Insegnatelo alle generazioni future

Insegnatelo alle generazioni future

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Mark Sanderson

In Matteo 13:52 Gesù disse che “ogni insegnante” è come un uomo che possiede un “tesoro” pieno di verità, vecchie e nuove. Beh, sappiamo che questo è vero. E visto che è vero, significa che questo uditorio è composto da persone tra le più ricche del mondo. Possedete un grande “tesoro” di verità, sia vecchie che nuove. Ma ecco una domanda per voi. Come userete il vostro tesoro di verità? Prendiamo Deuteronomio 29:29. Mosè pronunciò queste parole, disse: “Le cose nascoste appartengono a Geova nostro Dio, ma le cose rivelate appartengono a noi e [e] ai nostri discendenti per sempre, così che possiamo mettere in pratica tutte le parole di questa Legge”. Questo versetto contiene un principio fondamentale. La verità non appartiene soltanto a noi, ma appartiene anche a tutti i nostri discendenti, a tutti i nostri futuri figli e figlie. Questo significa che come uomini e donne di fede abbiamo l’importante responsabilità di insegnare, di trasmettere le meravigliose verità che abbiamo imparato alla prossima generazione. Ed è proprio la Bibbia a dircelo. Leggiamo quello che disse il salmista in Salmo 78:3, 4. Salmo 78:3, 4 dice: “Le cose che abbiamo sentito e conosciamo, e che i nostri padri ci hanno narrato, non le terremo nascoste ai loro discendenti. Narreremo alla generazione futura le mirabili opere di Geova e la sua forza, le meraviglie che ha fatto”. Ora, questo implica molto più che insegnare solo le verità basilari. Include anche tutte le cose meravigliose che ci sono state insegnate da altri fratelli e sorelle, tutte le occasioni e tutte le volte in cui abbiamo visto chiaramente la guida di Geova nella nostra vita. Beh, per Geova è molto importante che tutte queste cose vengano trasmesse alle generazioni future. Infatti, notate i versetti 5 e 6: “Egli fissò una norma in Giacobbe e stabilì una legge in Israele; comandò ai nostri antenati di far conoscere queste cose ai loro figli, affinché la successiva generazione, i figli che dovevano ancora nascere, le conoscessero e a loro volta le narrassero ai loro figli”. Cari fratelli e sorelle, specialmente quelli di voi che hanno tanta saggezza ed esperienza, sentite la responsabilità di trasmettere il vostro tesoro alle generazioni future? Se capiamo il significato di Deuteronomio 29:29 e del Salmo 78, allora assolveremo la responsabilità di trasmettere quello che sappiamo. Ma come avviene tutto questo? Naturalmente questo processo inizia con i genitori, che seguono il comando in Deuteronomio 6:6, 7 di insegnare ai loro figli ‘quando siedono in casa, quando camminano per strada, quando vanno a dormire, quando si alzano’. Ma questo processo non finisce con i genitori cristiani. Anche tutti noi abbiamo la responsabilità di istruire e addestrare i ragazzi perché possano ricoprire incarichi di responsabilità nella congregazione. La Parola di Dio è piena di esempi di uomini che furono bravi ad addestrare altri. Forse uno di quelli che ci vengono subito in mente è Mosè. Nella Bibbia molto spesso Mosè e Giosuè sono menzionati insieme, passavano molto tempo insieme. Riuscite a immaginare quante cose Mosè avrà insegnato a Giosuè collaborando a stretto contatto con lui per più di 40 anni? Mosè non solo disse a Giosuè cosa fare, ma glielo mostrò. E Giosuè stando con lui poté imparare dal suo esempio. Quando arrivò il momento e Mosè quindi lasciò il suo incarico a Giosuè, notate ciò che disse qui in Deuteronomio 31:7, 8. Dice: “Mosè poi chiamò Giosuè e, davanti agli occhi di tutto Israele, gli disse: ‘Sii coraggioso e forte, perché sarai tu a far entrare questo popolo nel paese che Geova giurò ai suoi antenati di dargli, e tu glielo darai in eredità. Geova è colui che marcia davanti a te; continuerà a essere con te. Non ti lascerà né ti abbandonerà. Non aver paura e non provare terrore’”. Beh, vi immaginate come si sarà sentito Mosè nel dire queste parole a quell’uomo più giovane di lui, con cui aveva collaborato a stretto contatto per tutti quegli anni? Ma questo non è l’unico esempio che si trova nelle Scritture. Che dire di Paolo e Timoteo? Sappiamo che Timoteo era probabilmente sulla ventina o anche meno quando Paolo lo incontrò a Listra. Che cosa fece Paolo? Si fece accompagnare da quel giovane nei suoi viaggi andando di congregazione in congregazione. Gli insegnò i metodi che usava, lo addestrò. E come risultato Timoteo divenne un cristiano maturo e affidabile, che fu in grado di rafforzare le congregazioni del popolo di Dio. Vi ricordate cosa disse Paolo di lui in Filippesi capitolo 2? Una raccomandazione non da poco. In Filippesi 2:20, Paolo disse: “Non ho nessun altro che abbia la sua stessa disposizione d’animo e si preoccupi sinceramente di voi”. Un commento davvero notevole! Ma dato che Paolo aveva investito del tempo su Timoteo, conosceva le belle qualità di quel ragazzo. Paolo non solo voleva che Timoteo facesse tesoro di quello che aveva imparato, ma ricorderete che in 2 Timoteo capitolo 2 diede dei consigli a Timoteo su cosa avrebbe dovuto fare con tutto quel tesoro che aveva ricevuto. In 2 Timoteo 2:2, Paolo disse: “E le cose che hai sentito da me, confermate da molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che a loro volta [notate qui, che a loro volta] siano qualificati per insegnarle ad altri”. Così quell’addestramento sarebbe servito anche ai futuri fratelli, alle future generazioni di servitori di Geova. Paolo investì del tempo per formare un ragazzo molto giovane, e ne valse la pena. Nei tempi moderni, possiamo dire che il fratello Nathan Knorr fu davvero una persona brava ad addestrare. Quando diventò il presidente della Watch Tower Society nel gennaio del 1942, aveva solo 36 anni. Avrebbe potuto pensare: “Sono ancora giovane, ho tanti, tantissimi anni davanti a me per potermi occupare delle varie questioni. Quindi non c’è davvero bisogno di formare altre persone”. Ma il fratello Knorr non la pensava affatto così. Anche se giovane, iniziò subito ad addestrare altri. Chiese al fratello Milton Henschel, che all’epoca aveva soltanto una ventina d’anni, di fargli da segretario. Il fratello Knorr portò con sé il fratello Henschel nei suoi viaggi in tutto il mondo per rafforzare i fratelli nelle filiali e nelle case missionarie. Lo aveva al suo fianco nei congressi più importanti, non solo dicendogli cosa fare ma mostrandogli come farlo. E il fratello Henschel fece tesoro di quell’addestramento. Nel 1947 diventò membro del consiglio direttivo della Watch Tower Society, a soli 27 anni. E successivamente continuò a servire come membro del Corpo Direttivo. Il fratello Knorr addestrò altri giovani fratelli, come Don Adams. La foto che stiamo per mostrarvi è stata scattata in occasione del 70º anniversario di servizio a tempo pieno del fratello Adams. Qui potete vedere un gruppo di uomini che il fratello Knorr addestrò quando erano giovani: Robert Wallen, Charles Molohan, David Sinclair e Don Adams. Tutti questi uomini furono addestrati quando erano molto giovani e hanno collaborato insieme fedelmente per più di 50 anni. Sicuramente Geova aiutò il fratello Knorr nella scelta di questi fratelli. Ma non è finita qui. Il fratello Knorr scelse anche dei giovani fratelli qualificati che si erano diplomati a Galaad per svolgere incarichi di grande responsabilità. Per esempio, il fratello Kenneth Little fu nominato servitore di filiale in Canada quando aveva 34 anni, e il fratello di Denton Hopkinson fu nominato servitore di filiale nelle Filippine quando aveva 33 anni, e il fratello Richard Kelsey fu nominato servitore di filiale in Germania quando aveva 38 anni. Quando fu nominato, il fratello Kelsey disse al fratello Knorr: “Ma ho solo 38 anni”. E il fratello Knorr: “Beh sì, è più o meno l’età che avevo io quando sono diventato presidente”. Il fratello Knorr ancora una volta aveva scelto bene. Questi tre fratelli servono tuttora come membri del Comitato di filiale nei loro rispettivi paesi e sono tutti membri della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, e oggi sono collegati con noi a questa adunanza. Non è stupendo? Possiamo trarne una lezione fratelli, una lezione per tutti noi. Il fratello Knorr diede fiducia a degli umili e giovani fratelli. Li incaricò di assolvere delle responsabilità, e questo si rivelò una grande benedizione per il popolo di Geova. Beh, qual è la lezione, quindi, per gli anziani, per i sorveglianti di circoscrizione, per i membri dei Comitati di filiale, e in realtà per tutti i fratelli maturi delle congregazioni? Dobbiamo fare di tutto per addestrare e formare la prossima generazione di servitori di ministero, la prossima generazione di anziani, la prossima generazione di sorveglianti di circoscrizione. E dobbiamo prendere sul serio questa responsabilità, perché la verità non appartiene solo a noi. Appartiene anche ai nostri figli, ai nostri discendenti. Dobbiamo trasmettere la verità, la saggezza, l’esperienza che abbiamo nel nostro tesoro a questi prossimi “Giosuè”, questi prossimi “Timoteo” che Geova userà. Questo è il ruolo dei fratelli maturi. Qual è invece il vostro ruolo, voi fratelli più giovani che ascoltate questo programma? È vostra responsabilità impegnarvi a fondo per soddisfare i requisiti scritturali per i servitori di ministero e poi per gli anziani. Chiedete di essere addestrati, chiedete di essere guidati, chiedete dei consigli. Siate desiderosi di imparare dai fratelli maturi che hanno tanta saggezza ed esperienza. Per aiutarvi a maturare quei fratelli potrebbero darvi qualche consiglio, potrebbero persino correggervi, di tanto in tanto. Gliene sarete profondamente grati? Come Giacobbe, che lottò con un angelo per ricevere una benedizione, anche voi potreste dover lottare. Potreste dover lottare per ottenere quella benedizione, per raggiungere quell’obiettivo. Ma se ce la mettete tutta e se ricercate l’aiuto di Geova, crescerete spiritualmente, vi avvicinerete a lui. E chissà quali privilegi di servizio potreste ricevere. Che cosa sta facendo il Corpo Direttivo per promuovere l’addestramento dei fratelli più giovani? Nel mese di gennaio del 2022 il Corpo Direttivo ha chiesto ai corpi degli anziani di tutto il mondo di dare priorità all’aiutare i fratelli più giovani a rafforzare la loro amicizia con Geova e a qualificarsi per ulteriori responsabilità in congregazione. Agli anziani e ai sorveglianti di circoscrizione è stato ricordato che i fratelli giovani che si danno da fare possono diventare servitori di ministero nella tarda adolescenza. E che un servitore di ministero particolarmente qualificato, con esperienza nell’opera pastorale e nell’insegnamento, potrebbe servire come anziano anche se è poco più che ventenne. Ecco un’altra decisione che non abbiamo ancora annunciato pubblicamente, ma che annunceremo oggi. Tutti i sorveglianti di circoscrizione sono stati anche informati che possono invitare giovani fratelli qualificati di 21 o 22 anni a fare domanda per la Scuola per evangelizzatori del Regno. Per favore, non chiamate il vostro sorvegliante tutti insieme. Ma questo non è tutto, c’è ancora dell’altro. Vi farà piacere sapere che da gennaio 2023 la Scuola per evangelizzatori del Regno ricomincerà in presenza in tutto il mondo. E quando terremo di nuovo i congressi di zona in presenza, immaginate la gioia che proveremo nel vedere questi fratelli più giovani pronunciare il loro primo discorso a un congresso di zona. Non sarà meraviglioso? Non vediamo l’ora. Ma il Corpo Direttivo ha anche preso un’altra decisione. I membri del Corpo Direttivo potranno ora essere accompagnati da un fratello più giovane quando faranno visite pastorali alle filiali. E anche gli assistenti del Corpo Direttivo che sono rappresentanti della sede mondiale potranno essere accompagnati da un fratello più giovane quando visiteranno le filiali. Queste nuove decisioni permetteranno a molti fratelli di ricevere ulteriore addestramento direttamente dai membri del Corpo Direttivo e dai loro assistenti. Quindi di cosa abbiamo parlato in questo breve discorso? Geova ci ha fatto conoscere la verità, ci ha permesso di essere addestrati, ci ha permesso di acquisire saggezza ed esperienza da altri fratelli e sorelle esperti. Qual è ora la nostra responsabilità? Prendiamo insieme il Salmo 71, perché qui il salmista spiega molto bene qual è. Salmo 71:17, 18: “O Dio, mi hai istruito sin dalla giovinezza, e ancora oggi dichiaro le tue meravigliose opere. Anche nella vecchiaia e con i capelli bianchi, non abbandonarmi, o Dio. Fammi annunciare la tua forza alle generazioni future la tua potenza a tutti quelli che devono venire”. Cari fratelli, per favore, mettetecela tutta per trasmettere le meravigliose verità, l’esperienza, la saggezza che avete acquisito alle generazioni future. Era sicuramente quello di cui c’era bisogno, vero? Molto, molto bello.

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