Imitiamo Dio dando valore agli altri e a quello che fanno (Ebr. 6:10)

Imitiamo Dio dando valore agli altri e a quello che fanno (Ebr. 6:10)

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Harold Corkern

Per iniziare, vi invito a prendere insieme a me Ebrei 6:10. Leggiamo insieme la prima parte di questo versetto. Ebrei 6:10 dice: “Infatti Dio non è ingiusto da dimenticare la vostra opera e l’amore che avete dimostrato per il suo nome”. Per qualche istante, soffermiamoci su questo fatto. Geova non è ingiusto. Ovviamente, il contrario di ingiusto è giusto. E allora, cosa significa essere “giusto”? Quando parliamo di Geova intendiamo una persona che non fa mai la cosa sbagliata, non agisce mai e poi mai in modo scorretto. È sempre leale, farà sempre la cosa giusta. Ed è proprio quello che Deuteronomio 32:4 ci aiuta a capire: “La Roccia, perfetto è ciò che fa, poiché tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà che non è mai ingiusto; egli è giusto e retto”. Di certo condividiamo i sentimenti di Abraamo. Ricordate la sua conversazione con Geova riguardo a Sodoma e Gomorra? Cosa disse Abraamo riguardo a Geova in quell’occasione? Disse, in Genesi capitolo 18: “È inconcepibile che tu agisca in questo modo mettendo a morte il giusto insieme al malvagio”. E poi disse anche: “Non faresti mai una cosa del genere! Il Giudice di tutta la terra non farà forse quello che è giusto?” Quindi, uno degli aspetti più incoraggianti di questo versetto è che possiamo fidarci completamente di Geova. Lui non cambia, non dimentica e in qualunque situazione agirà sempre in modo giusto e retto. E questo ci rassicura molto, vero? E noi facciamo del nostro meglio per imitare questa qualità di Geova, notando l’impegno dei nostri fratelli e lodandoli nel modo appropriato e mostrando loro apprezzamento. E cosa ci aiuta a farlo? Apriamo insieme la Bibbia nella prima lettera di Pietro al capitolo 3 e leggiamo il versetto 8. Quindi, 1 Pietro 3:8. Notate alcune qualità che sono essenziali per poter imitare Geova e mostrare rispetto e apprezzamento verso gli altri. Qui dice: “Infine, siate tutti concordi, mostrate empatia, affetto fraterno, tenera compassione e umiltà”. In che modo queste qualità ci aiuteranno a imitare Geova? Parliamo un attimo ad esempio del mostrare empatia. Come potrebbe questo aiutarci a non dare per scontato quello che i nostri fratelli fanno nel loro servizio a Geova? Potremmo iniziare a fare alcune riflessioni quando osserviamo i nostri instancabili fratelli e sorelle. Potremmo osservare qualcuno e pensare: “Come mi sentirei se avessi quell’incarico? Non dev’essere per niente facile. Che bello spirito altruistico che sta mostrando. Chissà quanto è stanco, a volte! Che perseveranza, svolge lo stesso incarico da tantissimo tempo”. E poi potremmo chiederci: “Se fossi io a svolgere quell’incarico, come mi sentirei se qualcuno mi lodasse con delle parole incoraggianti?” E ancora potremmo chiederci: “Come mi sentirei invece se nessuno mi lodasse mai?” Se mostriamo empatia, possiamo capire di cosa avremmo bisogno e quindi di cosa hanno bisogno i nostri fratelli. È un po’ quello che dice Matteo 7:12: “Tutte le cose che volete che gli uomini facciano a voi, anche voi dovete farle a loro”. A questo riguardo, un coach motivazionale, molto affermato nel mondo del lavoro, ha parlato del rapporto tra datori di lavoro e dipendenti. Beh, noi non lo siamo. Siamo fratelli e sorelle, ma possiamo comunque trarne un principio. Ha detto che spesso nelle aziende sentiva che i dipendenti si lamentavano del fatto che il loro principale li lodava raramente, se non mai. E questo consulente ha ammesso che quelle lamentele erano fondate. Ma ha anche detto che quello che infastidisce di più i dipendenti è che percepiscono una mancanza di interesse sincero. Cosa impariamo da questo? Quando mostriamo empatia e affetto fraterno, ci interesseremo davvero dei nostri fratelli e li considereremo importanti e preziosi. Questo influirà sul modo in cui parliamo con loro, su come li trattiamo, su come mostriamo loro onore, rispetto e gratitudine. E quando lo facciamo, non ci sarà bisogno di dire continuamente “grazie”. Percepiranno che li amiamo e li consideriamo preziosi dal modo in cui li trattiamo. E poi, se nel nostro cuore proviamo affetto fraterno, empatia e tenera compassione per i nostri fratelli, cosa succederà? Cosa dice Luca 6:45? “L’uomo buono tira fuori dal buon tesoro del suo cuore ciò che è buono [ed] è dall’abbondanza del cuore che la bocca parla”. Quindi non potremo fare a meno di esprimere il nostro apprezzamento gli uni per gli altri se coltiviamo queste qualità nel nostro cuore. E in questo modo imiteremo Geova, che agisce sempre in modo leale nei nostri confronti. Ma ora prendiamoci qualche minuto per parlare di una situazione in cui non sempre potremmo pensare che sia opportuno lodare un fratello per qualcosa che ha detto o fatto. Facciamo l’esempio di un fratello. Potrebbe anche essere una sorella, ma in questo caso useremo un fratello per fare questo esempio. Questo fratello ha servito fedelmente per molti anni, responsabile, affidabile, spirituale, ci ha messo il cuore nello svolgere il suo incarico. E poi a motivo di uno sbaglio, di un errore di giudizio, o forse di un momento di debolezza riceve dei consigli, forse viene anche disciplinato e magari perde anche i suoi privilegi di servizio. Cosa potrebbe pensare? Cosa potrebbe provare quel fratello? Immaginiamo che nel nostro caso questa persona, questo nostro fratello, sia umile, sia stato onesto. Ha ammesso il suo errore ha chiesto aiuto, ha accettato i consigli e adesso vuole mettere mano all’aratro e guardare avanti. Non vuole fermarsi, ha un atteggiamento positivo. Quindi ora, per cosa si potrebbe lodare questo fratello? Certamente non vorremmo lodarlo per la negligenza, o per la mancanza di giudizio, o la mancanza di autocontrollo. Ma ora cosa vede Geova in questo fratello che sta mostrando le qualità che abbiamo elencato prima? L’onestà, l’umiltà, la perseveranza, la determinazione a andare avanti. Geova ama questo fratello, Geova lo ha disciplinato proprio perché lo ama. E poi, in Ebrei 12:12, 13, Geova dice a coloro che hanno attraversato un momento difficile come questo: “Rinvigorite le mani fiacche e le ginocchia deboli, e continuate a fare sentieri diritti per i vostri piedi, affinché [guariate]”. Quindi Geova ama ancora questi fratelli. E questo ci ricorda anche quello che disse il re Davide pensando ai suoi peccati. In Salmo 40:12 notate come espresse i suoi sentimenti. Disse: “Così tanti errori mi opprimono che non riesco a vedere il mio cammino; sono più numerosi dei capelli che ho in testa. Il mio cuore è venuto meno”. E poi nel salmo successivo, il Salmo 41, Davide disse: “A motivo della mia integrità tu [Geova] mi sostieni. Mi farai stare per sempre davanti a te”. Cosa possiamo fare per i fratelli che non si arrendono in un momento del genere? Dobbiamo ricordare loro che li amiamo proprio come li ama Geova. E li lodiamo per la loro onestà, la loro umiltà la loro perseveranza e la loro determinazione. Sappiamo che Geova li considera preziosi, specialmente per il loro atteggiamento. E che dire di tutti quei tesori che avevano accumulato in cielo prima di aver sbagliato? Geova li ha forse gettati via? No, li conserva ancora ed è felice che continuino ad accumularne degli altri, perché apprezza davvero molto quello che fanno. Ricordiamo quello che Paolo disse alla congregazione di Corinto in 2 Corinti 2:6-8, dopo che un uomo che aveva commesso un peccato grave si era pentito. Cosa disse Paolo? “Per quest’uomo è sufficiente il rimprovero che la maggioranza di voi gli ha fatto”. E poi continuò dicendo: “Vi esorto quindi a riconfermargli il vostro amore”. E un modo in cui possiamo farlo è lodarlo in modo appropriato, nella giusta misura e al momento giusto per il suo atteggiamento positivo e la sua determinazione a non arrendersi. Questo è solo un altro esempio di come Geova non dimentica le opere dei suoi servitori e nemmeno noi dovremmo dimenticarle. Perciò, a imitazione di Geova, sforziamoci sempre di comportarci in modo giusto e leale. Sforziamoci di continuare a mostrare ai nostri fratelli empatia, tenera compassione e affetto fraterno. Questo automaticamente farà sentire gli altri importanti, amati e apprezzati. E oltre a questo, dall’abbondanza del nostro cuore, diremo loro a parole quanto li apprezziamo. Così facendo imiteremo il nostro leale Dio, Geova, che fa sempre la cosa giusta per quelli che lo servono.

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