Imitiamo donne dalla forte fede - Marta

Imitiamo donne dalla forte fede - Marta

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INDICE

“Marta, Marta”. Così disse Gesù a questa donna ospitale e instancabile. La Bibbia dice che Gesù voleva molto bene a Marta, come pure a sua sorella Maria e al loro fratello Lazzaro. Quando poi Lazzaro si ammalò, Marta sicuramente fece di tutto per curarlo e aiutarlo a stare un po’ meglio. Ma le condizioni di Lazzaro peggiorarono al punto che lei e sua sorella Maria mandarono un messaggio a Gesù. Come riportato in Giovanni 11:3, il messaggio diceva: “Signore, ecco, il tuo caro amico è malato”. Marta si era resa conto che si trattava di una cosa davvero grave. Dev’essere stato straziante vedere Lazzaro peggiorare di giorno in giorno e infine morire. Cosa avrebbe fatto adesso Marta? La disperazione avrebbe avuto la meglio? Il dolore per questo lutto avrebbe indebolito la sua fede? 

Mentre guardate il video che verrà mostrato ora, cercate di immedesimarvi in Marta, affranta dalla morte di suo fratello. 

I ricordi di quei primi giorni sono confusi. Io e mia sorella Maria ci sentivamo perse, vuote. Sapevo che se il Signore fosse stato qui, mio fratello non sarebbe morto.
Anche se soffrivo tantissimo, non avevo dubbi che ci sarebbe stata una risurrezione, che un giorno lui sarebbe tornato in vita.
Ma non ci saremmo mai immaginate che sarebbe successo proprio quel giorno, proprio di fronte ai nostri occhi. Abbiamo pianto di gioia e ringraziato il nostro Padre celeste, Geova.

 Purtroppo, molti tra noi conoscono bene il dolore che deve aver provato Marta quando Lazzaro morì. La Bibbia dice che Gesù si mise in viaggio verso il villaggio di Betania, dove Marta viveva, ma arrivò solo quando ormai Lazzaro era già morto. Precisamente arrivò lì 4 giorni dopo la morte di Lazzaro. Quando Marta finalmente lo incontrò, espresse tutta la sua fede nel fatto che Gesù avrebbe potuto guarire Lazzaro, ma era convinta che Gesù potesse ancora fare qualcosa per lui. 

Dalle Scritture comprendiamo che lei credeva che ci sarebbe stata una risurrezione futura. Sicuramente deve aver ripensato a tutti i miracoli che Gesù aveva compiuto, a tutte le persone che aveva guarito. Marta non aveva dubbi, Gesù era veramente il Cristo e aveva il potere di compiere miracoli. 

Prendete la Bibbia, leggiamo insieme quello che dice sulla fede che Marta aveva nella risurrezione e sulla fiducia che riponeva in Gesù. Apriamola in Giovanni 11:21-26. Versetto 21: “Marta disse dunque a Gesù: ‘Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto’”. Non lo disse con tono di rimprovero, la sua era solamente una constatazione. Poi va avanti e dice: “‘Ma anche adesso so che qualsiasi cosa tu chieda a Dio, Dio te la darà’. Gesù le disse: ‘Tuo fratello risorgerà’. Marta gli rispose: ‘So che risorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno’. Gesù le disse [notate]: ‘Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, anche se muore, tornerà a vivere’”. Poi aggiunse: “E chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai. Tu ci credi?” Nel versetto 27, Marta pronuncia quella che è la dichiarazione più importante di tutta la sua vita. Leggiamo: “Lei rispose: ‘Sì, Signore, [ecco la dichiarazione] credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo’”. Queste parole di Marta furono per Gesù una dichiarazione di fede davvero preziosa. E altrettanto preziosa agli occhi di Gesù Cristo è la fede che noi mostriamo nelle sue promesse. 

Nel video che stiamo per vedere ora, notate come grazie alla fede una sorella trova conforto. 

Quando ho perso mio figlio, ho perso anche una parte di me. Ho provato a tenermi impegnata, ma niente aveva più senso.
Nei momenti più bui, le parole di Geova mi hanno dato conforto.
Non passa giorno che non pensi a Brandon. Mi vengono in mente tanti ricordi, ma soprattutto immagino quanto sarà bello rivederlo nel nuovo mondo di Dio.

Siamo terribilmente addolorati per tutti quelli che, come la sorella nel video, hanno perso un figlio oppure un’altra persona a loro cara. Avete notato come questa sorella ha dato prova della fede che ha, riponendo la sua totale fiducia in Geova Dio e, inoltre, rivolgendosi a lui in preghiera? 

Come Marta, possiamo rafforzare la nostra fede nella risurrezione analizzando attentamente quello che la Parola di Dio dice al riguardo. Pensiamo a tutte le prove a nostra disposizione che attestano la risurrezione di Gesù. Cosa dicono ad esempio le Scritture di quello che accadde dopo la sua risurrezione? Dicono chiaramente che “si mostrò vivo” ai suoi discepoli. Dicono anche che apparve a Saulo di Tarso, poi conosciuto come apostolo Paolo. Nella sua prima lettera ai Corinti, Paolo riferisce che “più di 500 fratelli” avevano visto Gesù risuscitato. Dice anche una cosa interessante su quei testimoni oculari. La maggior parte di quelle persone che lo aveva visto con i propri occhi era ancora in vita durante la stesura della lettera. Capite? Si trattava di testimoni oculari che potevano confermare che Gesù era stato davvero risuscitato. 

Oltre a questo, abbiamo una promessa ispirata da Dio. Si trova in Rivelazione 21:3, 4. La conosciamo tutti, vero? Dice che “la morte non ci sarà più”. Vi faccio una domanda, pensateci. Chi è che pronuncia le parole riportate in Rivelazione 21:3, 4? Non è altri che Gesù Cristo risorto! 

Cerchiamo quindi di imitare Marta, rendendo ancora più forte la nostra fede se affrontiamo un lutto. Ammettiamolo, non è facile, fa molto male. Ma abbiamo un’ancora, una speranza sicura e solida, che non ci fa andare a fondo. 

Tutti i veri cristiani devono avere fede nella risurrezione, fede che i morti torneranno a vivere e che la morte sarà spazzata via nel nuovo mondo che aspettiamo. Se Geova e suo Figlio Gesù premiarono la fede di Marta, Maria e Lazzaro, ricompenseranno anche noi. Rafforziamo perciò la nostra fede, proprio come fece Marta. 

Ora Gerrit Lösch, membro del Corpo Direttivo, presenterà la parte finale di questo simposio: “Imitiamo donne dalla forte fede. Esempi dei nostri giorni”. 

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