Imitiamo donne dalla forte fede - Esempi dei nostri giorni

Imitiamo donne dalla forte fede - Esempi dei nostri giorni

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Nel corso degli anni, molte sorelle hanno dimostrato una straordinaria fede. La sorella Matsue Ishii è stata una di loro. Nacque in Giappone nel 1909. Anche se la sua era una famiglia buddista, voleva davvero sapere cosa dice la Bibbia. Nel 1918 arrivò l’influenza spagnola, morirono tantissime persone, vide bare ovunque. Sia lei che la sua sorella più grande si ammalarono e nel giro di una settimana purtroppo sua sorella si aggravò e morì. Matsue si chiedeva: “Perché le persone muoiono? E dopo la morte cosa succede?” Nel 1928, quando Matsue aveva 19 anni, il padre combinò il suo matrimonio con Jizo Ishii, un fervente buddista. Matsue conobbe la verità nella città di Osaka grazie al libro L’Arpa di Dio. Gliel’aveva dato un Testimone che viveva vicino a lei, in una casa di proprietà dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici. Matsue si battezzò nel marzo del 1929 e suo marito, Jizo, si battezzò poco tempo dopo. Nel giugno del 1939, quando aveva 30 anni, lei e suo marito vennero arrestati e portati in 2 posti diversi. Per andare avanti le servì molta fede. Per quasi un anno rimase in isolamento e durante quel periodo fu molto vicina alla morte. Matsue venne liberata verso la fine del ’44, ma poté rincontrarsi con Jizo solo dopo la fine della guerra. Sia lei che suo marito erano rimasti fedeli a Geova. 

Vediamo ora l’esempio incoraggiante di un’altra sorella. 

Finita la Seconda guerra mondiale, molto lontano dal Giappone, in Europa, esattamente in Estonia, Ella Toom conobbe la verità. Era l’aprile del 1945. Si battezzò nell’agosto del 1946 all’età di 20 anni. Venne arrestata dai comunisti il 27 dicembre del ’50 e passò vari mesi in prigione. Poi venne deportata in un campo di lavoro in Russia, nel famigerato gulag di Vorkuta, sopra il circolo polare artico, e in seguito in altri gulag che si trovavano a 400 km a sud-est di Mosca. Le sorelle lì continuavano a curare la loro spiritualità. Facevano copie in miniatura della Torre di Guardia, le nascondevano in pezzi di sapone e li richiudevano per bene. Ci voleva davvero una forte fede. Ella scontò 5 anni e mezzo invece dei 13 della condanna. Venne infatti liberata il 4 maggio 1956. L’anno dopo si sposò con il fratello Lembit Toom. Comunque, in Estonia le perquisizioni e gli arresti continuarono finché l’opera di predicazione non venne legalizzata nel 1991. 

Ora nel seguente video, notate altri dettagli relativi alla vita di queste 2 donne dalla forte fede, Matsue Ishii ed Ella Toom. 

(Matsue Ishii) - Per quasi un anno rimasi in isolamento. Ero in una cella minuscola, lurida e infestata dagli insetti. Dopo 5 anni e mezzo fui rilasciata. Se ti affidi completamente a Geova, lo ami davvero e lo implori per avere il suo aiuto, lui non ti abbandonerà, proprio come non ha abbandonato me.
(Ella Toom) - Mi arrestarono e mi portarono dentro per interrogarmi. Un poliziotto mi disse di firmare un documento che diceva che avrei smesso di predicare. Gli dissi: “Preferisco vivere in prigione e avere un’amicizia conDio, piuttosto che essere libera e perdere la sua approvazione”. Sono sempre stata determinata a seguire questo consiglio della Bibbia: “Confidai n Geova e fa’ il bene”. E ho imparato che se faccio questo verranno esaudite“le richieste del [mio] cuore”.

In che modo la sorella Ishii e la sorella Toom dimostrarono fede? Aprite la Bibbia con me nel Salmo 37. La sorella Ishii aveva fede nel fatto che Geova non l’avrebbe abbandonata, proprio come si legge in Salmo 37:25. Qui si dice: “Un tempo ero giovane, e ora sono vecchio, eppure non ho mai visto un giusto abbandonato, né i suoi figli cercare il pane”. Fu grazie alla sua fede che riuscì a perseverare e a rimanere integra. Venne arrestata il 21 giugno 1939, portata alla stazione di polizia e tenuta in una cella buia con il soffitto pieno di fuliggine. Dopodiché venne trasferita in un altro luogo e rinchiusa in una cella di isolamento. Anche suo marito venne arrestato e non si rividero finché la guerra non fu finita. “Arrivai quasi a morire in quella cella”, raccontò. Ma dovette affrontare anche un’altra prova. Durante un interrogatorio venne a sapere dagli ufficiali che Junzo Akashi, il sorvegliante della filiale del Giappone, aveva lasciato la verità. La sorella Ishii disse: “Akashi è solo un uomo imperfetto. Non è più un mio fratello”. La sorella Ishii rimase leale. 

Anche la sorella Toom riuscì a non cedere. Non scese a compromessi e non rinnegò la sua fede. Per trovare la forza necessaria pregò e meditò sui princìpi biblici, come ad esempio Salmo 119:97, 98, dove si legge: “Quanto amo la tua legge! Su di essa rifletto tutto il giorno. Il tuo comandamento mi rende più saggio dei miei nemici, perché è con me per sempre”. Nel 1949 Ella Toom venne arrestata dai comunisti. Al posto di polizia fu interrogata. Ella raccontò: “Mi costrinsero a togliermi tutti i vestiti, avevo gli occhi dei giovani poliziotti addosso, mi sentii umiliata. Eppure, dopo aver pregato Geova, il mio cuore fu pervaso da un senso di pace e tranquillità. Mi misero in una cella molto piccola, dove non potevo neanche sdraiarmi. Mi facevano uscire solo per gli interrogatori. Gli agenti dicevano: ‘Non le chiediamo di rinnegare l’esistenza di Dio. Basta che la smetta con questa stupida predicazione! Lei può avere un futuro promettente’. E mi minacciavano dicendomi: ‘Vuole vivere o vuole morire con il suo Dio nei campi di lavoro della Siberia?’” E non finì lì. “Per 3 giorni fra un interrogatorio e l’altro mi impedirono di dormire”, aggiunse Ella. “La meditazione sui princìpi biblici mi aiutò a perseverare. Alla fine, uno di quelli che mi interrogavano mi invitò a firmare un documento con il quale dichiaravo che avrei smesso di predicare. ‘Ci ho riflettuto molto’, dissi, ‘e preferisco vivere in prigione e avere un’amicizia con Dio piuttosto che essere libera e perdere la sua approvazione’. A ciò l’uomo che mi interrogava gridò: ‘Stupida! Sarete tutti arrestati e deportati in Siberia!’” Ma inaspettatamente verso mezzanotte venne liberata. Poi però venne arrestata di nuovo qualche tempo dopo. 

Nel video che stiamo per vedere, notate come un fratello dimostra una fede come quella delle sorelle Ishii e Toom. 

Più la situazione mondiale peggiorava, più scavavo a fondo nella Parola diDio. Volevo rimanere spiritualmente forte come tanti fratelli e sorelle del passato.
“Quelli che rimasero fedeli non avevano particolari capacità e non erano persone in vista. Di sicuro tutti noi dobbiamo sempre confidare in Geova con tutto il nostro cuore”.
Imparai a memoria dei versetti. Sapevo che quelle parole avrebbero rafforzato la mia fede e mi avrebbero dato il coraggio necessario per affrontare quello che mi aspettava. 
Nuova ondata di arresti colpisce i Testimoni di Geova a seguito delle restrizioni imposte di recente dalle autorità locali. E questo a sole 2settimane...
“Confida in Geova e fa’ il bene; risiedi sulla terra e agisci con fedeltà. La più grande delle tue gioie sia in Geova, ed egli ti concederà quel che il tuo cuore desidera”. Certo, dovevamo essere più cauti, ma non abbiamo mai smesso di parlare della Parola di Dio. 
Avevamo tante difficoltà da affrontare, ma tenendo viva la Parola di Dio nel nostro cuore siamo riusciti a perseverare fedelmente fino alla fine. 

Come possiamo imitare gli esempi di cui abbiamo parlato in questo simposio? 

Che dire dell’esempio di Sara? Rafforziamo la nostra fede meditando su quanto è stato buono Geova in passato e lo è ancora oggi con noi. 

Come possiamo imitare Raab? Schieriamoci in modo netto dalla parte di Geova, anche se abbiamo una conoscenza soltanto limitata della verità. 

E che dire dell’esempio di Anna? Rafforziamo la nostra fede ricordando come Geova ha risposto alle nostre preghiere. 

Come possiamo imitare la ragazzina israelita? Ragazzi, dimostrate fede parlando della buona notizia a compagni di scuola, insegnanti e anche parenti non Testimoni. 

Possiamo imitare anche la madre di Gesù, Maria. Come? Rafforzando la nostra fede e confidando in Geova. Esaminiamo attentamente le Scritture e meditiamo su di esse. 

Come possiamo imitare la donna fenicia? Riconoscendo il canale che Geova sta usando per fare la sua volontà e seguendolo. 

E come possiamo imitare Maria, la sorella di Lazzaro? Rafforziamo la nostra fede analizzando tutte le meravigliose promesse che Dio ci fa nella sua Parola. La Bibbia dice: “Maria [...] si mise a sedere ai piedi del Signore per ascoltare quello che diceva”. 

Come possiamo imitare le sorelle Ishii e Toom? Lasciando che la Parola di Dio ci infonda la forza per perseverare con fedeltà. 

Se ci prendiamo il tempo di riflettere sulla “moltitudine di testimoni” che ci circonda, potremo correre “con perseveranza la corsa che ci sta davanti”, come Ebrei 12:1 ci incoraggia a fare. 

Come queste donne di fede, anche noi potremo essere inclusi nel “libro di memorie” di Geova di cui si parla in Malachia 3:16, ed essere benedetti ora e per tutta l’eternità. 

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