Iscrizione di Marina Gryzun sul muro della sua cella
M. Gryzun28 luglio 1943
Io, Marina Gryzun, ragazza del Komsomol, sono stata fucilata dai tedeschi il 28 luglio 1943. Amici e compagni, vendicate me e tutti coloro che sono morti nelle mani dei tedeschi!
Marina Gryzun aveva vissuto tutta la vita nella fattoria del Kolchoz Lenin, nel villaggio di Misajlovka, vicino a Kiev. Durante lʼoccupazione nazista nascose e curò tre uomini dellʼArmata Rossa che erano rimasti dietro le linee. Insieme ad altri membri del Komsomol scrisse volantini che invitavano tutti a combattere gli invasori e li attaccò sui muri delle case. Nel giugno 1943, Marina fu arrestata e rinchiusa in una cella della Gestapo a Boguslav. I tedeschi la torturarono crudelmente. La rappresaglia contro di lei fu attuata il 28 luglio. Le parole sopra riportate furono scritte con il sangue sul muro della cella.