremmo esserne vittime o noi stessi potremmo avere qualche pregiudizio. È interessante notare le parole di un numero della Torre di Guardia del 2013. Dice: “Se siamo onesti con noi stessi ammetteremo che in fondo tutti quanti nutriamo qualche forma di pregiudizio”. Fa riflettere, vero? Quindi se questa è una tendenza umana e ne siamo tutti afflitti, almeno in una certa misura, come possiamo combatterla? Beh, potrebbe essere utile partire dalla parola stessa. Come è stato detto in un commento, i dizionari definiscono il pregiudizio come “un’opinione preconcetta, concepita senza una conoscenza diretta”. Un’opinione preconcetta ha a che fare con il modo in cui pensiamo e le sensazioni che proviamo, pensieri che probabilmente sono stati modellati da esperienze personali, dall’educazione o dall’ambiente in cui viviamo. Forse quando pensiamo al pregiudizio la prima cosa che ci viene in mente è il pregiudizio razziale, l’odio o l’astio verso qualcuno di una certa razza. Ne abbiamo parlato molte volte, ma la Torre di Guardia dice che i pregiudizi contro un’altra persona possono nascere anche a causa del peso, del sesso, della lingua, della posizione, della religione o di qualsiasi altra cosa percepita come diversa. Quindi se il pregiudizio parte da noi o dalle nostre opinioni personali o preconcetti, allora per combatterlo dobbiamo elevare il nostro modo di pensare per avvicinarci a quello di Dio. Prendiamo di nuovo la Bibbia, questa volta in 1 Samuele capitolo 16. Notate come Geova esprime questo concetto. 1 Samuele capitolo 16. Rivediamo insieme cosa accadde quando Samuele andò a casa di Iesse per ungere come re uno dei suoi figli. I versetti 6 e 7 dicono: “Non appena furono arrivati, Samuele scorse Eliab e disse: ‘Di sicuro qui davanti a Geova c’è il suo unto’. Ma Geova gli rispose: ‘Non badare al suo aspetto e alla sua statura, perché l’ho scartato’”. Fermiamoci un momento. Avete notato cosa fece Samuele? In questo caso particolare, proprio come quell’espressione greca, dimostrò di essere “uno che prende i volti”, non è vero? Guardò Eliab, vide quanto era alto e bello. “Sicuramente è lui che Geova ha scelto”. Ma notate come continua il versetto, notate il punto chiave: “L’uomo non vede le cose come le vede Dio: il semplice uomo guarda l’apparenza, mentre Geova guarda nel cuore”. Questo è ciò che conta per Geova, quello che abbiamo nel cuore, chi siamo veramente. E cerca in ognuno di noi quelle qualità che riflettono la sua imparzialità. In che modo questo ci è utile, dal momento che nessuno di noi può leggere i cuori? Torniamo all’approfondimento nella Bibbia per lo studio, in Atti 10:34. Qui ci dà la risposta perché continua dicendo: “Imitare l’imparzialità di Dio significa non formulare giudizi superficiali ma prestare attenzione alla personalità e alle qualità degli altri”. Un modo in cui potremmo spiegarlo è con l’esempio di un geode. Guardate questa immagine. Dalla superficie esterna un geode sembra piuttosto ordinario, nulla di particolare, non tanto diverso da qualsiasi pietra o pezzo di roccia che potremmo trovare in giro. Ma se viene aperto, ah, è tutta un’altra storia. Quando vediamo il suo interno possiamo ammirare dei bellissimi cristalli scintillanti di vari colori, che sono semplicemente straordinari. Qual è il punto? Quando giudichiamo superficialmente i nostri fratelli basandoci su opinioni preconcette, non stiamo forse guardando solo l’esterno di quel geode? Tutto quello che vediamo è la superficie esterna. E non è forse vero che se qualcuno è timido, tranquillo, riservato, diventa molto facile etichettarlo? Giungiamo in fretta alla conclusione: “Ah, non è una persona interessante, non ha molto da offrire”. Oppure potrebbe darsi che una persona sia molto loquace, chiassosa, estroversa. E di nuovo la etichettiamo. Ma non è che forse stiamo dimostrando di essere persone “che prendono i volti”? Abbiamo espresso un giudizio basato esclusivamente su un’opinione personale o su ciò che noi riteniamo accettabile. Ma per imitare il modo di pensare di Geova dobbiamo andare oltre la superficie. Dobbiamo prestare attenzione alla personalità e alle qualità dei nostri fratelli e con alcuni di loro questo può richiedere tempo. Parlando del geode, un esperto ha detto: “Ci sono molti modi diversi per aprire un geode, ma qualunque metodo si usi, il segreto è avere pazienza, pazienza e ancora pazienza”. E vale lo stesso per i nostri fratelli. Ci vogliono tempo e pazienza per conoscerli, tempo e pazienza per capire il loro modo di pensare, per interessarci di loro facendogli domande, per predicare con loro e per riflettere su quello che impariamo da loro. Ma quando lo facciamo, ne vediamo i risultati. Cominciamo a vedere i cristalli, cominciamo a vedere la loro bellezza interiore. Scopriamo le belle qualità dei nostri fratelli e sorelle e anche loro potranno fare lo stesso con noi. Ora, tornando ai discepoli di Gesù, anche se la Bibbia descrive in modo onesto un certo numero di occasioni in cui mostrarono di avere pregiudizi, evidenzia anche come hanno superato quegli ostacoli. Basti pensare a quando leggiamo o meditiamo sulle Scritture Greche Cristiane e a quanto quei versetti e quei libri danno risalto all’amore, ad aprire il nostro cuore, ad amare i nostri fratelli, ad andare d’accordo con loro. I discepoli non permisero a dei sentimenti o a degli aspetti, magari anche radicati, della loro educazione o della loro cultura di controllarli. E possiamo riuscirci anche noi. Ma prima di tutto dobbiamo farci un onesto autoesame e chiederci: “Nel mio cuore ci sono delle tracce di pregiudizio?” Se sì, beh, parte tutto dal nostro modo di pensare. Dobbiamo elevarlo per avvicinarci al modo di pensare di Geova. Evitiamo giudizi superficiali. Noi non “prendiamo i volti”. Riserviamo del tempo per conoscere i nostri fratelli, le loro qualità, la loro bellezza interiore. Gesù disse ai suoi discepoli in Matteo 23:8: “Voi siete tutti fratelli.” E cosa li rendeva fratelli? In Matteo 12:50 Gesù disse: “Chiunque fa la volontà del Padre mio […] mi è fratello, sorella e madre”. Ecco il punto, dobbiamo sempre ricordarlo. Siamo tutti parte di una grande famiglia spirituale unita nella fede e nell’amore per il nostro Dio. E se ci vediamo l’un l’altro in questo modo, rimarremo umili e riconosceremo che non abbiamo motivo di elevarci al di sopra degli altri. Al contrario, ci sentiremo pieni di amore e gratitudine perché facciamo parte di questa organizzazione e saremo spinti a imitare l’esempio di imparzialità di Geova Dio.
Visto che i pregiudizi e la discriminazione sono così comuni nel mondo di oggi, questi consigli sono arrivati al momento giusto. In questo programma abbiamo parlato molto di come aiutare i nostri studenti a diventare discepoli. E se siete genitori, i vostri studenti più preziosi sono ovviamente i vostri figli. Come insegnanti dobbiamo aiutarli a essere preparati alle pressioni che affronteranno a scuola. E sappiamo che oggi quelle pressioni sono più forti che mai, specialmente quando si tratta di immoralità sessuale. In questo episodio della serie La mia vita da adolescente, ascolteremo 2 ragazzi che sono riusciti a resistere alle tentazioni. Come ci sono riusciti?
La mia vita da adolescente | Cosa posso fare se mi spingono a fare sesso?
Alle superiori i miei compagni di classe parlavano di sesso praticamente sempre. Non facevano che parlare del fatto che avevano un ragazzo o una ragazza. Raccontavano quello che avevano fatto nel weekend con loro e che cosa avrebbero fatto. Naturalmente sapevano che sono testimone di Geova e che non facciamo sesso prima del matrimonio, ma questo non li fermava comunque. I ragazzi mi stavano troppo vicino e a volte qualcuno ha provato anche ad andare oltre e a toccarmi. Un giorno una ragazza mi ha chiesto di toccarla. Io sapevo che era sbagliato, quindi naturalmente mi sono rifiutato di farlo e così lei ha iniziato a insultarmi. Ha detto che non ero normale e che ero gay. Sembrava che per loro fosse un gioco. Cercavano di farmi cedere e di farmi fare cose immorali con loro. Ma più io ero determinata e resistevo, più loro trovavano la cosa divertente. A un certo punto i miei compagni hanno iniziato a usare la forza. Due di loro si sono messi dietro di me e spingevano, mentre altri due mi hanno preso per le braccia e hanno cercato di farmi toccare quella ragazza. Sapevo che dovevo andarmene subito. Essendo testimone di Geova ero già molto diversa dagli altri ragazzi a scuola. Oltre a questo ero anche molto timida, quindi a volte volevo essere come gli altri così da non attirare troppo l’attenzione su di me. Ma sapevo che sarebbe dispiaciuto a Geova se avessi seguito gli altri e avessi fatto quello che facevano loro. Così dentro di me ho fatto una veloce preghiera a Geova. Gli ho detto: “Geova, per favore, aiutami”. Mi è venuto subito in mente l’esempio di Giuseppe. Lui era riuscito a liberarsi dalla moglie di Potifar, ma ce l’aveva fatta solo perché era determinato a piacere a Geova. Era esattamente quello che dovevo fare anche io. E così l’ho fatto, sono letteralmente scappato via. Lo studio personale è stato davvero importante. Mi ha aiutato a vedere Geova come una persona reale. E più Geova era reale, più non volevo dispiacergli e ferirlo. Essere riuscita a coltivare un’amicizia con lui e avere fiducia in lui mi ha aiutato a non seguire gli altri e a non fare quello che facevano loro. Rifiutare quella ragazza non è stato per niente facile, ma sapevo che era la cosa giusta da fare. Poco prima di quell’episodio, mia nonna mi aveva aiutato a prepararmi. Trovava degli articoli della Torre di Guardia che parlavano di come resistere alle tentazioni. Anche se parlare con lei di certe cose era davvero strano, devo essere onesto, mi ha aiutato a restare spiritualmente forte e a resistere a quella tentazione. I miei genitori mi hanno sempre insegnato che è importante saper guardare oltre. Mi hanno insegnato a pensare in che modo le mie azioni avrebbero influito su di me in futuro, sul mio rapporto con Geova, con i miei amici e con la mia famiglia. Questo è qualcosa a cui ho pensato spesso durante quel periodo. Tutto quello di cui hai bisogno è confidare in Geova, perché se confidi in lui, allora tutto andrà bene. L’articolo che mi ha aiutato più di tutti è stato dal libro I giovani chiedono, volume 2, capitolo 5, “Perché restare vergini?” Questo libro è stato davvero molto utile per me. Leggere di altri ragazzi della mia età di tutto il mondo che stanno affrontando le mie stesse tentazioni mi ha fatto sentire sollevato e mi ha aiutato a capire che non ero solo. Sono davvero molto grata a Geova e alla sua organizzazione. È evidente quanto amore mostrano a noi ragazzi. Gli articoli che vengono pubblicati ci aiutano a non sentirci soli e ci aiutano ad affrontare queste difficili situazioni. Il libro I giovani chiedono, volume 2, capitolo 14, “Come posso proteggermi a scuola?” mi è piaciuto tanto. Mi ha incoraggiato in quel periodo a essere decisa e determinata a fare felice Geova. Geova mi ha aiutato davvero tanto. Per esempio mi ha fatto ricordare scritture come E sono felice perché l’ho fatto davvero in tutti i sensi. Ma la cosa che mi rende ancora più contento è sapere che ho reso felice Geova, e non c’è sensazione migliore di questa.
Ragazzi, sappiamo che molti di voi vivono situazioni simili a quelle di Kamryn e Cory e siamo molto orgogliosi del coraggio che mostrate ogni giorno. Non è facile. Ma ricordate, ogni volta che ubbidite a Geova lo rendete davvero molto felice. Ci vuole coraggio per essere diversi. A molti fratelli e sorelle viene richiesto di mostrare coraggio in modo particolare. Predicano e fanno discepoli in paesi dove la nostra opera è sottoposta a restrizioni o è vietata. Dove trovano il coraggio per continuare a predicare nonostante l’opposizione? Questo è l’argomento del video musicale di questo mese.
So che Geova è con me
♪ Un’altra giornata inizia, e io ♪ ♪ ho chiesto coraggio e forza a Dio. ♪ ♪ È vietato parlare di Geova, ma ♪ ♪ soltanto a lui ubbidirò. ♪ ♪ Mi sento in pace, la brezza soffia sul mio viso. ♪ ♪ Non ho paura, io so che Geova è con me. ♪ ♪ Non ho paura, io so che Geova è con me. ♪ ♪ A casa ripenso a quell’uomo che ♪ ♪ su quella panchina parlava con me. ♪ ♪ Prego di incontrarlo di nuovo là, ♪ ♪ ha tanto bisogno della verità. ♪ ♪ Mi sento in pace, la brezza soffia sul mio viso. ♪ ♪ Non ho paura, io so che Geova è con me. ♪ ♪ Non ho paura, io so che Geova è con me. ♪ ♪ Parlerò di Dio e del nome suo perché non potrei smettere mai: ♪ ♪ è come un fuoco dentro di me, la mia devozione appartiene a lui! ♪ ♪ I miei fratelli confidano in Dio, mostrando così integrità; ♪ ♪ dimostrerò forte fede anch’io, certo che Geova interverrà. ♪ ♪ Mentre scende la notte prego Dio ♪ ♪ e lo ringrazio per quello che ho. ♪ ♪ Non so domani che succederà, ♪ ♪ ma non l’affronterò da solo, no! ♪ ♪ Mi sento in pace, la brezza soffia sul mio viso. ♪ ♪ Non ho paura, io so che Geova è con me. ♪ ♪ Non ho paura, io so che Geova è con me. ♪
Come il giovane fratello visto nel video, possiamo sentirci al sicuro sapendo che nel ministero Geova Dio sarà con noi in ogni momento. Il programma ci ha fatto vedere che Geova ci prepara in molti modi per fare discepoli, cioè dandoci i migliori strumenti e la migliore istruzione. Essere cristiani richiede anche mostrare coraggio quando dobbiamo attenerci ai princìpi morali e quando dobbiamo predicare nonostante l’opposizione. Geova ci benedirà vedendo tutto l’impegno che mettiamo nell’opera di fare discepoli. Una zona del mondo in cui l’opera di fare discepoli sta avendo grande successo da più di 100 anni è l’Australia. E da qui vengono i saluti di questo mese. L’Australia ha un territorio così vasto che alcuni la considerano un continente a sé. È 4 volte più ampia della più grande isola del mondo. Situata tra l’Oceano Indiano e quello Pacifico, l’Australia presenta tanti paesaggi diversi. Con i suoi sterminati deserti è il territorio più arido al mondo dopo l’Antartide. Però su alcune delle sue catene montuose, chiamate Alpi australiane, possiamo vedere tanta neve. Al largo della costa del Queensland, nel nord-est, ammiriamo la Grande barriera corallina, il più grande sistema corallino del mondo. Viaggiando per il polveroso outback o lungo la costa si incontrano molti canguri, e questo non sorprende perché in Australia ci sono più canguri che persone. I canguri sono originari dell’Australia come molti altri animali, inclusi il koala, il vombato, l’opossum, l’emu e il simpatico ornitorinco. I semi della verità raggiunsero l’Australia per la prima volta nel 1884. La filiale dell’Australia venne aperta nel 1904 ed è stata una delle prime al mondo. Oggi è chiamata filiale dell’Australasia, e coordina l’opera di predicazione non solo in Australia e in Nuova Zelanda ma anche in molte isole del Pacifico meridionale. All’inizio i fratelli predicavano nel vasto territorio australiano spostandosi in bicicletta, camion, carri e addirittura cammelli. Oggi più di 70.400 proclamatori e 7.500 pionieri predicano in quasi 40 lingue diverse. Si compiono degli sforzi speciali per raggiungere gli aborigeni australiani, e per aiutarli a conoscere la verità le pubblicazioni vengono tradotte in alcune lingue indigene. I fratelli e le sorelle hanno avuto ottimi risultati predicando ai passeggeri dei treni e alle stazioni. Questa è la stazione di Broken Hill, una fermata sulla linea Indian Pacific. Questa linea è lunga più di 4.300 km e collega Sidney a Perth. Molti hanno conosciuto la verità proprio mentre si predicava lungo questa linea ferroviaria. La maggior parte dei 26 milioni di abitanti dell’Australia vive in città non lontane dalla costa. Una di queste città è Nowra, dove si trova la congregazione Nowra-West. Gli 80 fratelli e sorelle della congregazione Nowra-West vi mandano i loro affettuosi saluti. Dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova, questo è JW Broadcasting.