JW Broadcasting (agosto 2024)
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Benvenuti al programma mensile di JW Broadcasting! Ci aspettano tantissimi contenuti emozionanti. Scopriremo in che modo Geova ha rivelato il suo “sacro segreto” e che significato ha per tutti noi. Vedremo un video che ci aiuterà a rimanere concentrati sul servire Geova, evitando di preoccuparci eccessivamente riguardo all’arrivo della fine. In La nostra storia viva e dinamica vedremo come l’organizzazione di Geova si è avvalsa di filmati e video per predicare e insegnare. E non vediamo l’ora di ascoltare il nuovo video musicale di questo mese che contiene bel un suggerimento per essere felici. Questo e molto altro su JW Broadcasting di agosto 2024! A voi piacciono i rompicapo? E invece i segreti? Quando vi viene detto un segreto, siete bravi a tenerlo per voi? Geova è riuscito a tenere un segreto nascosto per circa 4.000 anni! Spesso non è poi così difficile svelare i segreti degli esseri umani, mentre il sacro segreto di Geova si poteva svelare solo mediante rivelazione divina. E Geova lo avrebbe fatto dandoci i dettagli di questo segreto al momento giusto. Proverbi 25:2 dice: Ma qual è questo segreto di cui stiamo parlando? È qualcosa che ha a che fare con la prima profezia riportata nella Bibbia, in Genesi 3:15. Come avrebbe fatto Geova a riparare al danno causato nel giardino di Eden? Al serpente che aveva ingannato Eva, Geova disse: Un vero e proprio rompicapo! Una profezia pronunciata più di 6.000 anni fa, la cui spiegazione riguarda ogni singolo essere umano, del presente e del passato. Chi c’era dietro alla voce di quel serpente? Chi era “la donna”? Forse Eva avrà pensato di essere lei, perché in Genesi 4:1 quando nacque Caino lei disse: “Ho prodotto un figlio maschio con l’aiuto di Geova”. Ma Eva non era “la donna” di cui parlava la profezia. Il segreto di Geova era ancora al sicuro. E chi era ‘la discendenza della donna’? Se Eva si era illusa che fosse Caino si sbagliava di grosso. Geova avrebbe fatto comprendere tutti i dettagli della profezia al momento giusto, molto tempo dopo la morte di Adamo ed Eva. Potremmo paragonare la rivelazione del sacro segreto a un rompicapo come questo: è una scatola chiusa e sembra impossibile da aprire. Però seguendo una serie precisa di passaggi possiamo riuscirci e così rivelare il segreto che c’è all’interno. Questi passaggi sono come i vari dettagli che ci permettono di identificare ‘la discendenza della donna’. Scopriamo quali sono alcuni di questi dettagli. Più di 2.000 anni dopo aver pronunciato la profezia nel giardino di Eden, Geova fece una promessa al suo fedele servitore Abraamo che costituisce il primo pezzo del nostro puzzle. Leggiamo quello che disse. Troviamo le sue parole in Genesi 22:17, 18: Straordinario! Geova ci ha rivelato il primo dettaglio di cui avevamo bisogno per risolvere il rompicapo. Abraamo avrà provato una profonda meraviglia nell’alzare gli occhi e contemplare migliaia e migliaia di stelle. E anche se Abraamo non avrebbe visto l’adempimento completo di quella profezia mentre era in vita, era certo che Geova, il Dio che non può mentire, l’avrebbe realizzata in futuro. Geova riconfermò poi quella promessa al figlio di Abraamo, Isacco, e al figlio di Isacco, Giacobbe. che poco prima di morire, in Genesi 49:10 profetizzò che ‘lo scettro non si sarebbe allontanato da Giuda’. Quindi Giacobbe disse che la discendenza promessa, il re, sarebbe appartenuta alla linea di discendenza di Giuda. E più tardi Geova provvide la Legge mosaica che avrebbe protetto la nazione di Israele e preservato così la discendenza promessa. Ma abbiamo bisogno di altro aiuto per risolvere il nostro rompicapo. Nell’anno 1070 a.E.V. Davide, un discendente di Giuda, divenne re su tutto Israele. Davide era “un uomo gradito al […] cuore [di Geova]” e Geova gli promise che un discendente della sua linea regale avrebbe regnato in eterno. Questa promessa è riportata in 2 Samuele 7:12, 13: Ecco un altro importante aiuto per riconoscere la discendenza promessa. La discendenza sarebbe stata un erede del re Davide. E anche se suo figlio Salomone ebbe un regno pacifico, non era lui il re che avrebbe regnato per sempre. Il re promesso sarebbe arrivato solo al momento stabilito da Geova. Ovviamente il Diavolo avrebbe fatto di tutto per impedire l’adempimento di questa profezia, e quindi cercò ripetutamente di distruggere o corrompere la linea di discendenza del re promesso. Ma Geova si assicurò che il Diavolo fallisse miseramente nel suo intento. Con il passare dei secoli Geova, attraverso i suoi profeti, diede altri dettagli precisi sulla discendenza della donna. Ad esempio, il profeta Michea predisse che il Messia sarebbe nato nella città di Betlemme. Daniele nella profezia delle 70 settimane di anni indicò l’anno esatto in cui sarebbe apparso il Messia. E Isaia profetizzò che il Messia sarebbe morto cedendo la sua vita come sacrificio di riscatto. Geova stava gradualmente dando sempre più dettagli riguardo al suo sacro segreto. In seguito, nell’anno 2 a.E.V., centinaia di anni dopo, l’angelo Gabriele apparve a una vergine ebrea di nome Maria. Le disse qualcosa di strabiliante. Troviamo le sue parole in Luca 1:31-33: Sia Maria che il padre adottivo di Gesù, Giuseppe, erano discendenti di Davide. Quindi Gesù aveva sia il diritto naturale che quello legale di ereditare il trono di Davide. Riuscite a immaginare cosa sarà passato per la mente di Maria dopo aver ascoltato le parole dell’angelo? Forse le avranno ricordato dei passaggi di quello che scrisse Mosè riguardo alla discendenza promessa. Come sappiamo, circa nove mesi dopo, quando nacque Gesù, l’angelo di Geova apparve a dei pastori che pascolavano le loro pecore nei pressi di Betlemme. L’angelo annunciò quello che leggiamo in Luca capitolo 2: “Oggi infatti nella città di Davide vi è nato un salvatore, che è Cristo il Signore”. Dopo migliaia di anni, Geova voleva che tutti sapessero che il suo sacro segreto stava per essere rivelato. I pastori partirono e riferirono a Maria e Giuseppe quel messaggio divino. La notizia riguardo al Cristo iniziava a diffondersi. Circa 30 anni più tardi, ai giorni di Giovanni il Battezzatore, “fra il popolo c’era aspettativa, e tutti si chiedevano riguardo a Giovanni: ‘Che sia lui il Cristo?’” Poco tempo dopo, Gesù il Nazareno andò da Giovanni e gli chiese di essere battezzato. Quando Gesù uscì dall’acqua, Geova lo unse con lo spirito santo e disse: “Questo è mio Figlio, il mio amato Figlio”. L’attesa era finita. La discendenza promessa di Genesi 3:15 era finalmente arrivata! Gli ebrei dal cuore umile risposero positivamente agli insegnamenti e al ministero di Gesù. Ma c’erano tanti altri dettagli del sacro segreto che dovevano ancora essere svelati, proprio come delle belle sfaccettature di una meravigliosa gemma. Gesù stesso, durante il suo ministero, rese chiaro che il serpente rappresentava Satana e che la discendenza del serpente rappresentava chi ha le sue stesse caratteristiche malvagie. Gesù, in Luca 22:28-30, rivelò anche che ci sarebbe stata una parte secondaria della discendenza della donna, cristiani unti con lo spirito che avrebbero regnato con Cristo in cielo. Più tardi, l’apostolo Paolo indicò che la donna della profezia rappresentava la parte celeste dell’organizzazione di Geova, composta da fedeli creature spirituali. L’ostilità di cui si parlava in Genesi 3:15, comunque, ancora oggi non è cessata. Il Diavolo e la sua discendenza continuano “a far guerra ai rimanenti della discendenza [della donna]” qui sulla terra. E cosa riuscì a fare il Messia quando era ancora in vita qui sulla terra? Gli ebrei speravano che li avrebbe liberati dall’oppressione romana, però la profezia di Daniele spiegava che il Messia sarebbe stato “stroncato”, “messo a morte”. Questo è ciò a cui si riferiva Genesi 3:15 con le parole “lo colpirai al calcagno”, ma nel Salmo 16:10 Geova rivelò anche che suo Figlio non sarebbe rimasto “nella Tomba”. Fedele a quella promessa, Geova risuscitò suo Figlio Gesù meno di tre giorni dopo la sua morte. Ovviamente la parte principale del sacro segreto di Geova riguardava il Regno messianico, di cui Cristo sarebbe stato il Re. E mentre Gesù era sulla terra curò i malati, diede da mangiare agli affamati, risuscitò i morti, tutte cose che farà in misura ancora maggiore come Re del Regno di Dio. Dopo che Gesù ascese al cielo, furono svelati molti altri particolari del sacro segreto di Dio negli scritti che compongono le Scritture Greche Cristiane. Infatti Colossesi 2:3 dice: Quando iniziò l’adempimento finale del sacro segreto? Rivelazione 10:7 dice che sarebbe avvenuto “nei giorni in cui il settimo angelo starà per suonare la sua tromba”. E questo quando si verificò? Notate la risposta che troviamo in Rivelazione 11:15: Questo avvenne nel 1914, quando Gesù Cristo fu incoronato Re del Regno di Dio. E fu questa la conclusione? No. Rivelazione fornisce ulteriori dettagli riguardo al Regno di Dio e a eventi futuri che per molte persone potrebbero risultare scioccanti. Per esempio, Rivelazione 19:11-16 preannuncia che Gesù Cristo, “Re dei re e Signore dei signori”, colpirà “le nazioni” e “le governerà con una verga di ferro”. In qualità di Re del Regno di Dio, Gesù presto annienterà tutti i governi umani e getterà Satana il Diavolo nell’abisso di inattività. Per 1.000 anni su tutta la terra regnerà la pace. Quando questi 1.000 anni saranno conclusi il Diavolo sarà liberato dall’abisso per un breve periodo di tempo, e così ci sarà l’adempimento completo di Genesi 3:15. La discendenza della donna schiaccerà la testa di Satana. E tutto questo come influisce su di noi? Ci sentiamo privilegiati di conoscere il sacro segreto che Geova Dio ha tenuto nascosto per circa 4.000 anni. Alcuni aspetti di questo segreto sono stati svelati da Geova solo negli ultimi decenni! Geova ci ha davvero fatto “conoscere il sacro segreto della sua volontà”. Abbiamo considerato solo alcune sfaccettature del sacro segreto. Perché non andare più a fondo, magari durante lo studio personale o con la nostra famiglia? Ci emoziona pensare a quello che farà il Regno di Dio e a come Geova riparerà ai danni causati dalla ribellione di Satana. Gesù sta regnando come Re nei cieli e questo malvagio sistema di cose dominato da Satana ha i giorni contati. Gesù molto presto colpirà le nazioni con una verga di ferro e trasformerà la terra in un bellissimo paradiso. Geova cosa vorrebbe che facessimo con questo sacro segreto? Dovremmo richiuderlo nella scatola, nasconderlo sotto terra? No! Geova vuole che lo facciamo conoscere a tutti! E oggi lo stiamo facendo in più di 1.000 lingue in tutto il mondo. Vi state impegnando appieno in quest’opera? La gratitudine che proviamo per questo sacro segreto e per quello che significherà ci spingerà a parlarne a più persone possibile. Quando l’apostolo Paolo scrisse ai cristiani di Efeso, gli fece la richiesta riportata in Efesini 6:19: Noi chiediamo a Geova che riusciate a fare lo stesso anche voi e che tutti insieme continueremo a dichiarare il sacro segreto di Geova con coraggio. Le campagne speciali di predicazione organizzate dalla filiale ci permettono di contattare davvero tante persone. Le seguenti interviste ci faranno capire come Geova benedice quest’opera. Adoro predicare, adoro parlare di Geova. Ogni volta che nell’Annuario leggevo del servizio dei pionieri e dei missionari volevo provare la loro stessa gioia, le stesse emozioni che provavano loro. Quando è stato fatto l’annuncio della campagna ho capito che quella era la mia occasione. La prima sfida sono state le pressioni da parte degli altri. “Perché devi andare così lontano?” “Potresti usare quei soldi per andare in un posto più bello. Potresti anche fare un viaggio all’estero”. Quei commenti mi avevano un po’ scoraggiato. E poi in effetti c’era anche la questione economica, ad esempio mi sono trovata a dover decidere se accettare un buon lavoro nella pubblica amministrazione o rifiutare quell’opportunità e abbandonare tutto. Ma partecipare a quella campagna di predicazione era la mia occasione per fare di più per Geova. Sapevo che mi avrebbe cambiato la vita. Durante la campagna abbiamo conosciuto molte persone sincere. Alcuni non avevano mai sentito il nome di Geova e non sapevano neanche cosa fosse la Bibbia. Un momento che ricordo molto bene è stato quando ho cercato di spiegare a una donna cos’è la Bibbia. A quel punto i suoi occhi si sono illuminati perché ha capito che si trattava di un messaggio di Dio rivolto proprio a lei. Una donna indigena ha iniziato a studiare la Bibbia. Ogni volta che sente parlare di Geova le brillano gli occhi, e vuole sempre imparare qualcosa di più riguardo a Geova. Studiavamo usando il telefono pubblico, perché per raggiungere il suo villaggio ci vogliono cinque giorni. Ma nonostante la distanza questa donna è riuscita a venire alle adunanze e ha portato anche tutta la famiglia. A volte arrivavano in Sala perfino 20 persone. Io portavo una Bibbia, un telefono e un tablet, e li facevo passare un po’ a tutti. È valsa davvero la pena di fare questa esperienza. Partecipare a questa campagna è stata proprio la migliore decisione che potessi prendere. Ho iniziato a vedere Geova davvero come un amico. E passare del tempo con i fratelli e le sorelle durante la campagna è stato bellissimo. Mi ha aiutato a crescere spiritualmente. Ero partita per un mese, ma sono diventati cinque anni. Se potessi rifarei tutto di nuovo. Non ho dubbi, rifarei tutto di nuovo! La mia famiglia ha un piccolo hotel, e un giorno mio padre mi disse che avremmo ospitato un gruppo per una campagna. Ma io non avevo mai parlato con i Testimoni di Geova prima. Quando il gruppo arrivò nel nostro hotel, il pastore della mia chiesa mi disse di stare molto attenta con i Testimoni di Geova, ed è quello che feci. Infatti evitai in tutti i modi di avere contatti con loro. Al mattino presto li vedevo uscire per andare a predicare. Ma un giorno ci fu una sorella che rimase in albergo e pensai: “Cercherà di parlarmi della sua religione”. Ed è quello che fece. Visto che alloggiava proprio nell’hotel iniziai a studiare con lei, ma all’inizio era solo per dimostrarle che si sbagliava. Comunque, più studiavo la Bibbia più mi rendevo conto che quelle cose avevano senso. Quindi non potevo dire che quella non era la verità. Vedevo anche i fratelli e le sorelle che suonavano la chitarra, cantavano, e pensavo che era bellissimo vederli sempre così contenti, tutti i giorni. Ho incontrato i Testimoni nell’aprile del 2016 e in ottobre sono diventata proclamatrice non battezzata. Mi sono battezzata nel gennaio del 2017 e sono pioniera regolare da due anni. Sono sicura che Geova ha ascoltato la preghiera che avevo fatto qualche giorno prima di incontrare i Testimoni. Dovevo andare in ospedale e quindi avevo chiesto: “Dio, aiutami a continuare a vivere, così posso conoscerti, perché mi rendo conto di non sapere ancora la verità su di te”. Mi ha dato quello che avevo chiesto. Ha mandato i fratelli per la campagna al momento giusto. Sono sicura che è stato Geova a mandarli. Quando qualcuno prega perché vuole conoscere meglio Geova, lui può rispondere facendo sì che fratelli da posti diversi partecipino a una campagna per aiutare chi è alla ricerca della verità. I semi della verità che piantiamo potrebbero mettere radice in modo inaspettato. Se ci impegniamo con zelo nel ministero, potremmo far ascoltare a qualcuno il messaggio della Bibbia per la prima volta. Conoscere Geova può essere un punto di svolta nella vita di una persona. Nella prossima intervista vedremo un caso come questo. Non sopportavo di vedere il mondo così. C’era talmente tanta sofferenza! Mi sono sempre fatta molte domande. Perché siamo qui? Per quale motivo? Qual è lo scopo della vita? C’è davvero un Dio? Come può permettere tutto questo? Così un giorno aprii la finestra, mi affacciai fuori e dissi: “Se sei lì, voglio che tu sappia quello che penso di te”. Sono cresciuta in una famiglia ebrea molto religiosa, nel Bronx. Per i miei genitori i soldi ci avrebbero dato sicurezza, quindi lavoravano sette giorni su sette. Questo ha influito tanto su di me e mia sorella. Da ragazzina nessuno mi controllava e facevo quello che volevo. Così iniziai a fare uso di droghe e anche a spacciare. Mi mettevo costantemente nei guai. Quindi i miei decisero di traslocare e andammo a Long Island. Speravano che così avrei smesso, ma io ogni giorno prendevo un taxi e ritornavo a New York. Uno dei tassisti si chiamava Joe. Noi ci piacemmo subito e dopo un po’ ci sposammo. Mio padre era incredibilmente deluso, ero sposata e incinta. Quando gli dissi che me ne sarei andata, lui rispose: “Se te ne vai, non pensare di poter tornare”. La mia famiglia mi aveva rinnegato ed ero una mamma con una bambina piccola. Mi sentivo davvero triste. Ricordo che un giorno mi affacciai alla finestra e vidi questo vecchiettino che saliva le scale. Aveva con sé un piccolo libro blu. Arrivò alla mia porta e mi offrì quel libro per 25 centesimi, La verità che conduce alla vita eterna. Del libro non mi interessava granché, ma volevo dare a quel signore un quarto di dollaro. Mi colpì subito il capitolo 4, “Perché invecchiamo e moriamo”. Lo lessi tutto e pensai: “Questo sì che ha senso! Non vedo l’ora di parlarne con Joe appena arriva a casa”. Ma lui andò fuori di testa, perse il controllo, non voleva saperne dei Testimoni. E non fu un problema, quel libro non era poi così importante, nemmeno lo volevo all’inizio. Quindi lo buttai nella spazzatura e pensai: “Non se ne parla più!” E invece quel vecchiettino tornò, con una sorella giovane. Joe era a casa e stava tagliando un’arancia con un coltello, e non fu contento di rivedere quelle persone. Iniziò ad agitare il coltello davanti alla sorella e disse: “Non vi voglio vedere a casa mia”. Lei si allontanò di corsa e disse: “Nessun problema, le assicuro che non tornerò”. Così se ne andarono e io pensai: “Credo proprio che non torneranno”. Ma i Testimoni tornarono, questa volta era una sorella anziana di origine ebraica. E le dissi: “Non riuscite a capire che non sono interessata a parlare con voi?” Lei rispose: “Okay, Okay, capisco. Ma prima di andarmene mi piacerebbe farle una sola domanda”. Pensai: “Okay, che male c’è? In fondo si tratta solo di una domanda”. Lei aprì la Bibbia verde alla prima pagina, dove c’è il tetragramma, il nome di Geova in ebraico. E poi mi disse: “Le andrebbe di leggerlo ad alta voce?” Pensai: “Assolutamente no, non ci penso proprio. Gli ebrei non pronunciano quel nome. Non l’ho mai pronunciato in vita mia”. Ma alla fine lo lessi e dissi: “Yehovah”. Per la prima volta in vita mia pronunciai il nome di Geova. Ero sconvolta. Insomma, pensavo che a quel punto sarebbe successo qualcosa di terribile. E poi lei mi spiegò che il nome di Geova si trova circa 7.000 volte nella Bibbia. Appena se ne andò tirai fuori la mia Bibbia ebraica. Volevo mettermi a cercare quel nome, Geova, e cerchiarlo quando lo trovavo. Così iniziai a farlo. Cercai nella prima pagina, poi nella seconda. Mentre sfogliavo le pagine della Bibbia, mi resi conto che era ovunque. Il nome di Geova era dappertutto. Pensai: “Devo proprio parlarne con Joe”. E lui rimase molto colpito, cambiò atteggiamento. Questo fece la differenza. Una settimana dopo la sorella tornò. Voleva farmi vedere una profezia contenuta nelle Scritture Ebraiche, nel capitolo 9 di Daniele. La chiamava la profezia delle 70 settimane di anni. Per la prima volta mi resi conto che c’era una risposta riguardo alla venuta del Messia e ai cambiamenti che avrebbe portato sulla terra. Studiare quelle profezie mi spinse a volerne sapere sempre di più. Tra me e me, dicevo: “Se tutte queste profezie provengono da Dio e le sta adempiendo tutte quante, quali altre profezie ci sono? Quali altre cose meravigliose possiamo aspettarci in futuro?” La mia amicizia con Geova è migliorata sempre di più. Io e Joe ci siamo battezzati insieme il 2 dicembre del 1972. Ho imparato ad apprezzare e ad amare le profezie della Bibbia. Ho iniziato facendo tante ricerche e studiando per conto mio. Mi piaceva studiare perché mi aiutava a vedere Geova come una persona reale, che vuole il meglio per noi. Tutto quello che Dio ci dice, tutto quello che ci chiede, è per il nostro bene. È questo che mi ha colpito nel profondo. Geova mi ha dato tanto e ha dato un senso alla mia vita. Amo il suo nome, non esiste al mondo un nome più bello di quello di Geova. In questi tempi difficili le persone fanno affidamento sui soldi o sulle organizzazioni umane. Cercano ovunque qualcosa che dia sicurezza. L’intervista alla sorella Sonia Colon ci ricorda che Geova è l’unico rifugio sicuro. Lui continua a darle sicurezza e a proteggerla spiritualmente. I Testimoni di Geova fanno conoscere la verità a milioni di persone usando molti metodi diversi, tra cui proprio questo: JW Broadcasting. Oggi usiamo i video nella predicazione, alle adunanze, nelle scuole e ai congressi. Ma sapevate che l’organizzazione di Geova ha iniziato a usarli più di 100 anni fa? Nel nuovo episodio di La nostra storia viva e dinamica ne scopriremo di più. Guardiamolo insieme. Oggi usiamo i video praticamente in ogni aspetto dell’adorazione e del ministero. Ma sapevate che il popolo di Geova utilizza filmati e video per predicare e insegnare da più di 100 anni? Scopriamo come e perché in questo episodio di La nostra storia viva e dinamica. Quando i primi Studenti Biblici iniziarono a predicare alla fine dell’800, l’industria del cinema era agli albori. Nonostante questo, Russell e i suoi collaboratori si erano già resi conto di quanto fosse efficace questo mezzo di comunicazione, non solo perché raggiungeva un pubblico più ampio, ma anche perché avrebbe potuto far arrivare le verità bibliche al cuore. Al congresso di giugno 1913, gli Studenti Biblici approvarono una risoluzione che incentivava l’uso di filmati come un nuovo metodo di predicazione e insegnamento. Meno di un anno dopo, a gennaio 1914, i fratelli presentarono il “Fotodramma della Creazione”. Questo lungometraggio della durata di 8 ore alternava diapositive a colori e filmati, molti dei quali furono acquistati dal fratello Russell da altri studi cinematografici. Immaginatevi la scena. Siete in una sala piena di gente e, forse per la prima volta nella vostra vita, vedete delle immagini in movimento che raffigurano gli eventi descritti nella Bibbia. Ma oltre a questo, ci fu un’altra cosa che lasciò gli spettatori a bocca aperta. Proprio così, audio e video sincronizzati! Il “Fotodramma” venne proiettato in sale e teatri di tutto il mondo. Ma oltre alle sale e ai teatri, sarebbe stato possibile vedere i filmati anche a casa propria? Negli anni ’20 i fratelli presentarono una serie di cortometraggi che avevano proprio questo obiettivo. Si trattava di documentari muti che descrivevano i viaggi di Rutherford nei paesi biblici e che erano pensati per essere mostrati nelle case private. Questo richiedeva l’uso del Kinemo Projection Machine, ovvero un proiettore portatile a basso costo fatto realizzare apposta per questa necessità. Chi vedeva questi filmati poteva visualizzare i luoghi menzionati nella Bibbia e poteva imparare di più sulle profezie. Nei successivi 20 anni l’organizzazione utilizzò perlopiù la radio e il fonografo per diffondere il messaggio del Regno, piuttosto che i filmati. Ma negli anni ’50 il Corpo Direttivo si rese conto che chi si stava avvicinando alla verità aveva bisogno di vedere con i propri occhi il carattere internazionale dell’organizzazione. Quindi si iniziò nuovamente a produrre filmati, come il film La Società del Nuovo Mondo all’opera. Questo film, della durata di un’ora e 20 minuti, trasportava lo spettatore nelle case Betel e ai congressi internazionali e gli permetteva di immaginare com’era predicare nelle più remote parti del mondo. Negli anni successivi vennero realizzati altri video, che parlavano dell’opera compiuta dal popolo di Geova e dell’adempimento di profezie bibliche. Poi nel ’66 fu pubblicato il video Eredità. Durava 28 minuti e mostrava molto realisticamente le sfide affrontate dai giovani. Eredità fu proiettato alle assemblee di circoscrizione e in altre riunioni pubbliche. Inoltre, negli Stati Uniti fu trasmesso da più di 150 stazioni televisive. Dopo il ’66 l’organizzazione smise di produrre video e iniziò a presentare ai congressi drammi biblici moderni recitati dal vivo. Questi drammi, adatti sia ai giovani che ai più grandi, davano vita a racconti della Bibbia, e per molti anni sono stati tra i momenti più attesi dei congressi. Ma l’arrivo degli anni ’90 portò con sé nuove tecnologie che spinsero a concentrarsi di nuovo sulla produzione di video. Ora molti avevano un videoregistratore in casa. Così nel 1990 realizzammo la nostra prima videocassetta, I Testimoni di Geova: organizzati per predicare la buona notizia. Questo video aiutò i fratelli ad apprezzare ancora di più il lavoro svolto nella produzione di pubblicazioni e il modo in cui queste vengono usate nella predicazione. Da quel momento in poi, lo schiavo fedele e saggio ha fatto grande uso di video. Le tecnologie utilizzate per la realizzazione di video sono cambiate drasticamente negli ultimi 100 anni, ma l’organizzazione di Geova produce video sempre con lo stesso obiettivo, trasmettere la verità della Bibbia arrivando al cuore delle persone in ogni parte del mondo. Geova ha sempre saputo che gli strumenti visivi hanno grande effetto su di noi. I profeti ricevettero visioni, e oggi la tecnologia ci permette di sfruttare la potenza delle immagini per suscitare emozioni. La tecnologia sta continuando a cambiare, ma non il nostro obiettivo, arrivare al cuore. I veri cristiani non vedono l’ora che questo mondo malvagio finisca. Ma quali sono i pericoli del servire Geova con una data in mente? Nel prossimo video vedremo come una coppia cristiana viene aiutata a correggere il proprio modo di pensare. Ci sarebbe una novità. Cosa diresti se ci trasferissimo in un’altra congregazione, la Sud? Mi spieghi perché proprio alla Sud? Non siamo nemmeno nel loro territorio! Dovremmo fare il doppio della strada. E sì, forse, non è il momento più adatto con tutto quello che sta succedendo in congregazione. Ma hanno bisogno di aiuto. E il fratello Maseko ha chiesto, ha solo chiesto, se siamo disposti a trasferirci. Sono stanca! Magari potremmo parlarne domani, quando... No, è che sono stanca di tutto! Di ricominciare, di fare cambiamenti, di questo sistema di cose. Ci siamo sempre sacrificati per Geova volentieri, ma non avrei mai immaginato che questo mondo sarebbe durato così… così tanto. Sinceramente, nemmeno io. Non avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo punto. So che abbiamo fatto le scelte giuste. Ma già i soldi sono pochi e poi stasera con in braccio Thulani ho iniziato a pensare che forse, se avessimo fatto scelte diverse, forse ora avremmo una famiglia nostra. Ciao, Thabo. Ehi James! Come stai, ragazzo mio? Bene. Hai iniziato presto oggi? Eh, già. Devo fare un altro lavoro dopo. Meno male che ho solo 25 anni! Però, ho sentito che tu e Linda verrete nella nostra congregazione. Abbiamo bisogno di voi. A dire il vero, beh, ne stiamo ancora parlando. Tu e Linda siete sempre pronti a dare una mano. Facciamo il possibile. Ma questo cambiamento forse è un po’ troppo per noi. Qualcosa non va? Forse siamo solo un po’ stanchi. Sì, capisco. Tutti e due vi date tanto da fare. Anche tu. Senti un po’, ma sabato cosa fai? Ti va di venire da noi a cena? So cosa intendi. Non avrei mai pensato di invecchiare in questo sistema. E invece adesso guarda qua quante rughe! Ma quali rughe, dài! E fai così tanto per Geova. Non è sempre facile, ma ho imparato molto tempo fa che concentrarsi su quando arriverà la fine non ci fa per niente bene. È proprio quello che è successo a Dorothy. Avevamo iniziato a fare i pionieri appena sposati. Eravamo entusiasti, pensavamo che la fine fosse vicinissima. Ma la fine non venne. Gli anni passarono, e Dorothy cambiò. Era arrabbiata perché Armaghedon non era arrivato. Cominciò a chiedersi se sarebbe mai arrivato. Alla fine, lasciò Geova e me. Dev’essere stato terribile. È stato il periodo più brutto della mia vita. È vero che 2 Pietro 3:12 dice di ‘aspettare e tenere bene in mente la presenza del giorno di Geova’, ma non dovremmo mai farlo con frustrazione. Mi ricordo che ai tempi di Gesù molti dei suoi discepoli smisero di seguirlo perché le sue parole non rispecchiavano le loro aspettative. Ma cosa disse Pietro? “Signore, da chi ce ne andremo?” Perché “tu hai parole di vita eterna”. La verità è la verità, anche se le cose non vanno sempre come ce l’aspettiamo o non succedono quando vorremmo noi. Dobbiamo rimanere concentrati per dare il nostro meglio ora e per ‘mantenerci nell’amore di Geova’. Siete curiosi di scoprire cosa succederà a James e Linda? Non perdetevi la Parte 2 che uscirà nei prossimi mesi. Cosa abbiamo imparato dal primo episodio? Come ha detto Thabo, servire Geova con una data in mente potrebbe farci smettere di servirlo. Invece di pensare di continuo a quando verrà la fine, concentriamoci su chi vogliamo diventare prima di quel momento. Thabo nel video dice anche: “La verità è la verità”. Ma come facciamo a sapere che questa è la verità? Per rispondere ascoltiamo un’adorazione mattutina del fratello John Ekrann. Molti anni fa un fratello della mia congregazione mi chiese di accompagnarlo in servizio e di andare a visitare un uomo che gli aveva chiesto di tornare. Dopo che eravamo entrati in casa di quell’uomo non ci volle tanto per capire che lui non era molto interessato ad ascoltare il nostro messaggio, quanto a cercare di convincerci che i Testimoni di Geova erano una religione falsa. Iniziò ad attaccare il fratello Russell dicendo: “È stato Russell a fondare la vostra organizzazione”. E continuò ad accusarlo di aver fatto questo, di aver fatto quello, eccetera. E il suo pensiero era che siccome il fratello Russell aveva fatto quegli errori, Dio non poteva averlo usato per fondare la vera religione. Così cogliemmo l’occasione per dimostrare che il suo ragionamento era sbagliato. In pratica, lui stava dicendo che Dio non può usare uomini imperfetti per fare la sua volontà. Ma cosa capiamo dalla Bibbia invece? Ad esempio, Mosè sbagliò non attribuendo a Geova il miracolo dell’acqua. Quindi cosa dobbiamo fare? Eliminiamo i primi cinque libri della Bibbia? Davide peccò con Betsabea. Eliminiamo la maggior parte dei Salmi? Pietro rinnegò Cristo. Allora togliamo anche 1 e 2 Pietro dalla Bibbia. Questo ragionamento non ha proprio senso. Geova Dio usa persone imperfette per fare la sua volontà. Ma tralasciando il ragionamento sbagliato di quell’uomo, forse avete sentito altri dire che i Testimoni di Geova sono una setta cristiana o che sono una nuova religione americana. Ma sono cose vere? Il fratello Russell fondò una nuova religione? No, assolutamente no. Quello che fece veramente fu riscoprire la vera religione descritta nella Bibbia com’era praticata da Gesù e dagli apostoli. Quello che Russell e i primi Studenti Biblici fecero fu esattamente quello che Geova disse di fare alla nazione d’Israele quando gli israeliti si erano persi spiritualmente. Leggiamo insieme Geremia 6:16. Notate il consiglio che diede Geova. Geremia 6:16: “Questo è ciò che Geova dice: ‘Fermatevi ai crocevia e vedete. Chiedete dei sentieri antichi; chiedete dov’è la strada buona; percorretela e riposatevi’”. Se consultiamo la Guida alle ricerche su questo versetto, la prima Torre di Guardia citata diceva che Geova stava esortando gli israeliti ribelli a fermarsi, a esaminarsi e a tornare sui sentieri antichi che avevano percorso i loro fedeli antenati. I primi Studenti Biblici fecero proprio questo. Chiesero dei sentieri antichi in cui Gesù aveva camminato. Ora, immaginate un esploratore che cerca di trovare nella giungla un antico sentiero andato perduto. Nella giungla un sentiero può essere coperto da piante che sono cresciute per centinaia di anni, quindi può essere difficile ritrovarlo. Ma ecco che vede una o due pietre. Inizia a tagliare la vegetazione circostante, e immaginate il suo grande entusiasmo nel trovare finalmente l’antico sentiero! Quando si ha l’occasione di leggere i primi scritti del fratello Russell, o anche quelli dei primi Studenti Biblici, si percepisce il piacere della scoperta, l’entusiasmo per aver trovato le verità che erano state nella Bibbia per tutto il tempo. Erano coperte da centinaia, migliaia d’anni di bugie e dottrine distorte insegnate dal falso cristianesimo. I Testimoni di Geova non sono una setta religiosa. Pratichiamo il cristianesimo seguendo scrupolosamente il modello stabilito da Gesù e dagli apostoli che troviamo nella Bibbia. Possiamo davvero dire che i primi Studenti Biblici guidati dallo spirito santo trovarono l’antico sentiero del vero cristianesimo e lo ripulirono da migliaia di anni di filosofie pagane e dottrine umane. Nel giro di poco, i primi Studenti Biblici eliminarono “un sacco di vegetazione simbolica” dal sentiero. Niente anima immortale, noi siamo un’anima. Niente inferno di fuoco, quando moriamo smettiamo di esistere e possiamo solo aspettare la risurrezione. Il riscatto, la morte di Gesù salva tutti gli esseri umani che ripongono fede in lui. Il Regno di Dio è un governo celeste che regnerà su tutta la terra ed è stato istituito nel 1914. Ripulirono in modo straordinario il sentiero. Ovviamente c’era ancora tanto da fare, ma il sentiero era molto più pulito. Quelle verità erano così chiare e profonde e il sentiero era così pulito che se leggiamo le biografie e le storie di vita di fratelli che conobbero la verità negli anni ’20 e ’30, noteremo che dopo aver letto un libro o un opuscolo spesso dicevano: “Ho trovato la verità”. Ovviamente non si trattava solo di ripulire le dottrine, ma anche di stabilire le procedure organizzative. Nomine di anziani, niente elezioni, nessuna paga; sorveglianti di circoscrizione che visitavano le congregazioni come Paolo e Timoteo; adunanze di congregazione settimanali per permetterci di leggere e studiare riguardo a Geova e alle verità della Bibbia; priorità all’opera di predicazione a imitazione degli apostoli, di casa in casa e con la testimonianza pubblica. La scrittura di oggi, Atti 16:4, contiene un esempio di quanto fedelmente l’odierna organizzazione di Geova segua il modello del I secolo. Leggiamo per intero Atti 16:4. Atti 16:4: “Mentre viaggiavano per le città, trasmettevano ai fratelli le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani a Gerusalemme [il versetto conclude], perché le rispettassero”. Quindi, chi fu che prese queste decisioni sotto la guida di Gesù? Furono gli apostoli e gli anziani a Gerusalemme. Anche i Testimoni di Geova oggi non hanno un singolo leader, un singolo uomo che guida l’organizzazione. Come nel I secolo esiste un Corpo Direttivo, un gruppo di uomini che Geova sta usando per guidare la sua organizzazione. E tutte le congregazioni del mondo sono unite grazie alle istruzioni che ricevono dal Corpo Direttivo. Proprio come gli apostoli e gli anziani a Gerusalemme prendevano decisioni valide per tutte le congregazioni cristiane dell’epoca, oggi viene seguito lo stesso modello. Ai nostri giorni il Corpo Direttivo fornisce istruzioni in molti modi. Attraverso gli articoli della Torre di Guardia, le lettere ai corpi degli anziani e alle congregazioni, gli aggiornamenti dal Corpo Direttivo, le istruzioni organizzative provvedute alle scuole teocratiche e così via. Ma in tutto il mondo, e indipendentemente dal posto in cui vivono i Testimoni di Geova accettano le istruzioni di un solo Corpo Direttivo. Non esistono i Testimoni di Geova dell’America Latina, o i Testimoni di Geova degli Stati Uniti, o i Testimoni dell’Europa. Siamo uniti in tutto il mondo. E i Testimoni di Geova di un paese non dicono: “Ma sai, secondo me questa istruzione del Corpo Direttivo non è valida per noi qui”. No, tutti noi capiamo che in ogni parte del mondo Geova e Gesù stanno usando il Corpo Direttivo come canale per provvedere cibo spirituale e istruzioni organizzative. Alcuni pensano che siccome la nostra sede mondiale è negli Stati Uniti, i Testimoni di Geova siano una religione americana. Ma questo pensiero è come quello di chi dice che la Bibbia è solo per gli ebrei, perché è stata scritta da uomini ebrei. Ma ovviamente il messaggio della Bibbia è per tutti gli esseri umani, senza distinzioni. E il fatto che Geova abbia scelto uomini ebrei per farla scrivere per noi non limita il suo messaggio ai soli ebrei. In modo simile, il fatto che Geova abbia scelto gli Stati Uniti come luogo per la sede mondiale non significa che i Testimoni di Geova siano una religione americana. Qualunque persona, indipendentemente da dove viva o da che lingua parli, può diventare testimone di Geova e adorare Geova. E il fatto stesso che lo spirito di Geova abbia spinto il Corpo Direttivo a impegnarsi così tanto per rendere disponibile la verità a tutte le nazioni è un’altra cosa che mi convince che abbiamo trovato il sentiero del cristianesimo indicato e percorso da Gesù e dagli apostoli. Riassumendo. Primo, i Testimoni di Geova non sono una nuova religione fondata da Russell. Piuttosto, il fratello Russell e i primi Studenti Biblici trovarono l’antico sentiero del cristianesimo che Gesù e gli apostoli avevano percorso. Secondo, i Testimoni di Geova non sono una religione americana. Il Corpo Direttivo si impegna tantissimo per far conoscere la verità a tutte le persone. Possiamo davvero dire che al giorno d’oggi siamo gli unici seguaci di Gesù Cristo uniti in tutto il mondo. Il vero cristianesimo non è cambiato, ma a volte a cambiare è la nostra comprensione di certi insegnamenti della Bibbia. Come vi sentite quando avvengono questi cambiamenti? Possiamo imparare molto gli uni dagli altri. Vediamo come ha reagito ad alcuni cambiamenti il fratello Norio Ishibashi. Quando Gesù separerà le pecore dai capri? Durante quale periodo il popolo di Dio fu prigioniero di Babilonia la Grande? Ci sono stati molti interessanti chiarimenti delle verità bibliche. Devo dire che li ho profondamente apprezzati. Comunque, alcuni cambiamenti sono stati difficili per me. Mi sono battezzato nel 1960, quando avevo 12 anni. Ho servito come sorvegliante di circoscrizione e di distretto per 41 anni. Nel 1971 avevo l’incarico di servitore di congregazione. All’assemblea di distretto “Nome divino” ricevemmo nuova luce spirituale. Prima di allora, le congregazioni avevano un solo sorvegliante, il servitore di congregazione. Ma a quell’assemblea fu spiegato che, come indica Filippesi 1:1, nelle congregazioni cristiane del I secolo c’era più di un anziano. Un giorno trovai una lettera nella mia cassetta della posta, veniva dalla filiale. La lettera diceva che ora ogni congregazione avrebbe avuto un corpo degli anziani. Quindi fu richiesto che il comitato di congregazione e un gruppo di fratelli esemplari si riunissero per raccomandare chi ritenevano che potesse servire come anziano. Pregammo e analizzammo la questione. Così tutti noi decidemmo di raccomandarci come servitori di ministero. Fino a quel momento avevo fatto discorsi pubblici in altre congregazioni e alle assemblee di circoscrizione. Ora non potevo più avere questo privilegio. Molti anziani di altre congregazioni venivano da me e mi chiedevano: “Fratello Ishibashi, potresti venire a fare un discorso da noi?” “Oh, mi dispiace, non posso, non sono un anziano”. “Cosa?” Tutti mi guardavano sinceramente sorpresi. Questo mise alla prova la mia umiltà e a volte mi sentivo molto triste. Proverbi 4:18 dice: “Il sentiero dei giusti è come la fulgida luce del mattino”. Ad ogni nuovo lampo di luce dovevo adattarmi al modo di pensare di Geova e al suo modo di gestire le cose e poi proseguire, andare avanti. Ho dovuto cambiare il mio punto di vista. Avevo tante cose da fare, quindi mi sono concentrato sul ministero e sulle attività spirituali. Ero felice di vedere la crescita della congregazione. Il fatto che ci fosse un corpo degli anziani ha aiutato molti fratelli. Li ha motivati a coltivare e a manifestare le qualità scritturali per diventare anziani. Aiuta anche a prendere decisioni che sono più in armonia con la volontà di Geova. Questi sono stati grandi cambiamenti. Alcuni mesi dopo ricevetti un’altra lettera dalla filiale. Diceva che ero stato assegnato in un’altra congregazione per servire come anziano. Quando ricevo nuove pubblicazioni o un nuovo numero della Torre di Guardia ne studio sempre con attenzione il contenuto per vedere se ci sono nuove spiegazioni o nuovi argomenti da approfondire. Guardo anche la sezione dell’Indice “Dottrine spiegate o chiarite” e la uso come base per il mio studio personale. Fare queste ricerche mi è davvero di grande aiuto. Geova è l’“Iddio dell’amore”. Facendo in modo che gli insegnamenti biblici siano sempre più chiari, lui ha reso la nostra organizzazione sempre più santa e più efficace nel compiere la sua volontà. Il popolo di Dio continua a migliorare, a raggiungere nuove vette. Il contrario di quello che succede in questo mondo. Voglio continuare a camminare con Geova e a seguire la direzione che ci indica volta per volta mentre ci guida verso il paradiso che presto arriverà. Quando ci sono dei cambiamenti riguardo alla comprensione della verità e li accettiamo, la nostra fede si rafforza. Questo è quello che ha fatto il fratello Ishibashi. Ha meditato in preghiera sui chiarimenti e si è sforzato di capirli. Se facciamo lo stesso, vedremo i chiarimenti come una prova che Geova continua a istruire i suoi servitori che si mantengono umili. Ora è arrivato il momento del video musicale. Ci ricorda che Geova sa quello di cui abbiamo bisogno. Il titolo è: Ti basta poco. ♪ Le promesse che il mondo fa, ♪ ♪ piaceri, soldi e comodità, ♪ ♪ non sono gratis e tu lo sai: ♪ ♪ diventi schiavo di ciò che hai. ♪ ♪ Ti basta poco. Vivi con semplicità. ♪ ♪ Vedrai che Geova ti aiuterà. ♪ ♪ Ti basta poco. ♪ ♪ Servendo Geova così, siamo felici ♪ ♪ e liberi. ♪ ♪ Sai, poche cose riempiono il cuore: ♪ ♪ amicizia, affetto, amore. ♪ ♪ La pace che Geova dà tu avrai ♪ ♪ se sei contento di ciò che hai. ♪ ♪ Ti basta poco. Vivi con semplicità. ♪ ♪ Vedrai che Geova ti aiuterà. ♪ ♪ Ti basta poco. ♪ ♪ Servendo Geova così, siamo felici ♪ ♪ e liberi. ♪ ♪ Geova ti benedirà. ♪ ♪ Di cos’hai bisogno lui sa. ♪ ♪ Gusterai la sua bontà, ♪ ♪ nulla mai ti mancherà. ♪ ♪ Sarà con te, ♪ ♪ vedrai. ♪ ♪ Il meglio dalla vita otterrai ♪ ♪ se pesi inutili eviterai. ♪ ♪ Servire Geova quanta gioia dà: ♪ ♪ è questa la vera libertà! ♪ ♪ Ti basta poco. Vivi con semplicità. ♪ ♪ Vedrai che Geova ti aiuterà. ♪ ♪ Ti basta poco. ♪ ♪ Servendo Geova così, siamo felici. ♪ ♪ Ti basta poco. Vivi con semplicità. ♪ ♪ Vedrai che Geova ti aiuterà. ♪ ♪ Ti basta poco. ♪ ♪ Servendo Geova così, siamo felici ♪ ♪ e liberi. ♪ Ci sentiamo incoraggiati dopo aver visto questo programma. Abbiamo imparato che Geova ha rivelato il suo sacro segreto ai cristiani, non perché lo tenessimo nascosto, ma perché lo dichiarassimo a tutti con coraggio. Le campagne di predicazione ci aiutano a raggiungere chi cerca la verità. I filmati e i video sono uno strumento potente per arrivare al cuore delle persone. Abbiamo imparato a considerare i chiarimenti come una prova del fatto che Geova ci ama. E abbiamo imparato l’importanza di concentrarci non su quando arriverà la fine, ma sull’impegnarci per rimanere “nell’amore di Dio”. E ora per i saluti di questo mese visitiamo i nostri fratelli e sorelle della Colombia. La Colombia vi ricorda qualche bevanda in particolare? A me fa pensare al caffè. La Colombia è uno dei maggiori produttori di caffè al mondo, perché il suolo, le piogge e la conformazione del territorio sono ideali per la crescita dei chicchi di arabica, conosciuti per il loro rinomato aroma. Ma qui c’è molto più del caffè. Più di 1.500 specie di uccelli attraversano il cielo di questo paese. Giaguari, scimmie, bradipi e tapiri popolano il paesaggio. E poco sotto la superficie del terreno ci sono lombrichi che possono arrivare a quasi 2 metri di lunghezza. La verità iniziò a mettere radice in Colombia nei primi anni ’20, quando Heliodoro Hernández iniziò a leggere La Torre di Guardia. I primi missionari arrivarono nel 1945. In passato alcune parti del paese sono state colpite da conflitti interni e alcune zone isolate ne risentono ancora oggi. Visto che i nostri fratelli rimasero neutrali e continuarono a darsi da fare nel ministero con le dovute precauzioni l’opera di predicazione non si è mai fermata. Oggi più di 186.000 proclamatori predicano con zelo ai 51 milioni di abitanti della Colombia. I nostri fratelli predicano in 18 lingue e dialetti e sono sparsi in ogni angolo di questa terra così varia. Predicano in città come Manizales, Bogotà, Cartagena e Medellín. Li vedrete anche predicare in città più piccole, come Villa de Leyva, in zone rurali come Neflandia o Córdoba, sull’isola di Providencia e ovviamente nelle piantagioni di caffè. Qui vediamo fratelli e sorelle mentre si dirigono verso la riserva indigena Embera Chamí. Oltre al ministero, i nostri fratelli amano stare insieme, ascoltare musica, ballare e mangiare deliziosi piatti tipici come le arepas, la bandeja paisa, e il sancocho. I fratelli e le sorelle della Colombia, inclusa la famiglia Betel, vi mandano i loro affettuosi saluti. E ricordate, siete tutti parte della nostra famiglia internazionale e vi vogliamo molto bene. Dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova, questo è JW Broadcasting!